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Autore: funkia    01/04/2007    14 recensioni
Piccoli pezzetti di vita mancanti dalla saga di Nothing's too Easy! “Catherine Jacinthe?” L’aveva appena sussurrato tra sé, ma C.j. balzò spaventata e si voltò di scatto coprendo quella che doveva essere una lettera. Lo guardò con occhi sgranati e a bocca aperta, prima di diventare rossa di rabbia e alzarsi in piedi per fronteggiarlo. “Come diavolo ti permetti di leggere la mia roba senza il mio permesso?!”
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un appartamento alla periferia di Londra era il nido perfetto per due giovani amanti che dopo una strenuante giornata di lavoro non aspettavano altro che un po’ di relax e magari qualche coccola

                  STAI CON ME…E LA MIA FAMIGLIA

 

Everyone is speical in their own way.

We make each other strong
Make each other strong
We're not the same
We're different in a good way
Together's where we belong                                          HSM- we’re all in this together

 

Un appartamento alla periferia di Londra era il nido perfetto per due giovani amanti che dopo una estenuante giornata di lavoro non aspettavano altro che un po’ di relax e magari qualche coccola. La cena non era nemmeno arrivata al contorno che i due si erano spostati sul divano baciandosi con impeto.

 

Lasciando le sue labbra lui era sceso abilmente sul collo lambendone ogni centimetro con una scrupolosità disarmante mentre lei ridacchiava tra i sospiri. Ad un certo punto lei puntò gli occhi sul soffitto smettendo di ridere.

 

Fred?”

 

Il ragazzo non smise di torturarla con le labbra e si limitò a mugolare un verso di assenso dandole di nuovo la parola. La ragazza si morse un labbro.

 

“Stavo pensando se non sarebbe il caso di farmi conoscere la tua famiglia”

 

Avete presente un giradischi troppo vecchio che slitta mettendo fine a una melodia perfetta? Fred alzò la testa di scatto fissandola negli occhi scuri a bocca aperta cercando di balbettare in fretta una scusa. Mise velocemente un sorriso tirato e le accarezzò i capelli.

 

“Sì, sì certo, magari a Natale”

 

Lei lo guardò abbattuta “Amore, Natale è tra sei mesi”

 

“Giusto” ribatté lui seriamente arrancando in difficoltà, si sentì stringere il cuore guardando la sua ragazza rattristarsi sempre di più “Leah, non è che non voglio presentarteli, è che la mia famiglia è un po’ particolare. Bisogna essere preparati a conoscerli e non voglio rischiare di distruggere il nostro rapporto solo perché…”

 

“Non troncherò con te solo per la tua famiglia” disse lei con un sorriso “Io amo te”

 

Fred non poté far altro che pensare che il punto era proprio quello. Lui e Leah stavano insieme ormai da qualche anno e stava cominciando a diventare una cosa abbastanza seria ma sarebbe stata la fine se lei avesse scoperto la sua vera…natura. 

Era anche vero che aveva solo mostrato fotografie della sua famiglia e non aveva mai presentato nessuno alla sua ragazza, Leah aveva tutte le ragioni per lamentarsi.

 

Lei gli prese dolcemente il viso tra le mani mettendo un leggero broncio “Stiamo insieme da tanto e l’unica cosa che so della tua famiglia è che siete tutti rossi, che hai sei fratelli e che uno di loro e tuo gemello. E’ un po’ poco, non credi?”

 

Fred si sentì quasi soffocare dalla pressione di quella decisione “Sì” rispose con un filo di voce “E’ poco”

 

Lei sorrise radiosa intrecciando le braccia dietro al suo collo “Questo significa che mi porterai a conoscerli?”

 

Lui vacillò un po’ guardandola incerto. Non era ancora del tutto sicuro di quell’incontro, sapeva che in un modo o nell’altro qualcuno dei suoi numerosi parenti avrebbe fatto qualcosa di anomalo per i canoni di Leah, babbana e soprattutto ignara dell’esistenza del suo mondo.

 

“Non lo so…certo mia madre sarebbe molto contenta di conoscerti ma…”

 

Leah si incupì “Non è che ti vergogni di me, vero? Perché se è così, Fred, ti consiglio di dirlo adesso”

 

Lui la guardò come se fosse pazza “Stai scherzando? Non è assolutamente questo il problema! Ho una vagonata di difetti ma sono sempre leale con le persone!” sospirò afflitto “Va bene, dirò a mia madre di organizzare una cena domenica”

 

Lei esultò saltandogli al collo e baciandolo ripetutamente “Grazie amore, grazie! Sono così eccitata, non vedo l’ora di conoscere tutti! Avanti, adesso devi istruirmi!”

