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Autore: DeaPotteriana    07/09/2012    2 recensioni
Questa fanfiction era già stata postata, ma ho deciso di riscriverla completamente, in quanto non mi sembrava...mia. Quindi questa è la Re-edizione de "L'Ultima Black".
E se Sirius Black avesse avuto una figlia?
Questa è una raccolta di avvenimenti della vita di Helena Kaitlyn Black, una vita difficile, passata nella rabbia, nel dolore e nella solitudine. Una vita passata senza genitori, con una famiglia dura e razzista e un padrino troppo buono per riuscire a gestire la figlioccia.
Questa storia narra di questo e di molto altro. Narra di un'amicizia eterna, una scuola che fa da casa e una Casa che non sembra adatta a Kait; parla di una guerra in arrivo, di lacrime trattenute a stento e di lutti strazianti. È solo una fanfiction, ma immaginate come sarebbe stata la vita della figlia di Sirius Black, se solo fosse esistita.
Non siete curiosi?
Vorrei dimostrare, in questa storia, che a volte il dolore toglie il fiato, che l'amore spesso non basta e che essere un eroe ha sempre il suo prezzo. Spero di riuscirci.
EDIT: STORIA INCOMPIUTA, NEGLI ULTIMI 2 CAPITOLI SPIEGO COME FINISCE.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Black, I fondatori, Il trio protagonista | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Isn't that what a great story does? Makes you feel?'
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Novembre


Kait e Harry camminavano fianco a fianco, mentre Hermione e Ron li seguivano a pochi passi di distanza. Era passato poco meno di un mese dal piccolo “incidente” con il troll di montagna che aveva quasi ucciso la Granger - e non solo lei, considerato che, per cercare di proteggerla, Kait si era messa davanti al troll, a saltellare e cercare di distrarlo. Inutile dire che Harry aveva quasi rischiato un infarto.
Era passato poco meno di un mese da quell’episodio, che li aveva visti diventare amici, e con il tempo erano divenuti inseparabili. Non era strano, perciò, vederli camminare in gruppo, tutti e quattro, Harry in testa.
Si stavano dirigendo verso la Torre Grifondoro, quando Kait si bloccò. In fondo al corridoio, che parlava con il preside, c’era Remus. Sembrava molto concentrato, come se non riuscisse a credere alle parole di Silente, il quale borbottava incessantemente. I quattro giovani cercarono invano di leggere il labiale e intuirono che il preside parlasse in quel modo - muovendo la bocca il meno possibile - appunto per non far capire cosa stesse dicendo. O forse Kait era soltanto un po' paranoica. Ma di cosa stavano discutendo?! A scuola la piccola Black andava bene, aveva il massimo dei voti in quasi tutte le materie! Certo, ce n’erano alcune che le venivano meglio e altre peggio, come Incantesimi (in cui era un asso), e dall'altra parte Erbologia (faceva bruciare o morire ogni pianta toccasse, chissà perché). Ma aveva comunque una media alta.
Forse era del suo comportamento che Silente voleva parlare con zio Rem. Effettivamente, lasciava un po' a desiderare. Soprattutto se si considerava la materia del professor Piton. Anche se, come si diceva spesso Kait, la "repulsione" per Piton ce l'aveva nel sangue, già da suo padre Sirius.
Solo quando Harry le strinse forte la mano e la guardò stranito, Kaitlyn si accorse di aver parlato a voce alta.
Sorrise ai suoi amici e disse loro che si sarebbero visti nella loro Sala Comune. Con la coda dell'occhio la Black vide il padrino e il preside fissarla, dall'altra parte del corridoio, mentre lei guardava andare via i compagni. Kaitlyn trotterellò verso i due adulti, sorridendo e ostentando una tranquillità che non provava affatto. "Buongiorno," mormorò, osservando compostamente Remus, il quale sembrava voler fare di tutto tranne che star fermo. Fu allora che Silente, con fare paterno, fece un gesto della mano e lasciò la bambina libera di abbracciare il padrino. O meglio, lasciò che Kait saltasse addosso a Remus, gridando di gioia e ridendo a crepapelle. La famigliola, quella pseudo-famigliola, ora era riunita ed era felice.
Quando Kaitlyn riemerse dall'incavo del collo del padrino e fissò con un sorriso malandrino il preside, quest'ultimo non poté far altro che scoppiare a ridere. Merlino!, pensò Silente da dietro gli occhiali a mezzaluna. Merlino, è proprio figlia di suo padre! Eppure, anche se lontanamente e in modo meno evidente, ricordava anche la madre. Fu così che il preside decise di lasciare un po' da soli i due, che si sedettero su un muretto di una finestra, dando la schiena al giardino. "Sei l'Unità delle Case, allora," cominciò Remus riacquistando serietà. Era, infatti, una cosa abbastanza brutta. L'inganno che i Fondatori facevano alla morte, salvando il ragazzino che sarebbe diventato loro complice, era sempre stato distruttivo. Perché in un modo o nell'altro, la Morte riusciva a riprendersi il bambino o la bambina che era sfuggito alla sua presa e non sempre era clemente, non sempre dava alla persona in questione una morte facile e indolore. Ma di certo Remus non voleva spaventare Kait! Quest'ultima annuì, sorridendo mestamente e pensando anch'essa alla "vendetta" della Morte che un giorno si sarebbe abbattuta su di lei. Almeno però era viva, no?
“Scusa se non te l’ho detto, è che avevo paura che avresti... Preso paura e...” sussurrò la Black abbassando lo sguardo, triste; nel giro di un secondo, il Mannaro aveva afferrato la dodicenne e l’aveva stretta a sé in un abbraccio confortevole. Dopo di ché i due rimasero a parlare per un po' di tempo.
"E così... sei amica del figlio di James, eh?" domandò Remus, tornato tranquillo. La figlioccia ci mise qualche secondo a capire che stava parlando di Harry, - sì, quell'Harry! - quindi si apprestò a rispondere, le guance rosse. "Ehm... sì..." mormorò a mezza voce. Al padrino bastò quel mezzo sussurro per capire che Harry Potter - sì, quell'Harry Potter! - almeno un po’ le piaceva. Preso da un'inaspettata felicità, sorrise, un sorriso buono e divertito, un sorriso carico di aspettativa, un sorriso... malandrino.

