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Autore: danyazzurra    28/07/2012    24 recensioni
Lily si è dovuta allontanare dal mondo magico e da Scorpius ma non per sua volontà...il destino la costringerà a tornare, ma niente sarà facile...e una minaccia tornerà nelle loro vite !! è una Lily / Scorpius che mi balzava in testa da un po'...spero che leggerete e recensirete !!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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“ Phoenix, Lily venite a mangiare “ Alice lanciò un’ occhiata verso le scale preoccupata, aveva sentito dei rumori ma adesso era diverso tempo che non sentiva più niente.
La piccola Lily le arrivò di corsa e le si gettò sulle gambe sbilanciandola leggermente “ Lily “ la rimproverò prima di spostare lo sguardo su Phoenix.
Non si era mosso di un millimetro, aveva in mano la piccola miniatura di un giocatore di Quidditch ma non lo faceva volare, lo rigirava tra le sue manine guardandolo attentamente.
Alice si avvicinò tenendo sempre la piccola Lily per mano “ Phoenix” lo chiamò dolcemente “ andiamo a mangiare ?” gli chiese.
Phoenix non rispose e non si voltò.
Da quando Scorpius lo aveva affidato a lei e Ginny non aveva emesso un suono.
Alice e Ginny avevano pensato che fosse meglio per lui distrarsi e lo avevano lasciato a giocare con la piccola Lily, ma adesso che lo guardava da vicino, suo nipote le sembrava quasi assente.
“ Phoenix” provò di nuovo inginocchiandosi per poter essere alla sua altezza e poterlo guardare negli occhi.
“ Non parla” disse Lily con naturalezza.
Alice la guardò come se soltanto in quel momento avesse capito.
Come se quelle due parole dette da sua figlia le avessero fatto capire che Phoenix aveva bisogno di aiuto.
Ginny si affacciò dalla cucina e le sue sopracciglia s’ inarcarono vedendo Alice china su suo nipote.
“ Che succede?” chiese agitata.
Alice si voltò verso di lei e si alzò in piedi con un sospiro “ Ha bisogno di Lily” disse, sapendo che non avrebbe potuto aiutare in alcun modo Phoenix.
“ Lo abbiamo tutti” disse Ginny in un sospiro, prima di avvicinarsi a Phoenix.
“ Andiamo a mangiare?” gli chiese sorridendogli.
Phoenix non si voltò neanche verso di lei e continuò a farsi scorrere quel giocattolo tra le mani.
Ginny sentì il suo cuore spezzarsi ancora una volta.
Era già molto preoccupata per Lily e adesso vedere Phoenix in quelle condizioni la faceva sentire ancora più male.
Prese Phoenix tra le braccia e lui non si oppose ma neanche si mostrò felice, sembrava che niente lo toccasse.
Lo strinse forte a sé, era apatico, sembrava un giocattolo tra le sue braccia.
Gli occhi le si riempirono di lacrime, quel bambino stava vivendo uno degli incubi peggiori dei bambini della sua età.
Stava vivendo l’ abbandono della sua mamma “ non ti ha lasciato” gli sussurrò “ Non ti lascerebbe mai” continuò a ripetergli portandolo verso la cucina.
Alice mise il cibo in tavola e fece sedere la piccola Lily, Ginny continuava a stringere Phoenix a sé e a dirgli che la sua mamma non lo aveva abbandonato.
Sembrava una lenta litania, sembrava una ninna nanna ma sembrava quasi che Phoenix non ne traesse alcun beneficio, si lasciava stringere con le manine strinte al petto come se si volesse proteggere.
Non piangeva ma non parlava e non aveva la minima reazione.
Ginny guardò Alice preoccupata “ possiamo chiamare Scorpius” propose Alice.
Ginny alzò automaticamente gli occhi verso il soffitto, cosa stavano facendo in quella camera ?
Perché non scendeva nessuno ?
Perché Scorpius non era ancora venuto a vedere come stava suo figlio ?
Ed Harry dove era finito ?
