Salve bella gente! ^^ come ve la passate?
Me-me stessa-e me benissimo grazie! La prossima settimana indovinate cos’ho a
scuola?? Sei giorni, sette verifiche! Pagellino del cavolo… -_-||||
Ma torniamo alla mia bellissima,
stupendissima, fantasticissima (poi aggiungete tanti aggettivi con –issima alla
fine che ora non mi vengono in mente) storia!
Dunque, avverto, piccola parte NC17 alla
fine (scusate, sono in un periodo un po’ così e poi questo capitolo l’ho fatto
secoli fa quindi ora non posso cambarlo…), ma oltre a quello…
BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
(insomma, la solita risata maligna… sta diventando particolarmente monotona…)
Ora passiamo ai commenti!!
Inu_Kagghy: oh oh oh… la tua one shot era
davvero bella e doveva essere recensita, come minimo! Sono contenta che le
scene dolci ti facciano piacere… dopotutto a me piacerebbe tantissimo che
accadesse una scena del genere! *o* ma chi non lo vorrebbe?
Fra007: quella scena ti giuro che mentre la
facevo ridevo da sola!! Devo ammettere che mi è venuta anche molto bene!! XD
Mhp… comunque si, la seconda parte ha in tutto 23 capitoli (via i fucili!!!!) e
la terza è in corso in questo momento (ho detto VIA I FUCILI!!). Se penso che
questa storia doveva essere lunga SOLO 9 capitoli circa mi viene male! Grazie per
la rec comunque!!
Yulinghan: sono felice che il capitolo
precedente ti sia piaciuto così tanto e ti abbia divertito! Per le coppie
Sango/Miroku e Kikyo/Naraku non ti preoccupare, presto avranno il loro spazio,
fidati, non me ne sono scordata!! ^///^ (oh, se solo sapessi ciò che io so ma
che tu non puoi ancora sapere!). legarlo su un isola deserta? Yuling sei la mia
eroina!!! *made in love* Grazie di nuovo per i complimenti!
Pepina90: grazie mille!! XD davvero l’hai
letto tutta in due giorni??? Oooh, ti faccio i miei complimenti davvero! Ma
grazie soprattutto per i tuoi, sono sempre contenta di questi e il fatto che tu
mi abbia affermato ciò che di cui, a volte, non sono sicura! Grazie infinite
per la rec e al prossimo capitolo!
Now, you mast read my story in this moment… (scusate
il pessimo inglese, diciamo che non è il mio asso come materia, mate invece…
*o* I love it)
CIAO!!
Capitolo 10
Appuntamento a quattro
Sabato. Ore 15.00
Kagome si fermò ansimando
davanti all’orologio e si guardò intorno. Meno male non c’era ancora nessuno… E
per il tempo non c’era anima viva per strada. Sospirò e si mise a posto la
giacca di jeans sfregandosi le mani per il freddo.
In quei giorni nessuna
ragazza l’aveva avvicinata, neppure Miu e le sue amiche si erano fatte vedere.
Strano… Cioè, ne era felice, niente guai, però questa cosa era un po’ strana…
dubitava che si fossero arrese per paura però… beh, ci avrebbe pensato a tempo
debito.
Si mise le mani intorno alla
bocca e ci soffio sopra. L’aria calda la confortava. Si sentì avvolgere da due
braccia e voltò lo sguardo sorpresa
-Inuyasha!!- esclamò
-Ciao- disse lui baciandole
dolcemente le labbra
-Ma come siamo lecchini
oggi- Lo derise lei
-Evita di fare la furba-
disse lui con cipiglio severo. Lei sorrise mettendogli piano le braccia sulle
spalle
-Scusi mio despota, non lo
farò mai più- mormorò toccandogli il naso con il suo
-Sei gelata- disse
rabbrividendo
-Ho perso i guanti- sbottò
lei guardando dietro di lui –E gli altri?- chiese
-Arriveranno- disse alzando
le spalle
-La prima cosa che facciamo
quando arrivano è andare a bere qualche cosa di caldo!- esclamò lei. Lui annuì
-Si, è meglio. Non ti voglio
un ghiacciolo- disse prendendole il viso tra le mani. Lei sorrise
-Ah ah… argomento
interessante- disse avvicinandoselo per la vita –Dimmi amore mio, come mi
vorresti?- domandò sorridendo maliziosa. Lui la guardò
-Ehi tu, dove hai messo la
mia timida Kagome?- chiese sospettoso. Lei scoppiò a ridere
-L’ho surclassata- ghignò.
