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Autore: Angele87    10/06/2004    24 recensioni
Harry, Ron, Ginny, Hermione, Draco hanno terminato la loro scuola e adesso sono Auror... ma cosa accadrà... leggete e lo scoprirete... è la mia prima ffc siate clementi...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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DA AUROR A BABBANI XVII CHAP: “Il ballo di Halloween

DA AUROR A BABBANI  XVII CHAP: “Il ballo di Halloween...(I parte)”

 

 

Tutti i personaggi della mia ffc sono di proprietà della Rowling (a parte qualcuno) quindi ringrazio questa grande donna per averci regalato con i suoi libri un mondo meraviglioso… quello di Harry Potter…

io ho terminato, buona lettura…

Angéle

 

* le parti in corsivo (come in tutte le ffc) sono ricordi….

 

Maggie si girò sbadigliando tra le lenzuola profumate del suo caldo letto. Aveva i capelli biondi leggermente arruffati, gli occhi socchiusi e la voce ancora impastata dal sonno. Si issò a sedere pensando come ogni nuovo dì: “Buongiorno piccola Maggie, ha inizio per te un’altra lunga e noiosissima giornata...”

Sbruffò rimuginandoci sopra. Sbadigliò ancora una volta.

Che ora poteva essere?!

Le 9,00, le 10,00?! Tanto oggi, scuola non c’era. Era il30 Ottobre la vigilia della festa che maggiormente prediligeva.

 

...Halloween...

 

Sorrise  a quel pensiero. Ogni anno ad Halloween, lei, insieme con TJ, passava in rassegna tutte le case di tutti i quartiere per fare una bella scorpacciata di dolci.

 

...TJ...

 

Immediatamente un rossore le colorò le guance. Perché adesso, doveva sentirsi così ogni qual volta pensava al suo migliore amico?! Si grattò la nuca pensierosa. Il colore porpora non dava nessun segno di voler lasciare le sue gote.  Mise il viso tra le mani.

 

-Perché deve essere così carino?!- esclamò ad alta voce.

Rimase un attimo in silenzio per rendersi conto di quello che aveva fatto. All’improvviso la porta si spalancò violentemente.

 

 ...Anne...

 

-Chi è carino?!- chiese la sorella maggiore precipitandosi nella stanza. Era incredibile come quelle due fossero praticamente identiche.

-Nessuno!- ribatté in fretta la più piccola cercando di tornare del suo colore.

Anne rimase un attimo ad osservarla.

-Non c’è nessun ragazzo?!- chiese incrociando le braccia sul petto.

Maggie ingoiò il vuoto. Perché doveva essere così trasparente per sua sorella e TJ?!

-Te l’assicurò...- mentì spudoratamente pur di mettere fine a quella tortura.

Anne sorrise accomodandosi accanto a lei.

Le scompigliò i capelli, già disordinati.

-Guarda che non devi vergognarti, se ti piace qualcuno... a me puoi dirlo!- le disse dolcemente accavallando le sottili gambe.

Maggie rimase un attimo interdetta.

Quella non era la vera Anne. La vera Mary Anne Cooper, sua sorella maggiore, la più curiosa del mondo, avrebbe fatto di tutto pur di sapere a chi era riferito quell’epiteto.

-Anne, stai bene?!- le domandò girandosi per guardarla negli occhi.

-Benissimo, perché?!- le rispose con fare falsamente innocente la brunetta.

Maggie si alzò dal letto.

-Non è da te...- farfugliò avviandosi verso il suo armadio.

-Non è da me cosa?!- chiese ancora innocentemente Anne.

La biondina si girò scoccandole un’occhiataccia.

-Tu non sei così gentile... di solito per sapere qualcosa, mi minacci!-

Anne incassò il colpo avvicinandosi a sua sorella.

-Vuoi che ti minacci?!- scherzò la brunetta fermandosi a pochi passi dietro di lei.

-No... voglio solo sapere cosa vuoi che io faccia per te?!- le confessò aprendo il cassetto in alto.

Si sentì la brunetta schiarirsi la voce. Poi più niente.

Improvvisamente qualcosa si attanagliò intorno alle gambe affusolate di Maggie che sorrise.

-Ti prego...- piagnucolò Mary Anne –Vai a prendere tu, Lily, a casa di Draco Malfoy!-

La biondina si girò lentamente.

-A casa di Draco Malfoy?!-  disse guardandola interrogativamente.

-Sì, Malfoy, che vive con Hermione Granger e Ronald Weasley!- esclamò Anne sedendosi a gambe incrociate sulla moquette.

La biondina sgranò gli occhi.

-Quelli che hai appena elencato sono i miei professori! Non andrò mai a casa loro... mi dispiace ma non posso aiutarti.- sentenziò prendendo la sua biancheria intima.

Anne rimase seduta sul pavimento. Le labbra imbronciate e lo sguardo scontento.

Maggie la ignorò sorpassandola; uscì dalla stanza.

 

Anne si rilassò sul pavimento.

-Va bene...- si disse tirandosi su le calze di spugna. –Ti affronterò Draco!-

Si alzò in piedi, ma prima di uscire dalla camera, la testa di Margareth spuntò dalla porta.

-Anne?!- disse scrutandole il volto.

La brunetta incrociò le braccia.

-Cosa?!- le rispose avvicinandosi alla soglia.

-Come fai a conoscere i miei insegnanti?!- chiese incuriosita la biondina.

Anne sorrise.

- E’ una storia troppo lunga...- le pizzicò la punta del naso ed uscì dalla stanza.

-Beh, raccontamela...- cercò di convincerla la sorella più piccola.

La bruna si voltò piano.

-Un giorno, forse...- affermò entrando nel bagno.

 

Maggie rimase interdetta.

Guardò la porta di legno della toilette.

-Anne, brutta imbrogliona esci dal bagno!-

 

***

 

Ron si sedette pesantemente sulla sedia del soggiorno. Il suo sguardo era fisso su un computer portatile acceso davanti a lui.

 

 -Vedrà professor. Weasley, la posta elettronica le sarà utilissima!- Gli aveva detto sorridendo il barbuto insegnante di Informatica.

Ron era rimasto interdetto.

-Io e la prof.ssa Granger non l’abbiamo mai utilizzata...- aveva confessato seguendo l’uomo dentro l’aula piena di PC.

-Non si preoccupi...- l’aveva confortato accendendo l’aggeggio babbano. –Sarà facile come bere un bicchiere d’acqua...-

 

Ron cliccò distrattamente sull’icona del desktop. George, l’insegnante d’informatica, aveva iscritto lui ed Hermione ad una delle tante compagnie di posta elettronica della GB.

 

-Tutti gli insegnanti del liceo devono avere un indirizzo web... in questo modo la segreteria ci può rintracciare ed informare, più semplicemente!- aveva asserito iniziando a chiedergli alcuni dati le cui risposte furono inventate di sana pianta da Ron.

