Fumetti/Cartoni americani > Phineas e Ferb
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Autore: bulmasanzo    28/08/2012    4 recensioni
Dopo aver visto il futuro, Isabella ha iniziato a perdere le speranze con Phineas e a considerare, seppur non seriamente, una nuova alternativa. Ma proprio quando ormai sembrava destinata a doversi rassegnare, ecco che arriva una prova inaspettata del suo affetto.
Vi avviso, anche se può sembrarlo, all'inizio, questa non è una FerbXIsabella ma una PhineasXIsabella
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ferb Fletcher , Ginger Hirano, Isabella Garcia-Shapiro, Phineas Flynn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 3


-Oggi è stata una giornata grandiosa!- aveva quasi urlato Phineas dopo essersi, come ogni sera, precipitato dentro la sua stanza come una furia.

Avevano cenato a casa di Isabella dopo aver passato tutto il giorno insieme a lei.

Il più delle volte era lui a farsi venire le idee migliori, ma quella volta era stato l'incidente di Isabella a ispirarlo.

Quindi, avevano trascorso il pomeriggio ritagliando e decorando tante diverse fasce di velluto e di seta che sarebbero servite per appendere il braccio rotto di Isabella al suo collo. Ne avevano realizzate trenta, tutte diverse, una per ognuno dei giorni in cui avrebbe dovuto portarle. Lei aveva collaborato in parte scegliendo le stoffe giuste, avevano seguito i suoi gusti e si erano divertiti veramente tanto. Forse non tanto come quando costruiva qualcosa per davvero, certo, ma tanto. Quasi non avevano sentito il tempo scorrere loro addosso e si erano stupiti quando avevano constatato che era già praticamente sera.

Aveva tentato di rifiutare l'invito a cena perché temeva che gli sarebbero state servite delle zucchine, che lui detestava e che Isabella adorava. La signora Shapiro però aveva insistito così tanto che alla fine non aveva potuto far altro che cedere. Avevano gustato un ottimo polpettone.

Si sentiva molto soddisfatto per tutto e, oltretutto, aveva avuto l'impressione che anche Isabella fosse rimasta molto contenta.

Quasi ogni sera, prima di andare a dormire, Ferb si sedeva alla sua scrivania e passava una mezz'oretta smanettando al computer. Se perdeva più tempo, era perché si teneva in contatto con i suoi parenti in Inghilterra.

Aveva tutto il peso appoggiato su una mano e sembrava assorto.

-Ci sono novità?- chiese Phineas buttandosi sul suo letto e scagliando le scarpe lontano da sé.

Ferb bofonchiò qualcosa di indefinibile.

Phineas era abituato alle mezze parole del suo fratellastro. Pensò che stesse leggendo qualche lunga e-mail e non volle disturbarlo.

Si mise il pigiama e si andò a lavare i denti.

Poi tornò e se ne stava lì seduto sul suo letto a fare le coccole a Perry, il quale lanciava dei versetti soddisfatti come se facesse le fusa.

Non resistette a lungo al silenzio e prese a fare qualche osservazione casuale sulla giornata, ma presto si rese conto che stava parlando da solo.

Ferb non s'era minimamente mosso e non sembrava che lo stesse ascoltando. Non sembrava neanche che lo avesse sentito.

Allora, Phineas si incuriosì e credette di essere autorizzato a impicciarsi dei fatti suoi.

Erano fratelli, non c'erano mai stati segreti tra loro.

Sbirciò nello schermo e vide così che non stava affatto leggendo delle e-mail come credeva, invece stava scorrendo delle fotografie digitali di Vanessa Doofenshmirtz, la ragazza per la quale gli aveva confessato di avere una cotta. Come se le fosse procurate era un mistero, ma era ancora meno chiaro il motivo per cui se le fosse procurate.

L'aveva conosciuta anche lui, in quella famosa gita a Parigi, e sapeva che si era appena impegnata. Ferb era praticamente crollato dopo averlo saputo direttamente da lei, ma sapeva che era forte e che lo avrebbe potuto superare in fretta. Quindi, per Phineas, il fatto che ora fosse lì a fissare la sua faccia da uno schermo, era semplicemente incomprensibile.

