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Autore: SaM    28/02/2007    1 recensioni
Finalmente anche questa fanfiction è giunta alla conclusione! Ringrazio spongy mami_ e jodi per le loro recensioni (spero che quest'ultimo capitolo vi piaccia quanto gli altri)...grazie anche a chi ha semplicemente letto! a presto... francesca
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus, Silente, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Il, trio, protagonista, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera le uniche persone presenti nella sala comune del Grifondoro erano i fratelli Weasley, i componenti della squadra di quidditch, Lee Jordan, Samantha Smith ed Hermione Granger.
Tutti erano seduti davanti al fuoco, parlando un po’ di esami e un po’ di quidditch.
“ Sam, quello non è il tuo gufo?!”
La ragazza si voltò verso la finestra della sala e vide un grande gufo nero con una piccola lettera attaccata alla zampa.
Sbuffando, si alzò per andare ad aprire la finestra e permettere al gufo di entrare a riscaldarsi un po’.
“ Lettera di un fidanzato o di un ammiratore segreto?”
A quelle parole Oliver cambiò colore un paio di volte: chi era quel povero deficiente che le mandava lettere? Lo avrebbe scoperto a tutti i costi e poi gliene avrebbe fatto pentire.
“ Ma figurati… è solo il regalo di Natale di mio padre…”
Il regalo di Natale del signor Smith consisteva in un penny, monetina inglese che gli aspiranti maghi presenti nella sala guardarono con molto interesse. Tutti stupiti. Alcuni perché non pratichi delle monete babbane altri perché lo erano fin troppo.
“ Che bella! Nostro padre farebbe pazzie per una moneta babbana…”
“ Allora prendila pure Ron e regalagliela… io non so che farmene.”
“ Ma varrà una fortuna!”
“ Al contrario Ronald.” Rispose Hermione con l’aria un po’ dispiaciuta, guardando attentamente Sam.
“ Fra tutte le monete babbane, il penny è quella che vale meno.”
Tutti si voltarono verso Sam con facce dispiaciute, ma lei riuscì a sdrammatizzare la situazione e dimenticarono quella breve parentesi.
 
La sera prima aveva passato molto tempo ad osservarla. Ogni dettaglio del suo viso e del suo corpo, ogni gesto e tick ormai era ben impresso nella sua mente e, tanto per completare l’opera, stanotte l’aveva anche sognata.
Oliver si alzò definitivamente dal letto, vestendosi e ripensando al sogno della sera prima.
Cavoli, ci mancava solo un sogno particolarmente spinto a complicare la situazione.
Sceso in sala comune, si avviò con i Weasley, Harry e Lee in Sala Grande.  
Le ragazze non si erano fatte vedere a colazione, ma la cosa non era tanto strana: avevano deciso di dormire tutte insieme in modo da stare in compagnia, proprio come avevano fatto loro.
Non ci misero molto a capire che dovevano aver fatto davvero tardi e decisero di fare i cavalieri per una volta e di portare alle loro compagne qualcosa da mangiare.
Arrivati in sala comune, le trovarono tutte davanti al fuoco, ancora in pigiama, avvolte in morbide coperte, che parlavano tranquillamente.
Oliver venne subito attratto dalla figura appoggiata al divano di fronte al camino: i capelli erano legati in uno chignon scomposto dal quale alcune ciocche cadevano libere ed impertinenti sul collo.
“ Di cosa parlate mie dolci pulzelle?”
“ Già…cosa vi ha impedito di scendere a colazione?”
Fred e George si erano sistemati anche loro per terra, passando le buste con il cibo a Katie e Alicia. Oliver andò a sedersi sul divano, affianco a Sam. Le porse un toast e la calda bevanda che aveva in mano senza dire una parola tanto era occupato a mangiarla con gli occhi.
“ Grazie mille capitano…”
Le sorrise in risposta, incapace di emettere alcun suono.
Cosa che non sfuggì al resto dei ragazzi, che si scambiarono uno sguardo d’intesa.
Potevano dare inizio al loro piano.
“ Non facevamo niente di che… Hermione ieri sera aveva proposto un gioco babbano per passare un po’ il tempo… stavamo solo continuando a giocare…”
“ Che ne dite di unirvi a noi? In fondo non abbiamo molte alternative… fuori fa un freddo cane e per di più piove senza interruzione da ieri sera.”
“ Perché no… allora, in cosa consiste questo gioco?”
“ Semplice… a turno chiamiamo una persona a scelta e le facciamo una domanda… se vuole rispondere dovrà dire la verità… altrimenti dovrà fare ciò che le verrà chiesto… tutto chiaro?”
“ Certo…allora iniziamo?”
Tutti stavano guardando verso di lui, che non aveva ancora detto niente.
_ Perché no… non sembra niente di pericoloso…_
E aveva annuito col capo per dare il suo assenso.
Ma non aveva fatto i conti con le menti pettegole delle ragazze della sua squadra e con quelle malvagie dei gemelli e di Lee Jordan.
