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Autore: Em Potter    28/08/2012    8 recensioni
Questa è la storia di una ragazza che subisce un profondo cambiamento, che da ragazzina timida e profondamente infantile diventa una donna forte e coraggiosa.
Lei è Ginny Weasley, e questa è la sua storia.
Dalla storia:
«Ho detto la pura verità a tutti gli studenti della mia scuola.» disse Silente serio. «E la verità è che tu sei un'innocente capitata a favore di Lord Voldemort al momento giusto e proprio come voleva e sperava lui.»
«Sono una debole e T-Tom R-R-Riddle ha sfruttato la mia debolezza...»
«Lord Voldemort ha sfruttato il tuo coraggio. E solamente un atto di coraggio del genere poteva garantirgli la rinascita, solamente il tuo coraggio, Ginny Weasley. Fidati, Voldemort è abilmente furbo nel scovare le sue vittime e non avrebbe continuato con te se non fosse assolutamente certo di che persona sei. Ha cercato di scoprire tutto di te, proprio per questo.»
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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ES... MA FACCIAMO CHE SIGNIFICA ESERCITO DI SILENTE.

 

PER ORDINE DELL'INQUISITORE SUPREMO DI HOGWARTS
tutte le organizzazioni, società, squadre, gruppi e circoli di studenti 
sono sciolti a partire da questo momento. 
Qualsiasi studente che costituisca, o appartenga, a un'organizzazione, 
società, gruppo o circolo che non siani stati approvati dell'Inquisitore Supremo sarà espulso.

Quando il messaggio scritto a caratteri cubitali della Umbridge fu appeso alle pareti delle Sale Comuni di tutte le Case, i ragazzi che avevano partecipato alla riunione alla Testa di Porco piombarono sui tre fondatori del gruppo di difesa a colazione, chiedendogli se avessero visto il cartello e chiedendo anche se dovessero continuare nonostante quell'avvertimento di espulsione della rospa. Ovviamente, si sarebbe fatto lo stesso: un disgustoso e vecchio rospo non avrebbe impedito un bel niente a quei ragazzi. Dopo che ad Hermione venne una notevole crisi di nervi e dopo che Ginny corse più veloce di Bolt per impedire a Micheal e ai suoi amici di venire al tavolo dei Grifondoro e mandare in aria la copertura, la giornata trascorse in modo piuttosto normale. 
Poi, Hermione le disse che avevano trovato una stanza al settimo piano perfetta per esercitarsi, dove vi era una parete libera di fronte ad un enorme arazzo di Barnaba il Babbeo, e l'incaricò di fare il suo meglio per rintracciare gli altri e avvertirli. 
"Micheal! Oh, sono contenta di averti trovato!" 
Ginny sospirò e fermò Micheal, che stava passando vicino alla serra di Erbologia per il suo corso, dandogli un rapidissimo bacio sulle labbra. Era stata una giornata molto pesante per la ragazza (Luna Lovegood alla penultima ora le aveva fatto una cronaca dettagliata di cosa fossero gli Elipodi, mettendo in difficoltà la sanità mentale di Demelza), che non aveva fatto altro che correre a destra e a sinistra cercando di rintracciare più persone possibili e, naturalmente, col desiderio di avvertire per prima la Chang e la sua orribile amichetta, prima che Harry potesse entrare in azione e la Chang potesse mettere in atto il suo piano di rimorchio. 
"Cosa succede?" chiese freddamente Micheal, che era ancora arrabbiato con la fidanzata per la faccenda di Smith. 
"Succede che abbiamo trovato il posto per le esercitazioni" 
"Davvero?" gli occhi del ragazzo brillarono. 
"Sì, alle sette e mezza fuori alla statua di Barnaba il Babbeo al settimo piano... capito?" 
"Capito, lo dirò agli altri due. Chi manca ancora che lo deve sapere?" 