La risposta alla sua ultima domanda si materializzò davanti ai suoi occhi pochi secondi dopo.
Ginny lo guardò accigliata “ Dov’ è Lily ?” chiese.
Harry aprì leggermente la bocca sorpreso per l’ accoglienza della moglie.
Sembrava arrabbiata, ma poi guardò Phoenix inerme tra le sue braccia. Lo sguardo fermo e quasi vitreo che guardava nel vuoto e capì.
Capì che Ginny  era preoccupatissima per Lily e per Phoenix.
Sapeva che dietro la sua scorza da dura si nascondeva una mamma impaurita.
Una mamma come tutte le altre che avrebbe solo voluto i suoi figli vicini a sé, sani e salvi e non una mamma che dopo aver appena ritrovato sua figlia la perdeva di nuovo e in un modo ancora peggiore.
  “ Ho coinvolto Ron e Hermione “ le disse guardandola “ Verranno qua tra poco” continuò.
“ Abbiamo parlato con i Punitori, dicono che ce la ridaranno “
Ginny chiuse gli occhi sentendo le lacrime premere pericolosamente per uscire.
“ Credo che potremo anche avere una speranza di arrivare alla cima “ disse Harry spostando lo sguardo da Ginny ad Alice “ credo che potremo avere una speranza di poter mettere la parola fine “ concluse.
Ginny annuì continuando ad accarezzare in modo automatico la testa di Phoenix.
 Harry seguì il movimento della sua mano prima di tornare a concentrarsi sul suo viso contrito “ come sta?” chiese.
Ginny scosse la testa e Harry si chinò sul nipote “ tra poco la mamma tornerà “ gli disse con un sorriso.
Per la prima volta Phoenix spostò gli occhi dal punto fisso che stava guardando per fissarli in quelli di suo nonno.
Lo guardò serio e impaurito e in quel momento sembrava solo un indifeso bambino di tre anni. In fondo era, solo un piccolo e indifeso bambino di tre anni.
Guardò a lungo gli occhi di suo nonno ma poi i suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime e si voltò, tuffando il viso nel petto di sua nonna.
Harry e Ginny si guardarono “ chiama Scorpius” disse Ginny.
***
  Scorpius finì di immettere anche l’ ultimo flusso di ricordi nella testa di Sunday e staccò piano la bacchetta.
La guardò, fissava un punto davanti a lei e sembrava che stesse cercando di mettere ordine nella sua testa.
Nessuno riusciva a dire niente.
Erano tutti immobili e guardavano Sunday in attesa di una sua reazione.
Scorpius sperò che la cosa potesse funzionare.
Era stata sperimentata poche volte perché era troppo invasiva, ma se neanche questo avesse funzionato Scorpius non avrebbe saputo che pesci prendere.
Tutto sarebbe stato perso.
Sunday s’ irrigidì, le mani si chiusero attorno al lenzuolo e gli occhi le si sbarrarono, dilatando le pupille, stava cominciando a ricordare.
“ Che succede?” chiese James in un sussurro.
Si passò nervosamente una mano tra i capelli e s’ inginocchiò accanto al letto.
“ Sta cominciando” disse Scorpius, guardando Sunday, ogni ricordo che le tornava era un sussulto da parte sua, ma in quel momento la sua testa era altrove e Scorpius poteva solo guardarla e controllare che andasse tutto bene.
Non poteva fare niente fino a quando il procedimento non fosse finito ed allora, solo allora, se tutto fosse andato bene e la mente di Sunday fosse sopravvissuta avrebbero potuto controllare i suoi ricordi.
James si voltò verso Scorpius, passando più volte lo sguardo tra lui e Sunday  come se volesse dire qualcosa ma fosse indeciso.
“ Voglio vedere” disse alla fine.
Scorpius assottigliò gli occhi “ E’ possibile ma è stato fatto pochissime volte” disse pensieroso.
“ Non importa” asserì James e Scorpius vide la determinazione nei suoi occhi.