 

“Ron e ‘Mione hanno nuovi messaggi da leggere”

 

La scritta in neretto lampeggiava sulla loro pagina di posta elettronica. Scivolò con il puntatore del mouse fino alla voce del “menù di scelta rapida”, “LEGGI”.

 

Immediatamente lo stemma della scuola in cui insegnavano si presentò ai suoi occhi.

La lettera era breve.

 

Gentili Professori Granger e Weasley,

  Voglio ricordarvi del ballo che si terrà domani, 31 Ottobre, alle ore 21,30, presso la palestra del liceo. Siete invitati a partecipare mascherati.

E’ permesso portare un accompagnatore / accompagnatrice.

Buon giorno di riposo.

Distinti saluti                                                                                       Il dirigente scolastico

                                                                                             Johnatan Fisher

Ron sbruffò.

Un ballo?! Lui odiava i balli. L’ultimo a cui aveva partecipato era stato un disastro totale.

Hermione era finita a piangere, sola, chiusa in cima alla torre di astronomia. Harry aveva tentato di spaccare il muso a Sean perché aveva cercato di baciare Ginny mentre era ubriaco fradicio. E lui... lui aveva letteralmente gonfiato di pugni la faccia dell’odioso Victor Krum.

Perché?! Semplice, aveva guardato troppo nella scollatura di Hermione e di altre ragazze presenti in sala ed anche perché... aveva osato far saettare la sua lurida lingua nella bocca della sua ‘Mione.

 

Sospirò stanco pensando a quanto tempo era passato d’allora.

Accartocciò la bustina della piccola brioche cha aveva mangiato leggendo la posta. Gli mancavano non poco i squisiti muphin di sua sorella Ginny. La sua bambina. Scarabocchiò qualcosa sul foglio accanto a lui.

Un leggero rumore di passi attirò la sua attenzione. Alzò il capo dal suo blocco per appunti. Qualcuno stava per entrare in cucina.

 

Si passò una mano tra i capelli, sperando che a comparire dietro la porta fosse una persona molto conosciuta.

 

...Hermione...

 

La bruna riccioluta entrò sbadigliando e stropicciandosi gli occhi. Aveva indosso il pigiama rosa con i cuoricini rossi e le pantofole morbide del medesimo colore confetto. I capelli, di solito sempre raccolti in modo ordinato, erano lasciati morbidamente e disordinatamente sulle spalle.

-Buongiorno...- disse sedendosi sulla sedia di legno chiaro.

-Buongiorno batuffolo...- le rispose l’altro sorridendo.

Hermione lo guardò male.

-I miei capelli, giusto?!- disse cercando di riordinarli in qualche momento.

Ron le bloccò una mano.

-Sei carina anche così...- le confessò portandole un boccolo capriccioso dietro le orecchie.

La bruna strabuzzò gli occhi. Ancora una volta quel dannato brivido le percorse veloce la schiena.

Gli occhi dannatamente blue di Weasley le scrutarono il viso ancora leggermente assonnato.

Un tenue porpora colorò le gote morbide e vellutate della ragazza.

-Sai una cosa?!- incominciò l’uomo accarezzandole una guancia. –Questa è la seconda volta che ti vedo appena sveglia...- le tolse una ciocca di capelli da davanti gli occhi.

Hermione chiuse e riaprì la bocca un paio di vote. Non sapeva se prenderlo come un complimento oppure no .

-Mi piace questo risveglio...- confessò Ron allontanandosi dal viso della bruna.

La Granger inghiottì il vuoto. Sorrise  pensando che anche con i capelli arruffati e l’espressione da mezzo addormentato, trovava quel ragazzo tremendamente affascinante.

 

-Ah, dimenticavo...- aggiunse Ron staccando di nuovo gli occhi dallo schermo a cristalli liquidi del PC. –Siamo stati invitati ad un ballo... Possiamo portare Draco ma ci serve un’altra ragazza... non puoi fare da dama ad entrambi!- concluse sorridendo sornione.

 

Hermione guardò il viso dell’uomo sbruffando. Nemmeno lei amava andare ai balli. L’ultimo se lo ricordava ancora benissimo.

-Non preoccuparti non sarà come l’ultimo... in fondo manca il fattore fondamentale!- la rincuorò il rosso alzandosi  dalla sedia.

Hermione lo guardò interrogativamente.

-E quale sarebbe questo fattore fondamentale?!- domandò alzandosi a sua volta.

 Ron si chinò sul frigo afferrando il cartone del latte. Hermione glielo strappò di mano prima che riuscisse a bere direttamente da lì.

Weasley la guardò storto aprendo la dispensa e afferrando un bicchiere di vetro.

-Il fattore fondamentale è...- bevve un lungo sorso del freddo liquido bianco. La bruna pendeva dalle sue labbra.

 - E’ ?!- lo esortò togliendogli il bicchiere dalla mano. Una sottile macchia di latte rimase sulle sue labbra. La tolse con la lingua.

-... Manca Vicky che ti infila la lingua direttamente nello stomaco!- terminò Ron rimettendo a posto la confezione di latte.

Hermione arrossì di colpo. Ancora provava un certo disgusto nel ripensare alle labbra sottili di Krum muoversi sulle sue.

Ron sorrise appoggiandosi all’anta del frigo. Osservò divertito l’espressione di disgusto che si era disegnata sul volto della sua migliore amica.

La bruna lo guardò negli occhi. Perché doveva assumere quell’espressione così dannatamente sexy ogni volta che la osservava!

Si morse il labbro inferiore. Non immaginava certo quanto Ron amasse quel suo modo di fare. Ogni volta che era nervosa torturava sempre  la sua bocca.

 

-Perché mi devi ricordare queste cose spiacevoli?!- gli chiese appoggiandosi a sua volta al tavolo di fronte a lui.

Ron le si portò più vicino.

-Mi piace vedere come ti mordicchi le labbra inferiori quando sei nervosa... non ti ha mai detto nessuno che sei troppo sexy quando lo fai?!- le confessò suadente il rosso.

 

Hermione inghiottì il vuoto mentre si perdeva nell’oceano in tempesta degli occhi del suo amico. Il cuore iniziò a batterle all’impazzata.

 “Veramente non me l’ha mai detto nessuno... ma sono contenta che tu l’abbia pensato!” si disse  indietreggiando leggermente con il busto.

Sembrava che ci fosse un tamburo nel suo petto.

 

-No...- rispose la bruna osservando le sue labbra parlare e muoversi. Erano peggio di un medaglione ipnotico.

 

-Beh, sono contento...- confessò il rosso chinandosi su di lei e sfiorandole la fronte calda.

 

La Granger socchiuse tremando le palpebre.