Lui fece una smorfia
-Mi piaceva la ragazzina
timida. Facile da prendere in giro- disse
-Eddai, fammi avere uno
scambio di personalità ogni tanto- Lo riprese
-Comunque mi piaceva- disse
avvicinandola e avvolgendole la vita. Lei si alzò in punta di piedi sorridendo
–Cosa stavi dicendo?-
-Mh… non so… sei tu che devi
rispondere- mormorò baciandolo
-Beh…- Lui iniziò a fare
cerchi invisibili sulla sua schiena –Ti vorrei in una stanza, sotto di me,
vorrei tante cose- disse lui mentre lei arrossiva –Oh, è tornata la mia
ragazza?- chiese
-Ehm… cre…credo…di si…-
balbettò
-Eddai, non dirmi che non lo
vorresti- ghignò lui
-Non dico di no ma… ehm…-
-Si?-
-Bestione… smet…tila-
balbettò mentre lui le sfiorava il fianco –Guarda che qualche giochetto lo
conosco anche io- sbottò
-Non vedo l’ora- mormorò.
Lei lo guardò
-Mi stai provocando?-
-Ti sto sfidando… vediamo
quanto riesci a eccitarmi?- domandò. Lei sorrise
-L’hai voluto tu, sappilo-
mormorò sfiorandogli il ventre per poi allontanarsi –Sango!!! Miroku!!! Era
ora!!- esclamò felice correndo verso l’amica –Andiamo a bere qualche cosa? Sto
congelando!-
-Si, dai vieni- Prese
l’amica a braccetto e precedettero i ragazzi.
Kagome sorrise. Meno male
aveva messo la sua maglietta da capogiro!
-Kagome? Che è quello
sguardo?- sussurrò l’amica. Kagome sorrise
-Nulla… nulla…- Entrarono in
un piccolo locale, per fortuna meno costoso di quello dove l’aveva portata
l’ultima volta Inuyasha. scelsero un tavolo e ordinarono tutti della cioccolata
calda. Si sedettero e lei si tolse la giacca di jeans con un movimento fluido.
Inuyasha la fissò con due occhi sbarrati, mentre Miroku guardò Sango
-Te ne compro uno uguale,
ok??-
-I regali non li rifiuto-
disse Sango sorridendogli e guardando la maglia nera della ragazza. Aveva le
maniche lunghe e larghe e scendeva aderente appena sopra l’ombelico. La
scollatura era appena accentuata ma si poteva immaginare tutto. Kagome sorrise
compiaciuta alla faccia del ragazzo e si alzò
-Arrivo subito- Si allontanò
e sparì dietro a una porta. Inuyasha si alzò di scatto
-Torno subito- Si eclissò
dentro la porta e l’ultima cosa che sentì fu la risata dei due amici. Il bagno
aveva una stanzetta a due porte: una per gli uomini, l’altra per le donne.
Kagome era appoggiata tranquillamente al muro davanti alla porta e quando lo
vide sorrise
-Ci hai messo poco- disse.
Lui la guardò male
-Bastarda- sbottò
prendendola per un braccio e spingendola dentro al cubicolo più vicino
chiudendo la porta
-Forza di volontà? Zero-
disse lei ridendo. Lui la prese avvicinandosela e la baciò. Lei gli accarezzò
il torace e gli sfiorò i capelli, mentre lui la spingeva contro il muro
alzandola. Kagome incrociò le gambe dietro la schiena del ragazzo e lui aderì a
lei.
I due tornarono al loro
tavolo 15 minuti dopo e si sedettero. La commessa si girò dando loro le spalle
al bancone, e Kagome giurò di aver sentito una risatina non proprio velata.
Sango sorseggiando la sua cioccolata sorrise
-Maiali- disse Miroku.
Kagome arrossì
-Pensa per te che ti sei
fatto la mia amica al cinema!- sibilò lei. Inuyasha si strozzò e guardò i due
davanti a lui scioccato
-Ma è squallido!- protestò.