Lentamente annuì, aveva già pensato di far vedere i ricordi a James per primo, per rispetto verso la sua situazione ma in effetti c’ era un modo per farlo subito e avrebbero anche risparmiato tempo.
“ Albus posa il pensatoio e tira fuori la bacchetta” disse Scorpius.
Albus lo guardò interrogativo “ Colleghiamo la mente di James con quella di Sunday” gli disse.
Albus lo guardò come se gli avesse appena detto che aveva visto Babbo Natale.
Era una cosa possibile ?
“ Segui le mie istruzioni “ gli ordinò e Albus annuì per niente convinto.
“ Punta la bacchetta alla tempia di tuo fratello” ordinò, mentre lui la puntava alla tempia di Sunday.
Albus alzò lentamente la bacchetta, tremante.
E se qualcosa fosse andato storto ?
Scorpius aveva detto che era sperimentale, aveva già una sorella in pericolo non voleva dover temere anche per la vita del fratello.
James prese la mano di Albus e con uno scatto nervoso se la puntò alla tempia “ Alla tempia” ripetè James, guardandolo negli occhi dal basso.
Albus guardò James, inginocchiato ai suoi piedi, la bacchetta puntata alla testa e capì che c’ era un motivo per cui suo fratello e sua sorella erano stati dei Grifondoro e lui no.
Lui aveva molte qualità,  ma James e Lily avevano il coraggio.
Il vero e proprio coraggio di affrontare qualsiasi cosa per le persone che amano.
“ Adesso devi dire CONNECTENS ANIMOS “ gli disse guardando il suo amico.
Sapeva che aveva paura e un po’ l’ aveva anche lui.
Nei suoi studi da curatore aveva letto di questa formula per collegare le menti di due persone ma sapeva che poteva essere anche molto pericolosa.
Addentrarsi in una mente, soprattutto se danneggiata come quella di Sunday era rischioso.
Rischiavano di non tornare indietro nessuno dei due, ma Scorpius sapeva anche che questo non avrebbe fermato James
“ James”  disse Albus.
James guardò gli occhi verdi di Albus e sorrise, nonostante il suo sorriso sembrasse molto forzato “ Dì la formula Al “ gli disse determinato “ sono il maggiore e comando io ” lo ammonì scherzoso.
Albus sbuffò in risposta “ sei sempre il solito” gli disse “ vedi di tornare velocemente” continuò, cercando di ricambiare il sorriso del fratello.
Scorpius guardò suo padre, anche lui, nonostante la sua famosa freddezza sembrava impaurito o forse sembrava così solo a lui che lo conosceva molto bene.
Si concentrò su Sunday “ Pronto ?” chiese ad Albus.
Albus concentrò i suoi occhi verdi nei suoi azzurri e insieme dissero la formula.
Subito James si accasciò su sé stesso, gli occhi erano aperti ma la sua mente non era presente.
Era collegato a Sunday “ sta bene?” chiese Albus preoccupato, adagiandolo sull’ altro letto.
Scorpius si chinò su di lui e annuì rilasciando il respiro.
Ora dovevano, solo,  tornare.
***
“ Bevi”
Lily sentì il bicchiere tra le mani.
Aveva una gran voglia di bere.
Sicuramente quello che c’ era dentro al bicchiere era buonissimo, era fresco, era dissetante.
Non hai sete, le disse la sua testa, è una trappola.
Si avvicinò il bicchiere alle labbra.
Aveva sete, aveva una gran sete.
Non hai sete.
Perché era così fastidioso ? Perché non riusciva a bere ? era quello che voleva in fondo.
Lei voleva bere.
Avvicinò il bicchiere di qualche altro centimetro e sentì una mano forzarla a bere.
Non buttare giù, si disse.
Si sentì fredda e bagnata lungo tutto il collo.
“ Devi bere, stupida”
Dolore.
Il vetro del bicchiere che batteva contro le sue gengive e lei ancora più bagnata.
Non riusciva a pensare nitidamente.