 

“Attenta Hermione...” le disse una voce  dentro la sua mente. Riaprì gli occhi ormai incupiti dal desiderio. Realizzò che un secondo bacio avrebbe incrinato o compromesso qualsiasi tipo di rapporto.

 

Saltò giù dal tavolo allontanando il rosso che lentamente si stava avvicinando alle sue labbra.

Rimase  voltata pregando che le sue guance tornassero d un colore normale.

-Vado a fare una doccia...- gli disse dopo essersi schiarita la voce.

 

Ron si inumidì le labbra bollenti.

 

-Certo...- le rispose risedendosi sulla sedia. Le orecchie in fiamme e una serie d problemi col suo self-control.  

La guardò svanire dietro la porta di legno. Tirò un sospiro di sollievo prima di alzarsi e dirigersi verso il lavello. Aveva bisogno di rinfrescarsi.

 

***

  

Harry sentì qualcosa stuzzicargli la punta del naso. Una tenue fonte di luce gli disturbava gli occhi. Lentamente sollevò le palpebre. Una morbida testa gli riscaldava il petto. Si sollevò meglio a sedere lasciando scivolare il capo ricoperto da una fluente chioma rossa sul materasso.

Vide Ginny muoversi e mugugnare varie parole incomprensibili nel sonno. Le accarezzò i morbidi fili di fuoco. Come profumavano i suoi capelli. Quell’odore aveva il potere di farlo  deconcentrare. Chiunque avrebbe potuto attaccarlo mentre respirava quella fragranza e lui non se ne sarebbe accorto.

Guardò  i tenui raggi di sole che filtravano dai fori delle persiane. La luce colpiva i capelli di Virginia, creando degli amorevoli riflessi.

Le accarezzò blandamente la mano sottile che ancora teneva saldamente  ancorata a quella di Harry.  Le baciò dolcemente la testa.

Un movimento impercettibile del capo di Ginny segnalò il suo prossimo risveglio.

Borbottò qualcosa tra i denti prima di aprire i suoi splendidi occhi azzurri.

Si strofinò le palpebre sbadigliando. I capelli leggermente sconvolti e l’aria stravolta.

Si appoggiò sullo schienale della sedia puntando finalmente l’attenzione sul ragazzo davanti a lei.

Fissò i  lineamenti del volto del brunetto.

Harry arrossì impercettibilmente.

-Stai bene?!- gli chiese incrociando le braccia sul petto.

Potter inghiottì il vuoto grattandosi la nuca.

-Sì...- rispose sorridendo sornione.

Ginny lo squadrò seria.

-Ma come ti è saltato in mente di svenire tra le mie braccia?! Mi hai fatto prendere un colpo!- affermò appoggiando le mani sul letto.

Harry scrutò il suo volto: le labbra rosse erano imbronciate, gli occhi azzurri leggermente stanchi, le guance spolverate da un sottile strato di lentiggini erano di un tenue color porpora.

- Mi dispiace...- le disse voltandosi con tutto il corpo verso di lei. Le gambe incrociate e le braccia allungate sul materasso. Le loro mani si sfiorarono.

Ginny abbassò lo sguardo.

-Come... come avrei fatto senza di te! ?- domandò seriamente preoccupata.

Harry rimase bloccato. Chiuse e riaprì la bocca un paio di volte.

Osservò stranito la sua interlocutrice che nel frattempo stava stringendo tra le mani le lenzuola bianche.

-Come ti permetti di dire una cosa del genere, e dopo pretendere che io non ti baci?!- chiese il bruno avvicinandosi pericolosamente a lei.

Ginny alzò lo sguardo; arrossì terribilmente quando si accorse che Harry aveva puntato i suoi occhi smeraldo sulle sue labbra carnose.

Lentamente notò il viso del bruno avvicinarsi maggiormente al suo volto. Serrò forte i globi oculari.

Sentì le mani di Harry circondarle le esili braccia. L’attirò a sé baciandole la fronte.

-Questo non risolverà i nostri problemi...- bisbigliò Virginia con gli occhi e le labbra socchiuse.

Il bruno si bloccò. Le accarezzò i capelli, soffermando le sue labbra a pochi centimetri da quelle di lei.

La rossa rabbrividì nel sentire il suo respiro caldo sulla pelle delle guance. Immediatamente il suo cuore iniziò a battere forte.

Harry le sfiorò il naso.

-Non le risolverà...- iniziò sbaciucchiandole  ogni millimetro quadrato di pelle intorno alla bocca.

Ginny non riuscì a trattenere un piccolo gemito.

-Ma almeno è un inizio...- concluse il bruno toccandole appena le labbra infuocate.

Virginia circondò il collo dell’auror con le braccia. Lo attirò maggiormente a sé.

Mosse dolcemente le sue labbra carnose su quelle di lui.

Teneramente quel bacio divenne più profondo. Harry iniziò a massaggiarle languidamente la schiena mentre lei iniziava a giocherellare con i suoi capelli.

Rimasero incollati, l’uno all’altra, fino a quando la stupida necessità umana di riprendere fiato non si fece sentire.

Si guardarono negli occhi. Entrambi con le guance e le labbra rosse.

Ginny si passò una mano tra i capelli.

-Ora...de-devo andare!- esordì alzandosi con un legger tremolio nelle ginocchia.

Harry si sfiorò la bocca. Guardò Virginia andare via, senz’avere la forza di fermarla. Anzi, forse non voleva fermarla. Sapeva benissimo che se fosse rimasta ancora in quella stanza, con quell’espressione dolce e sconvolta, quegli occhi , e quelle labbra... non sarebbe riuscito a controllarsi. Le sarebbe saltato addosso.

Si portò le dita tra i capelli più sconvolti del solito.

Era da un po’ che non riprovava quella strana ma bellissima sensazione di completezza che riusciva a saggiare solo stringendo la sua Virginia tra la braccia.

Si lasciò cadere sui guanciali.

Sorrise.

Quel giorno era iniziato divinamente!

 

 

 

***

 

  Mellifluo si girò tra le lenzuola setose del letto di Angelia. Circondò dolcemente la vita sottile della donna che era distesa al suo fianco. Le baciò languidamente le labbra. La bruna ricambiò quel gesto come se fosse sveglia.

-Adoro quando rimani qui... con me!- bisbigliò Angelia circondando il busto del compagno con le lunghe gambe.

Mellifluo sorrise contro la sua bocca.

Se la sistemò meglio in braccio.

-Cosa vuoi fare sta mattina?!- le chiese baciandole il collo e parte del petto che si intravedeva dalla profonda scollatura del sua abito.

Angelia socchiuse gli occhi, godendosi tutte quelle tenere effusioni.

 -Voglio stare con te... non importa dove!- esclamò mentre sollevava il viso di Mellifluo, per guardarlo meglio negli occhi. Gli accarezzò le guance.