"Credo... quella Chang e la sua amica" rispose Ginny enfatizzando sulla parola quella, cosa che irritò particolarmente Micheal perchè si accigliò e la fissò piuttosto male, mentre incrociava le braccia al petto. 
"Cho e Marietta" disse il ragazzo, e quella volta fu lui ad enfatizzare sui nomi delle due. Che poi... Marietta? Ma che razza di nome aveva, quella ragazza? I genitori dovevano avere avuto una botta in testa prima di chiamarla in quel modo, "sono delle mie care amiche, quindi se ti secca posso avvertirle direttamente io" 
Ma per carità! pensò Ginny disperata. Cho e Marietta erano delle sue care amiche? Ma da quando in qua Micheal se la faceva con due Corvonero più grandi di lui e soprattutto... come mai Micheal non le aveva mai parlato di quelle due oche?
"Mi secca? E chi l'ha detto questo?" sbottò lei, fingendo di essere offesa. 
"Oh... beh... credevo..." balbettò Micheal imbarazzato, perchè il tono della ragazza era stato molto convincente. 
"Non importa, ma da quando tu e Cho Chang siete amici?" 
"Faccio parte della squadra di Quidditch di Corvonero, abbiamo stretto un forte legame di amicizia da poco" 
... un forte legame di amicizia da poco! lo scimmiottò Ginny mentalmente, fissando il fidanzato col sopracciglio alzato. Ma quello non era il momento di fare la gelosa, anche perchè in quel periodo non la smetteva mai di fare la gelosa quando si trattava di quella sua acerrima nemica di nome Cho Chang, la ragazza espressiva quanto un cipresso morto e dai delicati tratti asiatici.
"D'accordo..." borbottò Ginny facendo un sorriso stiracchiato, cercando di sembrare più allegra possibile. "Adesso devo correre ad avvisarla, sai... questa di Erbologia è la mia penultima lezione e non ho voglia di sentirmi in colpa di non aver avvisato qualcuno quando saremo nella stanza al settimo piano. Ehm... dove sono Cho e Marietta?"
"Credo che abbiano finito, hanno un'ora buca" rispose prontamente Micheal. 
"Grazie mille, tesoro. Ci vediamo alle sette e mezza allora?" 
"Certo!" 
E scambiandosi un bacio, Micheal si affrettò a raggiungere la serra dove la professoressa Sprite era appena entrata e stava distribuendo delicate piantine dall'aria letale. Ginny doveva agire in fretta: doveva trovare quelle due prima di tutti, e doveva muoversi. Notò che i suoi amici la stavano aspettando, ma non aveva tempo per farmarsi a chiacchierare con loro quando tra dieci minuti scarsi si sarebbe tenuta la lezione di Pozioni. 
"Avete finito di cianciare, voi due innamorati?" chiese Vicky ilare, avvicinandosi a lei e guardando nella direzione della serra. "Che cosa vi stavate dicendo? Ho sentito che hai nominato il nome di Cho Chang e Marietta Edgecombe e allora..." 
"Vi spiego più tardi cosa c'entrano quelle due nella mia incasinatissima situazione sentimentale" tagliò corto Ginny, sotto lo sguardo divertito di Christopher e Demelza, allarmati dal fatto che l'amica avesse utilizzato parole comeincasinatissima situazione sentimentale. "Ma adesso non posso perchè devo andare. Prendete voi il mio occorrente per Pozioni, spero di fare in fretta e di evitare una punizione da Piton" 
"Non puoi arrivare in ritardo!" protestò Ritchie, ripensando alla scena di mesi prima quando lei e Selwyn si erano azzuffati davanti a tutta la classe e davanti a Piton, con l'inaspettato salvataggio in extremis di Astoria Greengass. 
"Sì, non puoi arrivare in ritardo!" replicò velocemente Demelza, dando man forte al ragazzo.
"Hanno ragione, Piton si incazzerà come un beduino nel deserto del Sahara" convenne William, con appena l'ombra di un sorrisino.
