L’inverno
è davvero la mia stagione preferita: il nevischio
quasi trasparente che cade sulle strade, le piogge leggere che rendono
plumbea
ogni cosa che ti circonda, il profumo della cioccolata calda e della
legna
bruciata nel camino.
Sì,
mi piace l’inverno.
Distesa
a pancia in giù sul letto osservo la foto che ti ho
scattato ad Hogwarts, giocherellando con i ciuffi ribelli che mi
ricadono sulla
fronte.
Un
soffio di vento apre violentemente la finestra,
congelando la mia camera e facendomi volare via dalle mani la
fotografia.
Chiudo
l’imposta quasi stizzita e corro a riprendere la tua
immagine animata.
Mi
perdo nei tuoi occhi profondi, nei tuoi capelli così neri
da ottenebrarmi il cammino, nel tuo sorriso sarcastico e dolce al tempo
stesso.
Queste
parole suonano assurde anche alle mie orecchie.
Possibile che stia parlando di quel presuntuoso di James Potter?
Sorrido
di me stessa e mi crogiolo nella bellezza dei
ricordi…
Seduta sulla neve del
Parco, insieme a te, tutto mi appare più sfocato, privo di
veri e propri
contorni.
Sento il freddo
penetrarmi fin nelle ossa, ma non importa: ci sei tu, e questo basta.
Il Lago Nero è una
distesa di acqua ghiacciata, sulla cui superfice giacciono le poche
foglie di
alberi che il vento ha sospinto dalla Foresta Proibita.
Il gelo, l’inverno, la
neve, il ghiaccio, il cielo… è tutto
monocromatico: bianco.
Bianche le soffici nuvole
che popolano la volta celeste, bianchi i fiocchi che fluttuano
nell’aria
intrisa di nebbia, bianco il cappello che hai in testa.
Non appena i tuoi
occhi catturano i miei nel loro campo gravitazionale, mi sembra che tutto
ciò che mi circonda stia
prendendo una tiepida sfumatura… e non sto abbondando con la
fantasia.
Il tuo sorriso mi
intorpidisce i muscoli del viso già gelati dal vento che
spira violento.
« Hai freddo, vero? »
nuvolette trasparenti si vanno a condensare nell’aria quando
apri la bocca.
Battendo i denti, un
po’ per il freddo un po’ perché ti stai
avvicinando a me, sussurro un flebilissimo
“sì”.
Mi abbracci,
stringendomi in una morbida stretta, calda e affettuosa.
Godo subito del tepore
che il tuo corpo emana e, presa dalla voglia di riscaldarmi, ti cingo
la
schiena e i fianchi con le braccia.
La pelle diafana delle
mie mani, leggermente screpolate dal freddo, va in contrasto con il
rosso che
mi sta colorando le goti.
Gli occhi mi si
chiudono quando le tue labbra toccano le mie: il calore che mi scende
fino al
cuore sa dell’amara dolcezza della vaniglia.
Sento il tuo sorriso
sfiorarmi la bocca e sorrido anche io.
« Lily Evans, fai
progressi, eh? » mi sembrava logico che dovessi rovinare
tutto con una delle
tue battutacce.
Mi giro dall’altro
lato con un cipiglio nervoso.
« Se l’idiozia avesse
un nome, si chiamerebbe Mr. James Potter » dico con una punta
di alterigia.
Scoppi a ridere
rumorosamente, poi ti alzi e allontanandoti di corsa mi gridi:
« Prendimi se ci
riesci! »
Batto le palpebre e i ricordi ritornano a popolare i cassetti della memoria.
Angolo Autrice: questa flash è nella cartella delle ff da mesi, ormai xD Ma dopo averla ricontrollata e riscritta centinaia di volte, ho deciso di pubblicarla.
Non è nulla di particolarmente originale: solo una piccola fic sul mio OTP.
Recensioni, positive e negative, sono sempre ben accette!
Un bacio, vostra Marauder.