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Autore: EdieSedgwick    22/07/2012    3 recensioni
La Terra di Mezzo è profondamente scossa. L'Ombra nera di Mordor si sta diffondendo a grande velocità e il Flagello d'Isildur si è nuovamente risvegliato. Il giudizio finale sarà decretato con la distruzione di esso. Cosa porta una Ninfa a seguire le orme della Compagnia dell'Anello? Cosa ha a che fare la sua storia con la distruzione del Flagello di Isildur? Ripercorrendo le tappe dei Nove Compagni, una storia molto antica tornerà alla luce.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frodo, Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

 
 
Era già il terzo giorno che gli Hobbit erano ospiti alla casa di Tom Bombadil e il cielo era limpido e la rugiada rivestiva il terreno della Vecchia Foresta.
Il vento quella mattina sussurrava canti tra le fronde e Baccador si occupava di rispondere alle sue domande, placandone i dubbi.
Niniel era già sveglia quando i quattro si destarono. Non aveva chiuso occhio tutta la notte. Non che ne fosse in grado, d'altra parte.
Fece accomodare i Mezzuomini al tavolo, dove lei aveva già consumato la sua colazione, ed aiutò Tom a servire la loro.
I ragazzi si erano subito ambientati e trovati a loro agio, erano felici di trascorrere le loro giornate senza doversi preoccupare di ciò che li avrebbe attesi o di nascondersi. Si erano goduti intensamente quella breve pausa da Tom Bombadil, dato che la loro partenza era imminente.
Niniel si era occupata di sellare i pony, aveva inoltre dato loro del fieno e dell'avena, li aveva spazzolati e si era curata che fossero tutti e quattro pronti per la partenza, dopodichè li aveva lasciati liberi di pascolare per quel poco di tempo che rimaneva.Si era inoltre premurata di preparare quattro fagotti con vario cibo che sarebbe bastato fino al raggiungimento di Brea.
Entrò in salotto giusto in tempo per sentire Tom pronunciare le ultime raccomandazioni.
-Ebbene, miei piccoli amici, è giunta l'ora di separarci. Sappiate che la vostra presenza è stata una graditissima sorpresa e che un vostro eventuale ritorno sarà sempre ben accolto! - Sul volto rosso e rugoso di Tom comparve un enorme sorriso.
-Ed ora statemi bene a sentire! La strada da percorrere non sarà lunga, ma badate bene a fare come vi dico, o potreste trovarvi in mezzo a pericoli più grandi ed oscuri di quel che credete! Da qui dovrete attraversare la Vecchia Foresta in direzione sud-est. Non perdete di vista il sentiero! Gli alberi potranno sembrarvi malvagi, quindi non ascoltate le loro parole! Proseguite sempre dritti e raggiungerete i Tumulilande! -
I quattro Hobbit si scambiarono occhiate confuse e preoccupate.
-I Tumulilande? Chiedo perdono, caro Tom, ma quei luoghi sono rinomati per essere infimi e crudeli! Non vi è forse un'altra via? - Chiese Frodo, ansioso.
-Non se preferite evitare il pericolo che vi ha condotto sin qui. - Rispose Tom, con aria cupa. Gli Hobbit trasalirono al ricordo dei cavalieri dal nero mantello. Solo Frodo fece caso al fatto di non averne parlato e si domandò come Tom potesse esserne al corrente. Tom affondò nello sguardo dell'Hobbit i suoi occhi celesti e Frodo capì che avrebbe seguito i suoi consigli.
-Non dovrete attardarvi.- Riprese Tom. -Camminate lungo i Tumulilande tutto il giorno! Fate brevi e rade soste, badate che non cali la notte quando sarete lì. Sempre verso est, camminate, non dovete attardarvi! Fate come vi dico e prima che sia notte inoltrata sarete a Brea. -
Sentite queste parole Niniel si sentì avvolgere da una fitta di ansia. Decise così di uscire all'aria aperta e di recuperare i pony che aveva liberato.
E così anche per me è giunta l'ora..