"E questa da dove ti è uscita?" inorridì Christopher, scoppiando a ridere senza curarsi di disturbare la lezione di Erbologia. 
"Lascia perdere il beduino, tu non devi dare a Piton filo da torcere" disse Demelza accigliata.
"Così mi fate fare tardi sul serio... prendete la mia roba, arrivo in un attimo!" 
Senza far aver loro il tempo di salutarla o di rivolgerle un cenno, Ginny sfrecciò velocemente via e si catapultò dall'altro lato del castello dove c'era la Torre di Corvonero, sicura che Cho Chang e la sua amica Marietta Edgecombe, dopo aver spettegolato continuamente per la scuola e per i bagni delle ragazze, fossero dirette su alla Torre da brave bimbe com'erano. In fondo, erano passati pochi minuti dall'ultima lezione e dovevano già essere di ritorno e... Ginny non aveva mai avuto ragione più di quella volta. Mentre si dirigeva a passo svelto verso il corridoio in cui si trovava la Torre di Corvonero, da un bagno lì vicino spuntarono proprio le due ragazze come aveva previsto. 
"Ehm... Cho? Marietta?" fece Ginny alquanto impacciata. 
"Sì?" chiese Cho distrattamente, che sicuramente stava spettegolando con la sua amica. 
"Ma tu sei Ginny Weasley, giusto?" intervenne Marietta, in tono molto altezzoso e quasi annoiato. "Sei la fidanzata di Micheal Corner? Sì, Micheal ci ha detto che avevi i capelli rossi e tantissime lentiggini sul viso così" e indicò il viso della ragazza.
"Sì, sono la fidanzata di Micheal. Comunque, ho un messaggio da parte di Harry..." 
"Hai un messaggio da parte di Harry per me?" ripetè Cho Chang animandosi, e Marietta iniziò a ridacchiare senza ritegno. 
"Un messaggio da parte dei fondatori del gruppo di difesa per te e Marietta" la corresse freddamente la ragazza, tirando nervosamente su col naso. L'espressione di Cho parve essere delusa, ma ascoltò attentamente il messaggio che Ginny stava comunicando alle due. "... e quindi dovete trovarvi lì alle sette e mezza, se vi interessa ancora partecipare alle esercitazioni. Va bene?" aggiunse. 
"D'accordo" dissero all'unisono entrambe e dopo un distratto cenno di saluto, si voltarono e andarono via. Anche Ginny si voltò, davvero contenta di aver avvisato le due ragazze prima di tutti, e corse velocemente verso i sotterranei dove si tenevano le lezioni di Piton. Corse per tutto il tempo e quando aprì la porta dell'aula, era leggermente in ritardo e aveva il fiatone per la corsa che aveva fatto: ne era valsa la pena. 
"Weasley, la lezione è cominciata due minuti fa" l'apostrofò Piton, ma non sembrava troppo severo. 
Certo, la lezione era cominciata solamente due minuti prima! 
"Cinque punti in meno a Grifondoro" 
Ma questo non significava che Piton avrebbe risparmiato di togliere punti a Grifondoro, ovviamente. 
Cercando di non guardare dalla parte dei Serpeverde e soprattutto dalla parte di Astoria Greengass, Ginny borbottò delle misere scuse per educazione e andò a sedersi accanto a Ritchie, dove era messa tutta la sua roba. Era stata piuttosto veloce a trovarle ma dato che le due si erano perse in idiote considerazioni come "il messaggio da Harryesclusivamente per Cho" oppure "la ragazza di Micheal con i capelli rossi e le lentiggini" aveva tardato di due minuti appena alla lezione. 
"Non doveva toglierci dei punti..." sbuffò Ritchie accendendo la fiamma del suo calderone. 