 

Is-istruirti?”

 

Leah ridacchiò solare “Sì, albero geneaologico e cose così. Insomma, so che tuo fratello maggiore si chiama Bill, poi c’è Charlie, Percy, il tuo gemello George, Ronald e Ginny. Cos’altro devo sapere?”

 

Fred rimase un po’ spiazzato “Beh…” cominciò incerto “…mio padre si chiama Arthur e mia madre Molly…”

 

Arthur e Molly” ripeté lei annuendo

 

“…Bill è sposato con Fleur e hanno due figli, Nicholas e Denis, vivono in Francia. Charlie invece è sposato con Susy e vivono in Romania, hanno un figlio appena nato, lo hanno chiamato Sebastian mentre con mio fratello Percy non ci parliamo più, se n’è andato anni fa e nessuno lo ha più rivisto. George è ancora fidanzato con Verity, la commessa del nostro negozio, ho sentito dire che progettano di sposarsi ma sono solo voci. Ron ha sposato Hermione, la sua migliore amica, quando aveva diciotto anni e hanno due figli, James e Alex, e credo che sia incinta del terzo. Alex è la seconda femmina Weasley da generazioni, la prima è mia sorella Ginny che è sposata con Harry Potter ed è incinta anche lei. Vuoi sapere qualcos’altro?”

 

Leah era rimasta tutto il tempo a guardarlo con la bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite, cercando di recepire tutte le informazioni che gli erano state date. Fred la guardò un po’ preoccupato.

 

“Tutto bene?”

 

Lei annuì ancora un po’ scossa “Credo…credo che avrò qualche problemino con i nomi”

 

Fred rise di gusto “Ah, non preoccuparti! A volte fatichiamo a ricordare i nomi tra noi fratelli da quanti siamo, non ho mai capito come faccia mamma a tenerli tutti a mente”

 

Lei sorrise accoccolandosi sul suo petto “Tua madre dev’essere una gran donna per aver cresciuto sette di voi e avervi fatto venire su così bene”

 

“Ah ma non vale, tu hai visto il migliore!”

 

Leah gli diede un colpetto sul braccio “Scemo!”

 

Fred si chinò su di lei e la baciò sorridendo contro le sue labbra, insieme capitolarono sul divano strappandole una risatina divertita. Le scostò i capelli dal viso guardandola serio.

 

“Ti amo”

 

Lei sorrise arrossendo compiaciuta “Ti amo anche io, Fred

 

                                                                              *

 

Molly Weasley quella mattina si era molto sorpresa di trovare suo figlio Fred seduto al tavolo di cucina con un’espressione vacua e pallido come un fantasma. Gli aveva servito la colazione, vedendolo così denutrito non aveva potuto fare altrimenti, e si era seduta al suo fianco aspettando che finisse.

 

Fred non aveva nessuna voglia di sbrigarsi a mangiare, masticava lentamente con lo sguardo assente e non faceva altro che impensierire sua madre che fremeva dalla voglia di sapere cosa ci facesse nella sua cucina di mattina presto.

 

Quando ebbe ripulito il piatto sospirò gravemente e si voltò verso sua madre con un volto cadaverico “Leah vuole conoscervi”

 

Molly saltò sulla sedia emettendo un urletto disarticolato “Oh tesoro! E’ grandioso! Conosceremo la tua fidanzata, sono anni che aspettavo questo momento!”

 

Lui si appoggiò su un gomito distogliendo lo sguardo “Non le ho ancora detto di noi”

 

Lei fermò i suoi fremiti di gioia per guardare interrogativa il figlio “Noi? Che vuol dire che non le hai detto di noi?”

 

“Non le ho detto…” si umettò un labbro “…che siamo, beh, maghi”

 

La signora Weasley spalancò la bocca indignata e si mise velocemente le mani sui fianchi “Fred Weasley! Ti rendi conto che non hai ancora detto alla tua fidanzata chi sei veramente? Dovresti vergognarti! Non puoi continuare a mentirle su una cosa così importante!”

 

Fred mugolò tra sé “Se glielo dico e lei mi molla, cosa che sono certo farà, la sua memoria andrebbe cancellata e con lei la nostra storia”

 

Sua madre lo guardò compassionevole “Oh tesoro, perché mai dovrebbe mollarti? Se ti ama davvero ti accetterà per quello che sei, altrimenti semplicemente non era la donna della tua vita”

 

“Oh accidenti!” imprecò “Sono l’unico della famiglia ad essersi trovato una donna babbana! Nessuno che mi possa dare uno straccio di consiglio! Come puoi essere certa che non mi lascerà, non sai che reazione potrebbe avere! Nessuno di noi lo sa, perché sarebbe la prima babbana che mette piede in casa nostra!”