Teneva strette le redini di due pony e mentre li accarezzava intonò un malinconico canto. Baccador, sentendola, cantò con lei, ed avvicinandosi alla Ninfa la prese per mano e la accompagnò alla stalla.
- Era da tempo che non ti sentivo cantare, Niniel. - disse la Figlia del Fiume. - E' forse ciò dovuto alla presenza dei viaggiatori? -
- E' possibile dire che la loro venuta abbia scosso la mia permanenza.. - rispose vaga.
- E questo cosa significa? -
- Il mio tempo ha iniziato a scorrere Baccador. Il dolore non si combatte nascondendosi da ciò che lo causa. -
- Non hai pensato di parlarne con Tom? Lui è molto saggio, potrà darti ottimi consigli. Non essere avventata con i giudizi e le decisioni, spesso offuscano la ragione. - 
Niniel non rispose, fece entrare i pony nei loro spazi e, chinando la testa davanti a Baccador, se ne andò senza dire altro.
Si diresse verso la sua stanza e si cambiò. Indossò ancora abiti maschili, dai colori verde muschio e marrone, comodi ma finemente elaborati. Ai piedi infilò calzari alti in cuoio, quasi privi di suola, in modo da garantire un passo silenzioso, anche se Niniel non era creatura che ne avrebbe avuto bisogno.
Prese dall'armadio una mantella con cappuccio, anch'essa verde muschio, e si strinse in vita un'importante cintura in cuoio. Afferrò qualche capo di ricambio e lo mise nel suo fagotto.
Prima di uscire dalla stanza si infilò un pugnale in uno stivale e si caricò in spalla faretra, frecce ed un arco lungo in legno chiaro.
Quando si presentò in sala da pranzo i quattro Hobbit rimasero sbalorditi. Niniel li rassicurò con un sorriso e diede loro i quattro fagotti che aveva preparato.
- Qui dentro ci sono del pane, della frutta e qualche fetta di salumi. Sarebbe bastato fino a Brea se voi non foste degli Hobbit, quindi mi sono premurata di aggiungere qualche verdura e dei dolcetti. - Sorrise nuovamente e strizzò l'occhio a Peregrino, che già stava esibendo uno dei suoi più bei sorrisi.
- Sarebbe bene partire subito, come ha detto Tom; non sarebbe il caso di attardarsi. Ho già sellato i vostri pony e Mellinir. -
- Permetta una domanda, mia signora.. - la interruppe Pipino - Ma per quale motivo siete armata? E chi è Mellinir? -
Niniel sorrise.
-In questo caso le domande sono due, ma risponderò comunque ad entrambe.Mellinir è il mio destriero. Ed io sono armata perchè non ho intenzione di correre il rischio di non poter difendere me stessa e voi.
Gli Hobbit la guardarono sgomenti.
- Ma...quindi... -
- Hai indovinato Pipino. Non viaggerete soli. -





Capitolo un poco striminzito, lo ammetto, ma detesto mischiare diverse azioni che ritengo abbiano la loro dovuta importanza. Forse sono un po' presuntuosa oppure ho il terrore che i capitoli lunghi spaventino i lettori e li invoglino a chiudere la pagina (ahimè! Succede anche questo!).
In ogni caso, la partenza di Niniel è annunciata, questi primi quattro capitoli sono stati un principio di ambientazione, tanto per dare un'idea dei diversi personaggi e una scrematura di ciò che è accaduto in precedenza agli Hobbit per dare risalto a ciò che accadrà.
Se mai dovessero esserci lettori che, fortemente colpiti dalle mie doti decidessero di leggere questa fiction ( sono sprezzantemente ironica, sia chiaro :D ) ma non dovessero aver mai letto/visto il Signore degli Anelli, sarò ben lieta di riassumere loro le vicende accadute in precedenza.
Sebbene questo capitolo, a parte l'annunciazione della partenza di Niniel, sia striminzito e privo di qualsiasi interesse, è il preludio della svolta, quindi vi prego di essere clementi se non ho suscitato in voi un qualsivoglia di stuzzicamento in più, prometto che il prossimo vi darà le dovute aspettative D:
A presto!
S.
  
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