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Autore: Iwantasmile    23/07/2012    232 recensioni
"Il Signore mette al mondo per noi un'anima gemella. Certe volte in uno sconosciuto, certe volte in un amico.. altre volte in persone molto vicine.. ad esempio un fratello."
Sorrisi.
Ero innamorata di mio fratello.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 34
Scesi adagiando l’abito da sposa, che ancora avevo indosso.. e sorrisi pensando che se mi fossi sposata con Justin.. quella sarebbe stata la nostra luna di miele.
Posò il casco sulla sella della moto e mi prese la mano.
Insieme attraversammo il vialetto, fino a giungere di fronte il portone di casa.
Lo guardai sorridendo, e mi scoccò un bacio sulla fronte.
Poi mi voltai e suonai il campanello.
La porta si aprì velocemente e mio padre spuntò sorridendo, mentre le sue braccia si allargavano nella nostra direzione.
“Ragazzi entrate..” Disse stringendo le sue braccia attorno a noi.
Restammo qualche istante a goderci il nostro quadretto di famiglia.. no mi sbagliavo.. L’assenza della mamma si faceva sentire. Il quadretto non era completo.
Dopotutto, era nostra madre.. e nonostante abbia cercato di separarci.. non era da biasimare.
Entrammo in casa e trovammo mamma in lacrime seduta sul divano.
Quando ci vide sorrise e ci venne incontro.. ma no, non ci abbracciò.
“Allora, cosa volevi dirci papà?” Disse Justin con voce severa e autoritaria.
Mio padre si strofinò le mani e deglutì, dopo di che guardò mia madre.
“Non avremmo mai voluto dirvelo.. ma ora la situazione è cambiata ed è giusto che voi sappiate.” Disse.
Guardai Justin, e cercai di immaginare a cosa si riferisse.. ma non ci arrivai.
“Io.. mi dispiace. Non vi impediremo di stare insieme ragazzi. Saremo dalla vostra parte da ora in poi. Il vostro non è un amore adolescenziale.. Già perché ormai siete grandi.” Continuò mia madre.
Istintivamente strinsi la mano di mio fratello che intrecciò le sue dita alle mie.
“Tornando al discorso di prima..” Disse mio padre con tono severo.
Mia madre lo guardò implorante, così lui, evidentemente rassegnato,disse:
“Continua tu tesoro..”
Mia madre si mise accanto di lui, proprio di fronte a noi.
“Ecco.. appena sposati io e vostro padre comprammo subito questa casa, dove ci stabilimmo immediatamente. Come potete immaginare, il nostro più grande desiderio era avere dei figli, così ci provammo. Rimasi incinta del mio primo bambino quasi subito.. e la mia gioia era immensa. Poi però, a sole due settimane di gravidanza lo persi.”
La sua voce si spezzò e mio padre le mise un braccio attorno alla vita.
Doveva essere un tasto dolente per lei.
Parlammo con il dottore, e ci disse che a causa di una deformazione del grembo, non avremmo mai avuto dei bambini nostri. Fui devastata per mesi da quelle parole, fin quando a tuo padre non venne una splendida idea.  Avremmo adottato un bambino.”
Quando pronunciò quell’ultima frase, rabbrividii, senza motivo.
Il bambino decidemmo di prenderlo appena nato, così firmammo tutte le carte e nell’attesa che la madre del bambino partorisse,per la gioia, decidemmo di partire in luna di miele, visto che dopo il matrimonio non ne avevamo avuto occasione.. 
La notte non riuscivo a pensare ad altro.. un figlio, tutto mio. Era ciò che desideravo dall’età di dieci anni..”

I suoi occhi brillarono.
Continuai a stringere la mano di Justin.
Qualche mese dopo, scoprii che proprio durante la luna di miele, il Signore aveva deciso di regalarmi un figlio. Ero rimasta incinta. Per me fu una gioia immensa.
Il bambino che avevo adottato, e mio figlio, avrebbero avuto pochi giorni di differenza, infatti la madre del bambino che adottammo, partorì nel mio stesso giorno, anche se il mio parto era un po’ prematuro.
Appena quella signora partorì, mi portarono quella piccolissima creatura fra le braccia.. e fu li che scoppiai a piangere. Non era la mia creatura, ma era come se lo fosse stata. Anche se non l’avevo portata in grembo, l’avevo portata nel cuore per nove mesi.”

