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Autore: thatsmylastsong    08/09/2012    1 recensioni
Ad un certo punto, nella vita, si arriva in un punto dove si è stanchi di fingere.
In un punto dove non si ha più la forza per essere superficiali.
A certe persone, questo accade alla soglia dei trenta, massimo quarant'anni.
Per altre persone, invece, arriva quando pensano di aver inquadrato il mondo, quando non si aspettano più nulla di buono.
DJ story: hope you like it.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Mentre Demi si dirigeva verso uno dei locali più alla moda delle ultime... ore di Los Angeles, le balenarono in testa un mucchio di cose.
Ieri Joe l'aveva invitata in questo magnifico posto e lei aveva accettato con troppe aspettative.
Quando stavano insieme, quando si amavano, quando lui era tutto per lei, la cantante si aspettava sempre che Joe si comportasse in una determinata maniera, dicesse le cose in un modo specifico, insomma, è vero che erano e sono tutt'ora personaggi pubblici, ma sono anche esseri umani che vorrebbero essere felici con il proprio partner.
E invece succedeva il vuoto.
Joe era sempre stanco e Demi sempre irritata da qualcosa, ma si erano amati, questo sì.
L'incontro con Joe avrebbe segnato una svolta nella loro amicizia e lei doveva essere pronta a qualsiasi cosa.
Non voleva di certo rovinare tutto, proprio ora che si stavano avvicinando.
No, questo mai.
Appena Demi arrivò all'ingresso del locale, il buttafuori, nonché suo grande amico, la fece passare e la cantante si addentrò in questo locale.
A dispetto delle apparenze e nelle foto nelle quali viene spesso paparazzata, Demi è una ragazza che si accontenta di poco, per nulla snob e ama i locali tranquilli, con luce soffusa e, perché no, una musica romantica, essendo una veneranda delle commedie rosa.
Bene.
Questo locale era l'esatto opposto, l'apoteosi dello stordimento e del casino più totale.
C'erano un sacco di VIP che Demi seguiva su Twitter, ma questi, invece di salutarla apertamente, si limitarono a schioccarle un'occhiata veloce.
Mentre si faceva strada a fatica, una mano, dietro di lei, si posò sulla propria spalla.
Appena si girò, vide un Joe Jonas con un sorriso tenerissimo, che lei non poté fare a meno di ricambiare.
''Ma non ti sembra un po' troppo caotico, qui?'' urlò lei, per riuscire a far sentire l'amico.
''Magari un po', ma a me piace! A te?''.
''Io? Ne vado pazza'' mentì Demi.
Odiava tutto quel rumore e odiava gridare per farsi intendere.
''Beh, l'importante è che siamo noi due soli, giusto?'' urlò lei.
''COSA?'' chiese Joe con voce squillante.
''Ho detto...'' ma Demi non riuscì proprio a concludere la frase.
Dietro a Joe, era spuntata una ragazza alta il doppio di lei, che sussurrava maliziosamente qualcosa a Joe, senza degnarla di uno sguardo.
Joe sorrise e le sussurrò qualcosa a sua volta.
La cantante era incredula.
''Oh, ma che maleducato, non vi ho ancora presentate! Demi, lei è Evelyn, fa la modella. Evelyn, lei è...''
''So chi è, sciocco. Sappi, cara Demi, che io ti ammiro mooooltissimo. Allora, come butta?'' chiese lei, palesemente brilla.
''... Butta... '' rispose lei, snobbandola.
''Joe, posso parlarti un secondo?''
''Naturale!'' disse lui, compiaciuto.
''Ma sei scemo?'' esordì lei.
''Cosa? Perché?''
''Perché... io mi aspettavo che saremmo stati noi due soli, senza altre presenze'' disse lei, indignata,
''Lo so ma Evelyn mi ha chiamata all'ultimo minuto dicendomi che non aveva niente da fare e così...''
''Ma questa doveva essere la nostra serata, non un mènage à trois!''.
Joe iniziò a ridere di gusto ma il pugno che Demi gli sferrò sul braccio, lo fece rinsavire.
La cantante, lo sapeva, ne era certa.
Basta aspettative, specialmente su una persona che non farà altro che deluderla.
Così, profondamente indignata, Demi girò i tacchi e si allontanò da un Joe Jonas che non fece niente per impedire l'allontanamento della cantante.
Ma, dal momento che aveva pagato 200 dollari per entrare, tanto valeva restarci nel locale, il più lontano possibile da Joe e da quella aspirante Kate Moss.
Dopo pochi passi, si mise a sedere su un divano di velluto rosso fuoco ed iniziò a rimuginare.
Ci era rimasta davvero male, capendo che Joe sottovalutava lei e l'importanza che aveva avuto nella sua vita.
Sì, doveva ammetterlo: era delusa.
Ma sapeva che le sarebbe passato.
Doveva passare.
D'altronde, la ferita al cuore, che in un primo momento è sensibile anche allo stimolo più leggero, alla fine diventa di tutti i colori dell'arcobaleno e smette di fare male.
Ci si dimentica di tutto.
Ci si dimentica perfino di avere un cuore, fino alla prossima occasione.
Basta, era troppo.
200 dollari o meno, lei doveva andarsene da quel posto, ma qualcuno la bloccò.
''Ciao'' le intimò uno dei ragazzi più belli che Demi avesse mai visto.
''Ciao a te'' le disse lei, sorridendo.
''Non volevo disturbarti, però, non potevo fare a meno di dirtelo: sei bellissima''.
Ecco, questo era proprio quello che Demi aspettava: un complimento.
''Accidenti, ti ringrazio. Quanti drink devo ringraziare per questa frase?''.
Lui sorrise e scosse la testa.
''Nessuno. Sono sobrio e tu sei ancora bellissima''.
''Sei dolcissimo, ti ringrazio. Comunque, io sono Demi'' si presentò lei, porgendogli la mano che lui strinse all'istante.
''So bene chi sei. Io sono Dylan Witter, e faccio il modello''.
NO, NON ERA VERO... o magari sì.
Anche a lui un modello? Questa era senz'altro una delle serate più ambigue della vita di Demi.
''Accidenti. Ascolta, io adesso devo proprio andare, perciò...''
''No dai, resta con me, ci divertiamo un po''.
''Davvero, devo andare...''
''Resta, eddai!''
''No'' si impuntò lei, spazientita.
''Qualcosa non va?'' chiese una voce esterna alla conversazione.
''Amico, vattene'' intimò Dylan al ragazzo.
''Ti ringrazio dell'offerta, ma perché non te ne vai tu?''.
''E' una minaccia?''.
''BASTA'' tuonò Demi, esausta.
''Joe, piantala, non mi stava facendo niente e tu... Dylan, lasciami stare''.
''Ma, Demi...'' esordì Joe, con occhi da cucciolo abbandonato.
''La stessa cosa vale per te, Jonas. Lasciami stare''.
Dopodiché, la cantante uscì dal locale, parecchio provata.

