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Autore: Veronica Malfoy    03/09/2012    3 recensioni
La storia si svolge dopo la guerra vinta da Voldemort,Harry e Ron sono morti.
Ora, immaginate che al posto delle bacchette ci siano le pistole, al posto delle scope i cavalli, al posto del mondo magico il Texas; Hermione, dette Trinità, è la fuori legge numero 1, che Voldemort e i suoi Mangiamorte non riescono a catturare, ma solo uno riuscirà a catturare il cuore della ragazza, il vice sceriffo Draco Malfoy...
Spero che vi piaccia, fatemi sapere.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Narcissa Malfoy, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Capitolo 3
 
Hermione*
 
Qualche raggio di sole entra nella cella in cui sono rinchiusa, andando a posarsi sul mio viso sporco di polvere e pieno di graffi; c’è un secchio con dell’acqua sporca, dove posso vedere il mio riflesso, non sembra neanche il mio, non so da quanti giorni sono chiusa là dentro, ma devono essere un paio.
Le ore sembra che non passano mai, non so neanche di preciso se sono passate ore, minuti o addirittura pochi secondi da quando mi sono svegliata, non riesco a capire dove sono, poi improvvisamente sento il rumore di passi di qualcuno, spero che non sia chi penso…e invece…eccolo lì Draco Lucius Malfoy, che mi guarda dall’alto in basso, mettendo in mostra la sua divisa con dei distintivi appesi, che brillano anche con quella poca luce.
“Mezzosangue finalmente ti sei svegliata, non sai quanto desideravo rivederti dopo tutto questo tempo”dice
“E da quando t’interessa vedermi?”
“Da quando catturarti, è diventato il mio unico obbiettivo”
“Da uno come te mi aspettavo che puntassi a qualcosa di più alto”dico
“Vero, ma quando Potter è morto e il Signor Oscuro ha preso il comando, ha chiesto ad alcuni dei suoi seguaci, di catturarti”
“Ah sì, com’è che mi chiamate?La mano destra del diavolo?”
“Trinità, la mano destra del diavolo…ma stai tranquilla non ti servirà ricordarti questo nome, perché domani all’alba sarai giustiziata in pubblico”.
“Comunque una cosa non me la sarei mai aspettata da te, non mi sarei mai aspettato che ti fermassi nell’oasi più comune, dove sapevi benissimo che qualche mangiamorte era appostato lì”io punto lo sguardo fisso per terra, lo alzo solo nel momento in cui sento il tintinnio delle chiavi tirate fuori dalla tasca, apre la cella, entra, e la richiude, ora siamo noi due da soli in una cella, lui si china per raggiungere la mia altezza e mi dice:
“Sai, il mio compito non è solo quello di catturare i fuori legge, ma anche quello di farli parlare…e il tuo interrogatorio inizia ora”fa una breve pausa e poi prosegue
“Perché ti eri fermata proprio lì?”
“La sete colpisce anche i fuori legge”
“Si ma…ora parliamoci chiaro, sappiamo benissimo che sei brava con la pistola, fin troppo brava, sappiamo benissimo che il tuo soprannome ti rispecchia alla perfezione, ed è per questo che sono convinto che tu li ti sei fermata non per te, ma qualcun altro”
“Stai cercando di dire che mi sono fermata lì per Elen?”
“Esattamente”
“E’vero mi sono fermata soprattutto per lei, perché aveva sete, ma anche perché il cavallo non ce la faceva più, e anch’io avevo bisogno di acqua”
“Tu potresti resistere benissimo, una bambina di sette anni un po’di meno”
“Sì è vero, sarebbe morta se non mi fermavo”
“Ed è per questo che ti sto facendo queste domande, perché ti sei fermata per la figlia di un mangiamorte, non sarebbe stato meglio se l’avessi lasciata morire?”
“No”
“Perché?”
“Perché Elen è una bambina costretta a fare una vita non adatta a lei, inizialmente cercava di farsi vedere forte, senza sentimenti, ma poi con le parole giuste si scopre che è una bambina fragile…e poi, dopo aver ascoltato quella conversazione, lo è diventata ancora di più”
“Quale conversazione?”
“All’oasi ha sentito Voldemort che diceva che Elen è sua figlia”alzo gli occhi, e vedo che Malfoy non ha la stessa espressione dura che aveva prima
“Ma che stai dicendo?”
“Non lo sapevi? Non sapevi che il padre di Elen è Voldemort?”in quel momento si tira su in piedi e mi tira un calcio dritto in pancia poi mi urla
“SEI UNA BUGIARDA, COME OSI DIRE COSE DEL GENERE, HAI INSULATO IL NOME DEL SIG.OSCURO E QUELLO DEI MALFOY!SEI SOLO UNA SUDICIA E SPORCA MEZZOSANGUE! NON OSARE MAI PIU’MENIRMI!”poi esce richiudendo la porta alle sue spalle…
 
