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Autore: EdieSedgwick    07/08/2012    3 recensioni
La Terra di Mezzo è profondamente scossa. L'Ombra nera di Mordor si sta diffondendo a grande velocità e il Flagello d'Isildur si è nuovamente risvegliato. Il giudizio finale sarà decretato con la distruzione di esso. Cosa porta una Ninfa a seguire le orme della Compagnia dell'Anello? Cosa ha a che fare la sua storia con la distruzione del Flagello di Isildur? Ripercorrendo le tappe dei Nove Compagni, una storia molto antica tornerà alla luce.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frodo, Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 8
 
 
 
Il villaggio di Brea era il principale punto di incontro della terra di Brea, unica regione abitata in mezzo a una notevole distesa di terre deserte, nonchè cittadina di rilevante importanza per i contatti sociali e gli scambi di novelle e notizie provenienti dall'intera Terra di Mezzo, essendo centro di un crocevia.
Era, inoltre, popolata da diversi e disparati abitanti, che comprendevano principalmente Uomini, ma anche Hobbit - chiamati da quelli della Contea i "Profani" per aver abbandonato la loro verdeggiante terra e aver messo radici altrove - e spesso attraversata da Nani diretti, o provenienti, dalle Montagne Nebbiose e talvolta da Elfi.
 
Era già calata la notte quando Niniel e i quattro Hobbit sbucarono sulla Via incrociando il Verdecammino, e le prime stelle baluginanti illuminarono l'imponente cancello ovest che si stagliava davanti a loro, in difesa di Brea.
Ancora nascosti nel buio, la Ninfa intimò ai compagni di fermarsi.
- Andate avanti voi, io vi raggiungerò direttamente alla locanda del Puledro Impennato. Non destate sospetti, siate vaghi su ciò che vi riguarda. -
- Ma...! - 
- Pipino - lo interruppe subito Niniel - credo che già la comparsa di quattro Hobbit della Contea non passerà inosservata qui in Brea. Figuriamoci se a scortarli vi è una Ninfa! Fate come vi dico, presto. Non è prudente esitare nell'ombra. -
Detto questo si diede una rapida occhiata alle spalle e strinse le redini di Mellinir.
Gli Hobbit annuirono convinti che effettivamente ella avesse ragione e si incamminarono verso la possente barriera. Nel notarli una figura sbucò dall' attigua casupola.
- Quattro Hobbit! Chi siete e cosa andate cercando? - 
- Siamo diretti al Puledro Impennato! - rispose Frodo risoluto, eludendo la prima domanda.
- Quattro Hobbit della Contea a giudicare dall'accento! Non è cosa da tutti i giorni che gente della vostra cavalchi in ore cosi tarde e fuori dalla propria terra! -
- Se non le dispiace non mi sembra il posto adatto per affrontare tali discorsi, vorremmo alloggiare alla locanda al prima di domattina. -
L'atteggiamento sospettoso dell'uomo cominciava a rendere gli Hobbit diffidenti e nervosi e Frodo non aveva alcuna intenzione di perdurare una conversazione nel bel mezzo della Via.
"Viaggia solo di giorno...e lontano dalla strada!" queste erano state le parole di Gandalf.
- Non volevo offendervi piccoli ospiti ma è mio dovere informarmi sui viaggiatori, soprattutto se giungono a queste tarde ore! Prego, entrate! -
Fece entrare i piccoli Hobbit in Brea e richiuse immediatamente il cancello alle loro spalle. In quello stesso momento un'ombra scavalcò agile e silenziosa l'inferriata, giungendo all'interno del villaggio senza farsi notare.
Niniel, più silente di essa, aveva scorto tutto dall'oscurità. Si calcò il cappuccio del leggero mantello sugli occhi e con esso si avvolse totalmente, strinse le redini di Mellinir e lo condusse verso il portone.
- Mi permetta buon uomo, vorrei recarmi a Brea e soggiornarvi per questa notte. -
La sua voce era limpida ma severa, come una secca melodia non ammetteva repliche.
L'uomo rimase stupito e dovette alzare lo sguardo verso la figura incappucciata, nei suoi armoniosi lineamenti più alta di lui, e le domandò da dove provenisse.
Dall'orlo del cappuccio Niniel fece affiorare il suo sguardo e per un attimo la luce della lanterna le illuminò il viso. Mise una mano sotto il mantello e l'uomo per qualche istante cadde nel panico, ma ella estrasse un piccolo e tintinnante sacchetto in cuoio e glielo porse.
- Vorrei che il mio soggiorno in Brea passasse sotto silenzio...e indisturbato. -
Il Breatino, ancora incapace di proferire parola, grugnì, e con un cigolio aprì la divisoria e fece entrare la misteriosa figura in paese. Aveva già visto quel volto, moltissimi, troppi anni prima.
 
