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Autore: f_naluST    14/09/2012    10 recensioni
L'oscurità s'impadronì del suo cuore, la sua mente venne offuscata, la sua anima aveva abbandonato il suo corpo.
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Leggende tramandate nel tempo, invogliano i nostri giovani maghi ad addentrarsi tra le mura fredde e spietate della città di Bardeon, la città delle anime perdute.
Si ritroveranno ad affrontare il destino della Luce, una Luce pura che spezzerà le catene dell'oscurità. Una Luce riflessa nelle fiamme dell'amore... e dell'odio.
Ambientata dopo il Time-Skip.
[Pairing: NaLu -principalmente- , Gruvia e GaLe]
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Magnolia, Fairy Tail, secondo team.
Tre ore prima. 
 
Bussarono appena e, senza sentire il consenso, entrarono. 
«Siamo noi, Master.» si rivolse la rossa al minuto uomo, ora voltato verso l'ampia vetrata che affacciava sul mare, le braccia dietro la schiena. «Siamo venuti per ulteriori informazioni sulla nostra missione.» proseguì lei.
Gray sbuffò. "Informazioni" e "missione" erano le uniche due parole su cui si concentrava, e lei continuava a ripeterle nonostante sapesse quanto gli premesse sapere di più.
«Vi ho già detto tutto, andate da Macao e vi fornirà le indicazioni per il vostro viaggio.»
«Mi riferivo all'altra missione. E la prego, non faccia finta di non capire.» 
Makarow sospirò pesantemente, prima di voltarsi interamente dalla parte dei ragazzi. 
«Ho già detto molto anche di quella. Non dovrete far altro che raggiungerli dopo aver consegnato il cimelio a Levy, che le permetterà di varcare gli Archivi.»
«Loro sono già partiti, però.» esordì Gray. «Avranno messo un pò di strada tra quì e ovunque si trovino adesso.» concluse. 
Era inutile, solo Erza riusciva a non far trapelare alcuna intenzione, mentre quelle di Gray, le sue erano sin troppo chiare. Voleva sapere, e come dargliene torto? Ma era in parte per il suo bene, se non era stato messo al corrente di nulla. E perché si poteva ritenere un tipo impulsivo, per certi aspetti.
«Li raggiungerete direttamente a Bardeon.» rispose il Master, mentre chiudeva gli occhi. Gray rimase sorpreso, direttamente a Bardeon? 
«Credevo che...»
«Ora potete andare. L'altro team è già partito, vi aspetteranno per poi accedere agli Archivi.» concluse, ignorando esplicitamente il moro.
«Bene.» disse Erza.
«Bene.» fece altrettanto Gray, calcando la parola con un tono acido, decisamente contrario ad essere all'oscuro di tutto, nonostante fosse proprio nel mezzo dell'argomento.
I tre ragazzi fecero per uscire. 
Lluvia, che nel frattempo si era ridotta alla grandezza di un granello di polvere, sentiva una pressione soffocante in quel cerchio di persone che ancora non accennavano a renderla partecipe di niente. Cominciava a sentirsi inutile ancor prima di iniziare il viaggio, e temeva di scoprire come sarebbe proseguito. Vedeva Gray troppo ossessionato da Erza e da qualcosa che questa celava morbosamente, e non era la gelosia a sfiorarla, poiché a volte sentiva in cuor suo di non avere una minima chance col mago del ghiaccio, che si mostrava sempre come l'elemento che era capace di dominare, freddo e inscalfibile dal suo corteggiamento invano. 
Una volta fuori dall'intero complesso della gilda, la rossa si voltò verso i due che erano ormai i suoi compagni di viaggio.
«Ci faremo accompagnare da una carrozza sul Monte Hakobe fino a che con un mezzo sarà possibile. Non esitate dinnanzi ai possibili Valkan e prestatevi attenzione: sono stupidi, ma non lasciatevi comunque cogliere di sorpresa.» 
«Neanche noi siamo stupidi.» disse Gray,  sulle sue, voltandosi e comciando a dirigersi verso la loro meta. 
«Dammene la dimostrazione.» aggiunse poi Erza, nel medesimo tono di lui.
Gray si fermò all'improvviso, aspettando che lei lo raggiungesse. Gli si fermò di fianco, senza voltarsi verso di lui. Il gelo circondava quella coppia ancor prima di giungere nei pressi della montagna innevata. Lluvia, intanto, era rimasta indietro. Si domandava se sarebbe stata in grado di portare a termine quella missione, se avrebbe solo peggiorato le cose e gravato sulla sorte dei compagni, rivelandosi un elemento superfluo di cui non avevano poi così bisogno.
Gray si girò verso di lei, che sussultò appena.
«Che stai aspettando? Andiamo.» 
Se ne avesse avuto la forza, avrebbe pianto.
 