 

“Dimentichi Hermione, caro” disse lei dolcemente

 

Fred fece una smorfia “Mamma, Hermione è babbana di nascita. Conosce il mondo della magia da quando aveva undici anni!”

 

Lei lo guardò un po’ e poi sospirò mettendosi ad affaccendarsi tra i fornelli come era solita fare “D’accordo Fred caro, faremo in modo che non lo sappia se è questo che vuoi”

 

Fred spalancò gli occhi a dismisura “Come hai detto?”

 

Sua madre lo guardò con un sorriso semplice “Ci comporteremo come persone perfettamente normali. Niente magia, niente stranezze, nulla di nulla”

 

Fred si illuminò e sorrise raggiante a sua madre. Nello stesso momento il signor Weasley fece il suo ingresso nella stanza con la vestaglia e gli occhialini addosso. Guardò suo figlio seduto al tavolo di cucina e incrociò lo sguardo di sua moglie.

 

Che succede?”

 

Molly gli servì la colazione “Questa domenica dovremo fingerci babbani

 

Il signor Weasley sembrò toccare il cielo con un dito e guardò la moglie entusiasmato “Davvero? Possiamo farlo veramente?”

 

Lei annuì facendo un cenno col capo verso Fred “Tuo figlio porterà a casa la sua fidanzata babbana che per la cronaca non sa di noi. Dovrai essere un perfetto babbano, Arthur

 

“Ma è meraviglioso!” esclamò lui tutto eccitato “Non ho mai ricevuto un regalo così bello neanche per il mio compleanno e devo ammettere che lo spazzolino eclettico era veramente favoloso! Figlio mio, non sono stato così orgoglioso di te neanche quando ti sei diplomato!”

 

Fred alzò un sopracciglio “Papà, io non mi sono diplomato”

 

“Oh” disse lui “Ecco, appunto!”

 

La signora Weasley rise “Va bene, Fred tu torna a casa tranquillo e non preoccuparti per domenica, sarà tutto perfetto! Ci faremo dare qualche lezione da Hermione

 

Fred sorrise e le baciò una guancia “Grazie ma’, papà” e si smaterializzò lasciando i due coniugi soli nella loro cucina. Il signor Weasley scosse il capo ridacchiando.

 

“Ah, quel ragazzo è sempre pieno di sorprese! Come quella volta che ha chiuso Ron in soffitta per un giorno intero!”

 

“Quello era George, caro”

 

Lui rimase un po’ perplesso “Beh, allora come quella volta che fatto scoppiare il granaio perché sperimentava pozioni con suo fratello!”

 

Molly sorrise al ricordo “Quelli erano Bill e Charlie, tesoro”

 

“Allora…” corrugò la fronte “…chi era che aveva spinto Ginny nel lago facendola quasi affogare?”

 

Ron

 

E chi ha dipinto i muri della sua camera?”

 

Ginny

 

 

“Ma se Ginny ha dipinto i muri, chi ha dato fuoco alla libreria?”

 

“Quello è stato Percy

 

Il signor Weasley rimase un attimo zitto masticando lentamente la sua colazione “E Fred che cos’ha combinato allora?”

 

                                                                                        *

 

Domenica sembrò arrivare troppo in fretta per Fred che per tutta la settimana se n’era andato per casa con una faccia sul verdognolo e l’umore sotto i piedi, non mancando di sforzare sorrisi in presenza di Leah fingendo che tutto andasse a meraviglia.

 

Quella sera era passato a prenderla e aveva proposto una passeggiata fino a casa dei suoi con il suo sorriso furbo e ammaliatore a cui non si poteva dire di no. Con la coda dell’occhio la guardava camminare a suo fianco, le sue labbra curvate in un sorriso e i suoi movimenti leggiadri lo fecero pregare che quella sera andasse tutto per il verso giusto. La amava, ne era certo.

 

In poco tempo raggiunsero la Tana, Leah sorrise divertita e con un luccichio negli occhi si voltò verso FredE’ casa tua?”

 

Fred annuì con un sorriso “Beh, non quella attuale. La definirei la dimora dove ho trascorso la mia fanciullezza”

 

Leah rise di gusto aumentando il passo e si fermò euforica davanti alla porta principale aspettando che il suo ragazzo la raggiungesse. Fred prese un sospiro profondo prima di bussare e allargò gli occhi a dismisura quando sua madre venne ad aprire vestita in modo perfettamente babbano, le rivolse un cenno di gratitudine.