"Sì, e quando mai Piton non coglie l'occasione di togliere punti a Grifondoro?" sibilò la ragazza, contrariata. Poi, colta alla sprovvista da Vicky che si era protesa verso di lei per sapere cosa c'entrassero Cho e Marietta nella sua incasinasissima situazione sentimentale, le abbaiò contro di starsene seduta al suo posto e che avrebbe detto tutto dopo Pozioni... oppure dopo le esercitazioni segrete. 




Ginny avvertì prontamente i tre ideatori del gruppo di aver già riferito il messaggio alla Chang e alla sua amica, e l'espressione stranissima di Harry quando la ragazza raccontò tutto nei dettagli era impagabile... così divertente che Ginny gli avrebbe volentieri riso in faccia e attaccato un cartellino in fronte con su scritto: loser. In compenso, lei ne avrebbe avuto un altro con la scritta: winner. 
La cosa certa però fu che tutte le persone che erano venute alla Testa di Porco ci sarebbero state. 
"Ciao..." disse una voce diversa che Ginny non riconobbe. Si voltò alla sua sinistra e si trovò faccia a faccia con un ragazzo alto, muscoloso e dalla pelle molto scura: Dean Thomas, un amico di suo fratello. Era insieme a Neville e sue ragazze ridoline di Grifondoro, ovvero Lavanda Brown e Calì Patil.
"Ciao, ragazzi" salutò lei distrattamente, che stava ancora pensando al modo in cui lei si era tolta dalle scatole Vicky e i suoi amici con le loro domande inappropriate nel posto sbagliato al momento sbagliato. 
"Non vieni su al settimo piano?" domandò Dean curioso. 
"Sì, certo che vengo!" ribattè Ginny con una smorfia, facendo al ragazzo un gran sorriso. 
"E vieni con noi o aspetti il tuo fidanzato di Corvonero?" 
"Io..." 
Ginny ci pensò velocemente su: Micheal non si vedeva da minuti, e pure loro non si erano dati proprio appuntamento per andare insieme al settimo piano quindi probabilmente il ragazzo già era lì sopra che l'aspettava impaziente. 
"No, non aspetto Micheal... vengo con voi" accordò e anche Neville fu felice di fare strada insieme a lei. 
"Allora, stai ancora con Micheal Corner?" chiese curiosa Calì, mentre si incamminavano. Mulinò la lunga treccia scura e guardò Ginny con intensità, ed evidentemente voleva davvero sapere la risposta a quel pettegolezzo. 
"Sì, sto ancora con Micheal" 
"Credevo vi foste lasciati, sai... senza offesa" continuò Calì imperterrita. 
"Lasciati?" ripetè Ginny aggrottando la fronte, senza capire dove la ragazza volesse arrivare.
"Sì, perchè lui passa molto tempo insieme a Cho Chang" rispose Lavanda informata. 
Passa molto tempo insieme alla Chang? PASSA MOLTO TEMPO INSIEME ALLA CHANG?
"Oh sì... sono amici e sono in squadra insieme" disse passiva la ragazza, cercando di non far notare agli altri che il fumo di rabbia le stava uscendo perfino da una parte da cui nessuno avrebbe fatto uscire un bel niente nemmeno a pagare. Quella Cho voleva sia prendersi Harry e sia prendersi Micheal... e allora tutto quell'amore per Cedric era già svanito? Beh, povero ragazzo: si stava decisamente rivoltando nella tomba. 
Dean, che durante tutto il discorso era stato in silenzio, tossicchiò sonoramente. Mentre Neville disse: "Ragazze, non fate così. Insomma, saranno pure fatti suoi se il suo fidanzato ha trovato un'amica... n-no?" 
"Hai ragione, Neville" convenne Ginny e questo chiuse la bocca alle due ragazze. 
"Voi siete andati al ballo insieme, vero?" chiese invece Dean, mentre salivano l'ultima scalinata per raggiungere il settimo piano. 
"Io e Neville?"
