Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: HystericalFirework    12/09/2012    5 recensioni
Merlino, tu lo ami! E’ sempre stato così, era scritto, era destino.
E allora perché sente un vuoto che le consuma l’anima? Perché dal quarto anno, non ricorda esattamente come o perché, una parte del suo cuore è stata cancellata, e al posto di essa è rimasto solo un vuoto sordo e senza motivo?
Hermione Granger cammina per i corridoi di Hogwarts, con il cuore impolverato e una pila di libri stretta al petto, quando scappa in giardino senza motivo apparente, con le lacrime che si gelano sul volto.
[...]
E la domanda si trasforma, come tutte le volte in cui lui chiude gli occhi.
La domanda non è più “Chi è Draco Malfoy?” .
La domanda è “Chi sarebbe ora Draco Malfoy se…?” .
Se , che cosa?
Se non avesse cancellato l’unica parte bella della sua vita?
Che poi, lei non si poteva definire esattamente parte della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
- Ron…- sussulta Hermione con gli occhi sgranati.
- Che cosa…?- le parole di Draco si perdono nell’aria mentre il rosso Weasley si avvicina a loro con espressione sbigottita.
- … che cosa ci faccio qui? Ero venuto a trovare la mia ragazza!- lo dice con una punta di disprezzo, guardando i due a occhi stretti.
- La tua ragazza?- domanda il Serpeverde con un tono di voce basso e minaccioso mentre si avvicina al Grifondoro stringendo i pugni. Hermione gli mette una mano sulla spalla: una rissa peggiorerebbe solo le cose.
- Ron… non sapevo che saresti tornato in questi giorni. Hai ricevuto le mie lettere?- domanda la ragazza con un mezzo sorriso stampato in faccia.
- Oh, beh, non ho fatto in tempo con il tirocinio da Auror in ballo… ma se avessi saputo che mi stavi tradendo con il furetto eccome se ti avrei risposto!- Lavanda, dietro di loro, mostra un ghigno diabolico.
- Era tutta una finzione, Herm? Tutta? Le cose che mi dicevi nelle lettere, il fatto che ti mancavo, che oltre al tuo fidanzato ero anche il tuo miglior amico…
- Già, Ron: eri il mio miglior amico. E neanche ti sei preso la briga di dirmi che mentre stavi con me e non rispondevi con la scusa di essere impegnato ti scopavi quella stronza della Brown!- lui rimane di pietra, poi si gira verso Lavanda.
- Le hai detto tutto?- domanda balbettando.
- No, io non le ho detto niente!
- Beh Ronald Weasley, se sono la più brava della scuola ci sarà un motivo… Non sono stupida. Ho capito tutto da sola.
- Hermione io… io posso spiegarti. E’ stato uno sbaglio un…
- Uno sbaglio?- tuona Lavanda dietro di lui.
Hermione li sorpassa con una spinta e percorre il perimetro del cortile con grandi falciate mentre Ron cerca di starle dietro.
- Ti prego, almeno ascoltami.
- Ho sentito abbastanza.
- Io te l’avrei detto. Te l’avrei detto oggi stesso.
- E allora perché hai esitato? Perché hai fatto ricadere la colpa su di me?
- Miseriaccia, Hermione, perché ti ho vista baciare Draco Malfoy!
La Grifondoro rimane in silenzio e abbassa la testa. Si è pentita di averlo baciato? Davvero si sente in colpa? Se Ron glielo permettesse tornerebbe insieme a lui?
La risposta a tutte queste domande è insita in lei, è pronta a uscire fuori.
No.
No, non mi sono pentita, non mi sento in colpa, non tornerei con Ron Weasley. Io non lo amo.
- Non è un valido motivo- risponde glaciale lei.
- Hermione, ti prego cerca di ragionare: siamo amici dal primo anno, siamo stati insieme. Siamo stati bene insieme e io penso che…
- Da quanto tempo va avanti?- Ron la guarda di traverso, interrogativo.
- Con Lavanda- chiarisce lei.
Non piangere, eri pronta a questo momento pensa la strega.
- Io… Noi… Non ci siamo più, Ron.
- E’ per via di Malfoy, vero?- domanda lui sprezzante stringendo i pugni.
- Merlino, Ron! Non puoi dare a Draco la colpa di tutto. Se cerchi un colpevole non devi far altro che guardarti allo specchio!- Hermione gira i tacchi e se ne va, lasciando il rosso Weasley impalato dietro di lei.
Si era ripromessa di non piangere, ma come potrebbe fingersi impassibile? 
Tutto quello in cui ha sempre creduto sta andando a brandelli, la sua coscienza è un groviglio confuso di pensieri e sensazioni, di domande, di paure.
Cammina velocemente verso il dormitorio delle Grifondoro.
Pensava di aver trovato la stabilità: non era vero.
Si accorge solo ora che era tutta finzione, dalla fine della guerra fino ad ora Hermione Granger ha portato sempre una maschera che non ha tolto di fronte a nessuno se non a…
Draco, pensa.
Le costa ammetterlo, anche perché tra di loro ci sono stati solo un paio di baci e tanti misteri, un pentimento che è arrivato come un fulmine a ciel sereno, degli occhi grigi screziati d’azzurro che s’intrecciano con occhi color cioccolata.
E Ron? Lei ha amato Ron, ma a questo punto è tutto da mettere nella grande scatola dei punti di domanda: chi ha amato prima? Draco o Ron?
E anche nell’eventualità secondo la quale si fosse innamorata prima di Ron, ora non provava più nulla, se non risentimento per una storia finita male e il lontano bagliore di un’amicizia antica.
Probabilmente già mesi prima le farfalle nel suo stomaco erano morte: erano rimaste lì giusto il tempo di soffocare. Di fronte alla loro impotenza, alla loro incapacità di amarsi.
Ha passato mesi a lasciarsi vivere, a vedersi crescere e amare e studiare, ed era diventata una stupida macchina. Perché? Per paura.
Ma ora Hermione Granger non è più spaventata dalla vita. Non si lascerà più divorare dalle paure che l’hanno assalita tempo prima. Stavolta il suo cuore ha fatto un salto in avanti, è precipitato nello sterno, è tornato al suo posto.
Poggia i libri sulla scrivania: Ginny non c’è.
Si lascia sfuggire una lacrima: stavolta non è di rimpianto, di dolore, di incertezza.
E’ una lacrima di gioia. Perché è arrivato il momento di sorridere, di scoprire, di vivere.
 