Miroku fece un sorrisetto mentre Sango diventava di tutti i colori
-Maledizione Kagome! Vuoi
chiudere la fogna?- sbottò
-Senti, tesoro, a quest’ora
lo saprà anche tuo fratello- disse con lo stesso tono lei
-Non dire niente- ringhiò
frustrata –Mi sta ricattando lo stronzo!- sibilò –Meno male non sa chi è!-
disse guardando di sottecchi Miroku che sospirò alzando gli occhi al cielo
-Di che parlate?- chiese
Inuyasha
-Sh, nulla- disse Kagome
toccandogli il braccio
-E non lo saprà mai-
concluse Sango
-Prima o poi…- iniziò
Miroku. Sango lo fulminò
-Non ora- sillabò
-Comunque, che ti chiede?-
domandò lei
-Di fargli i compiti. Come
se non ne avessi già abbastanza!- Kagome sorrise
-Invece mio fratello non
può! Tanto mamma lo sa già!!- esclamò maligna
-Grazie- disse sarcastica
l’amica
-Nulla- disse Kagome
sbattendo le ciglia. I due ragazzi si guardarono sconsolati poi scossero il
capo.
All’uscita del locale Sango
la tirò indietro
-Senti…- Kagome la guardò
accigliata dal viso serio dell’amica
-Cosa?-
-Domani sera… puoi dire che
sono a dormire a casa tua? Solo se mia mamma chiama, ovviamente- Kagome alzò il
sopracciglio
-Come mai?- chiese. Sango
arrossì leggermente
-Il padre di Miroku non c’è
e… beh… è solo in casa… così…-
-Ok, va bene. Non me lo dire
o mi può venire un infarto- disse drammatica. Sango le sorrise tristemente poi
raggiunse Miroku prendendogli il braccio. Kagome la guardò accigliandosi:
cos’era quel velo di amarezza che aveva visto nei suoi occhi? Rimorso forse?
“Naaaaaaaa! Impossibile!! Ma che penso? Scusa Sango per avere dubitato” Sorrise
a Inuyasha che le prese la mano stringendola.
Alle 17.00 Kagome si congedò
dicendo che doveva andare. Inuyasha le chiese se voleva essere accompagnata e
lei accettò di buon grado. Andò a fare la spesa in sua compagnia comprando
patatine e coca-cola. Lui accigliato guardò le borse che lei gli aveva
gentilmente dato in mano
-Che caspita devi fare?-
chiese
-Oggi dormo a casa di una
amica- disse lei semplicemente
-Oh, capisco- disse
corrugando le sopracciglia –E immagino ci sarete in 20-
-No, solo io e lei-
-Kagome?- chiese lui accigliato
-Cosa?- si spazientì lei
-Dove cavolo la metti tutta
questa roba??- chiese
-A casa sua?- Provò lei
-Quando l’hai ingerita,
intendo-
-Ah, boh! Nello stomaco!-
disse alzando le spalle
-E finirete voi tutto?-
-Certo. Che domande!- sbottò
–Credo che questa sera non potrai chiamarmi- disse lei dispiaciuta. Lui si
fermò e lei fece lo stesso
-Vabbé. Baciami dai- disse.
Lei sorrise e lo avvicinò baciandogli le labbra
-Ti amo- disse staccandosi.
Lui sorrise e le sfiorò il naso
-Vieni- Continuarono a camminare
fino all’entrata della casa della ragazza che sospirò a fondo
-Sono a casa!- esclamò
facendo cenno al ragazzo si seguirla
-Sorellina!! Ciao ciao
ciao!!!- gridò Sota scendendo di corsa giù dalle scale iniziando a saltellare
–Allora oggi te ne vai, vero??? La mamma ha chiamato dicendo di richiamarla!
