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Autore: SHIERU    06/09/2012    12 recensioni
Come vi sentireste se un giorno, al vostro risveglio, vi ritrovaste nudi e sudati in una camera d'albergo, con un gran mal di testa e senza alcun ricordo della sera precedente? E soprattutto, come reagireste se scopriste che, altrettanto nudo e sudato, il vostro nemico di sempre sta dormendo accanto a voi? (HarryxDraco - 7 capitoli, conclusa)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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il sapore delle tue labbra

Capitolo VII : Il sapore delle tue labbra.

 

Da quando se n’era andato a pranzo, Draco non aveva fatto altro che tenere il muso tutto il giorno.
Nemmeno la corsa ridicola che Harry aveva fatto per acchiapparlo, prima che si allontanasse troppo, era riuscita ad ammorbidirlo.
L’unico commento che aveva fatto in merito, era che quel dannato anello gli impediva persino di restare due minuti da solo.
Potter non poteva dargli torto, però quella reazione gli sembrava un po’ esagerata.
Malfoy infatti, aveva preteso che Harry si sedesse a cinque metri esatti da lui, tant’è vero che adesso i due si trovavano seduti ai poli opposti del bancone del bar, come due perfetti sconosciuti.

Con un sospiro sconsolato, Harry torturò con uno stecchino la fetta di limone che galleggiava nella sua acqua brillante.
Immaginò che fosse la testa dura e incomprensibile di Malfoy, e si sentì meglio.
Mentre ghignava per quella sua stramba associazione, un ragazzo piuttosto slanciato gli venne addosso, scontrandosi contro la sua spalla.
Prontamente, Harry lo afferrò per un braccio, evitandogli la caduta.
Il mago, scostandosi alcune ciocche castane dagli occhi, si aprì in un sorriso imbarazzato.
"Grazie" mormorò. "Mi hai salvato da una bella figuraccia".
"Figurati, non c'è problema" rispose l’altro, ricambiando il sorriso.
"Mi dispiace esserti venuto addosso, posso offrirti qualcosa per rimediare?".
Harry si soffermò sulle labbra invitanti del ragazzo e, di sfuggita, gettò uno sguardo a Draco.
Il biondo lo stava guardando con una strana espressione, quasi volesse saltargli addosso e strangolarlo ; tuttavia, non appena i loro occhi si incrociarono, Malfoy distolse immediatamente lo sguardo, nascondendo un lieve rossore.
"Perché no?" rispose infine Harry, tornando al suo interlocutore.
"Però niente di alcolico! Sto cercando di smettere" scherzò.
"D'accordo. Allora due cocktail analcolici al caffè per favore" ordinò per lui il ragazzo, ridendo.
Potter inarcò un sopracciglio.
"Come facevi a sapere che questa è una delle mie bevande preferite?" chiese.
Sul viso dell'altro mago si disegnò un’espressione furba.
"Era scritto sulla Gazzetta del Profeta" spiegò. "Le cento cose che avreste sempre voluto sapere su Harry Potter".
Harry si lasciò sfuggire una risata.
"Allora mi avevi riconosciuto" civettò. "Io invece con chi ho il piacere di parlare?".
"Eric Nolan" rispose il giovane, allungando la mano destra verso di lui.
"Molto piacere" replicò Harry, stringendogliela.
"Dimmi Eric, cos'altro ti ricordi di quella lista?" chiese poi, sorseggiando la schiuma del caffè.
"Mh...”.
Gli occhi verde acqua di Eric brillarono pensierosi.
“Ad esempio che da quando hai visto il documentario sul campionato europeo del 1932, non ti perdi una partita degli Appleby Arrows”.
Harry si sciolse in una risata.
"Davvero queste sono le cose che avreste sempre voluto sapere su di me? A me sembra solo una lista di cose inutili".
"Forse è vero che sono cose inutili, però sono proprio queste le cose che ti avvicinano alla gente” replicò Eric.
“Non so, ma sapere che la prima volta che hai parlato con una ragazza le hai praticamente sbavato il succo di zucca in faccia ti fa sembrare più umano" rise.
"Non credevo di essere un alieno!" scherzò Harry, ricordando la terribile figuraccia che aveva fatto con Cho Chang.
Eric aprì in un sorriso sincero.
"Sai cosa intendo..." ribatté.
"E poi, alcune di quelle cose erano davvero interessanti" aggiunse, cambiando tono di voce.
"Ad esempio?" .
Lo sguardo di Eric si fece più intenso.
"Numero sessantanove : " citò lentamente.
"Improbabile etero confuso, dichiaratamente gay dal 1998".
Harry socchiuse le labbra, pronto a rispondergli, ma prima che potesse farlo, la figura snella di Malfoy si intromise tra di loro, anticipandolo.
"Tutto questo è davvero emozionante, ma credo che manchi un punto molto importante da quella lista" sibilò Draco, appoggiandosi languidamente al bancone.
Eric corrugò le sopracciglia confuso.
Malfoy si aprì in un ghigno soddisfatto e, con tutta la sensuale cattiveria di cui era capace, si leccò le labbra.
"Numero centouno : " cominciò.
Con un gesto calcolato, alzò la mano sinistra, mostrando la fede.
"Sposato" sussurrò con soddisfazione.
Eric arrossì imbarazzato, sgranando gli occhi.
"Oh, io...non pensavo" farfugliò. "Scusate, ma è meglio che vada adesso"
"Sì, decisamente" concordò Draco con acidità.
Eric lo ignorò, rivolgendosi ad Harry.
"E' stato un piacere averti conosciuto" disse.
"Ah, anche per me!" replicò Potter, preso alla sprovvista.
La reazione di Malfoy lo aveva colto talmente di sorpresa che non era riuscito a dire una sola parola.
Eric annuì, esibendo un sorriso di circostanza.
"Spero passerete una buona serata".
“Senz’altro!” lo punzecchiò Malfoy.
Eric rivolse loro un ultimo sorriso imbarazzato e, senza reagire alle provocazioni di Draco, si allontanò con dignità verso l’uscita.