"Tu e Micheal" 
"Ho... diciamo... avuto un doppio cavaliere e Neville una doppia dama" 
Neville ridacchiò poi l'incredulità prese posto sul suo volto: davanti a loro c'era una porta, una porta che non c'era mai stata. 
"E questa porta?" fece Dean, spalancandola e avanzando in una stanza gigantesca. "Però! Che posto è questo?" aggiunse, quando vide i tre fondatori che esploravano la stanza con la stessa avidità con cui stavano iniziando ad esplorarla loro. 
Ginny non seppe se quella Stanza delle Necessità, come l'avevano chiamata i ragazzi, era sempre esistita ma da quel che stava sentendo era una stanza che appariva solo se ce n'era veramente bisogno e aveva sempre tutto quel che serviva a chi la cercava. Infatti, la Stanza delle Necessità era munita di manichini per esercitazioni, strani congegni e libri... un infinità di libri che tramutarono le pupille di Hermione in cuoricini rosa. 
Quando Harry cominciò a parlare, i ragazzi si sistemarono a terra e iniziarono ad ascoltarlo attentamente. Micheal sembrava piuttosto affettuoso con Ginny, quindi probabilmente voleva farsi perdonare da qualcosa... ma alla ragazza in quel momento non importava: non era mai stata più felice e con il fidanzato avrebbe fatto i conti quando le sarebbero girate le Pluffe. 
"Comunque... sì, Hermione?" 
"Credo che dovremmo darci un nome" rispose allegramente Hermione, la mano ancora alzata.
"Potremmo chiamarci Lega Anti-Umbridge?" propose speranzosa Angelina, capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro.
"O il Gruppo il Ministero della Magia è Deficiente?" suggerì Fred ilare, provocando varie risatine.
"Stavo pensando più a un nome che non lasci capire a tutti cosa stiamo facendo" intervenne di nuovo Hermione, lanciando uno sguardo torvo carico d'ammonizione a Fred, "così possiamo parlarne senza problemi anche al di fuori delle riunioni" aggiunse. 
Un nome perfetto? Ginny ne aveva già uno in mente niente male, e stava proprio per aprir bocca e suggerirlo quando la sua graziosa e acerrima nemica l'anticipò e con suo sommo orrore, si scoprì che aveva avuto la stessa sua idea come a leggerla nel pensiero. Che l'avesse davvero letta nel pensiero, quella arpia maligna? 
"Esercitazioni Segrete?" propose Cho Chang. "In breve ES, così nessuno capirà di cosa stiamo parlando!" 
Cho Chang voleva la guerra e che guerra sia. 
"Sì, ES va bene... ma facciamo che significa Esercito di Silente visto che è quello l'incubo peggiore del Ministero, no?" intervenne Ginny prontamente, alzando la voce per farsi sentire da tutti. Ci furono risatine e tutti approvarono quel nome per il loro gruppo, mentre la ragazza si ergeva in tutta la sua misera statura e rivolgeva a tutti un gran sorriso incoraggiante. 

ESERCITO DI SILENTE

Il nome fu scritto a caratteri grandi da Hermione in cima alla pergamena e da quel momento... si iniziava a fare sul serio. 
Iniziarono dalle basi perchè alcuni di loro avevano davvero della tecnica scadente e Ginny finalmente si sentì sè stessa: adorava farsi conoscere dal mondo per quella che era in quella quattro splendide mura della Stanza delle Necessità. Aveva dato prova delle sue grandi abilità da strega e dei suoi riflessi, e Harry l'aveva guardata e lodata: qualcosa in lui era sicuramente scattato, non la vedeva sicuramente più come l'impacciata sorellina di Ron e il dialogo con Hermione la scorsa sera bastava a dimostrarlo. 
"Expelliarmus!" gridò velocemente e la bacchetta di Micheal volò di nuovo via. 