Intanto tengo io compagnia al tuo ragazzo!! Ok, ciao!!- Prese il ragazzo per la manica iniziando a tirarlo e
lui frastornato lo seguì. Kagome alzò il sopracciglio
-Ma che gli è preso?- chiese
scuotendo il capo. Andò alla cornetta e digitò il numero del lavoro della
madre. Parlò un attimo con una donna poi attese
-Pronto?-
-Mamma! Sono Kagome- disse
-Oh, ciao tesoro. Tutto
bene?- chiese
-Si si. Avevi bisogno?-
chiese
-Si… stavo pensando che, se
vi fa piacere, Inuyasha può venire a cena da noi, Sabato prossimo- Kagome
guardò la cornetta terrorizzata e si sedette a terra
-Ehm… mamma?- domandò lei
titubante
-Si?-
-Non è, vero che lo
metterete in difficoltà?- chiese –Tu e il nonno intendo-
-Ma certo che no!- esclamò
la madre
-Non so… glielo chiedo. Poi
ti so dire domani- disse lei
-Ah, è vero che vai da
Sakura. Fa la brava, capito? Ho dei clienti, ti devo lasciare. Ciao tesoro-
-Ciao mamma- Riattaccò e
guardò il telefono stralunata poi corse verso la sala
-Cavolo! Ma sto coso è
stupido!- sbottò Inuyasha mollando il joystick a terra. Sota scosse il capo
-Non lo sai usare!- esclamò
–Ma quando ti impegni…- Glielo rimise in mano –Devi anche difenderti! Non solo
attaccare!- esclamò indicando lo schermo del televisore che diceva a chiare
lette GAME OVER!
Inuyasha contrariato fece
play e Kagome riconobbe Dante di Davil May Cry 3 che doveva battere dei
mostriciattoli al primo livello: orrendo!
La ragazza fece una smorfia.
L’avevano regalata a Sota i loro zii dalle parte della madre con il gioco
allegato e lui era totalmente andato giù di testa (mai come i robot, ma una
cosa simile)! Kagome non capiva cosa c’era di bello in degli omini che si
picchiavano… mah! I misteri della vita…
-Ehm ehm…- I due si
voltarono
-Hai già finito?- chiese
Inuyasha
-Non me lo vuoi portare via,
vero?- chiese Sota prendendo il braccio del ragazzo
-No no… tieniti pure il tuo
ragazzo!- esclamò lei –Io, vado a prepararmi!- esclamò –Non fate gli
sporcaccioni mi raccomando!- sbottò prendendo le sporte. Girò i tacchi e se ne
andò su per le scale. I due si guardarono
-Donne- disse Inuyasha –Chi
li capisce è bravo-
-Ci sono abituato, è
sclerotica- disse alzando le spalle il ragazzino –Dai, attento lì che stai
morendo!- Inuyasha guardò lo schermo e si concentrò.
Kagome prese lo zainetto blu
e ci ficcò dentro il pigiama, i sacchetti delle patatine e le bottiglie di coca
in un’altra tasca. Richiuse tutto poi aprì l’armadio cambiando la maglietta
-Visione- Lei si girò e alzò
il sopracciglio
-Hai fatto di nuovo morire
il bamboccio?- chiese lei seccata
-Ah, intendi Dante?-
-No guarda!-
-Si, mi è morto a fine
livello- disse alzando le spalle –Ce l’hai con lui?- chiese
-Non particolarmente- disse
prendendo la borsa e mettendosela sopra la giacca di jeans –Vado- Gli diede un
veloce bacio. Lui la strinse –Ah, a proposito. Mamma mi ha chiesto se Sabato
prossimo vuoi venire a mangiare qua- disse. Lui alzò il sopracciglio
-Come?- Si guardarono
-Vorranno farti delle
domande imbarazzanti di certo. Ti avverto- disse guardandolo negli occhi
-Ci sono abituato- disse
indifferente –Ma credo si possa fare- ammise. Lei sorrise
-Ottimo-
-Mh, a che ora devi essere
dalla tua amica?- chiese lui
-Ho l’autobus tra 5 minuti-
disse lei –Perché?- chiese sorridendo maliziosa. Lui la baciò e le sfiorò il
fianco e la schiena. Lei si allontanò un poco –Lo abbiamo fatto meno di due ore
fa!- disse sorpresa
-Sono in astinenza- Lui le
sorrise e lei sospirò –Dai… non dirmi che non vuoi…- disse accarezzandogli la
gamba. Lei arrossì un poco
-Ok- si tolse lo zaino e la
giacca poi chiuse a chiave la porta. Andò alla finestra e tirò giù la
tapparella poi spense la luce
-Come mai chiudi?- chiese
sorpreso –Adesso che ci penso… non ti ho mai vista bene, alla luce del giorno…-
disse pensieroso
-Zitto e vieni qua che devo
andare- disse sedendosi sulle sue ginocchia e iniziando a baciarlo. Gli
sbottonò la camicia e gliela buttò a terra. Lui alzò il sopracciglio
-Hai fretta?- domandò
stendendola
-Abbastanza- disse lei
-Ma di andare… o di farlo?-
si informò. Lei non rispose
-Ma di andare, è ovvio!-
esclamò. Lui le sbottonò i jeans ridendo –Non mi spogliare troppo o dopo ci
metto vent’anni a rivestirmi!- esclamò. Lui le alzò la maglia fin sopra i
piccoli seni e iniziò a baciarla leccandole le labbra. Lei mugugnò e lui le
baciò l’incavo del collo mordendoglielo muovendo le mani su di lei. Le baciò il
ventre e le slacciò il reggiseno togliendoglielo –Tanto valeva che mi
spogliassi allora- sbottò lei
-Mai detto che non lo avrei
fatto-
-Stronzo- grugnì lei
spalancando gli occhi quando lui entrò in lei –Non… ero… pront…- Si morse le
labbra e lui la baciò soffocandole un gemito. Lei ansimò e lui si mosse più
velocemente finché non vennero entrambi.