Il biondo mangiamorte le baciò il dorso della mano.

La bruna rise. Come era contenta quella mattina!

Baciò il suo amore con tanta passione e con immenso trasporto da lasciarlo stordito.

Mellifluo l’abbracciò forte.

-Al mare?!- domandò accarezzandole le cosce.

Angelia storse le labbra.

-Ma fa freddo!- esclamò ridendo di gusto.

-E allora?! Conosco un ottimo passatempo contro il freddo...- le disse mordendole il lobo dell’orecchio.

Ancora una volta la bruna non riuscì a trattenere una risata.

-Va bene...- gli rispose dopo averci pensato su un attimo.

Si chinò su di lui. Gli sfiorò languidamente le labbra.

 

Tin, tin...

 

Cosa diavolo era?

 

Tin, tin...

 

Ancora?!

 

-Mellifluo?!- una dolce voce femminile irruppe nella stanza in penombra.

Angelia si distaccò febbricitante dalle labbra del mangiamorte.

-CHI E’?!- gli domandò con uno sguardo omicida.

Il biondo sorrise involontariamente.

 

Angelia si alzò della sue gambe, lasciandolo libero di andare a rispondere al M.C.P. degli Auror.

 

L’immagine di Ginny leggermente rossa, si presentò allo sguardo chiaro di Mellifluo.

 

-Ginny...- disse sedendosi alla scrivania di fronte il grande letto a baldacchino.

 

Angelia sbruffò.

 

Virginia sorrise raggiante.

-Ti ho disturbato?!- gli domandò portandosi una ciocca di frangia lontano dagli occhi.

Il Biondo scosse il capo.

-Affatto... Cosa c’è?!- chiese guardando in direzione di Angelia che sbruffava come un piccolo bufalo.

-Oggi siamo stati convocati per una missione segretissima! Dobbiamo andare ad Hogwarts per fare da scorta ad Harry, deve intrattenere un conferenza sul corpo degli Auror speciali!- spiegò frettolosamente la rossa.

 

Mellifluo guardò la bruna che si trovava sul letto. Gli occhi ridotti a due fessure, le guance rosse.

 

-Veramente io, oggi avevo chiesto la giornata libera...- provò il biondo.

Ginny si strinse nelle spalle.

-Mi dispiace McStrict... anch’io avevo la giornata libera!- Virginia notò lo sguardo del mangiamorte rattristarsi. –Avevi altri programmi?!- esordì appoggiando il mento sul dorso della mano.

-Sì...-

Ginny provò un profondo dispiacere per lui.

-Con la tua ragazza?!- continuò mordendosi un labbro.

Il biondo asserì col capo.

-Sono desolata... non posso fare niente, gli ordini vengono direttamente da McDury. Se solo potessi ti sostituirei io, ma... già ci sono dentro!- spiegò mentre il suo sguardo si rattristava.

 

Mellifluo sospirò.

-No, non preoccuparti! Gli ordini sono ordini, sarà per una prossima volta!- asserì sorridendole.

-Mi dispiace davvero tanto...- continuò a dire la rossa.

-Non importa, non è colpa tua! Ci vediamo tra poco...- la salutò con un gesto della mano.

Ginny gli rispose sorridendogli, prima di svanire dallo schermo del M.C.P.

 

Mellifluo  si voltò verso Angelia. Uno sguardo gelido lo fece rabbrividire.

-Mi dispiace...- cercò di difendersi.

-Non preoccuparti...- affermò la bruna prima di scoccare le dita e svanire nel nulla.

 

Il mangiamorte si portò le mai tra i capelli.

Quel giorno era iniziato davvero malissimo!

 

***

Anne sospirò. Sistemò meglio la sua sciarpa nera intorno al collo. Quella mattinata era davvero gelida. Il vento autunnale che spazzava la città, già dalla sera precedente, non aveva nessuna intenzione di lasciare il posto.

Si potrò una ciocca di capelli neri lontano dal naso.  Aprì la piccola auto rossa posteggiata sul vialetto. Si sedette pesantemente al posto del conducente. Si riflesse nello specchietto retrovisero. Osservò i suoi lineamenti e il leggero trucco che aveva utilizzato.

Matita nera a sottolineare gli occhi blue e un leggero lucidalabbra per evidenziare le labbra già rosse e carnose per loro natura.

Sbruffò pensando a quello che l’atteneva in quella casa. Tre superiori implicati nel più contorto caso di copertura! In più, come se quella situazione non fosse già abbastanza imbarazzante, lei doveva anche avere una paurosa cotta (se così vogliamo definirla, per eufemismo...) per Draco Malfoy. L’auror, biondo e misterioso, più famoso di tutta la caserma.

Posò pesantemente la testa sul volante.

Perché quella bambina doveva rifugiarsi proprio a casa di quei tre?! Non poteva andare dalla Signora Under come tutte le volte?!

Si grattò la nuca pensando alla macabra figura che presto avrebbe fatto, presentandosi a casa di quei tre!

Mise in moto l’auto, cercando di dimenticare per qualche minuto quel suo immenso problema. Accese la radio. Immediatamente le note di una canzone melodica e troppo sdolcinata riempirono l’abitacolo della macchina ormai in movimento.

Fece un smorfia con le labbra.

Odiava quel genere musicale.

Cambiò qualche stazione, fino a quando una canzone dei Queen non riempì l’automobile.

 

We are dthe champions, no time for loosers,

‘cause we are the champions... Of the world! 

 

Sorrise a quelle parole... forse avevano ragione.

Lei era una campionessa e mai nessuno l’avrebbe battuta.

Sorrise ancora, cambiando la marcia.

In fondo doveva solo andare a prendere Lily, nulla di più, nulla di meno. Non avrebbe dovuto per forza parlare con lui, non avrebbe dovuto, obbligatoriamente, sorridergli. Magari dormiva ancora... chissà?!

Con quei pensieri che riuscirono a rincuorarla un attimo, accelerò leggermente l’andatura  della vettura.

 

...Non sapeva quanto si sbagliava...

 

***

 

Maggie entrò esitante nella palestra della scuola. Lì, l’indomani sera si sarebbe tenuto il ballo più sfarzoso e spettacolare dell’intero anno scolastico. Non sapeva perché ma aveva un leggero fremito. Voleva andare a quel piccolo ricevimento. Voleva avere un cavaliere. Voleva che TJ la invitasse. Con quei piccoli ma dolcissimi pensieri entrò in silenzio nella palestra rumorosa. C’era la partita di basket della squadra del liceo. Tolomeus ne faceva parte.

Cercò un posto vuoto lontano dalle rumorosissime ragazze pon-pon. Lontano da una cheerleaader in particolare.

 

Charlotte.

 

Trovò il giusto posticino, sulla gradinata più vicina agli spogliatoi femminili.

