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Autore: Sayu Chan    13/09/2012    5 recensioni
Heis Sakurama. Ricco rampollo, pieno di sè e orgoglioso.
Sayuri Kiyo. Famiglia (molto) meno facoltosa, carina e sicura di sè.
Il loro incontro/scontro non è dei migliori, ma un cambiamento li attende. Qualcosa che entrambi non si aspettano.
Tra bugie e maschere, può l'amore sopravvivere?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Infilai le chiavi nella toppa e volsi lo sguardo verso l‘orizzonte.
Una palla di fuoco stava sorgendo davanti ai miei occhi a dimostrazione che anche per il buio c‘è una fine.
Il sole sorgerà sempre su tutti noi, illuminando la strada a buoni e cattivi indiscriminatamente.
Sospirai di sollievo ancora una volta, poi mi feci piccola piccola e aprii la porta.
In casa c’era il buio più fitto, come se le tapparelle si fossero mangiate quella luce sfumata di arancione di poco prima, permettendo l’entrata a solo qualche spiraglio.
Mi addentrai e finalmente ero felice di potermi abbandonare tra il riposo promesso dal mio letto.

-Sayuri…-
Mi rigirai tra le coperte, senza alcuna voglia di aprire gli occhi.
-Sayuri-
Mugugnai.
-Hai passato la notte fuori? Ti abbiamo chiamato un sacco di volte, eravamo preoccupati per te-
Alla fine sollevai le palpebre e misi a fuoco il mio interlocutore.
-Mayumura… Non dovevate preoccuparvi…- mi misi a sedere e mi accorsi di avere addosso i vestiti della sera prima.
-Va tutto bene?- mi domandò con sincera apprensione.
-Si credo… Kyouta ha avuto un incidente e ora si trova all’ospedale… ma sta bene… è li che ho passato la notte-
-Mi dispiace molto per il tuo amico… lo andrò a trovare anche io, se non è di disturbo-
-Oh no, gli farà molto piacere sicuramen…- un pensiero fulmineo mi attraversò la mente.
-Dov’è Heis?-
-All’inizio ho pensato fosse con te, ieri non è tornato da scuola…-

Mi rigettai nel letto come un peso morto.
Ti prego non anche tu Heis!
-Che giorno è oggi?-
-E’ domenica-
-Grazie, ora ci penso io… ma dov’è papà? E Homi?-
-Homi l’ho accompagnata da una sua amichetta. Tuo padre invece… è andato a trovare tua madre-
Annuii.
Era da tanto che non facevo visita alla mamma.
Sentii gli occhi pizzicare, ma mi ripetei che non dovevo piangere. Lo avevo promesso alla mamma. Ripensai a quando era ancora in vita. Tornai con la mente a quel giorno in cui la malattia se l'era portata via...