Perché era bagnata?
Aveva bevuto? Aveva una folle sete.
NON HAI SETE, urlò la sua testa.
Dillo, ripetilo, come ti ha insegnato papà.
Perché devo farlo ?
Non ho sete.
Non ho sete.
“ NON HO SETE” disse a voce alta e tutto intorno a lei parve tornare a fuoco.
Ce l’ aveva fatta.
Aveva contrastato la maledizione Imperius.
Suo padre sarebbe stato orgoglioso di lei, pensò mentre un sorriso le si formava sulle labbra.
“ Non puoi obbligarmi a fare niente” disse, cercando di asciugarsi con un polso, il mento e il collo bagnati della pozione che aveva cercato di farle bere.
Rick impazzì di rabbia.
Si portò le mani ai capelli, tirandosene qualche ciocca, cominciò a camminare pestando i piedi ed inveire contro la sua stupidità “ Tu…tu…io mi sono messo contro tutti per te” le disse, senza guardarla.
“ Solo perché ti amo, solo perché voglio il tuo amore e tu rovini tutto “ continuò e Lily notò che sembrava un cane in gabbia, si muoveva in circolo, quasi senza degnarla di un’ occhiata.
Valutò la possibilità di aggredirlo fisicamente approfittando della sua distrazione, se fosse riuscita a prendere la sua bacchetta sarebbe stato finito, ma se lui avesse capito il suo gioco e avesse reagito, lei non avrebbe potuto niente contro un uomo grande e grosso come Rick.
Si avvicinò di un passo, ancora indecisa sul da farsi, tenendo gli occhi fissi su Rick che si muoveva come un cavallo imbizzarrito e stava cercando di arrivare alla soluzione.
“ Non abbiamo tempo capisci ?” le chiese alzando gli occhi su di lei.
Lily si bloccò sul posto “ No, non capisci…che te lo dico a fare…che t’ importa se ormai avranno capito che sono un traditore, se ormai mi staranno cercando”  ricominciò a parlare confusamente e Lily avanzò ancora.
“ Cosa t’ importa se mi uccidono ?” chiese Rick a un tratto, dilatando gli occhi e puntando la bacchetta verso Lily.
Lily guardò la punta della bacchetta di Rick, le stava sfiorando il naso, tanto si era avvicinata.
Spalancò gli occhi impaurita.
Il suo cervello era completamente in panne.
La paura stava prendendo il sopravvento, i suoi occhi sembravano trasmettere tutta la sua pazzia interiore.
“ Mi importa” disse titubante.
La mano di Rick tremò e Lily lo guardò negli occhi, cercando di guardarlo con amore, cercando di pensare che davanti a lei c’ era Scorpius.
“ Io…io credo che dovremo fuggire” gli disse.
Rick la guardò sempre più stupito.
“ Io ti amo” disse Lily sicura, guardandolo con un sorriso.
Poteva la pozione aver funzionato o stava fingendo ?
C’ era solo un modo per saperlo, lasciò cadere la mano con la bacchetta lungo il suo corpo e si avvicinò a lei “ baciami” le ordinò.
Lily cercò di non far trasparire la sua rabbia, la pozione doveva essere un filtro d’ amore, per questo lui non era stupito dal suo comportamento.
Si avvicinò alle sue labbra, alzandosi in punta di piedi e le sfiorò in un casto bacio.
Rick la prese per la vita e la portò più vicino a sé obbligandola e dischiudere le labbra e a rispondere al suo bacio.
Lily cercò di non pensare che Rick la stava baciando, che la persona che più odiava e la disgustava in questo momento le stava accarezzando la schiena e i glutei.
Nonostante le mani legate, le pose entrambe sopra il braccio di Rick che teneva la bacchetta e cominciò a fargli una lenta carezza.
Su e giù, su e giù, cercando di distrarlo, di non fargli capire che stava mirando alla sua mano.
Cercò di spostare le sue mani  dai propri glutei ma i movimenti erano troppo impediti e non riuscì ad intrecciare le mani con le sue.
