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Autore: Maya92    22/08/2012    1 recensioni
Era senza dubbio bellissima, con lunghi capelli corvini e occhi azzurri come il ghiaccio. Aveva subito attirato a se gli sguardi ammirati degli uomini e quelli un po’ meno compiaciuti delle ragazze. Il suo passo era svelto, sicuro e proseguendo nel suo percorso, nonostante gli occhi fissi ed il mormorio della gente, arrivò e si accomodò sulla sedia in attesa del cappello parlante.
Piton riprese la parola, era arrivato il momento delle presentazioni.
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Genere: Azione, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Voldemort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Voglio ringraziare tutti quelli che, anche silenziosamente, mi hanno seguito. Tutti quelli che con i loro commenti, mi hanno dato il coraggio di proseguire in questa mia prima esperienza. Luna, che sin dal primo capitolo, mi ha sempre reso partecipe dei suoi pensieri …
Ely, che mi ha dato consigli su come migliorare sempre più la FF, grazie !
Grazie a tutti quelli che l’hanno aggiunta nelle seguite o, addirittura, nelle preferite!
Grazie. Maya.
 

Libertà


L'anima libera e' rara, ma quando la vedi la riconosci: soprattutto
perché provi un senso di benessere, quando gli sei vicino.

Charles Bukowski





Il cielo era grigio quel giorno.

Al castello, tutti si stavano preparando per la cerimonia che si sarebbe svolta a momenti.

La guerra era finalmente terminata, ma per molti, fu caro il prezzo da pagare.

Nei giorni che seguirono la guerra, tutti volevano dare una mano, per far si che la normalità, tornasse il prima possibile. Ora, era arrivato il giorno dei ricordi.

Tutti i parenti degli studenti furono convocati ad Hogwarts per stare accanto ai figli, ma anche per partecipare alla cerimonia di commemorazione che era stata organizzata in onore dei caduti.
Victor era nella sua stanza, stava fissando dalla finestra, il grande parco allestito per l’occasione e le persone, che iniziavano a prendere posto.

Bussarono alla porta, Harry entrò.

-    Ehi Victor … dobbiamo andare, la cerimonia sta iniziando!-

Il ragazzo continuò a fissare fuori dalla finestra, non parlò.

Harry si avvicinò all’amico e gli posò una mano sulla spalla. Era dal giorno della battaglia che Victor parlava a stento. Sembrava come in trans.

-Victor, capisco cosa stai provando, ma proprio per questo devi venire. Devi farlo per te, devi farlo per LEI!-

Victor continuò a non rispondere, si allontanò da Harry e uscì dalla stanza.




Una parte del parco di Hogwarts era stata allestita con bare di marmo bianco, monumenti, che avrebbero ricordato per sempre, che nella vita esistono persone disposte a morire per i propri ideali e per la libertà.

Molti, prima di sedersi, passavano attraverso le sculture,leggendo i nomi che vi erano incisi sopra, cercando magari, quello di un amico, un fratello, un figlio.

 Una statua, al centro, riportava una frase:

“ Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto; porto su di me le cicatrici
come se fossero medaglie, la libertà ha un prezzo alto, alto quanto quello
della schiavitù. L'unica differenza è che si paga con piacere, e con un sorriso...
anche quando quel sorriso è bagnato dalle lacrime.”*

Victor prese posto insieme ad Harry, accanto a Ron ed Hermione. Lo sguardo di Victor si posava, lentamente, su tutti i presenti.

 Ad un tratto, si soffermò su una figura particolare. Una donna. Una donna bellissima. Aveva lunghi capelli biondi, elegantemente acconciati. Un candido vestito bianco che le donava un aria quasi angelica. Anche se il sole quel giorno era coperto dalle nuvole, era come se quella donna emanasse una luce propria. Che fosse veramente un angelo, venuto per vegliare sui presenti ed infondergli un po’ di coraggio?

 Sentendosi osservata, la donna si girò ed i loro sguardi si incrociarono.

I suoi occhi, erano di un azzurro chiarissimo, così dolci, così … familiari…

La McGranitt arrivò.

Victor, che si era distratto un attimo, si rigirò verso la donna ma lei, non c’era più…

La cerimonia ebbe inizio.
Victor pensò che tutto questo non aveva senso! Come si fa a dire parole di conforto ad una madre che piange il proprio figlio, consapevole che non lo vedrà mai più, o che non potrà mai più stringerlo tra le braccia.

La rabbia iniziò a crescere.

Il ragazzo chiuse gli occhi, sperando che tutto finisse al più presto.



Quando la commemorazione finì, le persone iniziarono a disperdersi, magari riunendosi in gruppetti a parlare, provandosi a dare conforto a vicenda.

Anche le famiglie di Victor e di Ron erano lì, stavano parlando dell’accaduto.

-Tesoro come stai?-

Era la madre che gli parlava.

-Mamma sto bene … davvero …-

-Harry e gli altri mi hanno detto cosa è successo Victor, se vuoi parlare io e tuo padre siamo qui …-

-MAMMA … ho solo bisogno di essere lasciato in pace!-

Il ragazzo si allontanò. Era stanco … perché nessuno lo capiva? Stanco che tutti si preoccupassero per lui, stanco che tutti gli chiedessero come stesse … Ma come poteva stare? In pochi giorni, il mondo che credeva perfetto, gli si era lentamente sgretolato sotto i piedi, in pochi minuti aveva perso lei …

Senza neanche accorgersene si era avvicinato ai monumenti disposti nel prato.
Iniziò a  leggere i nomi.