Bussano alla sua porta.
Hermione va ad aprire e trova Draco. Le viene quasi da ridere: ironico che fosse stato proprio lui ad aprire un’invisibile porticina nella sua anima, a trasformare definitivamente ciò che prima era la Grifondoro.
- Hermione, mi dispiace per quello che è successo giù prima. Io… io ti giuro che lo avrei preso a pugni, davvero.
- Tranquillo, non fa niente.
- Posso entrare?
- In realtà questo è il dormitorio delle ragazze e in teoria tu non dovresti essere qua.
- In teoria- sussurra lui chiudendosi la porta alle spalle e soffiando sul collo della ragazza. Lei riesce a stento a trattenere un brivido mentre lui avvicina le labbra al suo viso.
- Ti avevo promesso che ti avrei spiegato tutto- sorride.
Hermione è pronta a vivere.
- C’è tempo- dice lei sorridendo e posandogli le mani sul petto.
- Su questo hai ragione- le loro labbra si incontrano, di nuovo. Ma con più passione. Lui la stringe a sé delicatamente, come se fosse la cosa più delicata e preziosa della sua vita.
E in quel preciso istante la Grifondoro capisce che è quello il posto al quale appartiene, al quale è sempre appartenuta pur essendone incosciente.
Il suo posto è tra le braccia di Draco. Non importa dove siano, a cosa stiano pensando, che cielo stiano osservando, in quel momento Hermione ha la schiacciante certezza che, come due calamite, loro due siano destinati a ritrovarsi sempre.
Hermione è pronta a volare.
- Ti voglio. Adesso- gli sussurra facendolo sedere sul letto.
- Davvero non ricordi niente?
- Assolutamente nulla, perché?
- Perché da come ti comporti sembra che tu…
- Che io?
- Che tu voglia ricominciare da dove avevamo interrotto- un sorriso si affaccia sul viso del Serpeverde.
- E a te non sta bene?
- Mi sta più che bene.
E si baciano, si baciano fino a togliersi il fiato. Si baciano così tanto che avrebbero voglia di piangere dalla felicità.
Lei gli sbottona velocemente la camicia, impicciandosi con il nodo della cravatta, lui le toglie con agilità la pesante uniforme scolastica contemplando la perfetta nudità del suo corpo.
Quanto aveva aspettato questo momento. Quanto aveva aspettato di poterla avere nuovamente tra le braccia.
- Ti amo, Hermione Granger- sussulta mentre lei gli posa un bacio sul torace nudo.
- Non vale dire ti amo quando stiamo per farlo.
- Allora te lo potrò ripetere domani mattina, quando ci sveglieremo. E domani sera quando ti darò la buonanotte. Potrei ripeterlo all’infinito.
Intanto Draco fa scorrere le mani grandi e pallide sui fianchi della Grifondoro, si appoggia delicatamente alla sua fronte.
Non ha importanza il passato se si ha un presente da vivere.
Non ha importanza che Hermione non ricordi alcun momento della loro precedente storia: ne potranno collezionare a migliaia, tutti nuovi, ogni giorno.
Lui entra dentro di lei con dolcezza.
E c’è l’assoluta certezza che loro due si completano, che per quanto possano essere disfunzionali, diversi, sono fatti per amarsi, collegati da un filo invisibile.
Lei si ancora alle spalle del mago mentre brividi di piacere le percorrono le ossa come fili elettrici ad alta tensione.
Hermione è pronta ad amare.
 
