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Autore: Jane_30    13/09/2012    4 recensioni
Non svegliatemi, lasciatemi dormire. Voglio vivere nei miei sogni e non più nella realtà che sono stata costretta a sopportare fino ad ora.
Questa storia si è classificata terza allo Spargilacrime Contest indetto da Lady Eloise.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don’t wake me up

 
Non svegliatemi, lasciatemi dormire. Voglio vivere nei miei sogni e non più nella realtà che sono stata costretta a sopportare fino ad ora.
La vita non è mai come ci si aspetta. La vita è dura, è severa e ti obbliga a seguire certe leggi per sopravvivere. Nella vita non troverai mai la vera felicità, potrai al massimo trovare l’ombra di questa. Il 90 % della tua esistenza sarà dominato della sofferenza e dalla tristezza, perché ogni cosa reca dolore sia nel caso in cui tu sia ottimista, sia in quello in cui tu sia pessimista. Nel primo caso, infatti, la vita ti deluderà; nel secondo invece non potrai mai godere appieno di quello che possiedi, perché vivrai costantemente nella paura e nella tristezza.
Per questo motivo io voglio vivere nei sogni, in un mondo diverso da quello reale. Tanti giorni mi sveglio riluttante, non riuscendo a cogliere niente di bello nella mia insulsa esistenza. Non ho l’amore, l’aiuto di qualcuno che tenga a me, l’amicizia e ovviamente non posso neanche sperare di avere la felicità. Quelle persone che dicevano di essermi amiche mi hanno voltato le spalle ormai da tempo, precisamente da quando hanno scoperto del mio “Problema”. Invece di aiutarmi, hanno deciso di andarsene; in fondo io non volevo la loro pietà, ma mi sarebbe piaciuto un interesse spontaneo da parte loro. L’amore credo di non averlo mai conosciuto. Non ho mai visto questo sentimento nel rapporto tra i miei genitori, prima che morissero; non l’ho mai visto nemmeno tra le coppie dei miei suddetti amici. L’amore l’ho visto solo nei film e nei romanzi, perché forse è solo lì che esiste veramente.
Nel mio mondo, invece, la felicità e l’amore esistono; addirittura governano armoniosamente lo scorrere del tempo. Nei miei sogni sono libera, felice e piena di vita; nella vita reale sono Lola, una ragazza appena maggiorenne, sola e in fin di vita, a causa di un’overdose di droghe.
Apro gli occhi per l’ultima volta e vedo la stampa del ponte di Brooklyn appesa al muro bianco di fronte a me. L’unico luogo che avrei voluto visitare – e in cui forse avrei voluto vivere – è New York. Tanti film e romanzi romantici sono ambientati in questa città e io, da sognatrice quale sono, penso che solo lì avrei potuto trovare il famoso “Amore”.
L’ultima immagine che avrei conservato del mondo reale sarebbe stata quella del ponte di Brooklyn che sovrasta il mare, collegando due terre molto diverse: l’isola di Manhattan e il quartiere di Brooklyn.
Ora anch’io attraverso un ponte simile: quello che conduce alla città in cui vivrò per sempre felice. Chiudo dunque gli occhi e m’immergo nel mio mondo, intenzionata a non lasciarlo mai più.




Note dell'autrice: So che è un po' strana come storia. Se vi state chiedendo se la penso come la protagonista, sappiate che non è così, o almeno non del tutto. Condivido solo alcuni pensieri con Lola, per il resto il personaggio è semplicemente frutto della mia fantasia.


Questa storia si è classificata al terzo posto allo "Spargilacrime Contest" indetto da Lady Eloise e sta partecipando al concorso "Fatemi leggere! (Drabble - Flashfic - One-shot)" indetto da _pollina_.
  
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