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Autore: Lawliet_chan    05/08/2012    2 recensioni
Mares è l'unico maschio ad essere stato cresciuto nella Corte degli Amanti. La sua vita viene sconvolta da un omicidio, spedito agli arresti domiciliari nella Corte dei Combattenti, tra Cadetti e Guardie scoprirà una scioccante verità. E suo malgrado verrà trascinato in intrighi, cospirazioni e battaglie.
Genere: Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 35

Dopo aver fatto due ore di ostacoli, e aver migliorato il suo record, Mares venne chiamato da Toruk per affrontare la parte relativa ai suoi poteri. E il ragazzo non vedeva l'ora, si tolse in fretta le protezioni andando dal suo Maestro il quale gli diede un quarto d'ora per andare in camera darsi una rinfrescata e poi farsi trovare nei Giardini Interni. Li per li Mares si chiese perché non potessero rimanere nel seminterrato ma alla fine pensò che, essendo una novità, magari poteva finire col danneggiare qualcosa... cosa che ovviamente non avrebbe potuto fare all'aperto.

Salirono insieme e Toruk si diresse subito fuori raccomandando all'altro di essere puntuale, non voleva perdere più tempo di quello già andato. Mares fu una scheggia! Fece le scale a tre a tre e in meno di cinque minuti fu pronto e lavato. Mai fatto cosi veloce in vita sua! Ridendo scese di sotto raggiunse Toruk. Il sole quella mattina li aveva onorati della sua presenza riscaldando l'aria ed annunciando l'arrivo della bella stagione. Il ragazzo respirò a pieni polmoni godendosi della delicata carezza dei raggi solari:

Certo che Terwim ha azzeccato il tuo soprannome!” fece Toruk mentre gli scompigliava i capelli.

Già, ma quando me lo ha detto per la prima volta lo avevo preso per un maniaco!” rispose buttandosi delle ciocche dietro le orecchie, non credeva fosse passato cosi poco tempo. Appena due mesi.

Addirittura?”

Eh oh! Avevo paura di quello che avrei potuto trovare qui, in più un tipo in armatura inizia a chiamarti 'raggio di sole' ammetterai che la cosa suona male.”

In effetti...” gli diede ragione, in lontananza videro il gruppo di persone scelte per partire in primavera, erano allenate da Wars che stava mostrano loro come bloccare un assalto alle spalle. Toruk si immobilizzò per qualche secondo per guardare e Mares stette attento alle reazioni dell'Arma rossa, alla fine lo punzecchiò col dito, in viso un sorrisino furbo:

E a te quando lo darà un soprannome?” fece.

Ma allora è un vizio!” esplose esasperato Toruk voltando le spalle al gruppo. “Ficcati in quella testolina perversa che tra me e Wars non c'è nulla!” gli disse afferrandogli le spalle costringendolo a sedere a terra.

Si, si... tanto prima o poi... ehi! Mi hai chiamato pervertito?” iniziò la frase convinto di dire una cosa ma alla fine sbarrò gli occhi fissando l'altro leggermente contrariato.

Insisti tanto sulla questione... non puoi biasimarmi.” si difese sorridendo divertito. Mares gonfiò le guance offeso, dopo pochi secondi gli saltò addosso.

Adesso... te lo do io... il pervertito!” gli disse infilando le mani sotto la giacca diretto ai suoi fianchi, per a fargli il solletico. Toruk iniziò a ridere cadendo a terra; cercando di levarsi di dosso quella peste. Con le mani cercò i suoi polsi e quando li trovò, li fece alzare sopra la testa di Mares:

Tu sei tutto matto!” gli disse ansimante per le risa, l'Arma gli fece la linguaccia. Toruk si era seduto e l'altro lo guardava in viso con le gambe dietro la sua schiena. Alla fine sbuffò sorridente e poggiò la testa sul torace di Mares.

Toruk? Tutto bene? Stai male?” gli chiese iniziando ad allarmarsi ma lui mosse la testa in segno di 'no'.

Solo... quando mi sono messo sulle tue tracce mi credevo un pazzo, come potevo trovarti? Ho cercato in tutto il Governo, ma era difficile perché le biblioteche e gli archivi avevano rimosso tutte le informazioni riguardanti l'Origine. Ho dovuto scappare da tutti, uccidere... Ma alla fine ho incontrato tua madre...” alzò la testa guardando in alto, verso di lui. “Avete gli stessi occhi ed anche la fisionomia... quando ho scoperto che ti aveva lasciato alla Corte degli Amanti io... finalmente avevo provato un tremito, un'emozione... un qualcosa che non fossero gli spasmi della malattia. Ho attraversato mari e monti per trovarti! Ed ora che ti ho qui, non permetterò a nessuno di portarti via... fratellino.” due lacrime sgorgarono dagli occhi castani di Toruk che fissavano la testolina bionda con un senso di protezione ed affetto mai provati prima. Erano lacrime di gioia, la gioia di averlo trovato. Circondò il corpo di Mares in un abbraccio, ricambiato immediatamente dall'altra Arma.