Sgattaiolò silenziosamente, sperando che nessuno notasse la sua presenza. Si sedette comodamente sulla piccola poltroncina di plastica. Cercò di accavallare le gambe sottili ed affusolate. Si bloccò risedendosi compostamente.

Aveva, stranamente, deciso di indossare una gonna. Semplice, lunga fin sul ginocchio, un po’ svasata. La spartana stoffa di jeans era ornata solamente da un grande girasole dipinto a mano, che faceva bella mostra di sé sulla parte sinistra della gonna. I capelli lasciati morbidi e lunghi sulle spalle, gli occhialini da vista (che aveva dovuto indossare a causa della piccola bufera di vento che si era abbattuta sulla città e che le aveva impedito di utilizzare le lenti a contatto...) le davano un’aria intellettuale e alquanto simpatica. Una camicia bianca ed un maglioncino giallo che richiamava perfettamente i bellissimi colori del girasole, spuntavano dal giubbotto in jeans perfettamente coordinato con la gonna. Le scarpette da ginnastica e i calzini da bambina facevano netto contrasto con il delicato trucco che aveva utilizzato sulle labbra e sugli occhi.

 

 Sorrise notando TJ ancora seduto in panchina. Non era sudato. Perfetto, non si era persa nessuna sua azione.

Lo salutò timidamente con la mano. Non riuscì a non arrossire quando il rossiccio le sorrise dolcemente.

 

Si portò una ciocca bionda e morbida dietro l’orecchio. Abbassò lo sguardo maledicendosi per la sua timidezza.

 

-Ehi, bella biondina!- una voce alquanto conosciuta la risvegliò dall’imbarazzo in cui era caduta sentendo gli occhi azzurri del rossiccio su di lei.

Alzò il suo sguardo verde chiaro, andando ad incontrare gli occhi altrettanto chiari di Elijah.

 

- Cia- ciao...- balbettò come una perfetta idiota.

 

Il brunetto sorrise notando il suo rossore diffuso.

 

-T i ricordi di me?!- chiese accomodandosi meglio accanto a lei.

 

Maggie incontrò lo sguardo stranamente furente di TJ. Non ne capì il motivo.

 

-Sì, certo...- rispose ritornando a puntare i suoi occhi su di lui.

 

Elijah seguì lo sguardo della biondina. Sorrise notando TJ seduto in panchina.

 

-Il tuo ragazzo è un po’ strano...- disse salutandolo on la mano.

Il rossiccio sbruffò scocciato prima di rispondere a quel gesto con uno scarno cenno del capo.

Maggie sorrise, arrossendo imbarazzata.

 

-Non è il mio ragazzo...- spiegò appoggiando i gomiti sulle gambe. –E’ il mio migliore amico!- affermò seriamente convinta.

 

“Ma a chi vuoi darla a bere...” si disse accavallando inconsciamente le gambe.

 

Elijah fissò i suoi polpacci sottili.

 

“La ragazza ha delle belle gambe...” pensò sorridendo sornione.

 

Maggie osservò la partita cercando con tutta se stessa di non pensare a quanto TJ fosse carino con l’uniforme blue e gialla della squadra.

 

-Ti piacerebbe venire al ballo con me?!-

 

Maggie avvertì a stento quella domanda posta a bruciapelo. All’improvviso e senza contesto...

Lo guardò stranita con le labbra socchiuse e il volto in fiamme.

 

- Co- come, scusa?!- domandò voltandosi verso di lui.

 

Elijah continuò a sorridere. Sapeva che nessuna ragazza avrebbe potuto rifiutare. Lui era il tipo più carino e popolare nella scuola. Molto più famoso degli alunni degli ultimi anni, molto più corteggiato, molto più tutto di tutti.

 

-Ti ho chiesto...- ripeté con una calma infinita. –Se ti andrebbe di venire al ballo con il sottoscritto...-

 

Maggie boccheggiò un paio di volte come un pesce fuor d’acqua. Si portò una ciocca bionda dietro le orecchie. Le gote imporporate e l’espressione sconvolta. Era talmente stravolta che non si accorse dell’entrata i campo di TJ.

 

-Stai scherzando?!- fu l’unica frase che riuscì ad articolare in quel momento.

 

-No-

 

“Ho bisogno di te per fare ingelosire Charlotte, non sopporterà che una semplice ragazzina come te, abbia ottenuto entrambi i ragazzi per cui prova o provava qualcosa...” pensò malignamente.

 

Maggie inghiottì il vuoto.

 

-Ma tu non ci vai con Charlotte?!- domandò mordendosi il labbro inferiore.

 

-No, lei ci va con un altro...- le rispose accarezzandole una mano.

 

-FALLO!- gridò l’arbitro. TJ aveva per caso spaccato il naso di un giocatore avversario.

 

Maggie guardò la scena disgustata.

 

-TJ STAI ATTENTO!- gli urlò alzandosi in piedi e togliendo la sua mano da quelle del ragazzo.

 

-Allora?!- la esortò il bruno una volta che si fu calmata.

 

La biondina storse le labbra. Era incredibile. Solo qualche giorno prima, avrebbe pagato oro perché quel ragazzo si accorgesse anche solo della sua esistenza. Ed adesso, che addirittura la stava invitando al ballo, lei voleva esattamente un’altra cosa!

Non voleva andare a quel piccolo ricevimento con lui, non voleva che lui le facesse da cavaliere. Non voleva che Elijah la invitasse.

 

Si grattò distrattamente la nuca.

 

-Mi dispiace ma devo pensarci su...-

 

Una doccia di acqua fredda si abbatté sul ragazzo bruno. Boccheggiò in cerca di ossigeno. Lei lo stava rifiutando!  Non era possibile. Lui, che vinceva sempre, lui a cui occorreva solo scoccare le dita perché tutte le ragazze della scuola fossero ai suoi piedi, era appena stato rifiutato da una ragazzina! Strabuzzò gli occhioni blue cobalto.

Ed adesso?! Come si doveva comportare?! Non si era mai trovato nella situazione di un rifiuto!

Guardò quella ragazzina acqua e sapone terribilmente carina.  Non poté evitare alle sua guance di colorarsi di un tenue rosa.

 Notò lo sguardo della biondina accarezzare il viso simpatico e leggermente lentigginoso del rossiccio.

Capì.

Sorrise, pensando a quanto la sua mente fosse rapida e veloce nell’analizzare le situazioni, nonostante uno shock.

 

-Ci vai già con un altro?!- le chiese dolcemente.

 

Maggie si volto arrossando di colpo.

 

-Non proprio... m- ma mi piacerebbe se mi invitasse!-

 

Elijah notò gli occhi verdi brillare al sol pensiero.

 

Esitò un attimo pensando a quanto male stava per fare a quella tenera ragazzina.

 

La campanella del time out risuonò nella grande palestra.