- Ti amo, Draco Malfoy. Anche se non ha senso, anche se non ricordo nulla e mi hai cancellato la memoria, io ti amo.
- Non vale neanche dopo aver fatto l’amore?
- Adesso vale- entrambi osservano il soffitto, poi il Serpeverde si gira verso la ragazza, rimane diversi minuti a guardarla, finché lei non si accorge di essere osservata.
Occhi color cioccolata che si perdono in un cielo grigio con sprazzi di celeste più accentuati del solito.
- Ti amo anch’io, Hermione.
Si addormentano così, fronte contro fronte, sorridenti.
Non si accorgono neanche che, ad ora tarda, Ginny apre la porta, sorride e la richiude pensando: Stasera andrò a dormire da Harry.
 
Nel pieno della notte, mentre Hermione dorme, i ricordi affiorano sotto forma di sogni.
E i sogni non sono mai stati così meravigliosi, strazianti, veri.
La Grifondoro al risveglio ricorderà tutto. Ogni singolo istante del quarto anno.
 
 
 
 
Nota dell’autrice:
Saaaalve!
Scusate la lentezza con cui ho pubblicato questo capitolo, ma ahimè la scuola è ricominciata e io sono di nuovo immersa tra lingue morte quali greco e latino.
Beh, convenevoli a parte, spero che questo capitolo sia piaciuto. Io l’ho scritto per tre giorni, cancellando e ricancellando perché volevo che fosse esattamente come lo immaginavo.
L’ho scritto ascoltando All We Are dei OneRepublic, ve la consiglio vivamente durante il pezzo tra Draco e Hermione ;)
RON, GET OUT! DRAMIONE IS COMING. 
Beh, al prossimo capitolo, che spero non tarderà ad arrivare,
HF. 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: HystericalFirework