 

“Mamma” cominciò lui prendendo delicatamente la sua ragazza per un braccio “Posso presentarti Leah?”

 

La signora Weasley sembrava davvero euforica ma cercò con tutte le sue forze di trattenersi e le strinse solo la mano calorosamente “Leah cara, è un vero piacere conoscerti! Fred non fa altro che parlare di te, cominciavamo a chiederci se esistessi veramente”

 

La ragazza sembrò piuttosto compiaciuta “E’ un vero piacere anche per me, signora Weasley

 

“Oh per piacere, chiamami Molly” e con il suo caratteristico passo svelto fece loro strada verso il salotto. A Fred mancò più di un battito quando ebbe modo di constatare che la sua famiglia al completo era presente all’appello e si sentì quasi soffocare.

 

“Che cosa ci fate tutti qui?” disse sottolineando in particolare il fatto che non mancasse proprio nessuno.

 

Il signor Weasley sembrava il più eccitato di tutti e la sua voce ilare proruppe nella stanza “Io e tua madre abbiamo informato tutti della cena di famiglia! Spero che alla nostra ospite non dispiaccia…”

 

“Affatto!” disse lei nel pieno dei sorrisi.

 

Fred si schiarì la gola e si rivolse a lei imponendosi di rimanere calmo “Tesoro, perché non cominci a fare un po’ di conoscenza? Io intanto vado in cucina con George e Ronald, ho degli affari di lavoro da discutere”

 

Lei annuì e Fred fece un cenno veloce ai due fratelli che prontamente lo seguirono in cucina non mancando di ridacchiare per l’ansia del primo che sembrava veramente sull’orlo di un esaurimento nervoso. George mandò un’occhiata divertita al fratello più piccolo e disse con voce casuale.

 

“E’ un piatto quello che sta fluttuando in mezzo al salotto?”

 

Fred si voltò di scatto con gli occhi spalancati e mandò un’occhiata di fuoco quando si accorse che i due fratelli si stavano solo facendo beffe di lui. “Non è divertente!” si passò una mano sulla faccia stancamente “D’accordo George, adesso ascoltami bene, da questo preciso momento tu sei il proprietario di un negozio di giocattoli e scherzi completamente e inesorabilmente babbani, intesi? Niente Puffole Pigmee, niente detonatori abbindolanti, niente pozioni d’amore!”

 

“Signorsì” rispose il gemello con un sorriso divertito “Solo Barbie e Action Men

 

Fred gli mandò un’occhiata interrogativa.

 

Hermione mi ha spiegato tutto, rilassati!”

 

Fred annuì più a se stesso che al fratello e inspirò profondamente per due o tre volte prima di rivolgersi a Ron che lo guardava con un sopracciglio innalzato “Ok, quanti anni ha il tuo figlio più grande?”

 

Ron lo guardò stranito “Quasi quattro, perché?”

 

“Perché…” Fred si impose di calmarsi “…è l’età esatta in cui i bambini manifestano i primi sintomi di magia. Dimmi che James non ha ancora fatto niente di anomalo!”

 

Ron ridacchiò divertito “No, non ha ancora fatto una magia in vita sua, sta tranquillo. Fred, andrà tutto a meraviglia, non c’è niente di cui preoccuparsi”

 

Tornarono in salotto dove Leah era già intenta a intrattenere i familiari, più che altro gli uomini Weasley che sembravano abbastanza incuriositi da lei. Fleur, Susy, Verity e Hermione se ne stavano in un angolo a ridacchiare tra loro guardando la scena divertite. Fred si avvicinò alla sua ragazza.

 

Se questo branco di maniaci ti sta infastidendo non esitare ad urlare”

 

Leah rise e Charlie incrociò le braccia fintamente offeso “Ehi! Maniaco a chi?”

 

La voce della signora Weasley li avvisò che la cena era pronta e tutti si sistemarono a tavola. Fred fece sedere Leah e si sedette al suo fianco senza perderla d’occhio un minuto. Il signor Weasley, a capotavola, fremeva dalla voglia di sapere delle sue abitudini babbane e chiese con disinvoltura.

 

“Di che cosa ti occupi?”

