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Autore: Angele87    03/06/2004    19 recensioni
Harry, Ron, Ginny, Hermione, Draco hanno terminato la loro scuola e adesso sono Auror... ma cosa accadrà... leggete e lo scoprirete... è la mia prima ffc siate clementi...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Ragazzi

 

DA AUROR A BABBANI  XVI CHAP “Così stramaledettamente piacevole...(II parte)”

 

 

Tutti i personaggi della mia ffc sono di proprietà della Rowling (a parte qualcuno) quindi ringrazio questa grande donna per averci regalato con i suoi libri un mondo meraviglioso… quello di Harry Potter…

io ho terminato, buona lettura…

Angéle

 

* le parti in corsivo (come in tutte le ffc) sono ricordi….

 

 

Hermione corse lungo le scale di legno, attraversò velocemente il corridoio illuminato dai primi raggi di luna che iniziavano a fare capolino dalla finestra. Arrivò alla porta della sua camera. La spalancò e si intrufolò nella stanza. Si appoggiò al freddo legno e riprese fiato.

La sua mente e il suo cuore viaggiavano ancora nei meandri più belli delle sensazioni che aveva provato. Insomma, lei aveva baciato dopo ben 8 anni di amore segreto, Ronald Weasley, il suo caro amico d’infanzia.

Si portò una mano sul petto realizzando che il suo cuore batteva ancora forte. Appoggiò il capo allo stipite. Chiuse gli occhi. Ancora una volta il volto di Ron le comparve. Aveva un’ espressione così sexy quando baciava.

Gli occhi socchiusi, le labbra leggermente aperte...

Si portò le mani sulle guance.

 

...Bollenti...

 

Che sensazioni entusiasmanti aveva provato quando il rosso l’aveva stretta possessivamente a lui.

Sorrise ancora avviandosi verso il suo armadio.

Aprì l’anta e si rimirò nel grande specchio appeso al suo interno.

Rise...

Il suo aspetto era orribile.

I capelli sconvolti. Le labbra rosse e gonfie, gli occhi lucidi e con una strana espressione...

Cercò di riordinare alla belle meglio la sua indomabile chioma.

Alzò una mano verso il cassetto della biancheria.

 

...Tremava...

 

Si sventolò cercando di calmarsi.

Sbruffò.

“Hermione calmati!” le disse una voce. “In fondo non è successo niente, l’hai baciato solo per gioco! Non ti sposerai con lui solo per questo...” continuava a ripeterle malignamente.

 Hermione alzò lo sguardo.

Era vero.

In fondo, l’aveva baciato solo per gioco. In realtà, poteva anche essere, che per Ron quel bacio non fosse stato affatto importante. Forse aveva rappresentato per lui  solo un piacevole svago a quella serata noiosa. Magari neanche tanto piacevole.

Scrollò le spalle.

No, non poteva essere! Quel bacio era stato incredibile. Pieno di passione, desiderio...amore.

Si mise una mano fresca sulla fronte. La testa le doleva.

E se invece...

“Non farti illusioni, ‘Mione!” le ripeté con cattiveria la vocina.

-Va bene... non me ne farò!- concordò la bruna prendendo il cambio dal cassetto.

Hermione si mise un ricciolo dietro l’orecchio.

-Beh, se per lui è stato solo un piacevole svago lo è stato anche per me!- disse ad alta voce.

Si avviò verso la porta.

Si fermò un attimo.

Si sfiorò le labbra ancora leggermente gonfie.

Sorrise.

 

...Non era stato uno svago piacevole...

 

Aprì la porta.

 

...Era stato il primo gesto d’amore che aveva donato a Ron...

 

Non sapeva se anche per lui era stato così. Non le interessava. L’importante era, che finalmente dopo un lungo periodo di indecisione, aveva capito di quale ragazzo era innamorata.

In realtà lo aveva sempre saputo.

Fin dai tempi in cui era ancora ragazzina. Fin dal loro primo incontro, in cui l’aveva salutato con un rimprovero per la macchia di sporco sul suo naso lentigginoso.

 

***

 

Maggie si passò una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio. Si guardò attentamente intorno. Era la prima volta che metteva piede a casa di Charlotte. Scrutò con molta attenzione i costosi quadri appesi alla parete, i grandi tappeti persiani che ornavano i pavimenti di quasi tutte le stanze. L’antico ma ben tenuto parquet che riscaldava con il caldo colore le camere.

Guardò con un po’ d’invidia la stanza bellissima ed ordinatissima della brunetta.

Lunghe tende di tulle bianco, coprivano la grande finestra rifinita con lo stemma dell’importante famiglia. Una spada circondata da ramificazioni. La grande scrivania dove troneggiava il computer più nuovo ed elegante che avesse mai visto. Il letto grande in ferro battuto, le preziose coperte ricamate, il grande lampadario in murano...

Quella casa era davvero un sogno.

-Allora...- iniziò Charlotte prendendo una manciata di pop-corn. –Chi inizia?!- terminò rimettendo la bottiglia vuota al centro del tavolo.

TJ si guardò attorno sorridendo sornione. Accanto a lui sedeva Margareth intenta a sorseggiare un semplice bicchiere di coca. L’unica cosa che era riuscita ad ingerire.  Il suo stomaco continuava a tremare ogni qual volta il rossiccio le sfiorava una mano.

La biondina scrutò il volto degli altri presenti. Erano quasi tutti, suoi compagni di classe.

C’era Marcus Bed il simpaticone della prima lezione di Hermione, l’amica bassina e formosa di Charlotte, Alicia, un paio di ragazzi carini e altre ragazzine di cui non aveva ben afferrato il nome.

Guardò con apprensione la bottiglia di plastica coricata sul tavolo. Sapeva benissimo cosa voleva dire.

 

...Obbligo o verità...

 

Odiava quel dannato giochino, che costringeva i presenti a mettere a nudo i propri sentimenti.

“Forse ti toccherà baciarlo...” disse la vocina maligna nella sua mente.

Maggie sentì le guance prendere fuoco.

Fissò il suo sguardo sulle labbra rosse e carnose di TJ.

Il cuore prese a batterle forte.

“Stai calma...” si intimò distogliendo velocemente lo sguardo.

-Sapete tutti come ci si gioca?!- chiese la brunetta riccioluta con la sua bella voce. Il suo sguardo chiaro passò in rassegna il viso di tutti i presenti.

Li vide annuire arrossendo leggermente.

Marcus, il ragazzo biondo si posizionò di fronte Alicia.

-Così sarà più facile che tocchi a me e te...- la biondina boccolosa fece una piccola smorfia.

Non doveva amarlo particolarmente.

-Perché hai quella faccia?!- la voce  di TJ la riportò bruscamente alla realtà.