Draco*
 
Come si permette quella sudicia mezzosangue, ha insultato il nome dei Malfoy e quello del Sign.Oscuro; Elen figlia di Voldemort?no non può essere
“Ti vedo pensieroso Draco, cosa è successo?”mi chiede Blaise
“No pensavo solamente alla mezzosangue”rispondo
“Allora ci sei andato a farle visita, come mai?”
“Volevo capire perché si era fermata proprio a quell’oasi”
“E lei che ti ha detto?”
“Che si era fermata per Elen”
“E allora?non vedo qual è il problema”
“Il problema è che Elen è la figlia di un mangiamorte e quindi anche lei è in un certo senso sua nemica, non poteva lasciarla lì, perché se l’è portata dietro?”
“Non lo so, però in ogni caso è stato a nostro favore…ora andiamo il Sign,Oscuro ci sta aspettando”così ci alziamo e a piedi raggiungiamo Riddle Manor, all’ingresso ci sono alcuni mangiamorte, che però ci fanno passare appena ci vedono; raggiungiamo il grande salone, dove c’è un lungo tavolo accuratamente apparecchiato, sparsi per la sala invece, molti invitati chiacchieravano tra loro, c’era Bellatrix con il marito, c’era Theodor Nott e i suoi genitori, c’era Tiger e Goyle e le loro famiglie,c’era anche Pansy Parkinson e Astoria e Daphne
“Draco, Blaise, stavo iniziando a preoccuparmi, stavamo aspettando solo voi per iniziare il banchetto”dice Voldemort
“Scusate il ritardo mio signore”diciamo in coro inchianandoci
“Signori, poiché tutti gli invitati sono presenti, possiamo accomodarci e iniziare la cena, per festeggiare la cattura della mezzosangue, ma anche per festeggiare il ritorno della piccola Elen!”dice, volto lo sguardo e da una porta avanza nella stanza mano nella mano con mia madre, le guardo con dolcezza, sono le persone più care che ho, da quando mio padre è morto, posso contare solo su di loro, ci facciamo forza a vicenda, è stato un duro colpo per me vedere il corpo di mio padre staso per terra durante un inseguimento, a causa di un proiettile sparato proprio dalla mezzosangue, l’ha colpito in pieno sul cuore; per me è stato difficile non piangere, ma ho resistito, mia madre invece non ce l’ha fatta è stata male per molti mesi; fortuna che c’era Elen, era piccola quando è accaduto tutto ciò, quindi non comprendeva quanto accaduto, ma nel suo piccolo cercava di rallegrarci, ed è per lei che mia madre si è fatta forza ed ha ricominciato a vivere.
Ci mettiamo seduti al tavolo, Elen è davanti a me,vicino a lei c’è mia madre, da quando hanno ritrovato la mezzosangue, non ho avuto modo di parlarle, per il momento mi limito a guardarla, lei è impegnata a parlare con un bambino,  poi la osservo per bene, e noto una cosa a cui non ho mai dato molta importanza: i suoi occhi, sono scuri neri, non azzurri come i miei, o quelli di mio padre, poi il mio sguardo si dirige verso gli occhi del Sign.Oscuro, neri come quelli di Elen; per un momento penso al fatto che la mezzosangue magari non stava mentendo, poi mi do dello scemo da solo, sarà una coincidenza…
 