 

Leah lo guardò un po’ stranita e rivolse uno sguardo a Fred che le sorrise incoraggiante “Intende per lavoro? Sono un’infermiera” 

 

Ginny saltò sulla sedia emozionata “Davvero? Pensa che coincidenza, anche io! Mi sto ancora specializzando però”

 

Leah parve molto interessata “Che specializzazione pensi di prendere? Io ero molto indecisa quando ho dovuto scegliere, ricordo che sono stata a pensarci per mesi e mesi”

 

“Ehm…” cominciò incerta lei sentendo gli occhi tutti su di sé “E’ una scelta difficile, richiede tempo…ci sono diverse cose che mi piacerebbe fare, ma non voglio annoiarvi con queste cose, Harry sente già troppo parlare del mio lavoro”

 

Leah annuì e Fred sospirò in sollievo ma fu solo per un attimo “Fred mi ha detto che Bill e Charlie vivono all’estero, una questione di lavoro?”

 

“No!” rispose prontamente Bill “No, per la verità lavoro in banca. Mia moglie Fleur è francese e dato il mio lavoro è stato molto più facile per me trasferirmi là che per lei trasferirsi qui e Charlie…”

 

Tutti si trovarono a ingoiare il vuoto, il lavoro in banca di Bill si reggeva in piedi da solo come scusa ma Charlie non avrebbe di certo potuto dire di essere un allevatore di Draghi. Charlie sorrise tranquillamente a Leah prendendo la mano di Susy.

 

“Nel mio caso è stato solo amore. Colpo di fulmine, oserei dire”

 

Leah si sciolse in un sorriso “Aw, è una cosa davvero molto romantica” rise un po’ “parlando di lavoro, pensate che quando ho conosciuto Fred non volevo credere che fosse il proprietario di un negozio di scherzi, pensavo mi prendesse in giro”

 

La signora Weasley mise su un sorriso tirato “Già, tutti noi stentavamo a crederci” disse “Quando ho saputo che i gemelli avevano lasciato la scuola per aprire un negozio del genere mi è venuto in mente più di una volta di strangolarli nel sonno!”

 

Fred arrossì imbarazzato “Ehm…mamma, ne parliamo un’altra volta eh?”

 

“C’è qualcosa che si muove in giardino” disse Leah indicando fuori dalla finestra dove le tenebre avvolgevano il paesaggio. Il signor Weasley guardò un attimo fuori e scosse la testa.

 

“Ah, deve essere uno gnomo”

 

Tutta la tavolata si voltò verso di lui con gli occhi spalancati, Fred si sentì come se stesse andando in iperventilazione e Leah lo guardò un po’ confusa.

 

“Come scusi?”

 

“Gnomo!” esclamò Fred ridendo “Amore, non ti ho mai detto del nostro gatto?”

 

Leah lo guardò confusa e poco convinta ma sorrise brevemente “Probabilmente sì, devo averlo dimenticato”

 

Un silenzio imbarazzato calò di nuovo sulla tavola. Ron si schiarì la gola bevendo un sorso di vino “Come vi siete conosciuti esattamente?”

 

Fred e Leah si scambiarono uno sguardo dolce e incrociarono le mani sotto al tavoloFred mi è venuto contro con tutti gli scatoloni che stava trasportando, la nuova consegna suppongo, rovesciandomi addosso il caffé che stavo bevendo. Era stata una brutta mattinata ma si è offerto di comprarmi un altro caffé e abbiamo passato tutta la mattina in una caffetteria in centro. Fred ha un talento naturale per far ridere le persone”

 

“Oh, lo sappiamo” disse Harry ridacchiando “Avresti dovuto conoscerlo quando andava ancora a scuola. Era in punizione due volte su tre”

 

“Davvero?” si voltò verso di lui allegramente sorpresa “E che cosa facevi per farti mettere in punizione?”

 

Lui la guardò illuminandosi non sapendo da dove cominciare a raccontare ma poi si ricordò che qualunque episodio sarebbe stato fuori dalla portata di Leah, si limitò a scuotere la testa diverto “Oh, niente di speciale, solo ragazzate”

 

Lei sembrò piuttosto delusa e abbassò la testa annuendo, dopo qualche minuto si voltò di nuovo verso di lui un po’ a disagio “Fred, possiamo parlare in privato?”

 

Fred sembrò abbastanza sorpreso e fece scorrere gli occhi lungo la tavolata prima di rivolgersi a lei “Certo. Andiamo in giardino”

 

La coppia lasciò la cena scusandosi e si diresse verso il retro della casa fermandosi in veranda. Fred la guardò incuriosito, sembrava piuttosto a disagio e cominciò a temere il peggio. Le prese dolcemente una mano, più per dare forza a se stesso che a lei, e la stinse con delicatezza guardandola con sguardo serio.

 

“Qualcosa non va?”