-Ci stai pensando ancora?- fece Phineas incredulo.

Ferb si affrettò a oscurare lo schermo e si voltò a fissarlo, il suo sguardo parlava per lui.

-Lo so che è passato solo un giorno. Però... penso che non ti faccia bene. Avevi detto che lo avresti superato.- provò a dire Phineas.

Ferb si accigliò facendolo pentire di aver parlato. Era l'unico che avesse il potere di farlo.

Non era sicuro di cosa ne dovesse pensare.

Si era documentato e sapeva piuttosto bene cosa fosse l'amore, anche se le sue conoscenze, se si trattava di lui, restavano tutte nella teoria.

Se ne era costruito un'idea molto 'utopistica'.

Lo considerava qualcosa di meraviglioso e di irraggiungibile. Però non lo comprendeva.

Per lui, per come lui era fatto, avrebbe potuto essere anche una cosa stupida e inutile.

Come si poteva pensare di perdere del tempo prezioso sognando di sbaciucchiarsi con un'altra persona, quando il tempo volava via e c'erano così tante altre cose che si sarebbero potute fare?

Candace, sua sorella maggiore, era innamorata persa e usciva spesso dalla sfera della razionalità per questo motivo.

Quando le aveva chiesto perché si comportasse in un modo così ridicolo, lei gli aveva laconicamente risposto che era troppo piccolo per capire.

Probabilmente era vero.

Però Ferb aveva la sua stessa età. Va bene che aveva qualche mese in più, ma avrebbe dovuto capirne più o meno quanto lui. Invece era lì a struggersi per una ragazza più grande che giustamente non lo calcolava.

Per lo meno, pensava, Candace era ricambiata, il suo dunque non poteva essere tempo del tutto perso, se alla fine otteneva ciò che voleva.

Semplicemente, non gli sembrava una cosa molto intelligente, e la cosa gli dispiaceva parecchio perché Ferb era intelligente.

Aveva avuto paura che si fosse arrabbiato.

Il ragazzo, però, aveva chiuso il PC senza una singola parola e si era andato a preparare per la notte.

Alcune volte capitava che si ritrovassero a discutere mentre stavano a letto, così, finché non crollavano addormentati.

Phineas ci provò, ma Ferb disse di aver sonno. Era chiaro che voleva evitare la discussione.

-Scusa- fu costretto a dire alla fine.

Strinse a sé Perry come fosse stato un peluche, in cerca di conforto.

---

Il giorno dopo era come se non fosse successo niente.

Phineas aveva aperto la porta al postino, il quale aveva consegnato a lui un pacchetto per Ferb Fletcher. Glielo aveva offerto come fosse stato il calumet della pace e Ferb lo aveva accettato.

I due fratellastri erano tornati a lavorare insieme alla realizzazione del progetto che avevano interrotto due giorni prima. Erano più uniti che mai.

Isabella si fece vedere più tardi del solito, quando ormai avevano finito. Stava molto meglio di prima e il braccio che s'era rotto era appeso al collo, fissato con una elegante fascetta di velluto rosso, la prima della serie.

Ferb aveva lasciato il pacchetto di cui sopra sul tavolo da lavoro.

Isabella lo notò perché non c'entrava niente con tutto quello che avevano fatto, sembrava appoggiato lì apposta per essere visto. C'erano su delle scritte indecifrabili, strane.

Lo indicò incuriosita chiedendo cosa fosse.

-È una cosa di Ferb.- disse Phineas stringendosi nelle spalle.

Scoccavano in quel momento le cinque del pomeriggio.

-Questo- disse Ferb facendola trasalire -È un pacco di vero, delizioso afternoon tea inglese che mi ha spedito mia cugina Eliza stamattina.-

-Delizioso?- ripeté Isabella interessata.

-Il migliore che c'è.- dichiarò Ferb con un moto di orgoglio patriottico negli occhi blu scuro.

-Forte.- disse lei.

Phineas non capiva cosa ci potesse essere di forte in una cosa del genere.

Aveva appena costruito una pista di pattinaggio lunga dieci metri nel suo modesto cortiletto di casa. Quello sì che era forte!