Non appena se ne fu andato, Potter si risvegliò dal suo stato catatonico.
"C'era bisogno di essere così scortese?”.
"Visto il modo in cui ci stava provando e visto il tuo palese interesse, sì, ce n'era bisogno” rispose secco il biondo.
"Il mio interesse? Cosa ti importa di quello che faccio?!"
"Oh, m'importa eccome! Sai, non ci tengo a fare la figura del marito cornuto!".
“E chissà di chi è la colpa se ci siamo sposati, bella idea tingerti i capelli di nero, davvero!”
“Ah, sarebbe mia la colpa?! Sei tu che hai voluto usare il giratempo!” sibilò Draco, risentito.
"Beh, in ogni caso Eric non avrebbe mai saputo che eravamo sposati se tu non glielo avessi detto!" obbiettò Harry, sfuggendo all’argomento scomodo.
"Allora vedi che volevi combinarci qualcosa?".
"E anche se fosse?" lo provocò il moro.
"Non so, pretendevi di fartelo a cinque metri di distanza da me senza che io dicessi niente?" domandò Malfoy facendo una smorfia arrabbiata.
"Io non volevo farmi proprio nessuno, e comunque nel caso avessi voluto non avrei certo chiesto la tua opinione" lo freddò Potter.
"Ovviamente, tanto il marito tradito sono io! Figurati se ti importa della mia reputazione…".
"Ma le senti le stupidaggini che stai dicendo? Fino a poco fa continuavi non volevi nemmeno che ti rivolgessi la parola e adesso stai facendo questa scenata!".
"Io non-".
"Se non ti conoscessi penserei che sei geloso" lo interruppe Potter.
Draco arrossì lievemente.
"Figuriamoci" balbettò.
"E' solo che non mi piace fare la figura dello stupido".
"Sì, certo” rispose Harry sarcastico.
"Beh, se io ci provassi con un altro non ti sentiresti stupido? Chissà, forse saresti tu quello a essere geloso" lo provocò Malfoy.
Harry rifletté qualche secondo.
Come avrebbe reagito se Draco ci avesse provato con un altro?
La prospettiva di vederlo flirtare con qualcuno non lo entusiasmava particolarmente, ma ancora non riusciva a capire a cosa fosse dovuto il fastidio di quel pensiero.
Anche se, in realtà era meglio dire che non voleva ammetterlo.
“Allora?” lo incalzò Draco.
“Saresti geloso?”.
Harry socchiuse le labbra, ma la sua lingua sembrava essersi appiccata al palato, impedendogli diparlare.
Harry sapeva di dover rispondere, eppure non riusciva a farlo.
“Lascia perdere” sussurrò Malfoy, mentre il suo sguardo pieno di attesa si rabbuiava.
“Il tuo silenzio vale più di mille risposte”.