Mi accorsi di avere le labbra socchiuse in una muta preghiera.
Mayumura mi aveva lasciata sola e la ringraziai per aver capito.
Sospirai e rimasi lì per qualche minuto, circondata dal silenzio.
Heis.
-Cazzo Heis- non era da me imprecare in questo modo, ma mi venne quasi istintivo, liberatorio.
Cercai il telefono e mi accorsi fosse scarico.
Mi alzai di scatto frugando tra i cassetti in cerca del caricabatteria, e in un secondo avevo agganciato tutto.
Dai accenditi!
La schermata iniziale mi accolse con la frase che avevo impostato.
Ohayou Gozaimasu! *buongiorno*
Aspettai impaziente che caricasse e finalmente potei entrare nella rubrica e chiamare Heis.
Al contrario di quello che mi aspettavo rispose subito.
-Pronto?-
-Heis, sei tu?-
-E’ il mio telefono, direi di sì-
-Oh grazie al cielo! Dove sei?-
-Abbiamo dormito a casa stanotte… io e Lain-
Stavo per rispondere ma lui mi battè sul tempo.
-E Kyu?-
-Ha avuto un incidente… Lain non lo sa?-
-Nessuno lo ha avvisato-
-Allora faglielo sapere tu… digli che non è nulla di grave, sta bene-
-Ok-
-Va tutto bene Heis?-
-Si, ora devo andare, scusa- e attaccò.
Chiama anche tu Heis Sakurama e troverà un modo facile e pratico per liquidarti!
Decisi di farmi una doccia veloce, per darmi una ripulita e una sistemata.
O forse avevo bisogno di un po’ di tempo per pensare e rilassarmi. E dove se non sotto l’acqua calda?
Quando girai la maniglia e l’acqua iniziò a scrosciarmi addosso, mi sembrò che lavasse via l’intera giornata precedente.
Era stato un supplizio, ma in fondo l’avevo superata ed era questo l’importante. Che bellezza potersi rilassare...
O meglio, Kyu l’aveva superata.
Il suono familiare del citofono superò la barriera della porta.
Lo ignorai e mi voltai per insaponare la testa.
Di nuovo suonò.
-Mayumura?- chiamai incerta.
Non ottenni alcuna risposta, così mi sciacquai velocemente e indossai l’accappatoio morbido.
Ciabattai fino alla porta e aprendola arrossii.
-Oddio, ehm Heis… non pensavo di trovarti qui-
Lui mi guardò come se mi vedesse per la prima volta.
-Ehi, Sayuri... ero praticamente quì fuori quando hai chiamato- sorrise come solo lui sapeva fare e mi accarezzò il mento facendomi sollevare il viso.
Si avvicinò sempre di più finchè le nostre labbra si rincontrarono in quell’agognato bacio.
-Mi sei mancato- sussurrai con gli occhi socchiusi.
-Sei sola?-
-Credevo ci fosse Mayumura ma a quanto pare deve essere uscita- lui annuì come se non potesse essere altrimenti.
-Lain?- mi sorpresi di quei lunghi preamboli.
Lo desideravo da impazzire, il cuore mi palpitava nel petto e sentivo le ginocchia fragili, neanche fosse la prima volta in compagnia di un ragazzo.
Lui al contrario sembrava totalmente a suo agio.
Lo fissai in quegli occhi azzurri… mi resi conto che probabilmente stava parlando ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo. Ero come ipnotizzata da quell’espressività, da quel chiarore puro che altro non erano.
-Sayuri?- la sua voce, per puro miracolo, riuscì a raggiungermi.
-Oh! Sì, scusa, beh- all’improvviso mi venne da ridere ma riuscii a trattenermi -mi ero persa-
-L’avevo notato- inarcò il labbro superiore e vidi spuntare un canino bianco.
Scoppiai a ridere.
-Dio, scusami non so cosa mi prenda- riuscii a biascicare tra le risate.
Che figura di M. pensavo intanto senza riuscire a fermarmi.
Lui mi guardava con dolcezza, come si guarda un bambino che gioca.
Così, come se nulla fosse diventai improvvisamente seria, e avvolsi le mie braccia intorno al suo collo.
Le mie palpebre si serrarono e la mia bocca divenne un tutt’uno con la sua.
Lui si limitò a ricambiare mentre un sorriso complice apparve sul suo viso.
Restammo così per qualche minuto, finché il bacio non si fece movimentato.
Heis mi prese la mano nel suo palmo e mi trasse a sé, i pochi centimetri che ci dividevano scomparirono mentre i nostri corpi si stringevano.
Mi accorsi che stavo annaspando e interruppi il bacio.
Lui mi sollevò dal pavimento e stringendomi tra le sue forti braccia mi portò in camera.
Mi fece sdraiare con tenerezza e mi sfiorò la mano in una richiesta di muto permesso.
Io annuii, senza saper trovare le parole.
Lui si portò sopra di me, e un lembo dell’accappatoio scivolò, mostrando la mia coscia candida.
Gemetti quando per caso, la dura lunghezza della sua erezione mi pungolò la vita.
Mi sentivo imbarazzata, ma qualcosa in Heis aveva fatto volare fuori dalla finestra ogni paura ed inibizione.
Il ragazzo allungò una mano verso la mia gola, scendendo sempre più giù.
Continuò finchè non raggiunse il mio punto più intimo e chiusi gli occhi sapendo che avrei raggiunto l’estasi.
-Mio Dio Heis…- ansimai.
-Cosa c’è Sayuri?-
Mi arcuai come se un filo invisibile mi tirasse.
Divaricai le gambe sperando che lui capisse.
E aveva capito, ma sembrava avere tutta l’intenzione di torturarmi.
Lui sciolse il leggero nodo dell’accappatoio e io lasciai che mi spogliasse.
-Sei bellissima-
Certamente arrossii, ma lui non disse nulla.
Heis mi baciò l’ombelico, poi fece procedere la lingua verso il basso, sempre più giù.
La prima pressione della sua bocca mi fece impazzire.
Volevo di più.
Iniziò ad usare la sua lingua su di me, e l’imbarazzo o l’ansia furono sostituiti da un desiderio incontrollabile.
-Ti prego- la mia voce uscii rotta e rauca dalle labbra -Heis ti prego-
-Ti amo, lo sai questo, vero?-
Certo che lo sapevo. E la sua dolcezza non faceva altro che farmi raggiungere un livello più alto di bisogno. Avevo bisogno di lui, del suo corpo, del suo amore.
-Mi vuoi dentro di te, Sayu?-
-Sì- riuscii a gracchiare.
Lui si ritrasse e iniziò a spogliarsi mentre io cercavo di osservarlo tra le palpebre pesanti.
Il petto nudo sembrava essere uscito da un dipinto.
Quando finalmente tutti gli abiti erano gettati a terra, potei rendermi conto di quanto fosse perfetto.
I muscoli si flettevano facilmente mentre si riavvicinava a me.
E il suo… pipino era sbalorditivo quanto il resto di lui.
Mi venne da ridere a questo pensiero ma mi limitai a sorridere.
Anche lui ricambiò, ma senza attendere oltre Heis mi premette sotto di lui, stuzzicandomi e facendomi agognare di più.
Pensare con razionalità, anche solo per un secondo sembrava un’impresa, ma stranamente ci riuscii.
-Heis forse dovremmo… usare qualche precauzione-
-Hai ragione-
-Guarda nel primo cassetto accanto a te-
-Sayuri!- sembrò rimproverarmi. Ma un sorriso compiaciuto aveva tolto credibilità a quel rimprovero.
Si voltò e in meno di quanto pensassi era pronto. Pronto per me.
-Sei al sicuro con me-
Era vero, lo sentivo. Heis mi faceva sentire protetta, erano sensazioni che non avevo mai provato con Ren.
Mi baciò di nuovo, finalmente avrei avuto Heis.
Ti amo.
Lui espirò bruscamente, l’inguine iniziò a muoversi rapido mentre i nostri corpi si univano.
-Sei mia Sayuri- sussurrò contro il mio orecchio.
Non potevo negarlo, ero sua e lo ero da tempo.