Dai che fai piangere anche me!” si lamentò Mares poggiando la testa su quella di Toruk, sapeva che lo aveva cercato, ma credeva che era per via dei suoi poteri, per il fatto di imparare a controllarli... e forse era cosi all'inizio. Ma probabilmente ora che lo aveva conosciuto meglio stava iniziando ad affezionarsi? Sperava fosse cosi. Toruk sciolse l'abbraccio per primo:

Forza! Forza! Non è il momento dei sentimentalismi, che dobbiamo lavorare!” disse asciugandosi le lacrime con la mano, poi fece alzare Mares che si risedette come prima ricercando la concentrazione, l'altro lo imitò incrociando le gambe.

Allora Mares, la prima cosa fondamentale dei tuoi poteri è questa: essi invaderanno tutto il tuo corpo. Non solo la mente, quindi devi lasciarli fluire... la tua è una forza travolgente. Come far sparare cento cannoni tutti insieme! Se la blocchi cercherà altre vie d'uscita e non è il caso, chiaro?” spiegò Toruk rivolgendogli uno sguardo abbastanza eloquente. Mares nel frattempo si era immaginato le 'altre vie d'uscita' vedendosi simile ad un bollitore, di quelli che fischiano quando l'acqua è calda e mandano fuori il fumo da un buchino... solo che il suo era viola. Per poco non si mise a ridere, ovviamente si trattenne ed annuì.

Bene. Allora per il momento cerca di concentrarti e canalizzare il flusso, senza farlo uscire! Mi raccomando! Lascialo solamente fluire dentro di te. Io non ti posso dire come trovarlo... devi farlo da solo.” continuò per poi mettersi comodo ad aspettare. Se fosse successo qualcosa al limite poteva fermarlo. Ma pregò che si fermasse solo al lasciarlo scorrere; dubitava di essere totalmente in grado di bloccarlo.

Mares chiuse gli occhi e fece quanto detto. Si concentrò, escludendo ogni altro pensiero cercando la pace e la completa tranquillità. Aspettò qualche minuto poi qualcosa iniziò a pulsare... ma era diverso da quando aveva attaccato i Cadetti, quella volta si era lasciato esplodere e non capiva... ora sapeva cosa cercare. Sprofondò ancora cercando la fonte di quei battiti... E finalmente lo vide, nel profondo di se, come un fiume violetto, il suo potere. Per un attimo ne ebbe paura. Era veramente forte come aveva detto Toruk! Ma faceva parte di lui e sicuramente a lui non avrebbe fatto male; ci si riavvicinò toccandolo con il pensiero. Immaginò di allungare una mano per prenderlo e quando vide che si faceva toccare ci andò dentro completamente. Lo sentì come mai prima: forte, caldo, imponente e volubile; ora che era li cosa doveva fare? Lasciare che scorresse dentro di lui? Si, Toruk gli aveva detto cosi. Rimase dentro quel velo viola... consentendogli di avvolgerlo.

Da fuori intanto l'Arma rossa osservava estasiato lo spettacolo. Aveva raccomandato a Mares di non farlo uscire ma evidentemente il ragazzo era già allo stato successivo dell'allenamento: il Controllo Primario. Un manto energetico lo circondava facendo vibrare l'aria... come quando osservi in lontananza quando fa caldo; l'aria diventa tremolante. La stessa cosa stava accadendo adesso! Alcune volte guizzava lasciando strisce poco sopra la testa di Mares, segno che dentro di lui ci stava giocando prendendo confidenza. Toruk sorrise soddisfatto, come primo approccio andava molto bene!

Mares... va bene, per oggi basta.” gli disse piano, non voleva spaventarlo. Il giovane ci mise un po' a riaprire gli occhi e riprendere il contatto con la realtà. Sbatté le palpebre un paio di volte.

Allora? Com'è andata?” chiese con un sospiro. Lui si era divertito... se poteva chiamarlo divertimento.

Alla grande, hai fatto un salto sulla tabella di marcia.”

In che senso?”

Di solito ci sono tre fasi per il controllo, la prima è la Consapevolezza che consiste nel fare quello che ti avevo spiegato... cercare il flusso e basta. Poi c'è il Controllo Primario in cui bisogna cercare di farlo uscire lentamente, cosa che tu hai appena fatto. Infine il Controllo Secondario che l'utilizzo vero e proprio del potere, per scopi bellici.” spiegò elencando sulle dita. Mares era attento a non perdersi una sillaba.