 

***

 

 

Erano passati tre giorni dall’ “incidente Eric”, come amava chiamarlo Harry.
Draco non sembrava averla ancora digerita e, anche se si sforzava di comportarsi normalmente, gli scherzi e le frecciatine con cui lo punzecchiava ad ogni occasione dimostravano che qualcosa non andava.
Potter avrebbe voluto chiarire la questione, discuterne, ma ogni volta che provava a farlo, Malfoy lo inceneriva con lo sguardo, impedendogli di proseguire.
Uno sguardo così bruciante che Potter iniziava a pensare che, se Draco avesse guardato la bistecca al sangue che aveva nel piatto con la stessa intensità, il filetto sarebbe diventato all’istante più che ben cotto.

“Draco?”.
Una voce fuoricampo attirò l’attenzione dei due ragazzi.
Malfoy si voltò sorpreso, facendo stridere leggermente la sedia.
Dietro di lui, un ragazzo alto, dai tratti vagamente esotici, lo fissava con intensità.
“Isaac!” lo riconobbe Malfoy.
“Che ci fai qui? Credevo che certi postacci pieni di vizi non ti piacessero” scherzò.
Il ragazzo accennò un sorriso, mettendo in mostra una fila di denti dritti e bianchissimi che risaltavano sulla sua pelle olivastra.
“A dire il vero, li denigravo solo perché non volevo che tu ci andassi…ormai posso confessartelo” rise.
“Sei sempre stato un fidanzato geloso” replicò Draco, unendosi al suo sorriso.
Inconsciamente, il biondo gettò un’occhiata veloce verso Potter, come a voler controllare la sua reazione.
“Geloso e possessivo” precisò Isaac.
“Non che ci sia molto da andarne fieri” commentò Harry, non troppo a bassa voce.
Malfoy lo ignorò, rivolgendo uno sguardo malizioso al suo ex.
“Quasi dimenticavo di presentarvi…Di certo conoscerai il signor Potter” continuò, indicando la testa arruffata di Harry con lo sguardo.
“E’ noto per le sue gesta eroiche, un po’ meno per la sua capacità dialettica…”.
Malfoy s'interruppe, sciogliendosi in un ghigno.
“Sei arrivato giusto in tempo. Ormai avevamo esaurito gli argomenti”.
“Non è vero?” aggiunse, rivolgendosi a Potter.
“Assolutamente” rispose quest’ultimo, esibendosi in un sorriso tutt’altro che felice.
Isaac finse di non badarci e gli porse la mano con aria amichevole.
"E' un piacere conoscerti. Posso darti del tu, vero?".
Harry annuì, stringendogli la mano senza troppo entusiasmo.
“Senti, perché non ti unisci a noi?” domandò ad un tratto Draco, spostandosi più in là per fare spazio ad Isaac.
“Non so, non vorrei disturbare…” replicò quest’ultimo, gettando un’occhiata sfuggevole a Potter.
“Ma figurati, nessun disturbo!”.
“Beh, veramente...” .
Malfoy diede un calcio a Harry prima che potesse finire la frase.
“Mi farebbe davvero molto piacere se restassi” insistette.
Isaac sembrò rilassarsi.
“Va bene” acconsentì.
“Però, in realtà ero già qui con un collega…ti dispiace se ci raggiunge?”.
“Nessun problema” lo rassicurò Malfoy.
“Più tardi avremo tutto il tempo che vogliamo per stare da soli…” aggiunse, sfiorandogli il braccio.
Isaac sorrise, ricambiando il suo sguardo complice.
Potter si schiarì la voce, rumorosamente.
“Non credo proprio che…ahia!”.
Un altro poderoso calcio di Malfoy gli fece quasi mordere la lingua.
“Sta’ zitto!” lo rimbeccò Draco mentre Isaac era girato di spalle a telefonare al suo collega.
Quando tornò a voltarsi verso di loro, Malfoy esibì un sorriso fintissimo, continuando con il piede sotto al tavolo a minacciare gli stinchi di Harry.
“Alla fine ti sei convertito anche tu a questi infernali arnesi babbani!” commentò, indicando il cellulare di Isaac.
“Beh, forse è meno poetico di una bella lettera scritta a mano, però è sicuramente più immediato! Sono sicuro che persino tu ne apprezzeresti i lati positivi”.
“Ma non sono certo che i poveretti all’altro capo del telefono apprezzerebbero la sua petulanza in tempo reale” commentò Harry.
“Il mio amore capriccioso!” aggiunse, pizzicandogli una guancia.
“Smettila di dire stupidaggini” sbottò Malfoy, allontanandolo con poca grazia.
“Scusate, ma per caso voi…”.
Isaac fece per chiedere qualcosa, ma l’arrivo del suo collega lo distrasse dalla sua domanda.
“Ah, è arrivato”.
Il mago si alzò leggermente, facendo cenno a un ragazzo in fondo alla sala da pranzo.
“Lui è…”.
“Eric Nolan” lo interruppe Harry.
“E’ un piacere rivederti” aggiunse, facendolo accomodare.
“Anche per me” rispose Eric, mentre Malfoy impallidiva, irrigidendosi sulla sedia.
“Vi conoscete già?” domandò Isaac, stupito.
“Sì, diciamo che qualche giorno fa ci siamo…scontrati” spiegò Eric con ironia.
“Oh, lo abbiamo fatto proprio in tutti i sensi!” commentò Potter, gettando un’occhiata allusiva a Draco.
