Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: nuvole_e_popcorn    21/08/2012    0 recensioni
-Finiscila di fare lo stupido!-esclamò lei porgendogli il polso. -non hai detto che 'non eri la mia personale sacca di sangue ambulante?-disse mimando il suo tono la prima volta che si erano incontrati. -sì, ma allora non mi avevi salvato la vita diverse volte e non eri in pericolo di morte. Quindi zitto e bevi è capace che un'occasione del genere non ti ricapiti mai più-lui non se lo fece ripetere e fu allora che capì perché non era mai stato in grado di torcerle un solo capello, per quale ragione era un dolore fisico immaginare che un altro vampiro la sfiorasse.. ora capiva molte cose. Ora sapeva che la sua vita era cambiata per una ragione.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

James aprì un occhio, poi l'altro. Voci indistinte parlavano tra di loro, non riusciva a capire bene cosa dicessero, era dovuto al fatto che erano secoli che non si nutriva, poi una voce spiccò sopra le altre. -BASTA! Se vi fidate di me, fareste al meglio a fidarvi di lui.-disse Annabelle. James grugnì e cercò di tirarsi su un gomito per avere una visuale migliore della stanza. In un momento Annabelle fu di fianco a lui. -Ei-le sorrise. -Ei.
-Vedo che un po' di vampirismo ti sta bene addosso, princesse-disse col suo forte accento inglese. Lei sorrise, e tutti scoppiarono in un 'ohhhh' di stupore. -Lo sapevi vero?-domandò lui di nuovo. -Diaciamo che potrei averlo immaginato..-fece lei con un mezzosorriso. -Ora me lo devi spiegare.-pretese lui. -Okay. Però per prima cosa ti devi nutrire. Altrimenti credo che prima che finisca di raccontarti finirai con l'ammazzare qualcuno-fece acida voltandosi verso un ragazzo. James non poté fare a meno che essere contento della cosa. 
______________________________________________________________________________________________________________
(Riprendendo la narrazione dal passato)
Annabelle si alzò quella mattina molto più presto del solito con una strana sensazione. Era ormai quasi un mese che stava da James e non aveva mai più provato (oddio.. a parte quella volta che l'aveva colpito talmente vicino al cuore che ci aveva messo quasi tre giorni a guarire del tutto; ancora non capiva perché le lasciasse fare il bello e il cattivo tempo.. boh?) a bere il suo sangue. Scendendo le scale ancora in pigiama sentì un buon odorino provenire dalla cucina: James, con tanto di grembiule!, stava cucinando canticchiando a denti stretti un melodia che Annabelle non conosceva. -Buongiorno, Anna-la salutò senza  smettere di cucinare. Lei borbottò un saluto e poi sorrise. -Cosa hai fatto di buono da mangiare?-domandò avvicinandosi e sbirciando da dietro la sua spalla. Lui si voltò e per poco i loro nasi non si sfiorarono. Annabelle dovette ammetterlo guardarlo dritto negli occhi le faceva venire il latte alle ginocchia e il modo in cui la guardava.. beh sembrava un po' troppo possessivo, ma il peggio era che la cosa non le dava neanche tutto il fastidio che avrebbe dovuto! Anzi.. le piaceva più di quanto fosse lecito ammettere. James non poteva che non rimanere piacevolmente sorpreso dalla reazione che riusciva a scatenare nella ragazza di fronte a lui. Da quando la conosceva lei era riuscita a cambiarlo, anche se forse non se ne era ancora accorta.. non che lo avesse davvero cambiato però era riuscita a fare in modo che quegli atteggiamenti di lui che nessuno conosceva e che nessuno avrebbe dovuto conoscere se voleva mantenere una reputazione venissero a galla, e la cosa era che mostrarli gli piaceva più di quanto non dovesse. Ghignò seducente. Annabelle inarcò un sopracciglio, ah beh.. se lui voleva giocare in due potevano giocare a questo gioco e lei poteva ammettere con un certo orgoglio di essere abbastanza brava a giocare. -Si chiama tiramisù.-disse lui, lei sorrise mordendosi il labbro inferiore. -Ma davvero..?-domandò avvicinandosi pericolosamente al suo viso; ancora un po' e lo sapeva anche lei, avrebbe perso il controllo. La verità era  che purtroppo su di lei James aveva un effetto che non era ancora pronta ad ammettere.. lentamente il suo braccio scivolò attorno alla sua vita, e lui la strinse di più a sé, mentre lei appoggiava le mani sulle sue spalle. Fu allora che suonò il campanello. Ignoralo. Non lo disse, ma era chiaro ad entrambi che lo pensava. Lei si avvicinò ancora di più e quando era a pochi centimetri dalle sue labbra cambiò traiiettoia baciandogli la mascella appena vicino all'angolo della bocca, si allontanò e si leccò i baffi. -Vado io-disse dirigendosi verso la porta d'ingresso. Quando aprì si ritrovò di fronte un vampiro che ghignava. -Ciao, tesoro. Posso parlare col tuo padrone?-domandò. -Non so. Chi lo cerca?-domandò lei, inarcò un sopracciglio. -Il mio nome è Mikeal e mi manda il Congresso dei Vampiri. Ora posso entrare?-Annabelle si scrollò nelle spalle e gli fece spazio per entrare.