Quindi avrei bruciato due tappe insieme?” chiese pensieroso.

Beh si... ma non è sbagliato altri miei compagni hanno fatto come te!” rispose sorridente.

Giusto! Non mi hai mai parlato del tuo passato. Della vita che hai fatto da Arma... Chi ti ha insegnato a combattere? Com'erano i tuoi amici? Raccontami... Sono curioso.” disse raccogliendo le gambe al petto, aveva sempre voluto fare quel discorso ma tra una cosa e l'altra si è sempre dimenticato. Ma Toruk si accigliò guardandolo storto:

Potrei riassumere la mia vita e il mio addestramento con un'unica parola: Schifo.” disse, sputando l'ultima parola come un insulto. Mares si pentì di aver fatto quella domanda. Era stato trascinato dall'interesse e non dalla ragione, vide l'altro sorridere leggermente e dargli un buffetto sulla guancia.

Nacqui in autunno insieme ad altri tre bambini, che furono i miei 'fratelli' come tu e Seram. Per i primi cinque anni vivemmo con delle donne che si occupavano di noi, come delle mamme... ma rilevavano qualsiasi cosa riguardasse la manifestazione dei nostri poteri. Ricordo che tenevano sempre una pergamena nella veste dove a volte scrivevano... quando compimmo sei anni iniziammo l'addestramento come Armi vere e proprie. Tutto quello che ho fatto fare a te in un mese io, e sicuramente anche Seram, l'abbiamo fatto per anni, quindi non ti meravigliare se ti dico che sei inferiore, è la verità.” Mares annuì, ormai era assodato ma gli dava comunque fastidio e s'era ripromesso di raggiungerlo.

Quando l'Origine ebbe un numero sufficiente di Armi, il Governo attaccò sia Ghota che le Terre Aride... quei pazzi megalomani!” sputò disgustato “Ma alla fine un gruppo di Guaritori di Ghota trovò un modo per uccidere le Armi e la guerra finì, senza di noi i precedenti Consiglieri non avevano speranze per battere i regni limitrofi. Sai il vecchio che ti ha cucito la ferita? Era uno di quelli che inventarono un'arma da usare solo per noi. Fa un certo effetto averlo sotto lo stesso tetto.” ridacchiò Toruk accennando alla Corte dietro di loro. Mares invece lo trovò inquietante, sicuramente anche lui sapeva che erano Armi, strano che se ne stesse zitto. Ma probabilmente il Generale gli aveva assicurato che non erano pericolosi... oddio! Il pensiero che potesse piombare in camera sua con una spada sguainata lo fece tremare. Ma c'è Terwim. Allungò il collo per cercare di vederlo, si voltò anche Toruk perplesso; evidentemente non capiva... alla fine Mares sorrise e l'altro scosse la testa.

Senti ma c'erano anche delle ragazze Armi?” gli chiese poi dopo qualche minuto di silenzio. L'Arma rossa rise brevemente.

Si, ma erano poche... non resistevano molto all'allenamento. Io mi ricordo solo di due.” disse pensandoci su.

Dopo la fine della guerra cosa vi è successo?”

Iniziarono i primi sintomi della malattia, a causa dell'utilizzo dei flussi energetici... alcuni morirono subito o si suicidarono altri invece impiegarono anni. Francamente non so come abbia fatto a sopravvivere fin'ora! Mi sono assuefatto di farmaci solo recentemente. Ma per fortuna ci sei tu.” gli mise una mano sulla spalla sorridendogli felice, Mares lo ricambiò.

Buongiorno giovani!” una voce fece sussultare entrambi, proveniva da dietro Toruk ma Mares non l'aveva visto arrivare! Era il Guaritore anziano, sorrideva tranquillo, con le mani dietro la schiena. L'Arma rossa fu il primo a riprendersi:

Oh! Buongiorno a lei.” gli disse cordialmente poi fece per alzarsi.

No, no resta pure seduto... non vorrei aver interrotto qualcosa.” era strano, Mares ebbe l'impressione che ci fosse qualcosa di sbagliato dietro quell'atteggiamento; dopotutto lui e i suoi colleghi avevano trovato il modo per ucciderli.

No Signore. Stavamo facendo due chiacchiere.” il ragazzo voleva avvertire Toruk, c'era veramente una strana aria... come carica di tensione omicida. Sentiva lo stomaco chiudersi in una morsa di ferro, tirò la giacca dell'altro senza farsi vedere dal vecchio ma Toruk non si girò.