Una lacrima le scese sul volto, ma ci impiegò poco a farla scomparire.
Solo guardando lo specchio dietro lei mi resi conto delle lacrime che rigavano anche il mio di volto.
Le asciugai, quando lei continuò.
Invece, il mio piccolo, era nato un po’ prematuro così dovette stare qualche giorno nell’incubatrice.. ma quando i dottori me lo portarono, piansi di nuovo.
Misi subito i bambini uno accanto all’altro, e non potete immaginare quanto piansi. Avevo sempre desiderato un bambino, ed ora me ne ritrovavo due. La mia gioia era immensa.
Crescendo la bambina che avevo partorito divenne sempre più bella, come il bambino che avevo adottato. Sin da piccoli furono legati da un grande sentimento che superava di gran lunga l’amore fraterno.. 
Justin, il bambino che non era nato dal mio corpo, crebbe e divenne l’orgoglio e la gioia di questa famiglia, proprio come la fragile Jude, che avrebbe fatto di tutto per lui.”
Quando il suo racconto era iniziato, avevo avuto il presentimento di essere io la bambina adottata.. Ma ora, sapere che Justin lo era, avrebbe cambiato qualcosa?
Mi voltai e lo guardai.
Era immobile con i piedi puntati per terra e il volto ricoperto di lacrime.
I suoi occhi erano gonfi, e ad ogni battito lasciavano ricadere delle piccole goccioline.
Lasciò la mia mano e corse fuori.
Mamma fece per andarle dietro, ma papà la fermò.
“è meglio che ci vada Jude..” Disse poi guardandomi.
Ero entrata in un mondo parallelo. Mio fratello era adottato, eppure mi sentivo felice. Sapevo che questo avrebbe migliorato la nostra situazione..
Anche se, potevo immaginare come si sentisse Justin visto che  fino a poco fa credevo di essere io al suo posto.
Uscii velocemente di casa e lo trovai seduto sulle scale del vialetto, raccolto su se stesso.
Andai accanto a lui e adagiai l’abito da sposa fra noi due.
Lo abbracciai, e gli diedi dei morbidi baci sulla testa.
Lui continuò a piangere, e lasciò completamente che il suo corpo si adagiasse al mio.
Sentirlo piangere così forte da farlo tremare, mi fece sentire inutile accanto a lui.
Tuttavia non dissi una parola. Ci bastava il silenzio per comunicare.

Passò mezz’ora, prima che si riprendesse.
Poi si alzò e mi sorrise debolmente.
Gli occhi gonfi, il viso bagnato, le labbra piegate.. era sempre il ragazzo che amavo.
“Jude..” Disse asciugandosi l’ultima lacrima.
“Justin, non posso vederti così.” Dissi.
“Jude per favore ascoltami. Forse il fatto che io sono adottato, potrebbe esserci d’aiuto. La legge non dice nulla a riguardo?” Mi chiese.
Mi impressionai di fronte la sua forza di rialzarsi.
Aveva appena ricevuto una notizia che a me avrebbe shoccato, eppure.. mi sorrise.
“No nulla però..” Disse mio padre da dietro.
Ci voltammo e lo guardammo.
Teneva mamma per mano, e lentamente vennero verso di noi.
“Però?” Chiesi inquisitoria.
“Però, noi potremmo disconoscere uno dei due, per far si che riusciate a sposarvi.” Disse.
Sapevo che per loro, disconoscere uno di noi due, era come doversi togliere una costola.. eppure per il nostro amore lo avrebbero fatto.
Guardai Justin, che mi sorrise. Eravamo disposi a tutto pur di stare insieme.
Ebbi un sussulto al cuore, e un’idea mi annebbiò la mente.
“Io. Io mi propongo come volontaria.” Dissi.
Non avrebbero disconosciuto Justin. Ne ora ne mai. Aveva già sofferto abbastanza sapendo di essere adottato.
E poi, era il minimo che potessi fare per lui.
“No Jude. Tu sei la loro figlia legittima..” Lo interruppi.
“Ho detto che sarò io quella che si farà disconoscere. Che poi, sarà un disconoscimento solo legale..” Diss
i guardando mamma e papà.
Vennero verso di noi, si abbassarono e ci guardarono negli occhi.
“Lo facciamo per voi. Perché possiate vivere insieme, è una pura formalità legale.. Il nostro cuore apparterrà per sempre a voi, ed è con esso che nessuno verrà disconosciuto.” Disse mio padre.
Lo sguardo di Justin era fisso per terra.
“Justin tesoro. Tu e Jude siete la cosa più bella che abbia avuto nella mia vita. E seppure non sei nato dal mio grembo, per me sei nato dal mio cuore. Io ti ho amato dal primo istante in cui ho saputo che eri dentro un’altra donna. Io ti ho amato dal primo istante in cui ho saputo che avresti dato luce alla mia vita. E ti amo ogni giorno di più, se è possibile amarti così tanto tesoro.”
Justin gettò le braccia al collo di mia madre e restarono stretti qualche istante.
Io e papà ci guardammo e con un sorriso affabile ci unimmo a loro.
Ora si che il quadretto familiare era completo.



