La verità a volte fa male…
 
Capitolo 1:”Qualcuno mi vuole spiegare che cosa sta succedendo?!”
 
 
Vicino ad una fontana un ragazzo sui quattordici anni,vestito completamente di nero,stava disperatamente cercando di attirare con una moneta un raggio di sole. Come facevo a saperlo?Bé,mi ero svegliata dopo essere svenuta ed ora mi ritrovavo seduta su una panchina ad osservare Nico con molta,ma MOLTA attenzione.
 
Era alto,parecchi centimetri più di me,snello e abbastanza forte per avermi sollevato e portato in quel giardino(che distava 5/7 minuti dalla mia scuola).Era vestito completamente di nero,e neri erano i suoi occhi e i suoi capelli(forse un po’ troppo lunghi).Insomma,incarnava tutte le qualità che doveva avere il mio ragazzo ideale…Chissà se…
 
Probabilmente sarei rimasta tutto il giorno ad osservarlo senza mai annoiarmi,se solo lui-vedendo che finalmente mi ero decisa a svegliarmi- non mi avesse chiamato dicendomi di raggiungerlo. Lo raggiunsi un po’ titubante,dopotutto sarà stato anche molto affascinante,ma mi incuteva un po’ di timore con tutto quel nero,come se…
 
-Non fidarti-
Di nuovo!Mi pietrificai all’istante…
-Ti tradirà-
-Smettila!!-Urlai irata ad alta voce,non ne potevo più…Ricacciai indietro le lacrime con uno sforzo immenso. Quella voce ormai mi “contattava” da un paio di mesi,dicendomi cosa fare e cosa dire…
All’inizio,spaventatissima,mi mettevo le cuffie dell’iPod nelle orecchie a volume altissimo,anche se questo gesto comportava il rischio di rompermi i timpani;poi,vedendo che questo metodo non funzionava,urlavo fino a perdere completamente la voce. Credevo di essere diventata pazza…I miei genitori decisero di mandarmi da uno psicologo,il quale mi insegnò a ignorarla quando essa si presentava;funzionò per qualche settimana,fino a che un giorno stupidamente e ingenuamente le diedi ascolto,e allora in quel momento successe un pandemonio,con la P maiuscola. Era una cosa che non riuscivo più a sopportare…
Ma lasciai perdere la “voce” e mi diressi da Nico,per vedere cosa voleva.
 
Non appena mi avvicinai alla fontana,Nico ma squadrò da capo a piedi,lasciandomi così un po’ a disagio…Insomma,era un bel ragazzo…E mi stava guardando con uno sguardo che usavano i ragazzi quando vedevano una ragazza…piuttosto carina.
Io non mi reputo certo carina!Sì insomma praticavo sia nuoto che atletica da quando avevo 5 anni,e credo che si vedeva,ma per il resto,non ero un granché!
Alta,snella,lunghi capelli castano rossicci,occhi marroni scuro…
 
Finalmente,dopo quella che a me mi sembrava un’eternità(ma che probabilmente erano solo 2 minuti),Nico smise di fissarmi e poi,con molta gentilezza,mi chiese se stavo bene;gli risposi che mi sentivo un po’ scombussolata per quello che era successo,gli dissi che volevo sapere anche chi era e che cosa voleva da me.
 
Lui sembrò accorgersi solo ora del problema,e così,con molta calma mi spiegò tutto,ma proprio tutto.
-Allora ti ho già detto di chiamarmi Nico di Angelo,ma non ti ho detto chi sono veramente…Sono un mezzosangue,cioè figlio di una mortale e di un dio,che nel mio caso è Ade.Anche tu sei una mezzosangue è perciò ti devo portate al Campo Mezzosangue,dov…-
-No- Fu l’unica cosa che riuscì a dire.
-Bé, è difficile da accettare,ma gli dei greci esistono davvero e tu se…-
-NO!-Urlai di colpo
Odiavo quel posto anche se non c’ero mai stata;perché da quando mia nonna me ne aveva parlato,la “voce” aveva iniziato a manifestarsi,e da quel giorno non mi aveva dato più pace…
-Non voglio più sentir parlare di quel Campo maledetto!!è colpa sua se oggi sono un’assassina!!-Urlai come un’indemoniata.
Credevo che Nico fosse un angelo,l’angelo che mi avrebbe aiutata a sconfiggere la “voce”,e invece lui…Aveva parlato di cose di cui mia nonna mi aveva già parlato qualche mese prima;dopo quel giorno non pensai più a quelle cose,perché c’era la “voce” ad occupare totalmente e incondizionatamente la mia mente.
Ma da quello che mi aveva detto Nico,capii che la “voce” e tutta quella questione (che riguardava gli dei greci ed il Campo Mezzosangue),erano due cose collegate.
 
Oddio!!E se Nico fosse stato un suo “aiutante” venuto a prendermi per uccidermi!?In quel momento presi seriamente in considerazione l’idea che quella ipotesi fosse davvero vera. E così in preda allo sconvolgimento più totale,feci la cosa più naturale di tutte…Che cosa?Semplice:scappai.
 
 
 
 
 
*Dimenticatoio di quella squilibrata che sarebbe l’autrice*
Salve a tutti gente! Vi piace il primo capitolo?A me per niente…Fa schifo,letteralmente.
Ma ho voluto pubblicarlo perché tra pochi giorni parto per l’Inghilterra,e starò via due settimane!Ritornerò perciò solo verso il 15/16 agosto…E non mi andava di pubblicare questo capitolo tra un mese!Qui iniziamo a capire un po’ di più della vita di Bianca,anche se il bello (vi avverto) deve ancora arrivare!
Ringrazio tutte quelle persone che hanno recensito la storia (e spero che lo facciano ancora:) e chi la messa tra le seguite!
Buonanotte a tutti!
Baci-Baci
_BibiPower_