Capisco, capisco. Allora tolgo il disturbo. Ma permettimi di mostrarti una cosa, il piccolo magari non la conosce ma tu si... una tua vecchia amica!” disse sempre sorridendo. Poi le labbra si piegarono in un ghigno malato e da dietro tirò fuori una balestra, ma al posto della solita freccia di legno stava un asta completamente di metallo scuro, Mares notò che all'estremità vi era una punta rosso rubino, sembrava tremolare. “Bruciate all'inferno con i vostri fratelli!” ringhiò euforico prendendo la mira sui due ragazzi.

MARES GIU'!” gridò terrorizzato Toruk gettandosi addosso all'altro per proteggerlo, Mares si trovò schiacciato a terra dall'Arma. Accadde tutto troppo velocemente: sentì il vecchio imprecare e Toruk muoversi sopra di lui, vide una mano che tirava fuori il piccolo pugnale dal suo stivale, uno strappo di tessuto. L'Arma rossa doveva aver colpito quel Guaritore! Mares cercò di alzarsi ma un altro suono gli arrivò alle orecchie rendendolo sordo. Un fischio stridulo che lo fece gridare di dolore... poi il peso del corpo sopra di lui divenne innaturale; opprimente tutto di colpo. Con fatica si spostò per vedere Toruk, sgusciò di lato e vide del sangue... il corpo del suo Maestro steso di fianco con gli occhi chiusi. Mares allungò una mano quasi in tralice, lo rigirò e vide la freccia nera piantata in mezzo al suo torace, la punta completamente dentro corpo dal quale sgorgavano fiumi di sangue. Inespressivo si girò verso il Guaritore, anche lui steso con il suo stiletto ficcato in gola, per poi tornare su Toruk.

...Toruk?... Toruk, ti prego... dai non fare questi scherzi... Toruk!... Toruk! Toruk!... TORUK!!” lo chiamò, dapprima piano poi sempre più forte finché non iniziò a gridare convulsamente il suo nome. Non poteva! Non era successo! Non doveva morire! Non cosi, lui doveva salvarlo! Scosse il corpo dell'Arma disperato non accettandone la morte.

Nel frattempo i Cadetti e le Guardie avevano sentito il fischio e gli adulti sapevano esattamente di cosa si trattava! Wars fu il primo a mollare spada e scudo per precipitarsi a vedere. Seuito da Terwim e da alcune Guardie. Quando giunsero vicini ai due ragazzi il Generale sbarrò gli occhi: il Guaritore aveva usato la balestra per cercare di ucciderli! E con uno c'era riuscito. Lui rimase in piedi a fissare il corpo dell'Arma rossa tra le mani di Mares. Vide Terwim con la coda dell'occhio che si avvicinava a Mares cercando di tirarlo via dal corpo esanime di Toruk, tutti e due coi vestiti lordi di sangue:

Lasciami Terwim!! Lui non può morire! Io lo devo salvare!” gridò il ragazzo scrollandosi di dosso le mani della Guardia. Poi prese tra le sue il viso dell'Arma rossa “Toruk, so che sei ancora li... e non mi frega niente delle fasi o della pericolosità. Ti salverò! Te l'ho promesso e non mi rimangio la parola!” ripeté con veemenza.

Non puoi fare nulla, è stata la freccia che l'ha ucciso non i suoi poteri.” disse Terwim tentando di calmarlo. Gli dispiaceva... molto. Toruk era una ragazzo simpatico e stava iniziando a considerarlo suo amico.

No! La punta è rossa della loro forza! Posso salvarlo se mi... se mi connetto con il flusso della freccia.” parlo con calma consapevole. Avvertì le mani di Terwim cercare di fermarlo ma sta volta non glielo avrebbe permesso. I suoi occhi si colorarono di viola e fece vibrare l'aria intorno a lui, con una sferzata di energia scaraventò gli uomini a molti metri di distanza. Dopodiché si concentrò ricercando il proprio potere. Mise una mano sulla freccia mente con l'altra sorreggeva la testa di Toruk. Io ti salverò, lo giuro. Si disse risoluto. L'ultima cosa che Wars e gli altri videro fu una cupola violetta che inglobò le due Armi nascondendole ai loro occhi.

Ok... credo che dopo questa mi troverò con tre o quattro persone pronte ad ammazzarmi <.< *prende scudo* Quel vecchiaccio mi puzzava dalla sua prima apparizione!!
Chiedo venia per il ritardo, ma con la scusa che non scrivo molto rallento anche nell'aggiornamento...
Vi prego non uccidetemi!!!!
A presto, si spera tutta intera.

 

   
 
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