Staccò gli occhi dalla scena divertente a cui aveva assistito.

-Cosa?!- chiese alzandosi le maniche del maglioncino.

-Ti ho chiesto perché hai quella faccia?!- ripeté sorridendo sornione all’indirizzo di Charlotte che gli era passata accanto.

Maggie si rimise quella dannatissima ciocca bionda dietro l’orecchio.

Sbruffò leggermente.

-Potresti anche evitare di sbavare come il tuo cane!- esclamò a denti stretti Margareth.

-Cosa?!- il rossiccio non l’aveva ascoltata affatto intento com’era ad osservare il sedere tondo e sodo della brunetta ricciolosa.

Maggie accartocciò con una sola stretta della mano il bicchiere di plastica rossa.

-Nulla...- sussurrò inviperita.

Charlotte si rimise seduta di fronte a TJ.

-Bene, iniziamo?!- disse mettendo una mano sulla bottiglia.

In quel preciso istante il campanello li interruppe.

La padrona di casa sbruffò.

-Deve essere Elijah...- disse alzandosi.

Maggie inghiottì il vuoto.

“Elijah  Danverson?!” si chiese aumentando il suo grado di rossore.

TJ si appoggiò allo schienale sbruffando.

“Perché quel mezzo idiota deve venire sempre a rompermi le uova nel paniere?!” si chiese notando  l’espressione emozionata della sua migliore amica.

Una morsa di gelosia gli attanagliò il cuore.

Il brunetto dagli occhi incredibilmente azzurri entrò sorridendo nel grande soggiorno profumato di pop-corn.

-Ciao a tutti- disse con un tono (secondo TJ ) fin troppo educato per i suoi gusti.

Notò Maggie diventare leggermente più rossa.

Le sfiorò il dorso della mano con un dito.

La biondina sgranò gli occhi a quel contatto.

-Allora, Elijah... questi sono TJ e...- si interruppe sul nome di Margareth. –Come hai detto che ti chiami?!- chiese sorridendo dispiaciuta.

Cooper iniziò ad odiarla profondamente.

-Si chiama Maggie, vediamo di non dimenticarlo...- la richiamò sorridendo tirato TJ.

Charlotte si fece rossa.

-Sì, scusami...- disse sorridendo.

Maggie scrutò il volto improvvisamente arrabbiato del suo migliore amico.

Non seppe il perché ma inaspettatamente si sentì protetta e al sicuro.

Ancora una volta il suo cuore iniziò a battere forte, e ancora una volta si rimise a posto la ciocca di capelli.

 

***

 

Lily attraversò la strada. Si strinse meglio la palla rossa al petto quando il freddo vento di fine ottobre le sferzò le piccole gambe. Chiuse forte gli occhi.

Un altro improvviso mal di testa la colpì. Si portò una manina fredda alla tempia.

Se lo sentiva.

Qualcosa stava per accadere.

Si guardò attorno. Non c’era un’anima viva per strada. Si morse il labbro inferiore. Il dolore alla testa non accennava a diminuire. Sapeva che l’unico modo per farlo smettere era “usarlo”. Si guardò ancora intorno per assicurarsi di essere davvero sola. Lasciò andare la sfera rossa sull’asfalto bagnato.

 Si mise due riccioli troppo capricciosi dietro le orecchie.

Scrutò la zona dove si trovava. Un piccolo giardino si affacciava alla strada. Un albero grande con molti rami secchi si stagliava contro la sagoma bianca della casa.

Lily sorrise.

Aveva trovato una vittima perfetta. Si concentrò leggermente sul primo ramo secco e leggermente afflosciato della grande pianta.

Immediatamente, come se non aspettasse altro, un’immensa energia distruttrice si librò dalla sua mente per andarsi a scagliare contro il povero arbusto indifeso.

Lo frantumò. I tanti piccolissimi frammenti di legno si liberarono in aria.

All’improvviso il mal di testa, svanì.

Lily sorrise, recuperò Titty e riprese a camminare verso la casa dei tre.

 

...Come se niente fosse accaduto...

 

***

 

Artemisy bussò con calma alla porta di legno massiccio dell’ufficio di McDury.

Un fascio di luce proveniva dalla fessura della serratura. Una voce roca rispose poco educatamente.

-Chi è?-

Artemisy inghiottì il vuoto.

-Il medimago Johnson, signore- gridò appoggiandosi al legno lucido.

Si sentì uno stridulo rumore di sedia. Un colpo di tosse e una serie di imprecazioni.

Artemisy rise.

-Entra pure...- gli disse il colonnello.

L’uomo bruno sospirò ed afferrò la maniglia.

Non appena spalancò l’uscio una pesante nuvola di fumo uscì dalla stanza.

 

...Sigaro...

 

Odiava quel profumo.

Tossicchiò portandosi una mano davanti la bocca.

-Oh, non mi dire che tu, che sei abituato a tutti quegli odori di pozioni, non sopporti un gradevole odore di sigaro?!- gli chiese l’uomo aprendo la finestra.

-Esatto...- Artemisy continuò a tossire.

McDury guardò colpevole il suo sigaro. Lo spense nel  portacenere di vetro.

-Va meglio, adesso?!- chiese mettendo sul davanzale il piccolo recipiente.

Il medimago lo guardò riconoscente.

-Sì...- rispose asciugandosi le lacrime involontarie.

-Cosa sei venuto a chiedermi?!- iniziò l’uomo cominciando a firmare una serie di carte.

Artemisy lo guardò interrogativamente.

-Come fa a sapere che sono venuto per chiederle qualcosa?!- domandò grattandosi la nuca.

McDury sorrise.

-Nessuno viene a trovarmi solo per il piacere di farlo...- confessò senza alzare il capo dalle sue preziose carte.

Il medimago ci pensò su. In effetti aveva ragione. Nessuno andava a trovare il capo per il piacere della sua compagnia. McDury non era certo un compagnone.

-So dove posso trovare le lacrime della fenice, vorrei il permesso di recarmi ad Hogwarts!- affermò sorvolando sul suo pensiero troppo complicato per quell’ora della sera.

McDury spezzò la punta acuminata della matita con la quale stava prendendo appunti.

-Non ho ben capitato...- affermò alzando finalmente il capo.

-Vorrei il permesso di recarmi ad Hogwarts... la fenice di Silente... ho bisogno delle sue lacrime per la pozione...- ribadì senza innervosirsi il medimago.

Il colonnello respirò profondamente.

-Sa cosa vuol dire mandarla ad Hogwarts?!- domandò appoggiando il capo su una mano.

-Che avrò prima quello di cui ho bisogno?!-

McDury rise.

-No, significa che ti tirerai addosso l’attenzione di tutti!- esclamò l’uomo battendo un pugno sul tavolo.