Malfoy gli diede una gomitata, bisbigliando a denti stretti qualcosa che ricordava un insulto.
“Hey, da quando ci siamo lasciati sei diventato più manesco! E’ il tuo nuovo modo di dimostrare affetto?” gli fece notare Isaac, trattenendo una risata.
“Ah, no, io…”.
"Allora...” lo interruppe Harry.
“Mi pare di capire che avevate una relazione" indagò, deciso a mettere Draco in difficoltà. "Come mai è finita?".
"Questi non sono affari tuoi" scattò Malfoy.
"Perché no? Che c'è di male nel soddisfare una piccola curiosità?" replicò Harry esibendo uno sguardo innocente.
"Non ci sarebbe niente di male se non fossi tu e il tuo non fosse solo un tentativo di renderti odioso" lo freddò Malfoy.
"Ok, lasciamo perdere il motivo per cui Draco mi ha malamente abbandonato…" commentò Isaac, mettendo fine alla discussione.
"Non è mai un bene indagare sugli amori passati del proprio compagno. Si potrebbero scoprire cose che avremmo preferito non sapere" aggiunse, gettando uno sguardo di sfida ad Harry.
"Ma Potter non è il mio fidanzato! Hai assolutamente frainteso" si affrettò a negare Draco.
Con un gesto repentino, aveva spostato la mano sinistra sulla coscia, in modo da coprirla con il lembo della tovaglia e nascondere la fede.
"Ah, io pensavo...".
"Pensavi male!" lo interruppe Draco, agitato.
Eric inarcò un sopracciglio, confuso, ma preferì continuare a farsi gli affari suoi, masticando lentamente un boccone di arrosto.
Harry invece non poteva proprio fare finta di niente ; la reazione di Malfoy aveva acceso in lui un moto di rabbia e gelosia incredibile.
Insomma, solo pochi giorni prima Draco aveva fatto tutte quelle scene sul suo onore di marito tradito, e adesso pretendeva di avere campo libero con quel bell'imbusto dai denti perfetti?
Se pensava che Harry gli avrebbe retto il gioco senza dire una parola....beh, si sbagliava di grosso.
“Infatti, io e Draco non siamo mai stati fidanzati” si intromise quindi con un sorriso furbo stampato in faccia.
“Siamo passati direttamente al matrimonio”.
Malfoy quasi si strozzò per lo shock, mentre al suo fianco Isaac rimase impietrito qualche secondo, strabuzzando gli occhi.
“E’ uno scherzo?” domandò quest’ultimo, abbozzando un sorriso.
"No" rispose il moro, lapidario.
"Anzi, siamo qui in luna di miele. Non è vero, amore?" domandò, afferrando la mano di Draco da sotto il tavolo.
Adesso le loro mani intrecciate erano ben visibili, con la fede in lucida al centro degli sguardi di tutti.
Isaac fissò gli anelli con una strana espressione.
Il lampo deluso nei suoi occhi durò però solo un secondo.
“Allora devo congratularmi con te, finalmente hai messo la testa a posto!” esclamò, scompigliando affettuosamente i capelli di Draco.
“No!” esclamò quest’ultimo, sciogliendosi bruscamente dalla presa di Harry.
“Non siamo veramente sposati!” sibilò.
Isaac corrugò la fronte.
“Non capisco” disse, indurendo il tono.
“Siete sposati o no?”.
“Certo che siamo sposati, hai visto le fedi, no?” rispose Harry, ghignando.
“Sì, confermo” gli diede manforte Eric, versandosi da bere nel bicchiere.
“No! Questo è stato solo un errore, un incidente!” ribatté Draco, rivolgendosi al suo ex fidanzato. “Teoricamente siamo sposati, è vero, ma nessuno di noi lo voleva!”.
“Draco, come puoi sposare qualcuno per sbaglio?” gli chiese Isaac, serio. “Mi prendi in giro?”.
“No, non ti sto prendendo in giro! E’ solo che avevamo bevuto e quel prete-”.
“Amore, così mi ferisci…” lo interruppe Potter. “E io che credevo fossi innamorato di me! Ero così felice quando hai fatto quella scenata di gelosia con Eric…”.
Draco si irrigidì, mentre alcune lacrime intrappolate tra le ciglia iniziavano ad appannargli la vista.
“Come puoi dirmi una cosa del genere…” sussurrò, guardandolo con un misto di astio e delusione.
Vedendo i suoi occhi lucidi, Harry capì immediatamente di aver sbagliato.
Era possibile che Draco fosse…?
“Ok, ora basta”.
Il leggero accento ispanico di Isaac riportò l’attenzione di tutti su di lui.
“Questa sceneggiata è durata fin troppo” li rimbeccò, alzandosi da tavola.
“Non ti stuferai mai di questi giochetti, Draco?”.
Prima di andarsene, Isaac si sciolse in un sorriso amaro.
“Perché non puoi essere limpido per una volta?”
“No…”
Malfoy deglutì, ricacciando indietro le lacrime.
“Isaac, aspetta!” lo chiamò.
Poi, senza badare agli altri, si alzò da tavola per corrergli dietro.
Harry osservò la sua schiena farsi sempre più piccola, mentre lo stomaco gli si stringeva dolorosamente.