 

Leah si morse un labbro ed esitò a parlare incerta se farlo partecipe dei suoi pensieri. Sospirò frustrata “E’ solo che…che ti succede Fred? Tu non sei così, così controllato! Sei spontaneo, vivace e solare mentre stasera ti stai tenendo a freno e non capisco perché. La tua famiglia sembra che si tenga a freno! Che cosa mi stai nascondendo?”

 

Fred ingoiò il vuoto e mise su uno dei classici sorrisi Weasley che sembrano illuminare le efelidi del viso “Niente, va tutto benissimo. Sono solo un po’ nervoso che la mia famiglia non ti piaccia e anche loro cercano di fare buona impressione. Tutto qua”

 

Perché?”

 

Lui si trovò un po’ spiazzato “Co-come?”

 

Perché non dovrebbe piacermi la tua famiglia? Che cos’ha che non va? Fred, è evidente che c’è una parte della tua vita che non mi vuoi mostrare e questo non mi va giù”

 

Lui sospirò pesantemente e le prese una mano tra le sue “Ascoltami bene, effettivamente c’è una cosa di cui non ti ho parlato ma è difficile da spiegare e ho paura che tu non riesca ad accettarlo. Ti amo, davvero, e te ne parlerò presto, ti chiedo solo di fidarti di me finché non lo farò”

 

Leah lo guardò un po’ confusa “Fred…”

 

“Per favore, Leah

 

Lei annuì e Fred si chinò per baciarla. Rientrarono in casa come se niente fosse e tornarono a sedersi a tavola. Il resto della cena si svolse tranquillamente e senza particolare imbarazzo, nessuno fece più gaffe e Fred respirò tranquillamente per tutta la durata del pasto.

 

Dopo cena si trasferirono di nuovo in salotto parlando del più e del meno, il signor Weasley avido di sapere buttava là domande casuali per saperne di più sui babbani strappando sorrisetti al resto della famiglia. Fleur e Susy si erano allontanate per mettere a letto i bambini mentre il resto dei presenti partecipava più o meno alla conversazione.

 

“Adesso è veramente ora di andare” disse Fred alzandosi dalla poltrona “Andiamo Leah?”

 

La ragazza si alzò dal divano e prese il cappotto che le porgeva la signora Weasley, che pareva parecchio dispiaciuta “Ve ne andate già?”

 

Leah sorrise cordialmente “Sì, sono di turno domattina e se non dormo abbastanza non basterà neanche un litro di caffé per mettermi in mo…”

 

Si bloccò a metà della frase guardando al di là delle spalle della signora Weasley e tutti, richiamati dal silenzio improvviso, si voltarono a vedere cosa fosse successo. Spalancarono gli occhi  quando capirono che l’oggetto del mistero altri non era che il piccolo James che si stava divertendo tantissimo a cambiare colore al suo pupazzetto di pezza facendolo fluttuare in aria.

 

Fred si passò una mano sulla faccia scuotendo la testa e Leah si voltò a guardarlo con gli occhi fuori dalle orbite “F-fred?”

 

Lui lasciò scivolare la mano dal viso e la guardò pallido e arreso mentre lei continuava a non capire cosa stesse succedendo. Fred aprì la bocca per parlare ma non ne uscì un suono, la richiuse e riprovò un’altra volta.

 

L-leah io…non sono quello che credi”

 

Lei rimase zitta a guardarlo ancora piuttosto confusa e sconvolta. Fred fece un cenno alla signora Weasley che risistemò la casa com’era sempre stata e la ragazza ebbe un sussulto trovandosi in quel nuovo ambiente, tornò a guardare il suo ragazzo sempre più incredula.

 

“Io sono un mago” disse lui con una voce piccola piccola.

 

Leah allargò gli occhi e scoppiò in una risatina “Tu sei…smettila di prendermi in giro!”

 

Ma Fred non rise come si era aspettata, sospirò ed estrasse la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e con un gesto fluido cambiò il suo maglione in una camicetta di raso azzurro, sorrise appena.

 

“Adoro come ti sta quella camicia”

 

Leah cominciò ad agitarsi non sapendo più cosa fare in una situazione del genere, riuscì solo a mormorare un debole “Ho bisogno d’aria”

 

Fred le posò una mano sulla spalla preoccupato “Vuoi che ti accompagni a casa?”