TJ si portò stancamente alla panchina dove Charlotte lo attendeva con un morbido asciugamano blue.

Gli sorrise dolcemente. Il rossiccio le si sedette accanto. La bruna ricciolosa iniziò a massaggiargli le spalle larghe.

 

Maggie scrutò quei due con gli occhi ridotti a due fessure.

 

Il brunetto al suo fianco approfittò della situazione mai stata più propizia.

 

-Mi dispiace... ma se pensi a TJ, beh, lui ci va già con Charlotte...- le disse mellifluo e cattivo.

 

Maggie sentì il cuore saltare un battito quando comprese il significato delle parole di Elijah. Immediatamente gli occhi si riempirono di lacrime amare. Un groppo opprimeva la sua gola.

 

-Ah, sì?!- chiese con l’umore devastato.

 

-Sì, si sono messi d’accordo ieri sera prima che lui andasse via dalla festa scocciato per doverti rincorrere...- spiegò con una bugia grossa quanto una casa.

 

“Come sono cattivo... e pensare che è successo tutto il contrario!” pensò accarezzandole una guancia.

 

La biondina represse a stento un paio di lacrime.

Guardò ancora verso TJ e Charlotte. Sempre appiccicati.

 

-Ok...- esordì ritornando a guardarlo. –Vengo con te!- esclamò alzandosi in tutta fretta dal suo posto. –Ci vediamo domani alle 21,00.... davanti la scuola. Ora scusami ma mi sono ricordata di aver un’ affare importante da sbrigare. Ci vediamo!-

 

Senza voltarsi indietro corse lungo il perimetro della palestra fino ad arrivare alla grande uscita.

Gli occhi grondanti di lacrime.

-Ti odio TJ!- disse correndo a perdi fiato verso il parco della città.

 

Nuvole nere e pesanti stavano arrivando sulla città. Il vento la continuava a spazzare. Quel tempo rispecchiava perfettamente lo stato d’animo di Maggie.

 

***

 

 Draco sistemò i biscotti nel cestino davanti agli occhi entusiasti di Lily. Non aveva mai visto un uomo cucinare come il biondino.

 

-Sei bravissimo...-  gli disse servendosi per la seconda volta con l’uovo strapazzato.

 

Draco sorrise accarezzandole una guanciotta.

 

-Grazie...- le rispose  sedendosi accanto ad Hermione che mangiava silenziosa la sua colazione.

 

Lo sguardo fisso sulla tazza di caffè. Il toast bruciacchiato e imburrato in una mano. Osservò Draco tagliare accuratamente il  prosciutto alla bambina. Sorrise notando quanto un serpeverde come lui fosse cambiato dai tempi della scuola.

Mandò giù un lungo sorso di caffè. Morse con gusto il pane che stringeva in un pugno.

 

-A che ora deve venirmi a prendere mia sorella?!- chiese Lily alzando lo sguardo dalle leccornie che ricoprivano il suo piatto.

 

Draco assunse un cipiglio strano. Inarcò un sopracciglio e storse le labbra.

 

-Sinceramente non lo so...- le disse prima di bere un sorso di succo di pompelmo.

 

Lily guardò con interesse il liquido giallo nel bicchiere di vetro del biondino.

 

- Cos’ è ?!- domandò avvicinando il viso al recipiente lungo.

 

Draco sorrise  prendendo la confezione dal frigo. Ne versò un po’ nella tazza da latte di Lily, ormai vuota.

 

-Succo di pompelmo... vuoi assaggiare?!- le propose indicando il bicchiere con un cenno del capo.

 

La bambina notò Hermione reprimere una leggera risatina. Afferrò il boccale annusandone il contenuto.  

Storse un attimo il nasino sottile.

 

-Ha uno strano odore- affermò appoggiando le piccole labbra al calice. Inghiottì un paio di sorsi prima che il suo viso assumesse un’espressione decisamente disgustata.

 

-Ma è disgustoso!- gridò cercando di non sputacchiarlo in giro per il tavolo.

 

Hermione rise di gusto accompagnata da Draco.

 

-Non ti piace?!- chiese candidamente l’ex serpeverde.

 

Lily allontanò la tazza dalla bocca.

 

-Assolutamente... è d-i-s-g-u-s-t-o-s-o!- sillabò aggiustandosi un codino troppo capriccioso.

 

-Hermione questi cosi non vogliono stare su!- disse la bambina disperata alla bruna che sorrise.

 

-Ma se li tocchi sempre ... è naturale che si rovinino!- la Granger si alzò pazientemente risistemando le due codine alla piccola.

 

Draco le guardò sorridendo. La sua Signora era anche brava con i bambini.

 

Din don...

 

Il campanello rovinò quel perfetto quadretto famigliare.

 

-Forse è Anne o Maggie...- disse Lily sorridendo contenta.

 

Draco la guardò sorridendo.

 

-Andiamo a vedere...- disse prendendola in braccio e portandola fino alla porta.

 

Entrambi guardarono dallo spioncino.

 

Una minuta ragazza bruna sorrise capendo di essere osservata.

 

Draco abbozzò un sorriso, ancora.

 

-Mary Anne...- disse rivolto alla bambina paffutella.

 

-Già!- esclamò contenta.

 

Il biondino aprì la porta lasciando entrare una tenue luce di una giornata autunnale.

 

La brunetta rimase con la bocca socchiusa gli occhi fissi su Draco.

 

“Perché doveva mettere proprio oggi questa maglia nera...” pensò guardando l’abbigliamento alquanto casual dell’auror.

 

Maglia nera leggermente aderente, jeans blue e una perfetta aria da bello impossibile terminavano quel capolavoro di muscoli e ossa.

 

-Ciao Anne!- la salutò lui invitandola ad entrare.

 

La bruna rimase interdetta. Si era accorta solo in quel momento che Draco stringeva in braccio sua sorella.

 

- L -lily...- balbettò insicura la ragazza.

 

-Ciao Anne!- le disse la bambina sventolando una manina paffuta.

 

La ragazza si scrollò un attimo. Non poteva rimanere lì in palata. Doveva agire.

-Grazie per aver tenuto mia sorella! Non pensavo venisse da voi, di solito papà la porta dalla signora Under, una cara donna che vive da queste parti... mi dispiace davvero, so quanto Lily possa essere ingombrante e saccente, mi scuso per tutto il fastidio che vi ha potuto arrecare!- spiegò tutto d’un fiato.

 

Lily mise su il broncio. Non era vero! Lei non era affatto saccente! (Poi cosa volva dire?!)

 

-Non ti preoccupare è stato un piacere occuparci di questa bambina!- rispose Draco sorridendole così dolcemente, che mancò poco che Anne si sciogliesse come neve al sole.

 

-Beh... meno male...- affermò sollevata abbassando lo sguardo intensamente blue.