Quando Kaitlyn tornò nella sua Sala Comune, quella sera, e vide che Harry l'aveva aspettata lì tutto il tempo, che dopo ore di lotta contro di esso alla fine aveva ceduto al sonno, quando vide gli occhiali storti, schiacciati contro il cuscino, quando vide tutto questo, sorrise.
E appena il Grifondoro aprì gli occhi, svegliato dalle dolci e insicure carezze di Kait sui capelli e sul volto, appena i loro sguardi si incrociarono, i due arrossirono di colpo e, subito dopo, sorrisero.

Un sorriso... malandrino.
~
“Perché hai scelto Grifondoro?” domandò Kaitlyn osservando Harry, incuriosita, mentre uscivano dall’aula di Incantesimi. “Tu come... come fai a...”
“Sono l’Unità delle Case, io so tutto!”
“Serpeverde non mi... beh... senti, dobbiamo proprio parlarne?”
La Black scoppiò a ridere. “No, non è importante.”
~
Ultima settimana di novembre.
Kait entrò nella Sala Comune dei Grifondoro con il sorriso sulle labbra. Vagò con lo sguardo per la stanza e, una volta trovati i suoi amici, corse loro incontro. Si sistemò tra Harry - impegnato in una partita di scacchi dei maghi con Ron - e Hermione, immersa nella lettura di un libro. Con un colpo di tosse, che in futuro non avrebbe mai più usato a causa di un’odiosa professoressa, Kaitlyn attirò l’attenzione dei suoi amici su di sé. Era da giorni che non chiacchierava un po’ con loro a causa degli obblighi da “Unità delle Case”.
“Stanotte ho sognato il troll di Halloween,” esclamò con un sorriso, parlando poi di come i suoi sogni si fossero intrecciati ai ricordi che aveva di quella sera. Harry fissò l’amica, deglutendo vistosamente e ripensando a ciò che era accaduto nel bagno delle ragazze.