Terzo team.
Attualmente.
 
Un forte mal di testa le premeva, mentre cominciava ad alzarsi e a massaggiarsi le tempie con i polpastrelli. Si sentiva avvolta da qualcosa, per un attimo ebbe la sensazione di ritrovarsi nel suo appartamento a Magnolia, ma quando riprese conoscenza a sufficienza, notò con rammarico che si trovava in luogo a lei del tutto sconosciuto, per la prima volta visitato. Una baracca, non troppo piccola, seppure misera, che dava tutta l'impressione di essere una qualche specie di infermeria arrangiata dai viandanti.
Un forte odore di disinfettante e medicinali le irritavano l'olfatto, riportandole alla mente quello amaro e ferroso del sangue, del suo
Iniziò a cercare Natsu con lo sguardo, presa dal panico. E se fosse morto? Se qualcuno fosse arrivato in tempo a salvare solo lei, e lui non ce l'avesse fatta? Il suo cuore placò la sua corsa quando lo vide, seduto di fianco a lei, privo della giacca, il petto avvolto da fasciature ben curate. Sorrideva.
«Ti sei svegliata, finalmente.»
Gli occhi di Lucy presero velocemente a bruciare per il sale delle sue lacrime, che cominciarono a scendere svelte lungo le sue candide guance, ora rosse per rabbia. 
Si gettò al petto di Natsu, che soffocò un verso di dolore per l'urto alla ferita, mentre subiva i piccoli pugni alle sue gambe.
«Sei uno stupido!» gli sbraitò contro, mentre i suoi colpi assumevano una certa rapidità e le sue lacrime scivolavano sul petto scoperto del compagno, la cui pelle rabbrividì sotto il tocco lieve di esse, che s'infragevano sui lividi dell'ultima battaglia.
«Lucy...» mormorò, sentendosi in qualche modo in colpa per la reazione che le aveva provocato.
«Sei uno stupido... se solo tu... se solo non fossi stato così testardo... se mi avessi permesso di aiutarti...» proseguiva a fatica, la voce rotta dal pianto. «Non ti saresti ridotto così!» 
Mentiva, soprattutto a se stessa. Sapeva bene che non avrebbe potuto aiutarlo in alcun modo, lei, che era più debole del Dragon Slayer, in tutto e per tutto. A differenza di lui, non sarebbe mai stata in grado di sopportare una simile situazione, di proteggere lui e l'amico exceed, ora dormiente accanto a loro. 
Mentre l'insicurezza le cingeva il cuore, sentì la mano di Natsu posarsi sulla tua testa, alleggerendola del peso opprimente che iniziava ad avvelenarle l'animo. 
«Scusami... adesso però calmati...» le sussurrò dolcemente. 
Si fece così cullare da quel momento, da quelle parole, dai battiti del suo cuore che si confondevano tra loro, se per il timore di non poter più vedere quel sorriso, di non sentire sulla pelle il calore dell'amico, o per i sentimenti tanto intensi quanto incerti che sapeva bene provasse per quest'ultimo. E rimasero in quel modo per istanti interminabili, mentre le lacrime di Lucy destavano la loro scesa, ma che parve dannatemente breve, quando un colpo di tosse schiarì la voce di qualcuno, alle loro spalle.
«Mi dispiace interrompervi.» disse un tono sconosciuto con un cenno di malizia, scatenando l'imbarazzo nei due ragazzi che si allontanarono immediatamente l'uno dall'altra. 
«E tu chi sei?» domandò poi Natsu, sulla difensiva, pronto ad infiammarsi.
«Frena i bollenti spiriti ragazzo, o ci penso io a raffreddarti.» asserì, avanzando.
Fisicamente, era più o meno la copia di Makarow, fatta eccezione per i capelli che cadevano lungo le spalle. 
«Il mio nome è Sayo.» si presentò dunque il vecchio.
«Sei tu che ci hai portato qui?» chiese Lucy.
«Ti correggo, bella ragazza. Io vi ho salvato
La maga stellare si ritrovò inerme a quell'affermazione, del tutto inaspettata. Che oltre all'aspetto, avesse anche i poteri dello stesso Master? Forse era per quello che aveva sentito una nota dolce di familiarità, nel suo fischio. 
«Aspetta un momento, stai dicendo che tu avresti sconfitto quello?!» domandò il Dragon Slayer, che faceva fatica a credergli... o a comprendere un concetto così semplice, vista la sua espressione smarrita.
«Ho detto che vi ho salvato, non che l'abbia sconfitto. Mi sono limitato ad allontanarlo e a portartvi qui, soprattutto viste le tue condizioni. Volete del thé?» disse infine, guardandoli negli occhi, cercando di cambiare argomento.
Natsu agitò le mani in segno di negazione, Lucy annuì sorridendo appena. 
«Quindi sei un mago?» continuò la bionda.
L'anziano uomo interruppe di versare il thé nella tazzina della ragazza, assumendo un espressione pensierosa, nei cui occhi aleggiava il chiaro rammarico.
«La magia è un modo per agevolarsi la vita. C'è chi la usa per guarire, chi per cucinare, altri ancora nella maniera più primitiva, ne abusano per combattere. E chi la sfrutta per lavoro, come voi. Fairy Tail, giusto?» domandò ai due, indicando col dito il simbolo della gilda sui rispettivi corpi, che si limitarono ad annuire, senza interromperlo.
«Mi hai chiesto se sono un mago, giovane donna. Ebbene, non lo sono. Esserlo implicherebbe la mia esistenza collegata ad un qualche dovere. Io conosco solo antiche formule, seguo le vie della luce e cammino per essa. Quando vi ho visti in pericolo, ho utilizzato un metodo tramandato nella mia famiglia per allontanare quel parassita...» spiegò, calcando il suo disprezzo nell'ultima parola, per la persona a cui alludeva.
«Vuol dire che lei lo conosceva?» domandò Lucy, del tutto innocente.
Tuttavia, quell'uomo divenne subito irascibile, sbattendo le tazze su un piccolo tavolino.
«NO, IO NON CONOSCO QUELL'ESSERE, SPREGEVOLE CREATURA SPROFONDATA NELL'OSCURITA'!» sbraitò, spaventandola. 
«M-mi scusi, io...» 
Fortunatamente, riassunse quasi subito la sua aria pacata, scusandosi a sua volta.
«No, perdonami tu per essermela presa con te. Io non conosco colui che vi ha attaccati, ma quello che era prima.» concluse, con un sorriso malinconico e nostalgico.
«Per quello che... era prima?» domandò Natsu, che aveva del tutto perso il filo del discorso e non riusciva a ritrovarne il senso.
«Vedete...» stava per spiegare, quando delle voci, provenienti da fuori della baracca, lo interruppero.
«SAYO! SAPPIAMO CHE SEI QUI, FORZA, APRI!» urlò un uomo, sbattendo il pugno sulla porta.
«Che succede?!» disse Lucy.
«Non c'è più tempo... dovete andarvene!»
«Che diamine combini, vecchio? Chi sono quelle persone?!» chiese il rosato, nervoso.
«Sono le guardie del re, hanno scoperto che vi ho prestato soccorso ospitandovi all'interno della città, privando di una quantità misera di scorte mediche, i suoi cittadini!» disse Sayo sbrigativo. 
«C-città? In che città siamo??» chiese ancora il Dragon Slayer.
«Bardeon.» rispose... Lucy. 
Sayo e Natsu si voltarono a guardarla. Era parsa distante, come il suo tono, la sua voce sembrava non essere rivolta a loro, bensì risuonò come un richiamo alla città stessa.
«Lucy...» sussurrò Natsu, preoccupato di una seconda reazione dell'amica.
«Non dirmi che tu...» stava per dire l'anziano, gli occhi sbarrati, increduli di ciò che gli si era presentato davanti, di chi presumeva ella fosse, ma venne interrotto bruscamente dai colpi insistenti e sempre più forti delle guardie; avrebbero abbattuto la porta di lì a poco, arrestato anche i due giovani che aveva soccorso, portandoli ad una sorte peggiore di quella che gli sarebbe toccata se non li avesse salvati.
«Scappate!» sussurrò infine, porgendo Happy tra le braccia di Lucy e spingendoli contro la parete, rivelando un passaggio segreto e una quindi possibile via di fuga.
«Aspetta, vecchio!» 
Non potè fare altro, Sayo si diresse verso il centro della stanza, portando le braccia dietro la schiena, riportando, alla mente del mago del fuoco, la figura paterna di Makarow. 
«Nonnetto...» disse flebile, mentre la parete era quasi completamente voltata dall'altra parte, impedendogli di vederlo ancora. 
«Proteggila.» disse infine, una voce dolce, spezzata dal pianto. Un pianto che confuse ulteriormente il ragazzo. Era dovuto alla sorte che lo aspettava?...o alla loro?
 