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“Il Signore, mette al mondo per noi un’anima gemella. Certe volte in uno sconosciuto, certe volte in un amico.. altre volte in persone molto vicine.. ad esempio un fratello.” Disse il parroco.
Sorrisi.
Ero innamorata di mio fratello.

Mi guardai intorno, e vidi tutti i miei cari attorno a me.
Taylor aveva fra le braccia il suo bambino, mentre Saro accanto a lei, ci guardava con gli occhi lucidi.
Mia madre e mio padre, erano seduti nella prima panchina ed anche loro avevano gli occhi lucidi. Li guardai e sorrisi per ringraziarli di avermi fatto trovare una persona meravigliosa come mio fratello.
Poi mi voltai e di fronte ai miei occhi vidi Justin.
Le sue mani tremavano mentre il suo volto si colorava di rosso.
I nostri sguardi furono immersi gli uni negli altri a tal punto da dimenticare tutto ciò che ci circondava.
Scomparve il parroco, mia madre, mio padre, Taylor, Saro e tutti gli altri invitati.
Scomparvero le panche, l’altare, la navata e l’uscita. Ci fu solo il nostro amore, di fronte a Dio.
Poi quelle due parole, uscirono dalla mia bocca.
“Si, lo voglio.” Dissi.
Ci furono degli istanti vuoti, e poi Justin disse la stessa cosa.
“Si, lo voglio.”
Indossavo l’abito più bello che mia madre avesse trovato in tutta la città, ma non mi importò di calpestarlo mentre per mano con mio fratello attraversavamo la navata della chiesa.
Il nostro sogno si era realizzato, e tutto sarebbe stato perfetto.
Andammo a vivere insieme in una casa che dopo molti risparmi eravamo riusciti ad acquistare. Io disegnavo abiti, mentre Justin si era laureato in legge.
Vivevamo una vita adagiata. Ma se anche i soldi non ci fossero stati, ci sarebbe stato il nostro amore a farci sopravvivere.
Solo una cosa, avrebbe reso tutto più perfetto.. e accadde 4 mesi dopo.
Rimasi incinta.. di due gemelli.




Buongiorno ragazze :’’)
Ok, sto piangendo.. è finita, non ci credo.
Ho amato scrivere questa FF, e grazie ad essa ho conosciuto persone meravigliose come voi.
Credo sia questo quello che conta.
Sicuramente, dopo l’estate inizierò una nuova FF.. almeno spero.
Vi voglio un bene immenso e spero che nonostante sia finita, ci manterremo in contatto.
Ma che dico?! Spero? So che sarà così, per il semplice fatto che Justin ci tiene unite.
Vi voglio bene.
Fatemi sapere che ne pensate.. C:
Un bacione,
-Erika

Erika Silipigni su face
@IloveTheBiebes3 su twitter
  
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