-Non ho intenzione di mettere un annuncio sulla gazzetta del profeta! Ho bisogno di quelle lacrime e le avrò entro domani sera con o senza il suo aiuto!- Artemisy divenne leggermente paonazzo.

McDury parve rifletterci.

-Tra quanto tempo è Halloween?!- chiese alzando il capo.

Artemisy si grattò la nuca.

-Oggi è...- disse guardano l’orologio –Mancano 2 ore al 30 ottobre...- continuò ritornando a rivolgere lo sguardo all’uomo.

McDury sorrise compiaciuto.

-Benissimo...Prepari le valigie, partirà domani mattina!-

Artemisy rimase spiazzato.

Il colonnello lasciò la stanza senza dargli possibilità di replica.

 

 

***

 

-Non si preoccupi, una bella notte di sonno e starà benissimo! Ha solo preso un po’ di freddo!- disse sorridendo l’infermiera della base di Auror.

Ginny sospirò rilassandosi.

Harry le aveva fatto prendere un bello spavento, svenire tra le sue braccia... ma come gli era venuto?!

Si passò una mano tra i capelli rossi. Si sedette pesantemente sulla sedia blue messa lì vicino.

Il capitano Potter dormiva della grossa nel candido letto dell’infermeria. Osservò la sua figura immobile. I morbidi capelli neri erano leggermente scostati dalla fronte, lasciando intravedere la contorta cicatrice a forma di saetta. Senza occhiali aveva un viso di verso. Più da uomo. Il torace possente si abbassava ed alzava ritmicamente ad ogni suo respiro. Le braccia blandamente lasciate lungo i fianchi. Ginny gli accarezzò le dita della mano.

Le adorava.

Nonostante Harry facesse un lavoro duro, le sue mani erano sempre morbide, delicate, perfette.

Gliele prese.

Se le portò alla fronte. Lasciò che una lacrima calda solcasse le sue guance.

“Perché devo amarti così tanto?!”

 

***

 

Draco finì di preparare la tavola. Erano quasi le 10, 30. A causa dei loro allenamenti avevano quella sbagliatissima abitudine di mangiare tardi.

Sbadigliò.

Era davvero stanco; quel ritmo di vita a cui il dannato lavoro babbano di banchiere lo costringeva, lo stava facendo ammalare.

Guardò l’orologio appeso alla parete. Oltre l’ora, segnava anche la data.

29 Ottobre.

La festa di Halloween era davvero vicina.

Ancora si ricordava le fenomenali feste che il preside Silente dava ad Hogwarts per quell’occasione.

Tuttora si ricordava la sua ultima festa.

Perché se la ricordava, poi?!

Ah, sì... perché ancora una volta protagonista di quel ricordo era la sua Hermione...

 

Stava camminando velocemente lungo i corridoi addobbati a festa. Era finalmente riuscito a liberarsi di quella piattola di Pansy Parkinson.

Spesso si domandava perché, nonostante la trattasse come una servetta, quella ragazza continuasse a rompergli le scatole.

Si era guardato attorno. I corridoi dei sotterranei di Hogwarts erano peggio di un labirinto. Lui, che era lì da quasi 7 anni, riusciva ancora a trovare delle difficoltà nell’orientarsi.

Aveva girato ancora due o tre angoli prima di ritrovarsi di fronte ad una scala a chiocciola che portava sulla torre di astronomia. Si era perso. La sala comune dei serpeverde era dalla aprte opposta.

Era salito lungo i contorti scalini. Dalla torre si sapeva orientare meglio

Era giunto al pesante portone di quercia lo aveva sospinto ed era uscito di fuori. L’aria fredda del 31 ottobre gli aveva sferzato il viso severo e pallido. L’abito leggero con il quale si era mascherato non lo stava  riparando affatto dal freddo autunnale.

Aveva alzato il bavero della giacca. Non sarebbe rimasto ancora per molto su quella torre. Doveva solo andare verso l’uscita che utilizzava alla  fine delle lezioni.

Aveva percorso velocemente il lungo corridoio che si apriva tra le file di telescopi.

Era arrivato vicino la porta.

La sua attenzione era stata catturata da una visione celestiale che danzava sotto i raggi argentei della luna.

I lunghi boccoli ondeggiavano ad ogni suo movimento. Le gambe affusolate si intravedevano perfettamente sotto il vestito estremamente pregiato. La coroncina di cristalli che portava sulla fronte giocava amabilmente con la luce lunare. Le ali argentee che portava legate sulla schiena erano spettacolari.

“Un angelo...” aveva pensato Malfoy appoggiandosi blandamente ad un telescopio.

La bruna danzatrice si era voltata leggermente lasciando intravedere il suo volto angelico solcato da poche lacrime luccicanti.

“La Granger?!” aveva esclamato a se stesso il biondo serpeverde.

Aveva scrutato ancora quella figura esile e bella.

No, non poteva essere lei... era troppo... era troppo...bella.

Draco si era voltato dall’altra parte “Ma cosa vai a pensare Malfoy?! Ti sei bevuto il cervello... quella è una mezzosangue e tu la odi!” gli aveva detto una vocina cattiva nella sua mente.

Si era rigirato a guardarla. Non era riuscito a toglierle gli occhi di dosso. Era ammagliante.

Un rumore assordante lo aveva interrotto.

Malfoy si era nascosto meglio tra i telescopi.

Aveva notato una figura alta correre verso la bruna.

Hermione aveva immediatamente smesso di danzare.

Capelli rossi...

“Weasley...” aveva sussurrato a denti stretti l’uomo biondo.

Aveva visto i due discutere animatamente.

Lei aveva girato la magnifica testa da un lato.

Lui le si era avvicinato lentamente.

Dolcemente le aveva accarezzato la chioma bruna.

Le aveva sussurrato qualcosa.

All’improvviso, ‘ la mezzosangue’ gli aveva gettato le braccia al collo e aveva iniziato a piangere.

Draco aveva serrato gli occhi indignato. Si era allontanato dal suo nascondiglio rientrando nella calda e festosa aria di Hogwarts.

Una strana sensazione gli stava attanagliando il cuore.

“Dannato Weasley...”

 

Din don

 

Il suono del campanello lo riportò alla realtà. Sorridendo sornione per quel sconvolgente ricordo, Draco si avviò velocemente alla porta.

Guardò nello spioncino. Nessuno. Non pensava che in un quartiere rispettabile come quello ci fosse gente che si divertisse a fare certi scherzi. Sbruffò scocciato, allontanandosi dall’entrata.

Ritornò in cucina. Una piacevole sorpresa l’attendeva nella stanza che profumava di arrosto con patate.

 

...Hermione...

 

Era seduta al suo posto intenta a sistemare in maniera carina i tovaglioli. Lo sguardo assorto e la bocca leggermente socchiusa. Draco non trovò mai un’immagine così tenera. Silenziosamente le si avvicinò. Tirò dolcemente un boccolo morbido.