...

-Quindi il Ministro richiede immediatamente la tua presenza-concluse Mikael, grattandosi il mento barbuto con una mano. Era seduto sul divano color mogano c'era un posto di fianco a lui, ma Annabelle si era rifiutata categoricamente di sedersi lì, aveva preferito sedersi sul bracciolo della poltrona panna sulla quale era seduto James, che continuava a disegnarle cerchi immaginari alla base della schiena. Quel contatto le piaceva e sinceramente: James si era dimostrato dannatamente meglio di altri esemplari di genere maschile con i quali Annabelle aveva avuto a che fare. -Ci penseremo noi, alla tua umana. Ci prenderemo cura di lei mentre tu parlerai con il Ministro.-spiegò Mikeal a quello Annabelle si irrigidì. -Non credo proprio, Mikeal. Se il Ministro vuole parlarmi dovrà parlare anche con Anna.-spiegò James e al semplice gesto di alzare le mani in segno di resa di Mikeal Annabelle si rilassò. Poi decise di alzarsi. -Scusatemi. La natura umana chiama- sottolineò. 
Una volta in bagno si sciaquò le mani nell'acqua fredda e se le passò sul collo per cercare di calmare i fremiti che le percorrevano il corpo a ciò che aveva visto nella sua testa.. Dannazione ai vampiri e ai loro porteri mentali. Farle vedere certe cose! Uscì dal bagno e se lo ritrò appoggiato alla parete. -Mikael se ne è andato?-domandò cercando di sembrare noncurante. -Sì.-disse avvicinandosi pericolosamente. -E io e te abbiamo un discorso in sospeso-fece lui. -Ah sì..? Non mi sembrava..-ma prima che potesse parlare si ritrovò le sue labbra sulle sue. Okay. Uno. Era un vampiro, non avrebbe dovuto provare tutto quello che stava provando in quel momento. Due.. ammazza che bacio! Annabelle aveva baciato tre ragazzi in tutta la sua vita; i primi due avevano davvero fatto schifo, Miles da parte sua.. beh non pensava che qualcuno potesse baciare meglio di lui. Ma in quel momento l'unico pensiero coerente (a parte 'ancora') era 'Miles chi?'. Quando si allontanò si fissarono per un po' stupore, contentezza e qualcosaltro nei loro occhi. Poi lei sorrise e gli conficcò il suo coltellino, quello che si portava sempre dietro, nello stomaco. -E la prossima volta chiedimi il permesso.-disse svanendo verso camera sua.


Ehehe gente che ne dite? :) mi raccomando voglio sapere che ne pensate! Baci

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: nuvole_e_popcorn