"Che fai, non lo insegui?"
La voce di Eric lo fece sussultare.
Potter si girò a guardarlo ;  Nolan stava addentando con noncuranza un boccone di arrosto, come se la riposta alla sua domanda in realtà non gli importasse.
Harry si umettò le labbra, a disagio.
"No..." biascicò. "No, perché dovrei?".
Eric appoggiò le posate sul tavolo, inarcando un sopracciglio ; poi si rivolse ad Harry con un grande sorriso.
"Perché ti stai letteralmente consumando dalla gelosia!" esclamò.
"Geloso?!" ribatté Potter, sgranando gli occhi. "Io? Geloso di quello lì?!".
Harry fece una smorfia, distolse lo sguardo da Eric e strinse i pugni con rabbia.
"Non ho proprio alcuna ragione per essere geloso...".
"Ah, no?".
"No! Assolutamente no!".
Eric si sciolse in un'alzata di spalle.
"D'accordo" disse, tornando a dedicarsi al suo pasto.
"Geloso di Malfoy...” ripeté Harry a nessuno in particolare. “Che idea! Come ti è venuta in mente una simile assurdità?".
"Beh, da come ti comporti, pensavo che di lui t'importasse più di un semplice amico" rispose Eric, con semplicità.
"Ridicolo! Noi non siamo nemmeno amici, non lo siamo mai stati...” ribatté Harry. “Anche il nostro matrimonio è una farsa, lo avrai capito ormai, no?”.
Eric annuì comprensivo.
“Per quello che mi riguarda, Draco può fare quello che vuole...".
"Già. Infatti ho detto che sono d'accordo” commentò Nolan. “Di Malfoy non t'importa niente".
"Esatto!” confermò Potter. “Niente di niente!".
Eric annuì ancora, masticando una patata arrosto.
"Nel senso, che si rimetta pure con quello...se vuole tornare con lui, io di certo non glielo impedirò..." continuò imperterrito Harry.
"Giusto. Mi sembrano una bella coppia" commentò Eric.
"Sì...” gli diede ragione Potter.
“Se hai il gusto dell'orrido!” lo smontò poi.
“Ma guardalo? Cosa c'entra con Draco? Per me si lasceranno tra una settimana. Insomma, se non ha funzionato la prima volta, perché dovrebbe funzionare ora? No?".
Eric corrugò la fronte.
"Non so...” rispose, sincero. “Ma in fin dei conti, a te che importa?".
"Non me ne importa niente!” replicò Harry. “Smettila di accusarmi che voglio stare con lui!"
"Guarda che io avevo detto che ero d'accordo. Tu non sei geloso. Argomento chiuso".
"Ma-”.
"Sei tu che continui a parlarne" lo interruppe Eric.
"E poi, per inciso, io non ho mai detto che tu vuoi stare insieme a Draco" aggiunse con un sorriso furbo.
"Ma hai detto che ero geloso di lui, il resto era sottointeso!".
"Perché? Esistono vari tipi di gelosia...le conclusioni le hai tirate tu da solo" replicò il mago, lapidario.
"Io..." .
Harry esitò, in cerca delle parole.
"Tu stai solo cercando di confondermi le idee".
Eric sorrise gentilmente.
"Non voglio confonderti” cercò di tranquillizzarlo.
“Dico solo che il cuore a volte lo capisce prima ancora che la mente possa razionalizzarlo".
Potter gli lanciò uno sguardo smarrito.
"Capire?" domandò. “Capire cosa?”.
Eric si appoggiò sui gomiti, inclinando leggermente la testa.
I suoi occhi azzurro-verdi brillarono maliziosamente, mentre gli angoli della bocca si incurvavano impercettibilmente.
"Secondo te?"