Hermione, con qualche lacrima a bagnarle ancora il viso, pareva pietrificata. Spalle al muro ed espressione spaventata, la Granger non dava segni di voler o poter agire. Harry prese la bacchetta, mentre il troll avanzava verso la sua amica. Un urlo lo fece fermare. “Ehi, sono qui!” gridò Kait con tutto il fiato che aveva in corpo, muovendo le braccia e cercando di attirare l’attenzione del troll, che si girò verso di lei. Kaitlyn prese la rincorsa e si buttò a terra, scivolando tra le gambe aperte del mostro e rialzandosi subito dopo. “Brutto idiota, non vedi che sono qui?” urlò la Black, facendo cenno a Hermione di muoversi. Distratta per aver aiutato l’amica, Kait non vide il troll alzare la clava. La purosangue si voltò nel momento esatto in cui il mostro calava la sua arma su di lei.
Il cuore di Harry perse diversi battiti per la paura.


“Sì, ma anziché sgridarci, Minnie ci premiava con encomi speciali e alla fine vincevamo la Coppa delle Case!” esclamò Kait sorridendo. Ron la fissava con sguardo sognante, come se le sue parole potessero diventare improvvisamente vere. Hermione teneva lo sguardo basso, conscia che i suoi amici sarebbero potuti morire, per salvarla. Harry si toccava il petto con una mano, come se non fosse sicuro di avere ancora il cuore al suo posto. Alzò lo sguardo su Kait e lo sentì battere.
Che lo facesse più velocemente del normale non importava.

Kait vide la clava del troll avvicinarsi sempre di più e sgranò gli occhi, valutando la situazione in velocità, come le aveva insegnato Moody. Lanciarsi di lato era impossibile a causa dei water e delle loro cabine. Lo spazio tra il pavimento e la clava - calcolarne la traiettoria non era difficile - era troppo poco perché lei potesse buttarsi a terra e rimanerne illesa.
Cosa fare, dunque?


Harry gattonò più vicino a Kait, posizionandosi alle sue spalle e circondandole la vita con le braccia. Kait sorrise e si appoggiò al suo migliore amico, mentre lui inspirava il suo profumo e Hermione sorrideva soddisfatta.

Kaitlyn agì nell’unico modo possibile: saltò. Si diede la spinta e spiccò un balzo, schivando così la clava. Appoggiò i piedi su di essa per meno di un secondo e si lanciò in avanti, atterrando con una piccola capriola. Ron la fissò ammirato e Harry si lasciò andare in un sospiro di sollievo.
Meno di dieci secondi dopo, però, Kait giaceva sotto un lavandino, colpita dal troll, che evidentemente non aveva apprezzato l’acrobazia della Black. Con le urla di Hermione delle orecchie e lo sguardo sofferente di Kaitlyn addosso, Harry corse in avanti e si posizionò di fronte alla sua “migliore amica”, stringendola in una presa spaventata e proteggendola alla vista del mostro.