E, quando Fred si rivolse a lui, si maledì per non aver capito subito che era un tranello vero e proprio.
E ci era cascato in pieno.
“ Dunque capitano, la domanda è questa: come dev’essere una ragazza per piacerti e per convincerti ad ufficializzare la vostra storia?”
Il ragazzo c’era andato giù pesante… domanda precisa e diretta.
_ Dovrebbe essere come l’angelo scuro al mio fianco: se avessi una storia con lei ci puoi scommettere che la renderei ufficiale!!!_
Forse era meglio non rispondere così esplicitamente…
“ Mi spiace Fred ma mi hai fatto due domande… non vale!”
Sul volto del battitore si dipinse un debole e beffardo sorriso che non faceva preannunciare a niente di buono.
“ Preferisci la penitenza invece che rispondere allora?”
Tutti erano in silenzio, in attesa della sua risposta.
_ Forse conviene la penitenza…_
“ Penitenza sia…”
Mossa sbagliata. Ora si che era davvero nei guai.
“ Bene… allora bacia Sam.”
Il suo sorriso ormai era aperto e vittorioso. Come quello che si stava formando sulle facce degli altri grifondoro.
Tutti ridevano compiaciuti dalla furbizia di Fred. Tutti tranne Sam.
Lei sembrava imbarazzata all’inverosimile.
E questo non faceva altro che aumentare la sua bellezza.
_ Eh no… il nostro primo bacio davanti a questa massa di curiosi?! Adesso vi frego io…_
Scese dal divano e si avvicinò tranquillamente alla ragazza: gli altri guardavano i suoi movimenti in religioso silenzio. Ma Oliver era completamente concentrato su Sam: i suoi occhi erano sbarrati, ipnotizzati dai suoi movimenti, mentre le iridi cambiavano colore ad uno suo passo. Prima celesti, poi nere, verdi ed infine cobalto con striature dorate che solo la vicinanza gli permetteva di distinguere.
La vide socchiudere le palpebre al dolce contatto fra la sua bocca e… la soffice guancia della ragazza!
Quando si staccò da lei, molti dei presenti si ribellarono.
“ Non sei stato ai patti capitano… le dovevi dare un bacio sulle labbra.”
La voce di George aveva superato quella degli altri, che ora annuivano convinti volendo dare man forte al rosso.
“ Mi spiace George ma tuo fratello non ha specificato niente…”
Il volto corrucciato di George si volse verso Fred, che sorrideva verso Oliver.
“ La prossima volta starò più attento allora.”
Ed erano andati avanti così abbastanza tranquillamente. Dopo un paio di domande, Oliver aveva abbassato la guardia, pensando che ormai poteva rilassarsi e godersi il gioco.
E, perché no, magari tirare anche qualche scherzetto a quei ficcanaso…
Dopo un paio di giri, era arrivato il turno di Hermione.
“ Allora…vediamo un po’…Sam, al momento sei attratta o innamorata di qualcuno?”
Ecco un argomento che interessava a tutti: che Oliver fosse cotto lo sapevano, ma lei?
Cosa passava nella sua testolina, o meglio nel suo cuore, in quel periodo?
Sam alzò gli occhi al cielo: c’era d’aspettarselo…
“ Cosa mi succede se non rispondo?”
Angelina si lasciò scappare un sorrisetto: tipa tosta la ragazza… ma era davvero disposta a fare qualsiasi cosa pur di mantenere un segreto?
“ Beh potresti sempre dare quel famoso bacio SULLE LABBRA ad Oliver tanto per dirne una…”
Aveva parlato troppo presto… rilassarsi con tutte quelle menti criminali?!
Certo, non si aspettava che anche Hermione, la secchiona so-tutto-io, potesse dare man forte ai gemelli, ma a quanto pare la vita gli riservava continue sorprese.
Si rivolse verso la ragazza che lo stava guardando indecisa.
Possibile che stesse prendendo davvero in considerazione la penitenza impostale?
“ Oppure potresti rispondere ad un’altra domanda… cosa scegli?”
Sia Oliver che Sam guardarono sconcertati George, dal quale era partita la proposta: cosa aveva in mente adesso quel benedetto ragazzo?
“ Sentiamo un po’ questa domanda.”
“ Si vocifera di una tua storia con Cedric Diggory, Tassorosso, tuo coetaneo… sono vere le voci?”
Difficile dire se le era andata meglio… fatto sta che Oliver iniziava a temere la risposta.
“ False… Cedric è uno dei miei migliori amici… tutto qui… E per evitare che mi facciate di nuovo la stessa domanda di Hermione, c’è un ragazzo che mi interessa al momento… E, detto questo, vado a farmi un bel bagno… Ci vediamo dopo!”
Alzatasi sotto gli sguardi di tutti i grifoni, si era allontanata verso i dormitori femminili, senza rivolge lo sguardo ad Oliver che, perplesso, si chiedeva chi poteva mai essere il ragazzo che infestava la sua mente, come lei faceva ormai da tempo con quella del bel capitano.
  
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