Il Nuovo
Cavaliere
Dopo che Fiamma
ebbe tirato fuori l’uovo, per poco Eragon non svenne. Fu incredibile l’effetto
che fece su di lui quella superficie verde chiaro con qualche striatura di
bianco.
E pensare che fino a
tre giorni fa tutta questa situazione della guerra, di Roran, di Murtagh
mi sarebbe sembrata assurda.
Si ritrovò a pensare il ragazzo.
Vedila così, gli disse Saphira, ora hai qualcosa su cui meditare, adesso che però sai la storia di
Fiamma ti prego di fartela amica e mi raccomando cerca di non far finire il vostro rapporto come
quello tra te e Arya…
Cosa
ti fa pensare che io la veda come Arya?
Dal modo in cui la stai guardando, ma
soprattutto da cosa stai guardando! Mantieni un
contegno Eragon!
Il ragazzo non
rispose, ma arrossì vistosamente tanto che si trovò
gli occhi di tutti i presenti nella tenda puntati addosso.
-Va tutto bene
Eragon?-
Disse Fiamma
avvicinandosi a lui e sfiorandogli la guancia con la punta delle dita. Purtroppo
questo contatto fece rabbrividire Eragon che balzò indietro e quasi cadde dalla
sedia.
Merda…
In quel momento avrebbe voluto morire: Saphira emise una sorta di ruggito
gutturale molto simile ha una risatina, Nasuada faceva finta di non essersi
accorta di nulla, ma aveva un sorriso da un orecchio all’altro, Roran si era
perfino dovuto mettere un pugno un bocca per non crepare dal ridere e Eragon
dovette fare del suo meglio per non strangolarlo; Arya, invece, lo guardava
accigliato quasi fosse gelosa e il ragazzo pensò divertito:
Se l’è voluta!
Poi, però, si
ricordò di Fiamma così alzò gli occhi verso di lei, la giovane continuava a
fissarlo e per attimo, un bellissimo attimo, gli parve
di scorgere sulle sue labbra un sorrisetto malizioso.
Fortunatamente
ci pensò Nasuada a toglierlo da quell’imbarazzantissima situazione:
-Adesso io e
Arya vi lasciamo…sono sicura che avrete molte cose di
cui parlare…come Cavalieri s’intende. Roran vieni con noi così portemmo parlare del tuo villaggio.-
-Sì Lady Nasuada.-
Fu così che si
ritrovarono soli dato che anche Saphira aveva tolto la
testa dall’apertura della tenda.
-Belli
amici che hai!-
Disse la ragazza
con un enorme sorriso e Eragon si ritrovò a
balbettare:
-Già…chissà che
idea si sono fatti di me… insomma… io le rispetto le
ragazze... e poi non ti mancherei mai di rispettò…-
A quel punto si
rese conto delle idiozie che stava dicendo e cercò di calmarsi e riportare sul
suo volto un espressione naturale.
-C’è
qualcosa che vuoi dirmi?-
Gli chiese
Fiamma.
-N, no…-
Le rispose lui
alludendo a ciò che era successo poco fa e si affrettò
a correggersi:
-Cioè volevo
dire sì…mi chiedevo, visto che sei un cavaliere, se
potresti accompagnare me e Roran sull’Helgrind e aiutarci a liberare la sua
fidanzata dai Ra’zac?-
-Ah sì Nasuada
me ne ha accennato questa mattina, brutta storia quella del tuo villaggio...-
-Già, allora? Se vuoi puoi pensarci…-
-No, no non serve sarò lieta di aiutarvi. Comunque
vorrei che sapessi che mi dispiace per tuo fratello. Posso solo immaginare la
tua tristezza nel doverlo vedere come un nemico che sarà obbligato ha farti del
male.-
-Grazie, lo
apprezzo molto. Ti ha aiutato davvero nel castello di Galbatorix?-
-Certo! A
proposito mi ha pregato di darti questo non so cosa
sia…ha detto che era di una certa Selena…la conosci?-
E gli porse un diamante grosso quanto il
rubino sull’elsa di Zar’roc.
Gli occhi gli si
riempirono di lacrime.
-Eragon? Scusa
io non volevo…non pensavo che ti rattristasse…-
-No, anzi,
Selena era mia madre…-
-Ah…cazzo mi dispiace per quello che l’è successo. Murtagh mi
ha raccontato la storia della sua famiglia. Comunque
come avrai già capito serve per immagazzinare l’energia.-
-Sì…grazie per
esserti ricordata di darmelo.-
-Figurati…quando
avete intenzione di partire?-
-Veramente non
lo so. Ero venuto per parlarne con Roran, ma poi se arrivata tu e non abbiamo
avuto tempo.-
-Allora chiamalo, così me lo presenti.-
-Va
bene… aspetta qui…-
-Tranquillo,
dove vuoi che vada? Qua mi guardano tutti come se fossi un Ra’zac!-
-Non disse
quanto ti capisco…-
Disse Eragon, accennando
un sorriso.