Hermione sorrise. Sapeva a chi apparteneva quel tatto gentile.

Draco le baciò la morbida chioma.

-Cosa fai, principessa?!- le chiese sedendosi di fronte a lei.

La bruna sorrise a quell’appellativo.

-Cerco di imparare a sistemare la tavola come fai tu... peccato che sono una frana!- rispose mostrando il risultato del suo impegno.

Draco represse un sorriso alla vista di quell’ammasso di stoffa.

-Guarda...- la incoraggiò prendendo il fazzoletto. –Le pieghe devono essere simmetriche... altrimenti non si regge, poi devi ripiegare questo lato qui, dopo questo...- faceva la cronaca del suo lavoro.

Le mani esperte e lunghe del biondino, ripiegarono in maniera perfetta il tovagliolo. Una conchiglia elegante fu il risultato del suo impegno.

Hermione sgranò gli occhi quando Draco gliela mostrò. Perché lei doveva essere così incapace?!

Prese delicatamente la piccola scultura di stoffa.

-Sei davvero bravo... ma dove hai imparato?!- gli chiese arrossendo sulle gote.

Draco le sorrise.

-Avevo molti elfi domestici e un padre che esigeva una tavola perfetta...- spiegò alzandosi.

Hermione storse il naso.

 

...Elfi domestici...

 

Draco si chinò sul forno. L’arrosto era pronto. Girò la manopola e lo spense.

 

Din don.

 

Ancora una volta il campanello suonò.

-Chi può essere?!- domandò Hermione avviandosi con Draco verso la porta.

Entrambi guardarono dallo spioncino. Nessuno.

-Io non mi fiderei ad aprire...- disse Ron comparendo dalle scale.

Hermione provò il classico tuffo al cuore.

Arrossì.

Il rosso si avvicinò velocemente.

-Potrebbe essere pericoloso e noi non abbiamo la magia...- affermò contrapponendosi tra Draco ed Hermione.

Il biondo lo guardò negli occhi.

-E se fosse qualche vicino?!- domandò ritornando a fissare la porta.

-I vicini di solito arrivano allo spioncino...- controbatté guardando attraverso il piccolo foro.

-Signor Draco...- una vocina piccola, piccola arrivò da fuori.

L’ex serpeverde inghiottì il vuoto.

-Chi sei?!- chiese appoggiandosi alla porta.

-Sono io, Lily... la prego mi apra, ho freddo qua fuori!- la voce della bambina arrivò chiara.

I tre auror tirarono un impercettibile sospiro di sollievo.

Draco fece scattare la serratura della porta aprendola.

La piccola Lily stringeva tra le braccia la sua palla rossa. I lunghi capelli ricci mossi dal vento gelido, gli occhi grandi prossimi al pianto, le labbra piccole leggermente arrossate per il freddo.

-Che ci fai qui?!- le chiese sconcertato Malfoy.

La bambina si portò un boccolo dietro l’orecchio.

-Sono sola a casa e ho paura... papà mi ha detto di andare dalla signora Under ma lei non mi piace, puzza di gatto, e visto che oltre a quella signora conosco solo lei sono venuta qui!- spiegò tutto d’un fiato suscitando un irrefrenabile moto di tenerezza da parte di Hermione.

-Entra dentro tesoro, ti starai congelando fuori...- le prese una manina fredda e la trascinò nel caldo salotto della casa. Non lasciò il tempo all’auror biondo di replicare.

Rimase sulla soglia qualche secondo prima di ricollegare il cervello al resto del corpo e rientrare nella villa.

Hermione aveva fatto sedere la piccola nella grande poltrona. La più vicina la camino acceso. Le aveva fatto togliere il cappotto e l’aveva ricoperta con un plaid.

-Va meglio piccola...- le chiese dopo essersi accomodata a sua volta sul divano al fianco di Ron che le aveva circondato le spalle con un abbraccio.

 

...Un altro lunghissimo brivido lungo la schiena...

 

-Sì...- rispose starnutendo.

Draco sorrise.

-Il tuo papà lo sa che sei qui?!- le domandò sedendole accanto.

Lily sgranò gli occhi.

-Veramente no...- disse alzando lo sguardo.

Il biondo si portò una mano tra i capelli.

-Almeno sai dirmi dove posso telefonargli per dirglielo?- le chiese pazientemente.

-Sì...- rispose afferrando dal suo zaino una coloratissima agenda. –Ecco qui...- continuò dopo aver cercato per un po’.

-Bene...- disse l’uomo avviandosi al telefono.

Hermione si avvicinò alla bambina.

-Hai fame?!- le chiese sorridendo.

Lily annuì.

-Vieni con me!- le propose prendendole una mano.

La bambina la seguì in cucina.

Ron le raggiunse sedendosi al suo posto.

-Oggi Draco ci ha preparato un bell’arrosto... ti piace?!- le domandò sbirciando nel forno.

La piccina asserì col capo.

Hermione si infilò il guantone da cucina ed estrasse la teglia.

L’appoggiò soddisfatta sul ripiano della cucina.

L’annusò.

Il suo profumo era davvero invitante.

Ron osservava i suoi movimenti.

-Io muoio di fame!- esclamò stiracchiandosi.

Lily si sistemò educatamente il tovagliolo sulle gambe.

Ron arrossì imitandola.

Hermione iniziò a distribuire le porzioni. Passò i piatti ai presenti. Si sedette al suo posto tra Draco e Ron.

Ancora un lungo brivido le percorse le schiena quando si accorse di aver sfiorato la mano del rosso.

Weasley iniziò a divorare il suo pasto. La bruna lo guardò disgustata. Lily lo osservava basita.

Ron sollevò lo sguardo andando ad incontrare prima gli occhi della bruna e poi quelli della bambina.

-Che succede?!- chiese pulendosi le labbra con il tovagliolo.

-Dovresti aspettare il Signor Draco!- lo rimproverò Lily.

Hermione annuiva ad ogni parola.

Ron mise a posto la forchetta.

-Scusate...-

 

Il biondo serpeverde tornò nella cucina aveva ancora il cordless in una mano e l’espressione soddisfatta.

-Tutto a posto ho avvisato tuo padre, verrà a prenderti domani mattina...- spiegò Draco sedendosi accanto ad Hermione.

-Che succede?!- chiese notando che nessuno aveva toccato l’arrosto. –Non è buono?!- domandò preoccupato.

La bruna scosse forte il capo.

-Assolutamente... abbiamo solo voluto aspettarti... Lily ed io...- sottolineò in maniera esagerata le ultime due parole. Ron  tossì leggermente.