Hermione*
 
Ancora mi fa male la pancia per quel calcio tirato da Malfoy, mi tiro su a sedere con fatica, non riesco a stare ferma senza fare niente, devo scappare, ma sono troppo debole per farlo da sola, così sto seduta, appoggiata alla parete della cella, aspettando la mia morte, finche un tintinnio di chiavi mi fa alzare lo sguardo, e davanti a me ritrovo una delle persone di cui ho più bisogno, uno dei miei più cari amici: Neville.
“Hermione”
“Neville”
“Oddio ma come sei ridotta?”mi guardo e, in effetti, vedo che non ho un bell’aspetto, il viso tutto impolverato, pieno di graffi e ho un labbro spaccato.
“Neville che ci fai qui, pensavo che ti avessero ucciso?”
“No mi usano come schiavo a casa Malfoy”
“E allora che ci fai qui, potrebbero ucciderti se ti vedessero qui fuori”  
“Forse, ma sono tutti a Riddle Manor a festeggiare la tua cattura, quindi mi sono precipitato qui, gli elfi mi hanno dato una mano a scappare; e ora io darò una mano a te”  
“Grazie Neville sei un amico”
“Senti, ho un piano; tra poco porterò il tuo cavallo sotto la finestra della tua cella, lì sotto c’è un mucchio di fieno, l’unica cosa che devi fare è buttarti, le sterpaglie attutiranno la caduta, ti lascerò sopra la cella una pistola, dovrai solamente salire in sella e scappare, ok?”
“Sì, ma tu vieni con me”
“Non posso”
“Cosa?Perché?”
“Perché ogni schiavo ha un braccialetto tipo GPS, e se vengo con te sarò rintracciabile”
“Ma non voglio lasciarti qui”
“Hermione, io ormai sono uno schiavo, tu puoi ancora sperare in una vita libera”
“Ma…”
“Dai preparati, vado a prendere il tuo cavallo”dice uscendo.
Sono in momenti come questi che capisci cos’è l’amicizia vera, ma ora mi devo alzare se voglio vivere, così mi faccio forza e riesco a mettermi in piedi, poco dopo sento un rumore di zoccoli, mi affaccio dall’alta finestra e vedo Neville che tiene fermo Draco, sotto la  finestra c’è il mucchio di fieno di cui mi parlava; Neville mi fa segno di saltare, devo tirare fuori il coraggio, è un bel salto da fare, ma ci devo riuscire, chiudo gli occhi, aspetto un istante, mi do una leggera spinta e cado tra il fieno; certo l’atterraggio non è dei migliori però se non c’era il fieno mi sarei fatta male sul serio.
“Hermione sbrigati, salta in sella”
Mi affretto a montare su e impugno la pistola che mi porge Neville
“Ora vai”
“Neville non posso lasciarti qui”
“Hermione se vengo con te, ci troveranno subito, moriremo sia io che te, è meglio che io resto qui”
“Neville, però io ti prometto che tornerò a prenderti ok?”
“Va bene, ma ora va”
“Grazie mille Neville, sei un amico, mi hai salvato la vita”
“E’stato un piacere”
“Ciao Neville”
“Ciao Hermione, buona fortuna”
Sprono il cavallo e mi allontano,appena esco dai confini del villaggio mi giro, e vedo rientrare Neville a Mlafoy Manor e penso:ti giuro che ti salverò la vita amico mio; poi riparto per il mio viaggio verso il nulla.
 
…………..CONTINUA……….
  
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