 

-Entra...  stiamo facendo colazione e a noi piacerebbe parlare un po’ con te...- affermò Draco prendendole una mano.

 

“Mi ha toccato una mano, ragazzi mi ha toccato una mano! OH, MIO DIO! Potrei morire in questo istante e sarei la donna più felice del mondo...”

 

-Non posso, ho ancora molte cose da sbrigare prima di partire domani sera...- spiegò la bruna senza alzare mai il volto per non rivelare il suo rossore.

 

Draco si morse il labbro inferiore.

 

“Hai visto! Per colpa tua si è offesa! E’ naturale che non voglia entrare dopo quella magra scenata che gli hai propinato davanti a sua sorella minore!”

Malfoy si maledì per la sua personalità troppo impetuosa e irascibile.

 

-Mi dispiace... per quella scenata! Non volevo trattari così! Ero solo un po’ nervoso! Davvero mi dispiace tantissimo!- le disse guardandola con gli occhi da cucciolo dispiaciuto.

 

Anne inghiottì il vuoto quando si perse nel suo sguardo tremendamente grigio ed intenso.

Le guance le divennero rosse e bollenti.

 

-Anne!- la voce di Hermione arrivò limpida e bella dalla cucina.

 

La brunetta si alzò sulla punta dei piedi per intravedere qualcosa oltre la figura imponente dell’auror.

 

-Hermione!- esclamò individuando finalmente una chioma bruna e boccolosa.

 

Si abbracciarono amichevolmente.

 

-Cosa fai sulla porta!- la riprese la brunetta trascinandola dentro.

 

Draco osservò la scena. Giusto. La forza è sempre la via giusta per le persone testarde.

 

Chiuse la porta di legno seguendo le due signore in cucina. Non voleva neanche immaginare di cosa avrebbero potuto parlare.

 

“Dov’è Ron quando mi serve?!”

 

 

***

 

Harry si sedette compostamente al tavolo della mensa. Guardò in giro, alla ricerca della figura longilinea della bella rossa.

Sbruffò quando si accorse che non era seduta in alcun tavolo.

 

Prese distrattamente il menù giallognolo che troneggiava sul tavolo. Corse con gli occhi lungo le varie pietanze scritte in nero.

 

-Uova e bacon, per favore...- scandì perfettamente le parole. In pochissimi minuti affiorarono sulla superficie liscia del tavolo il piatto stracolmo delle pietanze che aveva indicato.

 

Iniziò stancamente a consumare la sua ricca colazione.

 

-Chi sono?!- qualcuno gli aveva messo le mani davanti a gli occhi. Harry non aveva riconosciuto perfettamente quella voce femminile. 

 

-Angelus...- azzardò stupidamente, pur di terminare quel giochino che odiava profondamente.

 

Sentì la voce cristallina ridere.

-Ma no... ho forse la voce baritonale?!- gli chiese avvicinandosi al suo orecchio.

 

Il bruno ci rifletté sopra. Ma certo! Chi poteva fargli quei giochino idioti pur di attirare la sua attenzione...

-Evelyn...- affermò sorridendo forzatamente.

 

-Esatto!- rispose la bella bruna sedendosi accanto a lui. Un sorriso amplio disegnato sulle belle labbra carnose, gli occhi, tremendamente scuri, brillavano mentre osservava rapita i movimenti delle belle mani dell’auror.

 

-Cosa c’è?!- chiese l’uomo senza distogliere lo sguardo dal suo piatto. Evy continuò a sorridere.

 

-Ho saputo che andremo ad Hogwarts tra poche ore....- affermò senza smettere di osservare Harry.

 

Il bruno storse le labbra rosse.

 

-No... io Weasley, McStrict, il sotto ufficiale Andrew andremo ad Hogwarts. Non ho chiesto a McDury di averti tra gli auror...- controbatté Harry alzando lo sguardo dalla colazione.

 

Evelyn sorrise.

 

-Lo so, sono stata io a chiedere di accompagnarvi, in fondo ha scelto due apprendisti e un sottoufficiale, un Auror a tutti gli effetti ti sarà utile!- spiegò senza troppe cerimonie la donna bruna.

 

Harry chiuse ed aprì la bocca un paio di volte.

Sperava con tutto il cuore che la presenza di Evelyn non minasse il suo piano già iniziato di riavvicinamento alla rossa, Virginia.

 

Sbruffò alzandosi.

 

-Preparati partiamo fra poco!- esclamò dirigendosi verso la grande porta della mensa.

 

Evelyn rimase seduta al suo posto. L’aria soddisfatta e alquanto appagata.

 

“Entro domani sera sarai mio, Potter!” si disse prima di alzarsi ed uscire a sua volta dalla grande sala rumorosa.

 

***

 

 

Maggie si dondolò distrattamente sull’altalena che cigolava sinistramente. Aveva le guance rosse e sferzate dal vento freddo. Grosse lacrime le scendevano dagli occhi intensamente verde chiaro. Tirò su col naso portandosi una ciocca bionda dietro le orecchie.

 

“Brava Maggie...” si disse spingendosi con le gambe. “Ti sei illusa e sei rimasta delusa ancora una volta.” Lasciò ricadere stancamente la testa all’indietro. 

 

Una figura slanciata era dietro di lei. Le braccia leggermente muscolose incrociate sul petto largo, lo sguardo simpatico un po’ rattristato.

 

Maggie rialzò il capo. Forse le lacrime gli avevano offuscato un po’ la vista. Si passò una manica sugli occhioni tristi.

 

Si girò lentamente verso il ragazzo che attendeva in silenzio dietro di lei.

Notò il suo sguardo chiaro esitare sulla sua esile figura.

 

Lentamente TJ si portò più vicino a lei. Si sedette comodamente sull’altalena iniziando a dondolarsi.

 

Maggie rimase in silenzio. Il fiato sospeso e l’aria infinitamente triste.

 

“Perché mi hai seguito ancora una volta. Se ti scoccia tanto farlo, non lo fare...” si disse scrutando di sottecchi i movimenti dell’altro.

 

-Ti ha invitata al ballo?!- chiese TJ senza smettere di dondolarsi. Lo sguardo perso nel vuoto e i pugni serrati lungo le sottili catene dell’altalena.

 

Maggie rimase interdetta continuava a fissarsi i piedi. Le guance divennero rosse e l’ira si impossessò del suo cervello.

 

-Tu ci vai con Charlotte. Cosa t’interessa di chi ci viene con me!- esclamò accavallando le gambe.

 

TJ non rispose; fermò il movimento del piccolo seggiolino. Si girò a scrutarla negli occhi. Quello sguardo tremendamente freddo non era da lui.

 

-Ti ho fatto una domanda. Non mi sembra che questa sia la risposta.- affermò con una calma nella voce che fece rabbrividire la sua migliore amica.