Quando il passaggio fu completamente richiuso, Natsu e Lucy caddero su un'ampia distesa d'erba. Si voltarono di scatto verso l'abitazione, ormai scomparsa sotto i loro occhi. Quella non poteva che essere magia, seppure il vecchio l'avesse negato. 
«Questa missione...» sibilò Lucy. «Questa missione non porterà a nulla di buono!» sbottò infine, mentre stringeva l'exceed azzurro tra le braccia, e si lasciava trasportare nell'amaro pianto che aveva cercato di trattenere. «E' colpa nostra! E' colpa nostra se... se Sayo...»
«LUCY!» le urlò contro Natsu, facendola sussultare. La prese per le spalle e iniziò a scuoterla. «Adesso calmati! Non è addossandosi le colpe che porremo fine a questa storia! Sayo... Sayo ci ha aiutati, ci ha salvato la vita, per proseguire il nostro cammino! Vuoi ricordarlo con i rimpianti?!» 
La maga stellare rimase sorpresa di quella reazione del compagno, che non l'aveva mai sgridata in quel modo, né le aveva mai riservato quel tono. Le sue mani tremavano, strette al petto, finché le lascio scivolare lungo i fianchi, poggiando la testa sulla spalla di Natsu.
«Hai ragione... mettermo la parola fine a questa faccenda, una volta per tutte!» affermò decisa, stringendo appena la manica nera del ragazzo, che sorrise quasi orgoglioso di lei.
«Bene!» esordì poi quest'ultimo, tirandosi sù e con lui la ragazza. «E poi...» si fermò un attimo, entrambi si voltarono. 
 