-Grazie, non dovevate...- fu l’unica risposta di Draco prima di iniziare a mangiare.

Ron osservò l bambina seduta davanti a lui.

Non sapeva il perché ma Lily aveva qualcosa di inquietante.

Osservò quegli occhioni grandi troppo vispi.

Sorrise.

Forse era una deformazione professionale. Vedeva in tutti qualcosa di pericoloso, anche quell’essere piccolo e dolce non lo faceva stare tranquillo.

Eppure... non sapeva perché, il suo istinto non si era mai sbagliato.

Aveva deciso, avrebbe tenuto d’occhio la bambina.

 

***

 

-Obbligo o verità?!- chiese la voce squillante di Charlotte a TJ.

Il rossiccio si guardò attorno. Intravide gli occhi verdi di Maggie che lo scrutavano.

No.

Mai avrebbe detto verità. Avrebbe rischiato di dover rivelare qualcosa di strano. E quella non era proprio la serata giusta.

-Obbligo...- disse appoggiando le mani  sul tavolo.

Notò come erano vicine a quelle di lei. Immediatamente arrossì.

Charlotte guardò soddisfatta verso il ragazzo. Scrutò intorno in cerca della  situazione da poter sfruttare.

-Devi dare un bacio a...- il suo sguardo chiaro si fermò su Elijah. Sorrise pregustando la scena.

-Elijah!- concluse risedendosi sulla sedia.

TJ sgranò gli occhi. Il ragazzo bruno aprì e richiuse la bocca un paio di volte.

-Cosa?!- esplosero entrambi all’unisono.

Charlotte gongolò soddisfatta.

-L’obbligo è obbligo... non ti puoi rifiutare!- affermò incrociando le braccia sul petto.

Maggie sorrideva contenta di non dover vedere il suo TJ baciare una ragazza.

-Ma io...- cercò di protestare ancora il rossiccio.

Charlotte l’ammonì con lo sguardo.

-Bacio!- affermò seria.

TJ si alzò dal proprio posto dirigendosi verso Elijah. Il ragazzo era nervoso e rosso in volto.

-Ma che cazzo di obblighi sono!- esclamò guardando furibondo verso l’amica.

-Non ti puoi rifiutare!- controbatté mettendosi più comoda sulla sedia.

Maggie allargò il sorriso notando che TJ guardava verso di lei.

Si gustò la scena di quel casto bacio sulla guancia tra due ragazzi.

-Ci voleva tanto?!- esplose la brunetta riccia rigirando la bottiglia di plastica.

Elijah continuò ad essere rosso in volto.

La bottiglia si fermò.

Il bel brunetto sorrise soddisfatto. Toccava a lui comandare la biondina di fronte, Maggie, se non ricordava male.

Scrutò lo sguardo di Charlotte. Doveva fargliela pagare. Notò con interesse che i suoi occhi cadevano sempre sulla figura di TJ, il rossiccio.

Un sorriso maligno gli si disegnò sul volto.

-Obbligo o verità?!- formulò con immenso piacere la domanda rituale del giochino.

Maggie inghiottì il vuoto.

Mai nessuno aveva scelto verità, non l’avrebbe fatto nemmeno lei.

-Obbligo...- sillabò accavallando le gambe sottili.

Elijah allargò il suo sorriso.

-Tu dovrai baciare...- rimase in silenzio facendo finta di pensare, in realtà aveva deciso ancora prima di sapere la decisione della sua vittima.

Puntò lo sguardo chiaro contro il rossiccio.

-Lui!- disse indicando con il dito TJ ed appoggiandosi con i gomiti sul tavolo.

Charlotte sgranò gli occhi diventando rosa.

Tutti quanti aprirono e chiusero la bocca.

 Quei due, la biondina e il rossiccio, erano famosi per il loro rapporto di amicizia fraterna.

-No!- esclamarono all’unisono Maggie e TJ.

Elijah rise.

-L’obbligo è obbligo...- riusò le stesse identiche parole della sua bruna amica.

Charlotte sentì una rabbia montarle dentro.

Sorrise tirata.

Sapeva che l’aveva fatto a posta!

Osservò i volti rossi e leggermente sudaticci dei due malcapitati.

TJ si voltò verso Maggie. La scrutò leggermente.

-Dai...- disse abbassandosi verso di lei.

La biondina sentì un brivido lungo la schiena.

Si allungò leggermente verso di lui.

Rimasero senza sfiorarsi per una buona manciata di minuti.

Entrambi con gli occhi chiusi per assaporare al meglio la bella sensazione del respiro dell’altro sulla pelle.

-Bacio...- li sussurrò Elijah sorridendo.

Entrambi mossero la loro testa contemporaneamente, annullando il piccolo spazio che li divideva.

Le labbra morbide e vellutate di Maggie si posarono delicatamente su quelle dell’amico.

Era incredibile come combaciassero perfettamente. Mille sensazioni affluirono nella loro mente durante quel brevissimo ma dolcissimo bacio.

 

...Entrambi capirono...

 

Quando quel contatto terminò tutti e due erano rossi sulle gote.

Charlotte aveva gli occhi lucidi e prossimi ad una crisi di pianto.

Il brunetto colpevole aveva un sorriso che andava da un orecchio ad un altro.

 

...Un equilibrio perfetto si era incrinato per sempre...

 

***

 

McDury percorse velocemente la rampa di scale che lo separava dall’infermeria. Gli avevano detto che il capitano Potter, l’unico che gli potesse essere utile, era stato ricoverato per uno svenimento.

Girò l’angolo che lo separava dall’entrata del piccolo ospedale del campus.

Entrò senza bussare nella stanza dell’infermiera Boma.

-Betty, è qui il capitano Harry James Potter?- le chiese facendola sobbalzare dalla sedia con le rotelle.

La piccola infermiera paffuta si aggiustò lo chignon sulla testa.

-Sì, McDury! È qui...- gli disse uscendo dalla stanza per condurlo dal giovane Auror.

Il colonnello la seguì in silenzio.

La donna aprì delicatamente la porta.

Un dolcissimo spettacolo si presentò ai loro occhi.

Ginny Weasley, la giovane sorella di Ron, si era assopita accanto ad Harry, stringendogli la mano tra le sue.

Entrambi avevano un espressione rilassata e appagata.

-La sorella di Weasley?!- chiese l’uomo all’anziana infermiera.

Questa annuì.

-Che ci fa qui?!- le domandò avvicinandosi.

- E’ stata lei a portarlo qui...- sussurrò in risposta.

McDury scosse la testa.

-Beh, allora, cosa aspetti svegliali!- esclamò rivolto alla donna.

La piccola infermiera smanettò.

 -Ecco...io...insomma... non saprei...- farfugliò confusa.

-Betty! Devo parlare con questi due ragazzi  muoviti a svegliarli!- la riprese accomodandosi nel letto accanto.