Mentre usciva dalla tenda si ricordò del
diamante e si affrettò a nasconderlo dentro un sacchettino
di cuoio che portava allacciato alla cintura.
Non si sa mai…
Pensò. Trovò
subito Roran era davanti alla tenda che parlava con Nasuada.
-Roran...-
Lo chiamò.
-Ah eccoti
Eragon. Ci chiedevamo perché ci stavi mettendo tanto.-
-No, niente gli
ho chiesto di Murtagh, insomma, siccome l’ha conosciuto…-
-Certo.-
Poi Nasuada
s’intromise:
-Allora Roran,
siamo d’accordo?-
-Sì, e grazie,
mia Regina per la disponibilità dimostrata verso il mio, il nostro villaggio.-
-Scusate se lo
chiedo, ma d’accodo su cosa?-
-Abbiamo deciso-
Spiegò la donna.
-che mentre tu e
Roran sarete via gli abitanti di Carvahall
ritorneranno con i Varden a Aberon e si uniranno a noi.-
Eragon annuì, ma
si affrettò a rettificare:
-In ogni caso
mia Regina, ho chiesto a Fiamma di aiutarci con i Ra’zac, se a lei va bene,
dovremmo discutere con Roran degli ultimi dettagli prima della partenza.-
-Certo, certo
fate pure, ma state attenti: i Varden non possono permettersi di perdere te e
Fiamma e anche tu Roran, immagina solo agli abitanti del tuo villaggio quanto soffrirebbero la tua mancanza senza contare che sei un
eccellente guerriero e ci hai aiutato molto, soprattutto con i Gemelli.-
-Sì, mia Lady Nasuada, staremo attenti.-
Fecero un
inchino e si diressero verso la tenda.
Quando entrarono Fiamma era ancora là, nella
stessa posizione in cui Eragon l’aveva lasciata.
Quanto bella sei?
Pensò lui.
Eragon! Ti ricordi come
è finita l’ultima volta?
E perché questa volta non
potrebbe andare diversamente?
Perché
non sei abbastanza maturo per un rapporto serio.
E perché non lo sarei?
Perché
non la conosci neanche da un giorno e già vorresti iniziare a farle la corte.
Quest’
affermazione lo spiazzò completamente.
Va bene ci andrò
piano.
Risposta saggia, se almeno cercherai di
metterla in pratica. Io vado un po’ a caccia.
Sì, sì vai pure.
-Tu devi essere
Roran.-
Disse Fiamma.
-Sì, Fiamma,
giusto?-
-Esatto.-
-Bene adesso che
vi siete conosciuti io pensavo di partire dopo domani
così avremmo il tempo…-
Roran si
affrettò a interromperlo:
-Io sono già
pronto e se Fiamma è d’accordo, pensavo di partire domattina presto.-
Nella
sua parole c’era la
foga di chi deve affrettarsi a recuperare un’importante, forse la più
importante parte di sé.
-Io sarei anche
d’accordo, ma Eragon non ha più una spada e sarebbe il
caso che lo aiutassimo a trovarne un'altra, poi organizzeremo una strategia e
se hai tante fretta potremmo partire domani dopo aver mangiato. Per voi va
bene?-
Cacchio mi ero
completamente dimenticato di Zar’roc!
-Si hai
ragione.-
Rispose Roran e Eragon annuì.
-Dai Eragon vieni forse Horst ha una buona spada per te. Fiamma è stato
un piacere conoscerti e grazie per l’aiuto che ci darai. Ci vediamo domani,
allora?-
-A domani Roran,
Eragon.-
Mentre usciva perse la sacca che conteneva
l’uovo, ma per sbaglio lo fece cadere, così Roran lo raccolse e glielo porse:
-Tieni.-
-Grazie,
certo che dovrei starci più at…-
Le parole, però,
le morirono in gola e guardò Roran con gli occhi sbarrati, così Eragon osservò
meglio e anche lui prese a fissare il cugino.
Delle piccole
crepe si stavano formando sulla superficie dell’uovo.
Allora tesori piaciuto
il cap????
Spero di sì, mi raccomando recensite in
tanti…ma tanti tanti..ehehehe..vivo
solo per voi!!!
E adesso i ringraziamenti:
Ludo91 allora
grazie per aver recensito, sono molto (MA MOLTO)
contenta che la storia ti piaccia!!!
carlottina ah tesoro bello a te devo
dire un po’ di parole… no dai scherzo…la tua recensione mi ha fatto riflettere
e rileggendo il capitolo ho capito che avevi ragione, il fatto è che a me non
piacciono tanto le “descrizioni” o quando la gente di dilunga tanto su delle
cose e non avevo considerato che non ci
sono solo io…comunque questo capitolo l’avevo già scritto, quindi, è venuto
fuori così; il prossimo cercherò di arricchirlo, (ma non troppo così faccio
contenti anche quelli come me, ammesso
che ci siano…hehehehehehehehe), grazie per il
suggerimento!!!!!!!!!!!