"Fantastico, Ginny... bravissima!" le disse Harry allegro, passando dalla loro parte e dandole un piccolo colpetto sul braccio mentre le sorrideva. Ginny si scostò i capelli dalla fronte e ricambiò il sorriso, per poi notare che Micheal stava di nuovo mettendo il broncio: forse era geloso del ragazzo... forse era invidioso che la fidanzata l'aveva battuto più e più volte...
"Te lo sto lasciando fare... è buona educazione, no?" replicò lui altezzoso, mentre appellava la bacchetta. 
"Buonissima educazione"
"Sì... è stato assolutamente intenzionale" 
"Non ne avevo dubbi" 
"Expe... oh no... Expelliarmus! oh... scusa, Marietta!" stava dicendo Cho, a pochi metri da loro e Harry si avvicinò a lei con fare molto pratico e interessato. "Sei tu che mi innervosisci, prima mi riusciva!" aggiunse la ragazza, piagnucolando. 
"Andava bene... no, faceva schifo ma so che ti riesce perchè ti ho osservato da laggiù" disse il ragazzo, intercettando lo sguardo di Cho con un sorriso.
Ginny era così distratta da quei due che non aveva nemmeno notato che Micheal stava per disarmarla. 
"Expelliarmus!" gridò il ragazzo, e poi alzò i pugni in segno di vittoria. "Beh, adesso basta fare il gentiluomo!" 
"Accio bacchetta!" 
Sorvolando sul fatto che un avversario in un duello non avrebbe sicuramente guardato da un'altra parte, Ginny gliela fece passare buona e passò il suo tempo a farsi disarmare da Micheal: stava pensando ancora al dialogo tra Harry e la Chang e a quando lui le aveva detto che l'aveva osservata per tutto il tempo dalla fine della Stanza delle Necessità. 
Loro si piacevano, e questo era quanto. 




"Non è stata la lezione più fantastica di Difesa contro le Arti Oscure che abbiamo mai avuto?" chiese Hermione orgogliosa quella sera, quando nella Sala Comune restarono solamente lei e Ginny a riscaldarsi accanto al fuoco. 
"Sì, non sono mai stata così felice" 
"Micheal non sembrava pensarla così, vero?" 
"Mette il muso su qualunque cosa, cavolo! Poi se lui se la fa con quella Chang..."
"Che cosa?" l'interruppe Hermione, con vocina piuttosto squillante e fastidiosa. Era così fastidiosa che Grattastinchi soffiò arrabbiato e balzò immediatamente giù dalle gambe di Hermione per andare altrove. "Ron aveva ragione: questo gatto ha seri problemi" 
"Tipo la voce acuta della padrona?" gli suggerì Ginny divertita, beccandosi poi in cuscino in pieno viso. "Comunque sì, Micheal sta facendo amicizia con quella Cho Chang perchè stanno in squadra insieme e quindi... beh, passano il loro tempo insieme. Se lui passa il suo tempo con lei va benissimo, poi se Harry mi fa un complimento inizia a sclerare... ma ti pare?" 
"Gin... Micheal è geloso!" obbiettò Hermione con quella pazienza che faceva venire i nervi. 
"Anche a me da fastidio che quella Cho stia con lui" 
"Mmmh" 
"E non fare che la sai più lunga di me!" protestò Ginny perchè l'espressione di Hermione non prometteva nulla di buono. 
"Sai benissimo anche tu perchè Cho ti da tanto fas..." 
"Io ho davvero sonno, sai? Sono stanchissima, oggi è stata una giornata pesante" la interruppe la ragazza, con un tono d'urgenza nella voce perchè non voleva proprio sentirsi dire da Hermione quello che stava cercando disperatamente di nascondere a sè stessa. Hermione capì, perchè prima incrociò le braccia al petto e poi le sorrise, augurandole la buonanotte mentre Ginny cercava di non farle capire che stava letteralmente scappando da lì. 
Sicuramente, parlare con Hermione della sua incasinatissima situazione sentimentale non poteva non recarle confusione. 