MORE YEARS LATER
-Sayuri!- Kyu mi butta le braccia al collo. -Finalmente avete trovato la casa! Ora che siamo diplomati le nostre strade si divideranno- Ecco che mi mette il broncio. Come al solito.
-Kyouta sei il mio migliore amico! Non potrei mai separarmi da te-
-Ehi, hai intenzione di rubarmi la fidanzata?- sbuca Heis.
-E tu hai intenzione di rubarmi il fidanzato?- se ne usce Lain guardandomi in cagnesco.
Cominciamo a ridere.
Questo è quello che amo di loro.
-Vi adoro ragazzi- li stringo a me in un abbraccio di gruppo.
Heis cerca di divincolarsi ma riusciamo ad acchiapparlo prima che riesca a scappare.
Non lo vuole ammettere ma anche a lui in fondo piacciono queste dimostrazioni d’affetto.
Siamo nel parco vicino la casa che Heis ed io abbiamo appena affittato.
E’ una villetta carina, perfetta per noi due.
Kyu e Lain sono felici per noi, e io lo sono per loro.
Sciogliamo l’abbraccio e io prendo Heis per mano, portandolo con me.
-Come credi finirà con tuo padre?-
-Mia madre lo ha convinto a tenerci con sé. Io e Lain ci divideremo l’eredità, ma ho intenzione di fare l’Accademia per diventare poliziotto-
-Arrestami- sussurro al suo orecchio e poi sorrido.
Anche lui mi sorride.
-Non mi tentare-

-Come finirà?- gli domando guardandolo negli occhi azzurri che riflettono quella giornata stupenda.
-Solo il tempo potrà dirlo. E lo affronteremo insieme-







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Che dire? Shoy è finito *Ride* D: Chiedo scusa per la lunghezza DDD:
Spero che lo abbiate seguito con interesse, che vi sia piaciuto e soprattutto che vi abbia salvati dalla noia. :'D
So che non è questo grande capolavoro di letteratura, ma sono felice per ogni vostro commento e per ogni persona che mi abbia seguita fino a quì.
Devo ringraziare in particolar modo: 

Neji the Malkavian

Kim_Leyna
zely
Mohria
_elli_
Per il loro sempre presente appoggio e le fantastiche recensioni. Chiedo scusa a coloro che non ho inserito, ma sappiate che vi ringrazio dal più profondo del cuore *lancia baci e petali di rose (?)*
Un bacio e un saluto a tutti. A presto <3

P.S. Kyouta vi saluta e manda un bacetto a tutte <3 *Kyu e Lain piangono perchè gli mancherete*
  
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