CAPITOLO XI
I ragazzi
della VªA
-MAMMA!!!
-Che
c’è Vegeta?- rispose la donna in lontananza.
-DOV’È LA
DIGITALE??- domandò il diciottenne rovistando tra le
cianfrusaglie della sua stanza.
-Qua,
nel cassetto!!- comunicò la madre, aprendo detto
cassetto.
-Ah…
e chi ce l’ha messa, là? Ma è carica?- chiese Vegeta tirando fuori la fotocamera
dalla custodia e accendendola… -BATTERIA SCARICA!!- sbottò lui seccato.
-Ma
quando vengono a prenderti i tuoi compagni?- domandò
lei osservando l’arrabbiatura del figlio.
-Tra
mezz’ora…- rispose il giovane Windsor con voce atona e
senza girarsi dal lato della madre.
-Ma
perché non provi a metterla sotto carica questa mezz’ora?- consigliò la madre
stringendo forte il grembiule bianco che portava indosso.
-Sì,
mamma… La metto sotto carica… Poi tu…- la snobbò lui,
tornando nella sua stanza.
-Fa come ti pare.- concluse lei tornando ad occuparsi
delle faccende domestiche.
-DOVE SONO LE MINI-STILO?-
urlò lui dalla sua stanza.
-Ce n’è qualche pacchetto nella
stanza di Napa…- riferì la madre, senza
tuttavia tralasciare i lavori domestici.
Entrato nella stanza dell’odiato fratello maggiore,
Vegeta rovistò fra tutte quelle diavolerie che il familiare teneva sulla
scrivania: hard disk, joystick, CD… Finché…
-Trovate!!- esclamò il
diciottenne, agguantando due confezioni da 4 di batterie mini-stilo. Di certo Napa non se ne sarebbe accorto: ne aveva
a decine sopra quella scrivania!!
E con
ciò Vegeta completò il borsone per il weekend in campeggio.
Soddisfatto, si guardò allo specchio, dando
un’ultima ritoccatina ai neri capelli corvini e
controllando qua e là se si fosse rasato per bene.
-MAMMA!!
-Che c’è
Vegeta?
-Dove sono le pillole?-
domandò lui raggiungendo la cucina.
-Le ho già messe dentro al tuo
borsone.- comunicò lei, voltando solo la testa.
Vegeta soffriva di asma
leggera. Il suo non era un grosso problema poiché tra lo sport e i medicinali poteva tranquillamente dire addio al problema del respiro
affannoso. Seguita una terapia (fatta di spray e pillole) per qualche mese,
poteva poi staccarla per ricominciarla quando si fossero
ripresentati i primi sintomi di affaticamento respiratorio. Ma questo suo
problema non gl’impediva comunque di condurre una vita
normale, anzi non voleva proprio sapessero gli altri di questo suo problema.
-MAMMA, IO VADO!! CIAO!!- salutò lui, borsone in mano, uscendo dalla porta
d’ingresso.
-Ciao, Vegeta!!
Sta attento!!- lo raccomandò lei, ma senza però
ricevere alcuna risposta come “Va bene” o “OK”.
Vegeta era molto cambiato ultimamente.
Non dimostrava più di nutrire quell’affetto
che prima provava per la madre. Non le parlava più come una volta. Ora tutto
era velato da una sottile patina di freddezza e distacco.
Chiaramente questo faceva stare male la donna che,
però, non si azzardò a chiedere al figlio cosa fosse mai successo perché fosse
avvenuto un simile e improvviso cambiamento.
“Sta crescendo.” Si rispose la donna.
-Wèèè!!
Vegeta!!- Lo accolsero i suoi 4 compagni una volta
salito a bordo.
-Ciao a tutti!!- rispose
lui, con tono allegro e vitale. –Vi siete dati
appuntamento da qualche parte?- cercò di sapere poi il diciottenne Windsor.
-Ci incontriamo tutti davanti al
benzinaio prima dell’UPA Obelisk…- rispose Syldra, conducente, nonché suo compagno di banco.
-Qualcuno se li è portati??...-
domandò poi Vegeta, guardando con fare complice i compagni.
-Cosa?- chiese qualcuno di loro.
-Come cosa?- esclamò stupefatto Vegeta; ma poi
chiarì –I Durex!!...
-Ahhh!!-
esclamò il compagno seduto nel posto davanti accanto al conducente; questi aprì
poi lo sportellino del cruscotto, rivelando una decina circa di confezioni di
preservativi –Questi bastano?