Nelle due settimane che seguirono, l'Esercito di Silente andava sempre forte mentre si allenava duramente per combattere la teoria inutile di Wilbert Slinkhard che la Umbridge, imperterrita, continuava a far leggere alla classe ogni santo giorno.
Inoltre, Ginny aveva raccontato ai suoi amici della sua situazione complicata con Micheal e tutto il resto, omettendo la parte in cui parlava del quadratino amoroso che si era andato a formare tra lei, il ragazzo, Harry Potter e quella dannata Cho Chang, anche se quella furba di Demelza, che la sapeva sempre lunga su tutto come Hermione, sembrava aver capito tutto e dato che chiunque la sapeva più lunga di Ginny doveva tacere, Ginny mise a tacere Demelza. 
All'avvicinarsi della partita tra Grifondoro e Serpeverde, Ron diventava sempre più taciturno e ogni volta che la sorella lo incrociava per i corridoi era sempre piuttosto verde e sudaticcio: i Serpeverde avevano messo in atto un'ottima strategia per renderlo nervoso prima ancora che l'incontro iniziasse. Hermione aveva fatto promettere a Ginny che si sarebbe messa a vedere la partita accanto a lei, e quindi entrambe le ragazze andarono a posizionarsi sugli spalti con gli amici di Ginny che facevano baldoria dietro di loro. 
"Dai un bacio anche a me, Hermione?" la punzecchiò Ginny ilare, perchè Hermione aveva dato un bacio portafortuna sulla guancia di Ron, che era diventato tutto paonazzo e si toccava il punto in cui lei lo aveva baciato come se l'avesse sognato. "Uno piccolissimo, sulla guancia qui... proprio qui..." e indicò un punto sulla guancia, in modo assolutamente canzonatorio. 
"Ha-ha" fece Hermione sarcastica, ma sorrideva. "Volevo solo..." 
"Sì sì, ci sei riuscita alla grande" concluse la ragazza per lei, perchè quel volevo solo avrebbe di sicuro accompagnato un continuo del tipo: fargli tornare il buon'umore ed Hermione era davvero riuscita nel suo intento. 
"Non fare quella faccia!" protestò lei, incrociando le braccia al petto e guardando altrove. 
"Sai, è la stessa faccia che fai tu quando parli di me e della mia incasinata vita sentimentale" la rimbeccò Ginny con un sorrisino. 
"Ehm... Gin..." chiamò imbarazzato Ritchie da dietro agli spalti, "credo che tuo fratello stia per vomitare..." aggiunse, rendendole un piccolo binocolo e Ginny controllò meglio in campo per vedere se Ron stesse sul serio vomitando l'anima dal nervosismo. 
"Allora?" chiese Hermione agitata. 
"Va tutto bene, è solamente nervoso... sono sicura che non darà spettacolo" 
Certo, non avrebbe dato uno spettacolo di quel genere ma avrebbe dato di sicuro uno spettacolo di un altro genere... tipo quello di non parare nemmeno una volta perchè troppo nervoso e occupato ad ascoltare i cori Serpeverde per tentare di far vincere Grifondoro. La partita era iniziata in fretta, ma Ginny avrebbe dato qualsiasi cosa per infischiarsene della prestazione di suo fratello: la prima volta, Ron si era tuffato a braccia aperte col risultato che la Pluffa gli era passata proprio in mezzo mentre durante la sua seconda volta, si era lanciato in avanti come nuotando a cagnolino e la palla l'aveva sfiorato il braccio ed era finita proprio nell'anello centrale... tutto coronato da una filastrocca spregevole. 

Perchè Weasley è il nostro re
ogni due ne manca tre
così noi cantiam perchè
perchè Weasley è il nostro re. 

Weasley è nato in un bidon
ha la testa nel pallon 
vinceremo noi perchè
perchè Weasley è il nostro re. 


Alla fine, Grifondoro riuscì comunque a vincere perchè Harry acciuffò il Boccino da sotto al naso di Malfoy, ma...