“Mi hai fatto prendere paura, quella sera,” mormorò Potter all’orecchio della compagna, rafforzando l’abbraccio.
“Tanta, tanta paura.”
“Non mi perderai, Harry,” sussurrò Kait in risposta, accoccolandosi ancora di più contro il Grifondoro e sospirando felice.
Quella sapeva molto di promessa tra fidanzati, ma nessuno disse nulla.
 ___

Stanza delle Necessità, ultimo anno.
“Perché non mi credi?”
“Perché tu, con le ragazze, ci giochi e basta! Guarda Gillian...”
“Gill non c’entra niente! E comunque tu sei diversa, non ti tratterei mai così!”
“Gillian è la mia migliore amica e tu l’hai distrutta! L’hai illusa, le hai fatto credere... Io... Tu...”
“Ti prego, ascoltami! Pensavo davvero che lei fosse adatta a me, okay? Non l’ho illusa, non volontariamente, almeno.”
“Ma l’hai ferita!”
“Non posso tornare indietro, altrimenti lo farei, credimi. Però ti giuro che non ti ferirò, davvero, te lo giuro. Non potrei mai farti del male.”
“Lo stai già facendo. Mi stai dicendo, mi stai... illudendo che staremo insieme per sempre e questo non è vero e...”
“Ti prego, non piangere.”
“Io non posso continuare così, Sirius. Non ho alcuna certezza e... Non ce la faccio, perché io... Vedi, io sono...”
“Tu sei...?”
“Incinta.”
Sirius boccheggiò, senza fiato, e cadde in ginocchio. La sua ragazza fece per voltarsi e correre via, singhiozzando, ma lui la fermò prendendola per un braccio. Poi, con le lacrime a bagnargli le guance, - e poco importava che i Black non piangessero - Sirius alzò la maglietta della compagna e le baciò con delicatezza l’addome ancora piatto.

“Ti amo, piccola.”
“E amerò nostro figlio.”









Allora, prima di cominciare a parlare, mi voglio scusare per la schifezza di questo capitolo. Non mi piace per niente D: ma ho deciso di postarlo lo stesso... spero non faccia così tanto schifo...
ORA! Passiamo ad altro.
Ho sconvolto parecchio le date, okay? Quindi don't worry, non siete impazziti. E' che ho fatto sì che tra la fine di Hogwarts e la nascità di Harry e company ci fosse un po' di tempo in più (un bel po', in effetti xD ) Spero non sia un problema...
E ora passiamo a qualcosa di più carino :D

Qui ci sono alcune cosette che ho creato per questa storia. Lasciate perdere gli attori, per alcuni non trovavo la persona adatta...
Okay, questa era per la visita ad Azkaban:
http://www.polyvore.com/lultima_black/set?id=27905266#stream_box

Qui è la famiglia di Kait (la mora è sua madre, la bionda è Gillian) Ho evitato di mettere i nomi per non spoilerare xD E per Nathan... non trovavo un attore piccolo, quindi pensate a lui come... "come sarebbe cresciuto", ok? :)
http://www.polyvore.com/lultima_black_family/set?id=28408894#stream_box

Qui è per l'Unità delle Case: (ho sbagliato di scrivere, lo so)
http://www.polyvore.com/unit%C3%A0_tra_le_case/set?id=29080819#stream_box

E anche qui Unità:
http://www.polyvore.com/lultima_black/set?id=29104523#stream_box

E questo è una cavolata fatta in un momento di noia:
http://www.polyvore.com/lultima_black/set?id=29210749#stream_box

E anche qui mi annoiavo:
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=29912842#stream_box

Qui è un'emerita minch... ehm... sciocchezzuola:
http://www.polyvore.com/kaitlyn_black/set?id=31820881#stream_box

(Lo so, vi sto rompendo le palle, ma tra poco ho finito, lo giuro) :
http://www.polyvore.com/giuro_solennemente_di_non_dimenticarvi/set?id=31858918#stream_box

Qui Draco e Kait:
http://www.polyvore.com/cugini_amici/set?id=33084697#stream_box

Animagus:
http://www.polyvore.com/animagus/set?id=33980729#stream_box

Regulus:
http://www.polyvore.com/ti_voglio_bene_mi_manchi/set?id=36151700#stream_box

E ora smetto ufficialmente di rompervi le palle :D
Alla prossima!!!
S
  
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