 

“No, io…” scosse la testa confusa “…ci vado da sola”

 

La signora Weasley la guardò impensierita “Leah cara, sei sicura di voler andare da sola? Puoi usare la Metropolvere se vuoi”

 

La ragazza la guardò con occhi vuoti e Fred scosse la testa “Mamma, non tutto stasera, per favore”

 

Leah si infilò il cappotto quasi meccanicamente e si diresse verso la porta senza dar loro le spalle “Io…io devo proprio andare a casa…è stata una serata…interessante. A-arrivederci” fece per andare ma si bloccò con la mano sulla maniglia “Era uno gnomo vero quello in giardino?”

 

Fred sospirò “Lascia che ti accompagni”

 

Lei scosse freneticamente la testa “Vado da sola, davvero. Da sola, sì” e senza esitare un attimo di più si chiuse la porta alle spalle.

 

Ron e Hermione guardarono mortificati Fred e tutti gli altri, Ron gli mise una mano sulla spalla “Mi dispiace tanto, Fred, non avrei mai pensato che James potesse fare la sua prima magia proprio stasera. Non so come scusarmi”

 

Fred fece un breve sorriso “Non è colpa tua, non potevi prevederlo e prima o poi avrei dovuto dirglielo lo stesso” si incamminò verso le scale a passo lento “Io vado a letto”

 

                                                                                *

 

Era passata ormai una settimana dalla cena in famiglia e Fred non aveva più rivisto Leah da quella sera. Aveva passato tutto il tempo al negozio a lavorare, a fare l’inventario, a ricevere e sistemare le nuove consegne; praticamente non aveva lasciato niente da fare né a George né a Verity che cominciavano seriamente a preoccuparsi.

 

La signora Weasley passava dal negozio tutti i giorni, una volta a lasciargli un pezzo di torta, un’altra con dei panini, altre ancora con qualche stuzzichino. Ma Fred non aveva voluto saperne di mangiare, non aveva voluto aiuto da nessuno.

 

Quel pomeriggio aveva pregato George e la sua ragazza di andare a casa a riposarsi dicendo che al negozio ci avrebbe pensato lui, era un giovedì e non c’era mai troppo lavoro durante la settimana, poteva gestirlo da solo.

 

Il campanello attaccato alla porta trillò annunciando un nuovo cliente, Fred preso com’era dalle scartoffie non alzò nemmeno la testa “Siamo ancora chiusi, mi spiace. Ripassi tra una mezz’ora”

 

Fred

 

Fred alzò la testa di scatto rischiando di farsi male e guardò a bocca aperta la ragazza sulla soglia della porta avvolta in un leggero vestito e i capelli scuri lasciati liberi sulle spalle. Pensò che fosse bellissima. “L-leah?”

 

Lei sorrise brevemente e avanzò lungo il negozio guardandosi in giro curiosamente un po’ intimorita. Raggiunse il bancone e prese un bel respiro non sapendo da dove cominciare.

 

“Ciao” disse semplicemente con la sua aria fresca e genuina.

 

“Come mi hai trovato?” chiese lui incredulo “Come hai trovato Diagon Alley? Tu non potresti arrivarci, voglio dire tu non sei, beh, come me”

 

Leah sorrise e annuì “Infatti, da sola non ce l’avrei mai fatta. Sono andata a casa tua, tua madre mi ha detto dove trovarti e come arrivarci. Mi dispiace molto per come mi sono comportata l’altra sera, non avrei dovuto

 

Sei andata a casa mia?” Fred era sempre più incredulo e perplesso “Tesoro, è normale che tu abbia reagito a quel modo, non sono cose che capitano tutti i giorni per voi Babbani…”

 

Babbani?” alzò un sopracciglio lei, guardandolo con un sorriso divertito.

 

Fred si morse un labbro “Voi non maghi, che non siete magici. Noi vi chiamiamo così, sei una Babbana, Leah

 

Lei rise e scosse la testa “Perché invece non la smetti di usare noi e voi come se fossimo due razze differenti?” propose.

 

“Forse perché siamo razze differenti?” disse lui confuso come fosse la cosa più ovvia da dire al momento, e secondo lui anche quella più corretta.

 

Leah piegò la testa da un lato umettandosi un labbro “Suona strano detto così, non credi? Non sei forse un essere umano anche tu? Dove sta la differenza tra noi?”

 

“Io sono un mago…” disse lui “…e tu…beh…no”

 

“Io ho i capelli castani…” disse lei con un sorriso furbo “…e tu…beh…no”

 

Fred rimase un attimo spiazzato guardandola nascondersi sotto al sorriso più furbo che potesse avere e per una volta in vita sua non seppe più cosa dire. Leah gli pizzicò il naso e lo baciò su una guancia soffiando piano nel suo orecchio.

 

Perché non mi racconti del Fred Weasley che non conosco, mh?”