 

***

Quando Harry raggiunse Malfoy, il ragazzo aveva appena finito di parlare con Isaac.
Il suo ex se n’era andato con un’aria triste, lasciando sul viso del biondo un espressione ancora peggiore.
Per qualche motivo, sapere che Malfoy era triste per colpa sua, lo fece arrabbiare ancora di più, così, le sue buone intenzioni di mettere le cose a posto andarono velocemente a farsi benedire.

"Allora, Draco, è tutta una farsa solo quando conviene a te?!" lo attaccò infatti, prendendolo alla sprovvista.
"Sta' zitto, non ti sei forse comportato allo stesso modo?" ribatté Draco, asciugandosi una lacrima con il dorso della mano.
"Che vuoi dire?".
"Non fare il finto tonto, appena hai capito che volevo flirtare con Isaac hai fatto di tutto per impedirmelo!".
"E allora? Come hai detto tu, mi sono comportato proprio come hai fatto tu quella volta con Eric" gli rinfacciò Harry.
"Già, con la differenza che Eric è uno sconosciuto qualunque, mentre Isaac è il mio ex e io gli ho voluto bene, cazzo! Non capisci che le tue parole lo hanno ferito?" si difese Malfoy.
"Non cercare di dare la colpa a me, sei tu quello che ha giocato con lui, fingendo di volerci riprovare!".
"E chi ti dice che stessi fingendo?" lo provocò Draco.
"Dai, era palese che lo stessi facendo per farmi ingelosire" ribatté Harry, sicuro di sé.
"Per ingelosirti?”.
Draco socchiuse la labbra, incredulo.
“Che diritto hai di essere geloso?  Lo hai detto tu che tra noi non c'è niente, no? Hai forse cambiato idea?".
Harry esitò, trattenendo poi una risata ironica.
"No. Non l'ho cambiata".
Draco distolse lo sguardo, abbassando un po' il capo.
"Bene..." sussurrò.
"Allora da adesso in poi fatti gli affari tuoi!" aggiunse, facendogli un cenno con la mano di andarsene.
La rabbia che mise nel movimento gli fece scivolare la fede dal dito che, cadendo a terra, rotolò lungo i gradini, tintinnando come una campanellino.
Entrambi la fissarono fermarsi a terra, ammutoliti.
"Si...si sfilano!" esclamò Harry esterrefatto.
Con foga, si levò l'anello dall'anulare, sgranchendosi le dita della mano come se avesse dovuto portare un peso per settimane.
"Quando hai inseguito Isaac ti sei allontanato di molto più di cinque metri!” gli fece notare.
“Il tempo era scaduto e non ce ne siamo nemmeno accorti...che cretini!" aggiunse, ridendo sollevato.
"Sarai contento adesso" commentò Draco.
I suoi occhi grigi lo fissavano, penetranti e impassibili.
"Finalmente libero" aggiunse.
Harry schiuse le labbra, sorpreso.
Avrebbe voluto dire qualcosa, ma ancora una volta, la voce proprio si rifiutava di uscire ; così, prima che avesse il tempo di reagire, Malfoy lo aveva già lasciato.

In silenzio, Harry si chinò a raccogliere la fede abbandonata sui gradini del ristorante.
Aveva desiderato così tanto e così a lungo che quell'affare si togliesse dal suo dito, eppure, adesso ne sentiva la mancanza.
Stranito, Harry si guardò l'anulare sinistro.
Sulla pelle ambrata, un piccolo cerchio rosato ne spezzava il colore ; una piccola cicatrice, la bruciatura che gli aveva lasciato l'anello.
Il pensiero che anche Draco dovesse averne una identica lo fece sentire meglio.
Forse, il significato racchiuso in quel cerchio dorato non lo aveva veramente lasciato.