Rick le sorrise staccando le mani dalle sue “ Fai l’ amore con me” le disse.
Lily cercò di non mostrarsi inorridita, maledizione c’ era così vicina e lui aveva spostato le mani.
Lentamente deglutì annuendo con un sorriso idiota. Un sorriso falso “ slegami” gli disse con voce bassa.
Rick scese di nuovo sulle sue labbra e Lily lo lasciò fare. Doveva arrivare a quella maledetta bacchetta.
Rick mosse le mani per accarezzarle i seni e Lily rabbrividì.
Era un tocco così diverso.
Non era quello che voleva. Non era Scorpius.
Aprì gli occhi e vide la bacchetta a pochi centimetri dal suo viso.
Mosse di nuovo le mani nella stessa carezza di prima e questa volta riuscì ad arrivare alle sue mani.
Le intrecciò con le proprie sentendo la consistenza fredda e dura della bacchetta tra le sue dita.
Emise un sospiro che Rick fraintese subito tornando a baciarle le labbra.
Lily lo guardò.
Ora, pensò e gli morse il labbro inferiore con tutta la forza che aveva, continuando a tenere salda la bacchetta con le dita.
Non si fermò neanche quando lo sentì urlare, non si fermò neanche quando sentì il suo sangue dentro la sua bocca.
Non si fermò fino a quando non sentì la presa allentarsi sulla bacchetta e non vide Rick piegarsi su sé stesso.
“ Maledetta” urlò, cercando di parlare nonostante il sangue continuasse a colargli tutto lungo il mento.
“ Pensavi davvero che fosse così semplice? Pensavi di potermi dare un filtro d’ amore?” gli chiese guardandolo, il suo labbro sembrava aperto e lui continuava a piangere dal dolore.
“ Stup…”
Un botto la interruppe prima che potesse schiantarlo, le porte si aprirono e un altro punitore comparve davanti a lei.
“ Expelliarmus” urlò prima che Lily potesse reagire e Lily si trovò di nuovo senza bacchetta.
COMMENTO : OK CAPITOLO BELLO LUNGO….ALMENO SPERO DI FARMI IN PARTE PERDONARE VISTO CHE DOMENICA PROSSIMA PARTO PER LE FERIE E NON CREDO DI RIUSCIRE AD AGGIORNARE FINO A QUANDO NON TORNERO’ VERSO IL 20 AGOSTO !! NON VI LASCIO MALISSIMO DAI…SI QUALCHE DOMANDA MA NON TROPPE VERO ?? ALLA FINE LILY HA REAGITO ALL’ IMPERIUS ED HA DATO ANCHE UNA BELLA LEZIONE ALL’ IDIOTA…IN COMPENSO E’ ARRIVATO UN PUNITORE E QUINDI…BO’ VEDREMO : )) IL POVERO PHOENIX E’ TRAUMATIZZATO E JAMES E’ VOLUTO ENTRARE NELLA MENTE DI SUNDAY A SUO RISCHIO…NEL PROSSIMO CAPITOLO VEDREMO COSA NE RICAVERA’ : )) AH LA FORMULA MAGICA E’ COMPLETAMENTE INVENTATA ED IO NON HO MAI STUDIATO IL LATINO, QUINDI MI SONO AVVALSA DI GOOGLE SE HO TIRATO UNO SFONDONE DITEMELO PURE : )) RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE MI SPRONANO SEMPRE PIU’ OVVERO ICEPRINCESS / LUISA 21 / ARYELLE / FEDERCHICCA / ALWAYS 89 / RISA SLITHERIN / MIKILILY /PEYTON SAWYER / CREEM SWEET STORY / TELYN / MARA 98 / AMISA / BOOW 95 / CE / ROBY ALADIMPA / ANGELA POTTER/ CASSIE JANE / MARY GRIFONDORO / CRAZY CLEVER  E LOVELYSTAR 89 !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI E BUONE VACANZE !!

   
 
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