*

La mattina successiva, Demi era a consumare una sana colazione in uno dei suoi bar preferiti di Los Angeles, quando qualcuno si sedette al suo tavolo, facendola sobbalzare.
''Buon giorno, principessa'' le intimò Joe.
''Che vuoi?'' chiese lei, inacidita.
''Scusarmi''
''Come sapevi di trovarmi qui?''
''Beh... io e te facevamo sempre colazione qui quando stavamo insieme. Sono andato a logica''
''Allora penso che sia anche logico che tu te ne vada. Ora sei tu che mi stai importunando'' disse lei, vagamente compiaciuta, come lo era stata anche la scorsa sera.
Il fatto che Joe fosse venuta a vedere come stava con Dylan, la fece sentire... soddisfatta.
Aveva fatto scattare in lei una specie di sorriso segreto e impenetrabile esternamente.
''Mi dispiace per ieri sera, seriamente''.
''Bene. Ora vattene, immagino che Heidi Klum ti stia aspettando''.
''Dems, eddai...''
''Senti, ci sono rimasta da schifo, ok?''.
''Per così poco? E io che dovrei dire?''.
''Ma che vai farneticando?''.
''Te lo spiego subito. Ieri sera, dopo la tua uscita melodrammatica, mi ha telefonato di Jim Sturgess, parlandomi di... oh, ma immagino che tu già lo sappia. Insomma, davvero, come hai potuto non dirmi che sarai la produttrice di un film basato sulla nostra rottura?''.
''Joe... io...''
''Non dire niente, lo so che sei dispiaciuta. Comunque... tu e Jim avete un nuovo socio''.
''Davvero? Chi?''.
''Io, dolcezza''.
''CHE?? NO, E' ESCLUSO!'' tuonò lei, furibonda.
''Mi spiace contraddirti ma Jim mi ha incluso proprio ieri sera. Inizialmente declinai l'offerta, finché non mi disse che tu avevi accettato'' disse lui, più tenero che mai.
''Ma non puoi! Sarà un massacro, me lo sento'' disse lei, preoccupata.
''Sarà divertente, invece. Andiamo, sarà solo un film, non ti allarmare''.
''MI ALLARMO ECCOME! No guarda, io non ci sto più''.
''Vuoi dire che ti tiri fuori?'' chiese lui.
''Esatto''.
''Già, me l'aspettavo. Allora... ci vediamo domani con Jim''.
''Che? No! Ho detto che mi tiro fuori!''.
''Mi piace vederti così entusiasta per un progetto che ci accomuna, Lovato. A domani mattina, non tardare!''.
''Ma... JOSEPH!'' tuonò lei, ma ormai Joe si era ormai dileguato.
La cantante non riusciva a crederci.
Si era fatta incastrare una seconda volta, sfoderando, sotto sotto, un altro sorriso segreto.

  
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