Però Ferb era così fiero quando li condusse dentro e preparò quell'intruglio scuro per tutti e tre che non se la sentì di rifiutare. Aveva scaldato la teiera, quella bella di porcellana che la mamma usava solo rarissime volte quando c'erano ospiti, messo le foglie, versato l'acqua bollente, lasciato in infusione per tre minuti, poi aveva aggiunto il latte e le zollette di zucchero. Sembrava esperto, e dire che non lo preparava mai.

Isabella sorseggiò il tè dalla sua tazza con aria a dir poco estasiata.

-Non ho mai bevuto del tè così buono!- disse schioccando la lingua.

-Errore- la corresse Ferb in tono da furbo -Non hai mai bevuto del vero tè.-

Lei gli sorrise, complice, e Phineas si sentì come se lo avessero appena escluso. Da quando Ferb si intendeva così tranquillamente con Isabella?

Guardò il liquido nero che riempiva la sua tazza. Avrebbe preferito un bicchiere di dolce limonata come quello che gli era stato offerto il giorno prima dalla signora Shapiro.

Decise di prenderne comunque un sorso, giusto per accontentarli, e pensò che non fosse tutto questo granché. Il sapore non gli dispiaceva, ma non lo faceva nemmeno impazzire, di sicuro non lo trovava delizioso come aveva sostenuto Isabella.

Non aveva detto niente ma si sentì addosso lo sguardo attento del fratellastro.

Lo stava guardando come se non volesse sprecare parole inutili per correggere la sua ignoranza.

Forse ce l'aveva ancora con lui per la sera prima?

Phineas si alzò -Ragazzi, andiamo a provare la pista!- esclamò. Era stata una richiesta, ma suonava quasi come una supplica.

-Oh, non credo che posso...- disse debolmente Isabella accennando al suo braccio rotto.

-Va tutto bene, ti tengo io, non ti faccio cadere.- le promise.

-No.- ripeté lei con più fermezza.

Perché ce l'hanno tutti e due con me?” Si ritrovò a pensare perdendo tutta la sua allegria.

Uscì fuori e trovò Candace che esaminava la pista.

-Phineas!- lo apostrofò quando lo vide -Si può sapere cos'è questo?-

Si risollevò un po'. -È una pista di pattinaggio!- disse tutto fiero -Vuoi provarla?-

Ma la sorella lo stava guardando arrabbiata.

-Sai di essere nei guai, vero? Quando arriverà la mamma...- cominciò.

-Almeno a lei potrebbe piacere.- la interruppe sconcertato –Pare che a nessuno importi più niente.-

Sembrò che Candace restasse colpita da quanto aveva detto, perché si azzittì di colpo. Lanciò una rapida occhiata alla casa e poi si rivolse di nuovo a lui.

-Cosa vuoi dire?-

-Isabella non la può provare perché ha il braccio rotto... e nemmeno Ferb vuole più farlo.-

-Perché, allora, hai fatto proprio questa cosa?-

Phineas ci pensò su. Stava per dire che lo aveva fatto perché era una ficata, ma di colpo quella non gli sembrò più una ragione sufficiente -Non lo so.- ammise alla fine -Avevo lasciato il progetto a metà. Non mi piace lasciare le cose a metà.-

Forse, molto più semplicemente, non aveva considerato che qualcun altro avrebbe potuto non apprezzare il suo progetto. Aveva pensato solo alla propria realizzazione personale. Ma adesso non si sentiva più sicuro.

-Avresti potuto fare qualcos'altro- aggiunse Candace -Qualcosa che potesse usare anche lei.-

Capì dal suo tono che in realtà lei aveva voluto dire “Avresti potuto non fare niente”.

Fissando il frutto del suo lavoro, venne improvvisamente fulminato da un'idea.

-Candace, sei un genio!- gridò, anche se l'idea era venuta a lui -Vieni con me.-

Le prese la mano e la trascinò con sé, ignorando la sua faccia sconvolta.






Piccola nota: Se per caso Phineas e Ferb hanno già costruito una pista di pattinaggio chiedo scusa. Purtroppo non ho visto tutti gli episodi.

  
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