 

Fred si voltò leggermente verso di lei col suo sguardo cristallino “Vuoi davvero? Vuoi davvero sapere chi sono?”

 

“Tutto. Voglio sapere tutto di te”

 

Lui si leccò le labbra e alzò gli occhi da un lato per pensare da dove cominciare, sorrise furbescamente “A scuola finivo sempre in punizione perché io e George ci divertivamo a usare la magia in modi più impensabili. Una volta abbiamo cambiato colore ai capelli al custode, un bel verde brillante…ci ha messo più di due giorni a farli diventare come prima! Secondo me il verde era il suo colore!”

 

Leah rise scotendo la testa “Hai mai usato la magia con me? Per fare colpo, intendo”

 

Fred fece un sorriso furbo “Come pensi che sia andata via la macchia di caffé dal tuo vestito? E quella volta che ti ho riempito l’appartamento di fiori, senza contare la serata delle lucciole”

 

Leah spalancò gli occhi “Non erano lucciole vere? Le hai fatte tu?”

 

“Si dice ‘trasfigurate’ amore, e non potevo fare altro, mi avevi appena detto quanto ti piacessero e le considerassi romantiche”

 

Lei lo guardò dolcemente e gli accarezzò una guancia “E’ la cosa più romantica che qualcuno abbia fatto per me. E anche i fiori, erano bellissimi”

 

Fred tirò fuori dalla tasca la sua bacchetta, lei lo guardò con un sorrisetto curioso, e trasfigurò il portapenne in un mazzetto di Orchidee, le sorrise porgendogliele “I tuoi preferiti”

 

Leah li prese sfiorandoli appena con le dita e ispirò il loro profumo “Sai, penso che potrei anche abituarmi alla magia. In fondo mi fa rimediare un sacco di cose belle senza il minimo sforzo”

 

Fred rise “Non credere di potertene approfittare ogni volta, la magia non è un gioco!” tornò a guardarla seriamente e le prese una mano tra le sue “Leah, era questa la cosa che avevo paura di dirti, non sapevo se mi avresti accettato o meno e se tu non l’avessi fatto la tua memoria sarebbe andata cancellata. Non volevo che la nostra storia rimanesse un ricordo lontano”

 

“A dire la verità sono ancora molto confusa” disse lei con le guance arrossate dall’imbarazzo “Insomma, è difficile per me riuscire a crederci veramente e la cosa mi spaventa un po’. Non so se saprò gestirla, se saprò tenerla solo per me”

 

Lui le prese una mano e la guidò dietro al bancone per farsi raggiungere, portò le mani sui suoi fianchi “Io non so come andrà a finire Leah, sono un mago ma non posso prevedere il futuro. Posso solo dirti che con me non ti annoierai mai, te lo prometto, la mia famiglia ti adora soprattutto mio padre che è un appassionato di babbani. In tutti questi anni mi hai insegnato tanto del tuo mondo, lascia che ti insegni il mio”

 

Leah lo guardò impacciata “Perché non mi racconti ancora qualcosa di te?”

 

Cosa vuoi sapere?”

 

“Qualsiasi cosa”

 

Fred la coccolò tra le sue braccia guardandola negli occhi “Ho frequentato la scuola di Stregoneria di Hogwarts, non ero particolarmente una cima a scuola ma la mia materia preferita era senz’altro Difesa contro le arti Oscure…”

 

“Suona lugubre detto così. A cosa serve?”

 

“…ci si difende da varie creature o nemici”

 

Leah sbiancò visibilmente “Che cosa intendi per ‘creature’?”

 

Lui la accarezzò sulla schiena “Questo te lo spiego un’altra volta,eh?” disse “A scuola facevo parte della squadra di Quidditch della mia casa, i Grifondoro, ero un battitore. E’ lo sport nazionale da noi”

 

Leah sorrise confusa “Sto già andando in confusione. Credo che dovremmo proprio cominciare da zero”

 

Fred la baciò “Ti dispiacerebbe?”

 

“No” disse lei felice “Non se sei tu a spiegarmi tutto”

 

Fred fece un sorriso enorme stringendola a sé “Ti amo, babbana

 

Lei rise e lo baciò portando le braccia dietro al suo collo “Ti amo, mago”

 

                                                                                            *

 

^^ spero vi sia piaciuta. A me personalmente mi fa fare pitum-pitum anche se Fred non è proprio il mio personaggio preferito…tutt’altro! Però meditavo su questo MM da quando ho scritto l’ultimo chap di NTE1 e non ho potuto fare a meno di scriverlo!

 

Un bacio!Zia Funkia!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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