-AHAHAHAH!!- rise Vegeta,
seguito a ruota dagli altri.
E tra una battuta all’altra, un insulto e l’altro,
la combriccola giunse al luogo di ritrovo, trovando parcheggiate una mezza
dozzina di auto, con il resto della VªA dell’Orange Scientific High School.
Scesi dalle macchine e salutatisi, tutti i ragazzi
discussero poi sul pranzo, su chi aveva portato la Play,
su chi aveva con sé l’Ipod… ecc. ecc.
“C’è anche lei?”
Vegeta
scoprì qualcosa che sicuramente non gli faceva piacere: Bulma
era lì…
Evidentemente
anche lei si era ripresa da quanto era successo e forse stava ancora con Yamcha, e ciò che era successo era stato dimenticato…
Ma
Vegeta non era a conoscenza della verità.
“Sì… macchisenefrega!!” si liberò poi
lui, cercando di scaricare l’ansia che quella ragazza gli trasmetteva.
Ripartiti,
i ragazzi della VªA raggiunsero il campeggio: lo Yardrat
Paradise.
Si
pagava solamente l’ingresso, che era di circa 10 zenit a persona, poi bastava
avere la tenda per fare tutto ciò che si voleva: ballare, suonare, divertirsi.
Chiaramente,
per i gruppi c’erano delle agevolazioni sul prezzo: più si era meno si pagava.
Quella
mattinata il campeggio era pieno di adolescenti.
C’erano persino Crilin, 18, Goku
e Yamcha…
Le
ultime due presenze, chiaramente, non agevolavano lo status del
giovane Windsor ma quel weekend doveva essere di solo divertimento e,
quindi, era meglio far finta che quelle persone non ci fossero.
E
mentre c’era chi si accingeva a montare la tenda, con risultati differenti
l’uno dall’altro, c’era anche chi passava il tempo a scambiarsi canzoni col
telefonino, chi giocava a pallavolo, chi attaccava bottone già di primo
mattino…
Inutile
dire cosa stesse facendo Vegeta…
Appartato
sotto alcuni alberi con tre ragazze, sue coetanee, cominciò a pavoneggiarsi
senza scrupoli sul suo saperci fare con le ragazze, spiegando quale fosse il suo tipo di ragazza ideale, ecc. ecc. suscitando le risatine da ochette di quelle tre adolescenti.
La
mattinata passò e arrivò così il pranzo, quando tutti si riunirono alle enormi
tavolate che riempivano l’area pranzo dello Yardrat Paradise.
Si
mangiò dalla carne al pesce, dal riso alla verdura, di tutto di più.
C’era
poi chi era a dieta e chi invece divorava qualunque cosa gli passasse
sotto il muso… in certi casi si raggiungeva l’imbarazzante!!
Rimpinzandosi
a sua volta, Vegeta frattanto osservava attento le
persone che meno di chiunque altro desiderava ci fossero quel giorno: Goku e Bulma. Se il primo era
davvero osceno quando ingurgitava senza ritegno uno,
due, tre piatti di riso e quattro, cinque, sei di carne e pesce, la seconda
invece, con una grazia quasi sovrannaturale, mangiucchiava quel poco di verdura
che condivideva con le amiche, ridendo a qualche battutina pronunciata
sporadicamente qua e là da e con le amiche.
-Umpf…-
sbuffò Vegeta, tornando a fissare il suo piatto.
Trascorsa
anche l’ora del pranzo, arrivava ora il soleggiato primo pomeriggio.
Le
ragazze si distesero al sole, ascoltando musica all’Ipod.
Anche alcuni maschi però seguirono la tendenza femminile, sdraiandosi accanto alle giovani rappresentati del gentil sesso e cominciando a
fare i buffoni (cosa molto apprezzata dal pubblico femminile).
I
maschi invece, posizionato un pallone di cuoio al centro
campo, ingaggiarono un acceso e coinvolgente match di calcio, a cui
parteciparono anche alcune ragazze sportive o, comunque, vivaci e desiderose di
farsi quattro risate con la loro impacciataggine. A
ciò si unì anche il diciottenne Windsor, sudando e mescolando
il proprio sudore a quello dei coetanei.