Finì …

Ricominciò da capo …

Di nuovo …

Di nuovo…

Il ragazzo si bloccò … il suo nome non c’era.

Harry e gli altri, vedendolo cercare e ricercare tra i nomi, si avvicinarono.

-Victor tutto ok?-

-il suo … non c’è-

Era stato un sussurro, i ragazzi non capirono.

-Cosa?-

- IL SUO NOME NON C’è!-

Victor era furioso, adesso tutti avevano sentito.

La professoressa McGranitt, si avvicinò.

-Signor Thompson, non è come pensa … -

-Perché cosa penso professoressa? Che siete degli ipocriti? Ma no, come potrei mai!
Cassandra ha dato la vita per salvarci il culo , ma tutti voi siete troppo egoisti per capirlo! Voi la vedrete sempre e solo, come la figlia di Voldemort, e nessuno, NESSUNO , riuscirà mai a mettere da parte quella parte di lei!-

-Signor … Victor, se lei si calma, io sono disposta a spiegarle ogni cosa-

-Spiegarmi cosa? Cosa c’è da spiegare?A nessuno di voi, lei è mai piaciuta! È vero ci ha mentito ..
-Victor-

-  … non ci ha detto che era lei l’ultimo Horcrux, ma alla fine lei si è uccisa per noi! Si è uccisa per salvarci …-

-Victor-

-… e adesso, mi volete far credere, che non merita neanche che il suo nome sia inserito in quei monumenti? Cosa ha di diverso lei dagli altri? …

-VICTOR!-

Il ragazzo si bloccò di colpo. Quella voce …

Si girò e la vide. Cassandra era lì, davanti a lui.

Come poteva essere? Istintivamente, come se non avesse più padronanza del suo corpo, si avvicinò a lei.

Avvicinò la mano tremante al suo viso, ma non aveva il coraggio di toccarla. Aveva paura che lei si sarebbe dissolta, portata via dal vento che soffiava.

Cassandra gli prese la mano e se la portò al viso. Allora non era un sogno …

-che … che significa questo?-

Tutti avevano la stessa espressione, come se avessero visto un fantasma.

-Se mi avesse dato il tempo, signor Thompson, le avrei spiegato tutto!

Il giorno della battaglia, io e Madama Chips decidemmo di portare di nascosto,la signorina Riddle , in infermeria. Avevo un presentimento, così decisi di seguirlo. Era solo un’idea la mia, ma seguendola, arrivai a lei.-

Tutti si girarono verso la donna indicata dalla professoressa, era la donna bionda che Victor aveva visto prima alla cerimonia.

-Lei è una Veela, la sorella della madre di Cassandra e ,dopo che gli spiegai la situazione, decise di seguirmi qui. Fortunatamente, la mia supposizione era fondata.

La madre di Cassandra non era stupida e la amava più di qualsiasi altra cosa, compì così una potente stregoneria, perfino io, ne avevo solo sentito parlare.
Fece in modo che, se qualcuno avesse mai provato ad ucciderla, sarebbe stata distrutta solo l’anima di Voldemort, lasciando intatta la sua. Poi Madama Chips, ha fatto il resto.-

-Perché … ma perché non me lo avete detto prima?-

-Perché la nostra era sola un ipotesi! Non eravamo sicuri di questo e la signorina Riddle stava molto male … non volevamo darle false illusioni!

-Ma adesso sono qui …-

Victor si rigirò verso Cassandra, era ancora pallida, ma bellissima come sempre.

-Cassandra, dovresti tornare a letto sei ancora debole.-

Era stata la donna a parlare.

-Si io … dammi solo cinque minuti ti prego.-

La Veela sorrise –va bene- disse, e se ne andò.

Ecco dove Victor aveva già visto quegli occhi, erano gli stessi che lo avevano fatto innamorare, gli stessi che adesso, stava guardando di nuovo.

La abbracciò.

-io … pensavo di averti persa per sempre, non avrei mai pensato …-

-Ehi … adesso basta, di lacrime ne sono state versate abbastanza, adesso è il momento dei sorrisi. Victor, vorrei solo che tu mi perdonassi! So che ti ho mentito, so che sono imperdonabile , ma spero che tu riesca … col tempo …-

-Cassandra … tu, durante quella maledetta battaglia, mi hai solo dato la conferma di una cosa che sapevo da tempo, quanto tu sia splendida! Tu sei stata disposta a dare la vita per me ed io … ora siamo solo tu ed io, per sempre!

-per sempre! anche se ... mia zia mi ha chiesto di andare a vivere con lei … in Francia.-

Victor rimase in silenzio… - e tu?-

Cassandra sorrise, - io … gli ho detto … che da adesso, voglio poter decidere della mia vita ... e la mia vita è qui! Ma … prima devo fare una cosa – si allontanò da lui, e gli tese la mano – Ciao, piacere , io sono Cassandra, SOLO Cassandra –

Victor rise – ed io sono Victor … sai somigli molto ad una ragazza che frequentavo tempo fa!-
Cassandra rise. Si guardarono  , si baciarono.

Si baciarono, forse veramente per la prima volta, assaporando quel momento unico, magico, un momento che preannunciava l’inizio di una nuova vita!


 

*
Paulo Coelho - Lo Zahir

Eccoci giunti alla fine! Che tristezza ;(  in teoria non doveva finire così, Cassandra DOVEVA morire , ma , essendo un inguaribile romantica non potevo fare altro xD
Spero tanto di leggere i vostri commenti :) un bacio alla prossima!
  
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