 

***

 

Chiuso nella sua camera d'albergo, Draco stava facendo i bagagli.
Las Vegas lo aveva stufato.
I locali, i casinò, la gente...tutto lo aveva terribilmente stufato e, più di tutto, Harry Potter lo aveva stufato.
In realtà, forse "stufato" non era la parola esatta ; forse sarebbe stato più corretto dire che Harry Potter gli aveva dato un due di picche.
"Scaricato da San Potter..." mormorò Malfoy con disgusto, gettando un paio di pantaloni in valigia.
Sembrava un orribile scherzo.
Tra tutte le cose che poteva aspettarsi, la prospettiva che Potter potesse spezzargli il cuore non era nemmeno inclusa nella più bastarda delle postille della sua personale ed immaginaria lista di disgrazie.

Tuttavia, le cose sembravano essere tristemente andate così.

Mentre ripiegava con cura una delle sue giacche firmate, la porta della sua stanza si aprì di colpo, facendolo sobbalzare.
Con il cuore in gola, Draco si voltò verso l'intruso, impugnando saldamente la bacchetta.
Quando si accorse che il delinquente altri non era che Harry Potter, lo spavento che aveva provato si tramutò in rabbia.
"Che ci fai qui!" gridò, agitando convulsamente la punta della bacchetta.
"Mi hai fatto prendere un colpo, disgraziato!" aggiunse, avanzando minacciosamente.
"Mi dispiace!" si scusò Harry, alzando le mani in segno di resa. "Però, adesso abbassa quell'affare per favore!".
Draco sbuffò sonoramente, riponendo la bacchetta nella tasca dei jeans.
"Come sei entrato? Chi accidenti ti ha dato la chiave?!" lo interrogò.
Harry sorrise compiaciuto.
"Giù alla reception sono stati molto gentili..." .
Malfoy scosse la testa incredulo.
"Non ci credo! Dove sono finite privacy e buone maniere?".
"Beh, immagino che essere il sottoscritto abbia dei vantaggi" rise il moro.
"Il vantaggio di rompere i coglioni senza essere disturbato" commentò Draco con una smorfia.
"Sentiamo, che scusa hai usato per farti dare la copia della chiave? Gli hai detto che sono un trafficante di Drugamarula asiatica? (
1)"
"Non ce n'è stato bisogno” lo tranquillizzò Potter. “Ho detto semplicemente che avevo un urgente bisogno di vederti".
"Ah, e sentiamo, perché avevi bisogno di vedermi?" lo interrogò Malfoy.
"Perché dovevo fare una cosa..." mormorò Harry, avvicinandosi.
Draco indietreggiò leggermente, come per impedire che gli occhi di Harry lo trapassassero, accorgendosi di quello che stava cercando di nascondere con tutte le sue forze.
"Che cosa?" lo incalzò dopo un po', visto che Potter si limitava a fissarlo.
Harry sorrise.
"Questo" rispose.
Poi, attirandolo a sé con forza, poggiò le proprie labbra sulle sue, costringendolo a lasciare spazio alla sua passione.
Le loro bocche si incontrarono con naturalezza, un perfetto incastro, come se non avessero fatto altro per tutta la vita, come se fosse la cosa più giusta del mondo.
Draco si rilassò tra le sue braccia, ma poi, come se si stesse risvegliando da un sogno, il suo corpo tornò rigido e le sue mani spinsero Harry lontano, interrompendo il bacio.
"Cosa stai facendo?" domandò, riprendendo fiato.
"Ti stavo baciando...mi sembrava abbastanza chiaro" cercò di sdrammatizzare Potter, sorridendo.
"Non prendermi in giro!" scattò Draco. "Non ti permetto di prenderti gioco di me!".
"Non lo sto facendo" ribatté Harry.
"Draco...".
Harry allungò un braccio verso di lui, ma Malfoy si scostò prima che potesse toccarlo.
"Perché sei venuto?" domandò ancora il biondo. "Perché volevi vedermi?".
"Perché non potevo permettere che le cose finissero così...non volevo che tu te ne andassi senza di me...".
Draco sbatté le palpebre, sorpreso.
"E poi, volevo ridarti questo".
Harry tirò fuori dalla tasca una catenella.
Al posto del ciondolo, la fede che Draco aveva lasciato sulle scale brillava come il più bello dei diamanti.
"Prendila" gli ordinò.
"Io la mia la porto al collo" aggiunse, mostrandogli la propria, fino a quel momento nascosta dalla maglia.
"Perché stai facendo questo?" balbettò Malfoy. "Avevi detto-".
"Lo so, sono stato un idiota." lo interruppe Harry, grattandosi la testa.
"Ti ricordi quando mi hai chiesto come avrei reagito se qualcuno ci avesse provato con te?".
Draco annuì piano, in silenzio.
"Quella volta non ti ho risposto, ma la verità é che sarei dannatamente geloso...la verità è che sono dannatamente geloso" spiegò con un sorriso. "Mi dispiace averci messo così tanto a capirlo"
"Io...adesso sono io a non capire..." replicò Draco, confuso.
"Eppure è così semplice! E' sempre stato semplice" esclamò Harry, allungano di nuovo il braccio verso Malfoy.
Questa volta il biondo non si scostò, lasciando che le mani di Potter gli cingessero i fianchi.
"Draco, io non so come andrà o cosa accadrà d'ora in poi... quello che so è che voglio stare con te”.
"Perché?".
Questa domanda uscì spontanea dalla bocca di Malfoy.
"Beh, te l'ho già detto, no?" .
Un sorriso sghembo incurvò le labbra di Potter.
"Perché hai un buon sapore".
Draco abbozzò un sorriso.
"Mi sembra un motivo un po' debole" commentò.
"E a me sembra che tu stia cercando in tutti i modi di rifiutarmi" scherzò Harry.
"Non voglio rifiutarti!” negò in fretta Draco.
“Dico solo che...insomma,guardaci! Non facciamo altro che litigare".
Harry scoppiò a ridere.
"Hai ragione" fu d'accordo.
"Però,è proprio litigando con te ho imparato a conoscerti".
Harry mosse il braccio, sfiorando il viso di Draco con la punta delle dita.
"Ho imparato ad apprezzarti..." aggiunse.
"Perciò, te lo ripeterò all’infinito. Te lo ripeterò ancora e ancora, finché tu non mi dirai di sì” dichiarò risoluto.
“Voglio stare con te”.
A quelle parole, l'espressione di Draco si addolcì.
"Non te lo farò ripetere così tante volte..." rise.
"Però, dillo ancora" gli ordinò.
Harry sorrise, ubbidendogli con piacere.
"Voglio stare con te" ripeté, scandendo bene ogni sillaba.
"Ancora" lo pregò Malfoy.
Harry lo fece, e questa volta glielo mormorò sulle labbra.
Draco sorrise, baciandolo velocemente.
"Permesso accordato" mormorò poi, accogliendo la lingua di Potter nella sua bocca.
Harry strinse Draco ancora più vicino, incastrando tra loro le catenine che avevano al collo.
Si baciarono a lungo, assaporandosi come se non potesse esistere al mondo altro nutrimento che quello.
Un bacio caldo e familiare che confermava le loro parole ; un bacio che, probabilmente, sarebbe stato l’inizio di molti altri.