Madame Boma si avvicinò silenziosa ai due. Delicatamente li scosse.

Entrambi mugugnarono qualcosa prima di aprire lentamente gli occhi. Si guardarono intorno spaesati.

-Cosa è successo?!- chiese sbadigliando la rossa.

-Il Colonnello McDury vuole parlare con voi...- sussurrò la donna.

Ginny si rizzò sulla sedia notando la presenza dell’uomo sul letto di fronte a quello di Harry.

Il colonnello sorrise.

Harry girò lentamente la testa verso l’uomo. Gli girava tutto. Strinse maggiormente la presa intorno alle sottili dita della ragazza.

La testa gli doleva incredibilmente.

-Capitano Potter...- bisbigliò l’uomo.

Harry cercò di mantenere gli occhi aperti e di issarsi a sedere.

-No, no... rimani seduto, ragazzo, va tutto bene... Sono qui solo per informarti personalmente di una missione che domani dovrai affrontare. Purtroppo è di vitale importanza. Dovrai partire per Hogwarts. Lì, dovrai tenere una conferenza ai ragazzi dell’ultimo anno. Naturalmente sarà tutto una copertura. In realtà, ti mandiamo lì, solo per fare da scorta al Medimago Johnson...- McDury fece una pausa notando l’espressione del giovane.

Harry deglutì il vuoto. Quel martello che aveva nella testa lo stava facendo rincretinire.

Con le ultime forze che aveva in corpo si issò a sedere.

-Sarà un piacer ubbidire, colonnello!- affermò facendo un gesto militare.

McDury sorrise.

-Adesso riposati, domani mattina dovrai essere come nuovo!- esclamò alzandosi e avviandosi verso la porta.

-Ah, un’ultima cosa...- aggiunse fermandosi di colpo. –Parteciperai a ballo di Halloween di Hogwarts. Ti suggerisco di trovare in fretta una partner...- Poi  rivolse uno sguardo esplicito alla rossa.

Harry sorrise.

-Non si preoccupi. Conosco una ragazza a cui devo un ballo del ceppo...- rivolse lo sguardo a Virginia e le strinse forte la mano.

Dopo di che, come se qualcosa di nero si fosse impossessato della sua vista, chiuse gli occhi e sprofondò in un dolcissimo sogno.

 

***

 

Hermione ricoprì la bambina con un asciugamano.

Non sapeva esattamente il motivo ma Lily le ricordava se stessa. Intelligente, vispa, chiacchierona...

Le massaggiò un po’ la schiena co la grande salvietta bianca.

-Allora, il bagno l’abbiamo fatto, i denti li abbiamo lavati... ora che manca?!- chiese alla piccola che continuava a sorriderle.

-Ma certo!- esclamò contenta prendendo il phon.

-Dobbiamo asciugare questi bei ricci!- disse accendendolo.

Il rumore infernale di quell’arnese attirò i ragazzi della casa nel bagno.

-Si può sapere cos’è questo dannato rumore?!- chiesero all’unisono aprendo la porta della grande toilette.

Hermione sorrise continuando a phonare i boccoli di Lily.

Ron si appoggiò alla porta.

Rimase ad osservare incantato lo sguardo dolcissimo con cui la sua migliora amica guardava la bimba.

-Io e Lily ci stiamo facendo belle!- disse sistemandosi meglio l’accappatoio sulle spalle nude.

Draco sorrise divertito quando la bambina si sedette comoda sulla gambe di Hermione.

-Dovete rimanere lì per molto?!- chiese scoccandoli uno sguardo omicida.

Lily sorrise quando si guardò allo specchio.

-I miei capelli sono la disperazione di mia sorella Maggie... non riesce mai a farli venire così morbidi!- esclamò tutta contenta rimirandosi sulla superficie lucida.

Ron osservò Lily per pochi attimi gli sembrò di vedere la sua Hermione da piccola.

-Su vieni qui, mettiamo il pigiama...- disse pazientemente la bella bruna.

La bambina si avvicinò ubbidiente.

 La Granger le accarezzò ancora la schiena con il morbido asciugamano.

Mentre le iniziava a togliere la salvietta dalle spalle, Lily, le bloccò le mani.

-E quei due non escono?!- domandò avvicinandosi all’orecchio della donna.

Hermione rise.

-Adesso li mandiamo via...- le sussurrò ricoprendole le spalle.

-Scusate ragazzi, ma qui due belle fanciulle vorrebbero mettersi il pigiama in santa pace, quindi se per favore...- affermò la bruna indicando la porta con il capo.

Ron e Draco arrossirono prima di dileguarsi.

-Wow! Tu sì, che li comandi a becchetta i maschi!- esclamò estasiata Lily infilandosi il pantalone del pigiama.

Hermione rise.

-Ci vuole un po’ di esperienza... ma vedrai ci riuscirai anche tu!- le confidò pizzicandole la guanciotta morbida.

-Bene sei pronta!- disse dopo averle infilato i calzini bianchi.

Lily si gongolò sulle gambe della bruna.

-Grazie tante,- le sussurrò abbracciandola.

Hermione si pietrificò.

Com’era bello avere una principessina dolcissima per la casa.

Rispose a quel tenerissimo abbraccio.

Lasciò uscire dal bagno la bambina.

Adesso aveva capito.

 

...Le sarebbe piaciuto diventare mamma...

 

***

 

Maggie si sistemò meglio lo zaino sulle spalle. Aveva ancora le guance rosse. Non riusciva a crederci. Lei, aveva baciato TJ, il suo migliore amico.

Peccato che subito dopo quell’esperienza sconvolgente aveva deciso di togliere le tende.

Peccato, anche, che non avesse permesso a TJ di accompagnarla.

Sbruffò rimuginando a cosa Charlotte avrebbe potuto combinare per tentare di baciarlo.

Un’improvvisa gelosia le montò dentro.

“...Sciacquetta...”pensò attraversando la strada.

Il vento freddo, che le aveva sferzato il viso all’andata, era ancora presente sulla piccola cittadina.

Tirò su la zip della felpa rosa.

Perché gli aveva risposto così sgarbatamente...

 

-Beh... forse è meglio che vada- aveva detto alzandosi dal suo posto. Il viso rosso e leggermente sudaticcio. Le mani completamente bagnate.

-Ti accompagno- si era gentilmente offerto TJ.

-NO!- aveva esclamato indossando il giubbino. -Non ti disturbare...- aveva poi aggiunto notando l’espressione dispiaciuta del suo migliore amico.

 

“Perché sei così stupida!”si disse infilando le mani nella giacca.

Era così immersa nei suoi pensieri che non udì minimamente il veloce rumore di passi sulla strada bagnata dietro di lei.