 
Non era certo raro che il Puledro Impennato fosse così caotico e popolato e questo, se inizialmente aveva intimorito gli Hobbit, pian piano li rasserenò. Condussero i pony nella stalla e si decisero ad entrare, accolti da bicchieri tintinnanti in segno di buoni auguri, canzoni e scrosci di risa.
Un Uomo paffuto e dal viso paonazzo si destreggiava tra tavoli e bancone, boccali e pietanze e ce ne volle prima che potesse concedere loro attenzione.
- Un attimo soltanto, piccoli signori! Questa locanda è sempre un ben di dio di gente! Guarda di qua, c'è sporco di là, servi questo e quello, e quell'altro vorrebbe del formaggio! Accidenti, quanto daffare mi procura! Nob! Mammalucco! Prendi un pò questo vassoio, abbiamo nuovi ospiti, che non si facciano attendere oltre, per l'amor del cielo! -
L'oste non riusciva a frenare il fiume di parole nemmeno se occupato in innumerevoli faccende.
Quando Nob, l'aiutante, lo sgomberò di alcune di esse, finalmente potè occuparsi dei quattro Mezzuomini.
- Scusate tanto, piccoli Hobbit, ma qui c'è gran richiesta di servigi, sempre sull'attenti debbo stare, sempre a orecchie tese e mani pronte! Come posso esservi d'aiuto? Volete soggiornare? Fortuna che siete della Gente Piccola, altrimenti non avrei proprio trovato posto per vossignori! Una bella stanza Hobbit al pianterreno, come piace a voi! -
- La ringraziamo buon uomo - rispose Frodo imbarazzato e soggiogato dalla frenesia dell'Uomo - abbiamo condotto i pony nella stalla, gradiremmo desinare e coricarci al più presto, se non le dispiace. -
Non voleva essere scortese, ma ciò di cui più avevano bisogno tutti e quattro era mettere qualcosa sotto i denti e, preferibilmente, non avere contatti con gli innumerevoli ospiti della locanda. Inoltre dovevano ricongiungersi con Niniel, in un modo o nell'altro. E con lo Stregone, pensò Frodo.
Vennero quindi condotti in un salottino appartato, dove venne loro servita una squisita ed abbondante cena che consumarono in un lungo e assaporato tempo, come animo Hobbit richiedeva.
 
Al suo ingresso nella locanda, sebbene la sua figura non fosse del genere da non destare almeno un'occhiata, Niniel passò del tutto inosservata. Ciò può essere spiegato oltre al fatto che in Brea era di norma possibile incontrare tra i più diversi elementi, quanto più per la leggerezza, la compostezza e la riservatezza con i quali la Ninfa agiva.
Una figura nascosta da un manto, se poi all'esterno pioveva, non era certamente visione da distogliere attenzione dai bicchieri.
Riuscì quindi a raggiungere il bancone senza imprevisti e richiamò l'attenzione dell'oste con un semplice cenno.
- Un altro cliente! Arrivo subito signore, le mie più sincere scuse! Siamo così impegnati tutte le sere, non vi è mai un attimo di pace! Come posso aiutarvi? Oh... -
Fermò la cascata di parole non appena il volto della Ninfa si fece strada nella luce delle lanterne. Si ricordava molto bene di quel triste viso.
- Buonasera Omorzo. Quali notizie da Brea? -
- Non più strane di quella di rivedervi qui, mia Signora! -
- Gradirei che la mia presenza non facesse notizia, come è sempre stato e come spero sempre sarà. Non rispondesti alla mia domanda. Cosa avviene in Brea di questi tempi? -
- Vi prego di scusarmi, Signora. Tempi bui son questi recenti! Tipi loschi attraversano Brea sempre più di frequente, strane e inquietanti notizie giungono dall'est! E la vostra venuta risulta alquanto ambigua, se mi permettete di essere tanto arrogante! Molti anni or sono che voi lasciaste Brea. - bisbigliò l'oste alla Ninfa.
- Sei sempre stato un uomo onesto, Omorzo. E alquanto perspicace. Se non ti dispiace mi ridurrò all'anonimato come sempre. Non ho bisogno di nulla e in tal caso verrò personalmente a fare richiesta. -
- Ma certamente, mia Signora. Spero che la vostra permanenza sia gradita! -
Detto ciò, ancora piuttosto scosso, tornò al gran daffare che la locanda richiedeva. Niniel si sedette in un angolo buio e vi rimase, invisibile e silente.




Ebbene, gli Hobbit e Niniel sono infine giunti a Brea e la vicenda comincia un poco a prendere forma.
Spero di non aver deluso nessuna aspettativa, ringrazio chiunque avrà il buon cuore di recensirmi e di farmi notare errori e/o idee ed opinioni.
Un grazie immenso a Like che continua a seguirmi e a recensirmi ^^
Al prossimo capitolo!
S.
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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