«Siamo arrivati.» 

 
______________________________

Mh... ma non la starò tirando troppo per le lunghe, questa storia della luce, della missione di Erza&co. e la riservatezza alquanto persistente di Makarow? :D
Per la mia visione interiore *cita la canzone che sta ascoltando* , no. E' tutto esattamente così, come dovrebbe essere. u.u
Qualcuno forse avrà pensato: "Povero Sayo, nemmeno lo presenta e già lo fa morire?". E, beh... un momento. Io ho forse scritto che sarebbe morto ?  
Nah.
Il suo compito non è finito, le sue cavolo di formule antiche (alla fine è magia, inutile che ve lo nasconda. Solo che lui, per motivi che *voce profonda* poi capirete *fine voce profonda*, si rifiuta di chiamarla in quel modo, ecco.) serviranno ancora ai nostri giovani, giunti così improvvisamente a Bardeon. 
Anche se dire "improvvisamente" è un eufemismo, glieli ho fatti arrivare in una frazione di secondo. :'D 

Ah, visto che sono un idiota e nel testo non l'ho nemmeno spiegato -e sono troppo pigra per sistemarlo:3- lo spiegherò qui:

Natsu e Lucy non è che siano proprio DENTRO le mura della città. Anzi, sono appena fuori la porta, diciamolo così!
Inoltre, si sono trovati così vicini e così in fretta, a Bardeon, proprio per la magia che ha utilizzato Sayo sul muro di casa propria. Vedetelo come una sorta di muro del teletrasporto che si attiva, appunto, con la magia. 
Il perché li abbia spediti lì direttamente lì è proprio per il sospetto che aveva su Lucy e sulla sua "importanza". 


In sintesi, ho combinato un casino e spero che possiate perdonare la mia stupidità.


In ogni caso, questo è uno dei cosiddetti "capitoli di passaggio" (altrimenti perché ho aggiornato così presto? >:D) per questo è -esattamente- la metà di quello precedente (e spero di scrivere sempre di più, nei capitoli principali >w<) e non descrive granché, lascia in sospeso diverse cose. Per esempio, il legame tra Sayo e il nemico comparso nel capitolo precedente, frasi interrotte sul nascere da quei villani delle guardie... e così via! 

-La NaLu mi prende sempre la mano, che ci posso fare. çwç 
Happy, povero, passa la sua missione a dormire... quanto mi potrà odiare quel micetto? D:- 

E mi serviva anche per dare una "smossa" al gruppo di Erza, che non sapevo come fare partire senza un ulteriore tensione tra i suoi membri. xD 
Mi odio per il male che sto causando a Lluvia-chan, ma nella vita bisogna perseverare. ùwù

Basta, zitta! è.é

Ringraziamenti a non finire per tutte le dolcezzuole che mi avete, inoltre, scritto nel precedente capitolo e in quelli ancor prima. *-*
Ovviamente non mancano anche quelli alle persone che seguono la mia storia, non credevo poteste aumentare così tanto! *si commuove*



 
 Vi adoro taaaaaaaaaaaaaaaaanto, ma proprio tanto tanto. *^*

Un bacio e al prossimo capitolo!! <3


Ah, a chi potesse interessare, il settimo capitolo è già in porto.
*fugge via*
 
 
  
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