- Maggie!- gridò la voce del rossiccio raggiungendola velocemente.

La biondina inghiottì il vuoto.

Com’era carino con quell’aria trafelata.

-Cosa succede?!- gli chiese continuando a camminare.

TJ si piegò per riprendere fiato.

-Niente...- disse una volta ripresosi.

- E’ solo che...- continuò riprendendo a camminare. –Ho promesso a tuo padre di riaccompagnarti a casa.-

“Ed anche perché voglio stare con te... da solo, lì non mi sarei divertito!” rimuginò per se stesso il bel ragazzo.

Maggie non riuscì a trattenere un sorriso.

Silenziosamente ripresero la loro marcia.

-Allora, ti sei divertita?!- chiese all’improvviso TJ.

Maggie aprì e richiuse la bocca più volte prima di riuscire a trovare la giusta risposta.

-Sì...- affermò rabbrividendo.

 

...Dannato vento autunnale...

 

Chiuse gli occhi cercando di non pensare al freddo che stava provando in quel momento.

 

...Qualcosa di caldo si aggrovigliò intorno alla sua gola...

 

Aprì gli occhi.

 

...TJ...

 

Il ragazzo rossiccio le aveva legato elegantemente la sua sciarpa intorno al collo.

Un brivido percorse la schiena di entrambi quando si accorsero che per la seconda volta i loro visi erano così vicini. Arrossirono.

-Grazie...- gli sussurrò prima di perdersi nel buon profumo che emanava la sua sciarpa.

TJ le sorrise offrendole il braccio.

-Mademoiselle...- le disse con un perfetto accento francese.

Maggie rise accettando di buon grado.

Nessuno dei due parlò lungo la strada.

Un solo rumore disturbava la loro quiete. I loro respiri irregolari sincronizzati perfettamente.

 

...Un equilibrio perfetto si era spezzato. Un altro ancora più perfetto era appena nato...

 

***

-Così il principe salvò la bella principessa e vissero tutti felici e contenti...- la voce calda e bella del giovane Weasley aveva cullato i sogni della piccola Lily.

Comodamente adagiata sulle gambe di Ron dormiva della grossa.

Delicatamente le accarezzò la guanciotta morbida.

Mise da parte il libro babbano che aveva trovato nella libreria.

Prese tra le sue più grandi la minuta manina paffuta della piccola.

Ron voltò lo sguardo verso la sua destra. Hermione dormiva beata con la testa appoggiata sul bracciolo del divano. Il rosso sorrise a quella tenera visione.

Le accarezzò blandamente i capelli morbidi.

Si sistemò meglio sulle gambe la bambina che mugugnò qualcosa nel sonno.

Ron rise.

Iniziò ad accarezzare entrambe le teste delle sue ragazze addormentate.

-Hm, hm...- Draco entrò nella stanza continuando ad asciugarsi le mani su un canovaccio.

Il rosso gli fece cenno di abbassare il tono della sua voce.

Il biondissimo Auror si avvicinò alla poltrona.

-Stanco?!- sussurrò accomodandosi sul piccolo poggiapiedi di fronte la poltrona di Ron.

Il rosso annuì sbadigliando.

-Mettiamo a letto queste due...- disse accarezzando con lo sguardo le belle addormentate.

-Prendi Tu Hermione?!- chiese Weasley porgendo delicatamente la bambina a Draco.

Malfoy scosse il capo.

-Oramai porto già Lily!- sussurrò abbracciando paternamente la piccola.

Ron lo guardò storto.

-Diciamo pure che Hermione pesa un po’ di più rispetto alla bambina!- controbatté  sollevando dolcemente la bruna dal suo giaciglio. Questa mugugnò qualcosa di incomprensibile mentre si faceva ancora più vicina al petto di Ron.

Lentamente salirono le scale.

Ron appoggiò delicatamente Hermione sul suo letto rimboccandole affettuosamente le coperte. La baciò la fronte prima di allontanarsi.

Draco stava ancora sistemando Lily. Le mise in ordine il lenzuolo ed il plaid, le appoggiò le manine sotto la coltre dei piumoni. Le diede un piccolo bacio sulla fronte.

-Buonanotte Lily...- disse allontanandosi da lei.

La bambina si voltò su un fianco.

Bisbigliò nel sonno.

-Buonanotte Draco...-

I ragazzi si fermarono un attimo ad osservarle. Era davvero uno spettacolo rilassante.

Si guardarono un attimo negli occhi.

-Buonanotte...- dissero dirigendosi nelle proprie camere.

Entrambe avevano capito la stessa identica cosa che Hermione aveva capito quel pomeriggio.

 

...Gli sarebbe piaciuto diventare papà...

 

Continua...

 

***

 

Ciao Ragazzi! Allora come state!? Mamma mia come mi è venuto strano questo chap… non so se vi sia piaciuto… a me sì! Cmq passando ad altro, ho deciso di continuare questa storia  ormai sono così affezionata ai personaggi che voglio darli almeno un sequel… poi se continuerà a piacere continuerò! Che bello sono così contenta che anche l’altro chap vi sia piaciuto…

E poi sono ancora più contenta che la scuola sia finita! Quindi per questi tre mesi estivi ho intenzione di terminare questa ffc… potresti quindi avere sorprese come del tipo 1 chap ogni settimana, vedremo!

Adesso però passo direttamente ai saluti altrimenti non riesco ad aggiornare per oggi.

P.S.

Avete notato che ho cambiato il carattere dei chaps…adesso si leggono meglio!

 

Kiria se mi ricordo di te?! Certo tesoro che mi ricordo! Mi è un po’ dispiaciuto non trovare più le tue recensioni… però non fa niente, l’importante è che tu abbia risolto i problemi! Allora come hai trovata la mia ffc… migliorata rispetto ai primi chaps?! Spero largamente di sì…Mi raccomando non sparire come l’altra volta, un bacio grande AngéleJ

 

Xante Grazie mille Xante! Sei sempre così gentile, un bacio enorme AngéleJ

 

Elwen Grazie per i complimenti… per adesso Ginny ed Harry si trovano in una situazione stabile… nel prox chap ci sarà un riavvicinamento e dopo un allontanamento… faranno un po’ lo yo-yo della situazione! La tua curiosità per quanta riguarda Draco sarà presto appagata. Grazie del commento un bacio AngéleJ

 

Clo87 Ciao bellissima! Anche tu sommersi dai terribili compiti di fine anno! Immagina che il 3 giugno ho fatto l’ultimo su letteratura inglese…(Shakespeare e compagnia bella!) Ti lascio immaginare il mio stato d’animo! Fortunatamente adesso vado a scuola unicamente per fungere da testimone per i miei compagni ritardatari! Grazie per i tuoi commenti! Li gradisco sempre tanto! Anche tu sei “malata di romanticismo”, pure IO! Mi commuovo sempre davanti ad ogni film, i miei amici spesso mi hanno soprannominato “la fontana”! che simpatici, vero?Va, beh lasciamo perdere! Non preoccuparti per Draco ho già in mente tante belle cose per lui! Adesso ti lascio un abbraccio forte AngéleJ