Erano
divisi in due squadre: i neri e i bianchi. A tale occasione, era la stessa
direzione dello Yardrat Paradise
a passare le magliette usa e getta alle squadre, fornendo inoltre un segnapunti
digitale e palloni a volontà (anche se, il più delle volte,
sgonfi!).
-Rufus
passa!!- gridò ansimante Vegeta, posizionato
all’interno dell’area di rigore avversaria (ma non in fuorigioco); il compagno
lo ascoltò e, una volta divenuta in suo possesso la palla, con un cross degno
di un giocatore di serie A, segnò lo strepitoso gol del 2 a 1, sfiorando
l’incrocio dei pali sinistro.
-VAI!!!- esultò lui, osannato poi dai compagni di squadra.
Terminata la partita (dalla durata regolare di 45
minuti a tempo) tutti quanti raggiunsero le docce comuni messe gratuitamente a
disposizione del campeggio.
Certo, in quanto gratuite, non potevano sempre garantire la presenza costante di acqua calda per tutti i doccioni: c’era a chi capitava
calda e a chi gelida. Ma, con questa scusa, c’era chi ci giocava su, gettando
sprazzi di acqua congelata nella schiena del compagno.
-Eddai!! La
volete smettere?- protestò Vegeta mentre che si godeva lo scrosciare di quella bella
acqua calda e fumante alla faccia dei compagni; quest’ultimi,
per invidia, gli lanciavano su schizzi di acqua fredda, facendolo sussultare.
Il vedere l’umore irritabile di Vegeta, li faceva ridere a crepapelle.
-Guardate
gli si è raggrinzito!!- urlò qualcuno indicando il
membro “a riposo” del giovane Windsor, ricoperto un po’ di schiuma.
-EHI!!
COSA GUARDI?- si seccò Vegeta, coprendosi e arrossendo
come un peperone.
E tra
le risate passavano anche i venti minuti nelle docce…
Il
resto del pomeriggio fu trascorso ad organizzare ed ingaggiare tornei di “Gran
Turismo” e di “F.I.F.A.” alla Play,
a farsi fotografie o a registrare videoclip con i videofonini.
Poi
venne la sera e quindi la cena…
Beh,
non resta che aspettare la notte!!
Ciao!! Vi è piaciuta la giornata al campeggio? Partite di
calcio, docce, Ipod… Beh, se avreste qualcos’altro da
aggiungere ricordatevi che ci sono ancora Sabato notte
e Domenica mattino!! Consigliate pure!! Grazie a tutti
quelli che mi seguono (e recensiscono)!! ^.^
X Shavanna: Eheh… è
Vegeta ad essere imprevedibile, non io!! Non perderti
i prossimi capitoli, ne scoprirai delle belle!!
X AtegeV: Hmmm… Chi Chi… non sarebbe male… Ma,
chissà!! ^.° Comunque è solo “grazie” a te se Vegeta
ha riscoperto se stesso!!
X
santy886: Beddaaaa!!
Non ti preoccupare!! Ti ringrazio lo stesso solo perché
mi segui e recensisci (certo, quando hai tempo!!).
X
Niahl91 (ma hai sbagliato a scriverlo?? o_O):
Beh, non è che si sia eccitata solo per la poesia, non credi? Secondo me premeditava la cosa già da molto tempo (ah, per dovere di
cronaca: in questa fic, Gohan
è fratello minore di Goku e non è sposato con Videl; quest’ultima pertanto è
single!! E da qui si capiscono tante cooooose…)
X lilac: Hmmm… non ho
capito un po’ il discorso però se con Yaoi ti
riferisci a “Il coraggio di un Sayan”, sappi che in quest’epopea non c’è solo Yaoi.
Questa dicitura io l’ho inserita per avvertimento di alcune
scene che saranno presenti tra i protagonisti (tra qualcuno dei protagonisti)
ma ciò non preclude il fatto che il resto dei protagonisti non possa avere
una vita sentimentale “politically correct”!! ^.^
Leggila se ti va, se no grazie lo stesso!! ^.°
X In_The_Dark: Beh,
diciamo che l’amicizia è terminata “per” Vegeta… Ma
solo per lui! Quindi…
X emyc: Grazie per la recensione, ma sono un
ragazzo!! ^.^”
X BulmaMiky: Wè… sono
stato proprio imprevedibile stavolta, eh? Beh, spero di non deludervi con il
seguito!! Baci. gianpy
X CamyllaSsj5:
…di Tequila? XD TVB Pit