"Squalificati" mormorò Angelina Johnson con una voce sepolcrale, quella sera nella Sala Comune. Ginny e gli altri erano appena ritornati dalla cena e avevano scoperto che, dopo la baruffa in campo avvenuta tra Harry e George contro quella infida serpe di Malfoy, la Umbridge aveva deciso di squalificarli... "A vita. Niente Cercatore e niente Battitori... ora che accidenti facciamo?"
"Oh, è così ingiusto! Insomma... e Tiger, che ha tirato quel Bolide dopo il fischio? Lui l'ha squalificato?" chiese Alicia Spinnet, stordita.
"No!" fu Ginny a risponderle, seduta su un lato della poltrona di Harry insieme ad Hermione e con tutto il resto della squadra in cerchio attorno a loro. "Avrà solo una punizione, ho sentito Montague che ne rideva a cena" aggiunse. 
"E squalificare Fred che non ha fatto nulla!" sbraitò ancora Alicia. 
Sì, perchè la Umbridge non solo aveva squalificato a vita Harry e George... ma anche Fred. 
"Io vado a letto, forse è tutto un brutto sogno... forse mi sveglierò domani mattina e scoprirò che non abbiamo ancora giocato" annunciò Angelina, alzandosi lentamente dal divano con sguardo quasi assente. Alicia e Katie la seguirono, e poco dopo anche i gemelli si trascinarono a letto lasciando i tre ragazzi da soli, che ancora si chiedevano dove fosse finito Ron. 
"Quella canzone... l'hanno fatto di proposito!" sbottò Ginny infuriata, cercando di eliminare dalla mente quella sciocca canzoncina. "Mi dispiace davvero tanto..." aggiunse rivolta al ragazzo, dandogli un piccolo colpetto sulla spalla mentre si alzava dal bracciolo della poltrona. "Vado a letto, magari è veramente un brutto sogno" e con un cenno di saluto a Harry ed Hermione, si allontanò e salì la scala a chiocciola che conduceva nei dormitori femminili. 
Quando aprì la porta, trovò Demelza ad aspettarla seduta sul suo letto. 
"Sei ancora sveglia?" domandò stupidamente Ginny mentre sgranava gli occhi, sorpresa. 
"Che ti aspettavi?" la rimbeccò l'amica, alzandosi e aggiustando le lenzuola del baldacchino. "Vick si è appena addormentata ma ti stavamo aspettando tutte e due, quindi non dire che non ti pensiamo mai. Allora, la Umbridge li ha davvero squalificati a vita?" 
"Sì" rispose la ragazza, iniziando a spogliarsi e infilarsi il pigiama. 
"Vedi il lato positivo..."
"C'è un lato positivo?"
"In questo caso sì" rispose Demelza con un sorrisino. "Angelina Johnson farà altri provini perchè alla squadra serviranno... uhm, fammi pensare... due Battitori che possano compensare i gemelli e un Cercatore altrettanto in gamba per sostituire il tuo Potter" 
"Il mio Pott...?" 
"Oh, non hai ancora capito?" la interruppe Demelza impaziente, ma era raggiante. "Adesso potrai entrare in squadra!"







Angolo autrice
Beh, questo capitolo si concentra molto sull'Esercito di Silente e sul fatto che Micheal Corner sta iniziando a frequentare Cho Chang: infatti sappiamo che dopo che si lascia con Ginny si mette con lei, e volevo far estaurare loro un forte legame di amicizia. Lo stesso avverrà per Ginny e Dean, anche se da questo capitolo sembra ancora troppo presto, però Dean avrà un ruolo importate d'ora in poi. Ho trovato comica la scena iniziale, mentre durante le scene finali si cambia obbiettivo: l'Esercito di Silente è passato in secondo piano, perchè in primo piano c'è il Quidditch. 
Spero vi piacciano i vari dialoghi e le vicende. 
Baci!
  
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