 

Maga Magò Ciao tesoro! Grazie per il bellissimo commentuzzo! Addirittura STUPENDA! Non esageriamo altrimenti mi monto la testa…ihihihihihihiJ scherzo! Oh, sono contenta che la mia decisione ti piaccia! Anche a me, non vi preoccupate per Draco so già che bel destino affibbiargli… beh, adesso vado un bacio grande Sonia(ti chiami così, complimenti è un bellissimo nome!) a presto AngéleJ

 

Danty dew Ciao! Ma che bel commentino mi hai lascito (tralasciando la parte in cui speravi che il adorato PC prendesse ogni giorno un virus!) grazie per i tuoi complimenti! Sei davvero troppo gentile! Io non me lo merito! Davvero!Non preoccuparti di niente, Ginny, Hermione, Draco, Ron, Harry avranno tutti una storia a lietissimo fine! Beh, adesso ti lascio, un bacio AngéleJ

 

Cloudy Ciao Dolcezza!  Davvero ti piace la frase di ringraziamento!? Credimi mi ci è voluta una nottata intera per farla venire come la volevo io, e finalmente qualcuno se n’è accorto!GRAZIE! sono davvero contenta!Grazie per i tuoi complimenti il tuo sostegno e tutto il resto! Sei davvero gentilissima…Hai visto che alla fine ha scelto RONNINO ADORATO! Non dovete disperare, sono o non sono un’appassionata lettrice delle storie di Sunny the best!?Ahahahaha, sono proprio contenta oggi che ho deciso che aggiungerò un’altra pagina al mio chap! Beh, ora vado un bacio AngéleJ

 

Nanà Grazie, molto gentile… AngéleJ

 

Silvix  Grazie e lo sai c’è un solo aggettivo per descrivere voi… INDISPENSABILI!un bacio enorme e grazie mille! AngéleJ

 

Sunny Sunnina carissima! Che bello continui a recensire la mia storia! Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie… non puoi immaginare la mia felicità ogni qual volta trovo un tuo commento positivo! Grazie davvero… approfitto per dirti che le tue ffc sono sempre bellissime… però io ho una richiesta… Non è che ne faresti una proprio romanticissima su Ron ed Hermione… ti prego! Mi piacerebbe tanto… Se la farai, davvero mi farai felice! Beh, adesso ti mando un bacio enorme! Grazie per i tuoi commenti e per le belle sensazioni che mi regali ogni qual volta leggo una tua storia! Con immenso affetto e stima AngéleJ

 

Daisy Ciao Carissima! Grazie per i tuoi commenti sempre incoraggianti! Anch’io sono contenta della scelta di Hermione! Sì, sì, sì la sua scelta è definitiva! Bella Dublino, immagino! Anch’io ci vorrei andare! Ho deciso corromperò il mio prof a portarci l’anno prox in gita! Ah, per quanto riguarda Ginny ed Harry ho già detto che non dovete preoccuparvi per nessun personaggio, finirà tutto bene! Beh, adesso ti lascio un bacio AngéleJ 

 

MoonVSOlivè Saclà Grazie fratelluzzi! Siete sempre simpaticissimi! Un baio AngéleJ

 

Phi phi Ciao tesoro! Innanzitutto devo scusarmi con te per aver dimenticato di recensire la ffc! Te l’assicuro che l’avevo letta… erano le 12,00 della notte! (Dopo una giornata stressante come quelle del periodo maledetto dei 15 giorni dei francesi…non mi reggevo in piedi!) cmq, grazie tante per i tuoi commenti (che al contrario dei miei)arrivano in orario! Non vedo l’ora di leggere il prox aggiornamento! Beh, adesso fammi andare ti do un bacio grande AngéleJ

 

Lily Te lo assicuro non fumo e non bevo! Seguo una dieta sana ed equilibrata! Odio i McDonald’s e faccio un unico sport “la lettura”… questo è quello che utilizzo per migliorarmi! Un bacio AngéleJ

 

Emanuela Mi dispiace tesoro, ho scelto l’altra coppia! Scusami… un bacio AngéleJ

 

Phoebe80 Ciao!!! Grazie delle tue recensioni sempre costruttive… Non preoccuparti, non sono un tipo da pubblicare insieme 10 ffc… mi dedico esclusivamente su una sperando che venga decente… la mia intenzione era di terminare prima questo primo capitolo della saga e dopo invece di inviare subito il sequel avrei voluto ingannare l’attesa con una nuova ffc… Però poi ho capito da sola che non sarebbe mai stata una storia breve(conoscendomi..) Cmq grazi per aver risposto alla mia domanda… spero che anche questo chap ti piaccia, beh, adesso vado! Un bacio AngéleJ

 

Charlotte No! Ti prego niente sensi di colpa! Ti prometto che la ffc che ho intenzione di pubblicare più avanti ha come coppia D/H! te lo prometto e sarà dedicata a te! Non mi far sentire in colpa ti prego (Charlotte guarda Angéle con due occhini lacrimosi ed ecco che Angéle si sente male…) DAI! Tesoro sai che ti voglio bene! Con la promessa che ti ho fatto ti lascio sperando di trovare presto un tuo nuovo aggiornamento! Con immenso affetto AngéleJ

 

Lilyciuffetty  Ciao! Grazie per il tuo commento! No, questa storia non è ancora finita! Don’t worry! Ci sarò ancora per qualche chap a rompervi! Contenti?!(NOOOOOO nd Tutti). Grazie mille per i complimenti un bacio AngéleJ

 

Ary&Chris Tra tutti i recensitori voi siete quelli che mi fanno sorridere di più! Sono contenta che Ary abbia preso bene la scelta di Hermione (Non preoccuparti minimamente per Drachino nostro, poi ho deciso che la prox ffc avrà come paring D/H, quindi mi farò perdonare!) In effetti in questa ffc il rosso era proprio il colore di Hermione… Grazie Chris per i tuoi complimenti! Bella Hermione?! Per descriverla ho chiesto a mio fratello come gli sarebbe piaciuto vedere una ragazza in palestra, ci ho passato un po’ di tempo ma alla fine ha avuto un buon risultato! Scusami con la tua girl! Bene ragazzuoli adesso fatemi andare! VVTTTTTB! Un bacio AngéleJ

 

Bene ragazzi anche questa volta ho finito!

Buone vacanze a tutti!

un bacio immenso

 

AngéleJ

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

     

 

 

 

 

 

   
 
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