Controlli dalla finestra che non piova più. Schiacci il naso contro il vetro, come quand’eri bambino, anche se ormai hai senz’altro dimenticato quell’età.
Sgusci sul tetto. Il pavimento è umido, il vento ti sferza il volto.
È l’alba.
Non solo di oggi, però. È l’alba di qualcosa di grande.
Ti avvicini pericolosamente al bordo, ma sai bene che non cadrai nemmeno sporgendoti nel burrone. Tante volte ti sei esposto a rischi e voragini ben peggiori, ma nonostante ciò tu sei ancora vivo.
Tu sì. L no. Lui è già precipitato.
L’avevi detto, no? Oggi è l’alba di qualcosa di grande.