Il giovane si mise di fianco
a lei prendendo fiato. Lei lo baciò accarezzandogli il torace e il ventre
-Non è che così mi aiuti poi
tanto- sbottò lui. Lei fece una risatina
-Per avermi fatto perdere
tempo- disse ghignando rimettendosi il reggiseno
-Perdere tempo??- sbottò
lui. Lei si alzò con una risatina ma lui la respinse sotto di lui e lei scoppiò
a ridere
-Dai che devo andare- disse
sempre sghignazzando. Il sorriso le si spense subito e lui sorrise baciandola e
accarezzandole la coscia. Lei artigliò le lenzuola gemendo e Inuyasha passò una
mano sui suoi seni baciandoglieli –Ma… male…det…to…- Lui la baciò soffocando
ogni sua parola e le loro lingue si toccarono in una danza frenetica. La
strinse a se senza spostarsi –Mi soffochi-
-Mi piace questa posizione-
disse ghignando lui. Lei gli diede un pizzicotto
-Non molto a me se mi ammazzi-
disse –Dopo devi cercartene un’altra-
-Non mi piace la piega della
conversazione- sbottò. Kagome lo baciò e lo spinse di fianco a lei
-La prossima volta ci sto io
sopra- lo ammonì
-Odio stare sotto- sbottò
con una smorfia
-E io odio che solo tu conduca
il gioco- sbottò vestendosi veloce. Alzò le tapparelle e lo guardò –Rivestiti
pelandrone!- esclamò
-Ma si sta così bene qua-
disse lui appoggiando il viso sul suo cuscino
-Muoviti!- esclamò lei
lanciandogli i pantaloni che lui prese. Si rivestì e la affiancò
-Ti accompagno- disse
cambiando discorso. Lo precedette giù per le scale e guardò il fratello steso
sul parquet giocare –Sota, noi andiamo- disse. Lui mise in pausa e li guardò di
sbieco
-Lui va a casa?- chiese
-Certo- disse
-Allora ok, ciao- Si girò e
riprese a giocare
-Si, ciao- disse lei
scuotendo il capo
-Ciao- salutò anche
Inuyasha. Kagome aprì la porta quando la voce del fratello la bloccò
-Salutami Sakura- La ragazza
chiuse gli occhi
-Si, ciao- Uscirono e
chiusero la porta
-Chi è questa? L’hai
chiamata anche ad Amsterdam!- esclamò. Kagome sospirò
-Una amica delle medie-
disse semplicemente –Io devo prendere l’autobus- disse fermandosi alla fermata
–Ci vediamo domani ok?- Lui sorrise e la baciò
-Ok, buona serata-
-Anche a te. Ti amo, notte-
disse sorridendo lei. Lui sorrise e si allontanò lentamente “Non se ne
ricorda…” pensò tristemente la ragazza.
ANTICIPAZIONI:
[Naraku era andato fuori da qualche ora e la ragazza, sapeva che sarebbe tornato di sera ma di certo non si aspettava che la porta venisse spalancata e poi sbattuta dietro l’uomo. Kikyo lo guardò stupita. La sua faccia non prometteva nulla di buono…]