 


Note :

(1)    Ovviamente la Drugamarula asiatica è una mia invenzione, è una parola bislacca che è nata dall’unione della parola “drug” che in inglese significa “droga” e “amarula” che è il nome di un liquore sudafricano…poi l’aggettivo “asiatico” ce l’ho infilato per dargli un tono ancora più esotico XD (So che non interessa a nessuno, però lo scrivo comunque ù.ù) 

 

Note dell’autrice :
E’ finita.
Improvvisamente provo una certa ansia…pubblicare i capitoli finali delle storie mi fa sempre questo effetto!
Insomma, inizio a pensare che magari ho scritto qualche boiata, che il finale è insipido, che gli Harry e Draco che ho dipinto sono psicolabili (soprattutto Harry), cose così…ci vado davvero fuori di testa e non sono mai soddisfatta .-.
In ogni caso spero vivamente di non avervi deluso!

Ringraziamenti :
Allora, innanzitutto ringrazio infinitamente le 48 persone che hanno messo la mia storia tra le seguite <3
Poi, mando un abbraccio stritolante ai 4 utenti che l’hanno messo tra le ricordate e un bacione alle 8 persone che l’hanno messa invece tra i preferiti!
Infine, non posso che ringraziare chi di voi ha voluto lasciarmi un commento, anche solo una volta…è stato davvero un piacere poter leggere le vostre opinioni su Welcome to Las Vegas, grazie di cuore :)
Detto questo, ci vediamo (spero) alla prossima! Magari proprio con qualche capitolo speciale su wtlv ;) (forse, se mai li finirò XD)
Un bacione!

  
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