 

Maggie inghiottì il vuoto. TJ aveva anche la faccia tosta di essere arrabbiato con lei.

 

-Hai anche il coraggio di farmi la ramanzina!- esclamò, alzandosi bruscamente dal dondolo.

 

TJ la osservò. Lo sguardo furente e le noche delle mani bianche tant’era la forza con cui serrava i pugni.

 

-Rispondi alla mia domanda!- tuonò issandosi in tutta la sua altezza.

 

Maggie indietreggiò. Era la prima volta che si accorgeva di quanto il rossiccio fosse diventato molto più alto di lei.

 

La bionda abbassò lo sguardo. Strinse i pugni.

 

-Sì.- affermò rialzando il capo e sfidando TJ con lo sguardo.

 

Il ragazzo ricevette una doccia gelata. Barcollò sotto il peso di quell’affermazione. Non riuscì a celare la rabbia che si affacciò nel suo sguardo.

 

-H... hai accettato?!- balbettò allontanandosi da lei e dal suo profumo che dava di buono.

 

 Maggie riabbassò la testa.

 

-Tu ci andavi con Charlotte... ed io non avevo nessuna intenzione di reggervi la candela! Mi dispiace... – disse voltandosi e iniziando ad andarsene.

 

TJ boccheggiò. Aveva il cuore pesante. Rimase inerme, lì. Ad osservare la ragazza tremendamente carina e simpatica con cui aveva condiviso un’amicizia bellissima per 12 anni, allontanarsi.

 

Sbatté le palpebre per realizzare il luogo dove si trovava.

 

-Io non ci vado con Charlotte...- sussurrò non riuscendo a staccare gli occhi dalla figura esile che di gran carriera si distanziava dal parco.

 

Una leggera pioggerellina iniziò a scendere. Presto le lacrime si confusero con le gocce della pioggia.

 

***

 

Anne rise di gusto alla sublime battuta che Ron aveva fatto sul colonnello McDury.

 

Osservò i tre ragazzi seduti intorno a lei.

 

Hermione era adagiata compostamente sulla sedia di legno accanto a lei. Draco aveva preso posto sullo sgabello alto accanto alla finestra socchiusa. Ron era appoggiato blandamente al bancone della cucina perfettamente pulita.

 

-Vi trovo bene...- esordì appoggiandosi al tavolo.

 

Draco le sorrise.

 

“Non mi devi fare quei sorrisi...” pensò distogliendo l’attenzione dalle labbra sottili ma ben disegnata dell’auror biondo.

 

Hermione si portò una ciocca ricciuta lontano dagli occhioni color caffè.

 

-Grazie...- le rispose versando un altro po’ di tè nella tazza della graditissima ospite.

 

- E’ bello poter parlare con una persona che viene dal nostro mondo... che conosce le novità, gli avvenimenti...- le disse Ron sorseggiando il succo d’arancia dal suo bicchiere.

 

Anne asserì col capo. Pose lo sguardo sulla figura di Draco che guardava malinconicamente fuori dalla finestra.

 

-Come sta Harry?!- chiese Hermione riportandola con la forza nel discorso.

 

La brunetta sorrise.

 

-Bene...-affermò bevendo un altro sorso del dolce liquido ambrato che fumava nella sua tazza verde.

-E Ginny?!- domandò con apprensione il rosso.

    

-Benissimo...- rispose allargando il suo dolce sorriso ripensando all’ultima volta che aveva visto Virginia baciare Harry.

 

Non sapeva come la situazione si era evoluta. Aveva avuto un po’ da fare.

 

-Puoi dire a quei due che ci mancano...- affermò tristemente Ron.

 

Anne scossa la testa.

 

-Non posso dire che voi li salutate... altrimenti vorrebbero venire a trovarvi, ed io sarei nei guai. Loro non sanno niente di voi.- affermò riposando lo sguardo sulla figura di Draco.

 

I loro sguardi si sfiorarono. Ancora una volta un fortissimo brivido le percorse la schiena.

 

-Tu provaci...- disse Ron passandosi una mano tra i capelli.

 

Di nuovo fu bruscamente riportata nella conversazione.

 

-Ti va di venire con noi al ballo di Halloween?!- chiese Hermione  cambiando argomento. Aveva notato lo sguardo del rosso rattristarsi.

 

Anne si riscosse. Non credeva di aver afferrato bene la domanda.

 

-Come scusa?!- chiese avvicinandosi un po’ ad alla bruna formosa.

 

-Dai, Anne! Vieni con noi al ballo vedrai ci divertiremo!- affermò Hermione guardandola negli occhi.

 

-Sì! Anne vieni!- disse il rosso –Ci occorre un’altra dama, e tu saresti perfetta! Avanti...- la incoraggiò il rosso.

 

La brunetta guardò entrambi. Non se la sentiva di andare ad un ballo in maschera.

 

-Per favore...- disse ancora Hermione con le mani giunte. –Non farmi fare da dama a questi due ballerini incapaci. Ron è un disastro mi schiaccerà tutti i piedi e poi dovrò ballare anche con Draco!- spiegò Hermione falsamente disperata.

 

Anne rise. Posò lo sguardo su Draco che le sorrise.

 

“Ancora?!” pensò arrossendo di colpo. Fissò intensamente gli occhi grigi e magnetici del biondino. Sentì le sue difese crollare.

 

-Va bene... sarò dei vostri!- esclamò arrossendo ancora di più.

Notò Malfoy sorridere ancora più largamente.

 

Il cuore le iniziò a battere forte.

 

-Che bello!- esclamò Hermione abbracciandola. –Finalmente un po’ di compagnia femminile!-

 

Anne sorrise imbarazzata.

 

Guardò di nuovo verso il biondino e lo scoprì mentre la fissava.

 

Non poté evitare di diventare rossa. Come non poté evitare di sorridere come una sciocca.

 

Una sciocca innamorata cotta!

 

***

 

Bene, bene, bene, bene... anche il chap XVII è stato sfornato...

Vi è piaciuto! Spero di sì, con tutto il cuore. Ho messo l’anima per renderlo decente e per farlo filare come volevo io! Non ho mantenuto la promessa di aggiornare  una volta alla settimana, però il chap è molto più lungo. Quindi non me ne vogliate.

Spero vivamente di trovare tanti commenti anche per questo aggiornamento nel frattempo passo a ringraziarvi...

 

Valentina  Grazie, grazie, grazie e ancora grazie! Sei stata gentilissima nel lasciarmi quella recensione stupendamente dettagliata e precisa! Mi piace quando i commenti sono positivi e costruttivi! Ancora grazie. Un bacio AngéleJ

 

Herm91 Ciao cucciola! Grazie mille dei complimenti, sei davvero gentilissima. La coppia Harry ed Hermione. Non so proprio se mi viene in mente qualche idea carina. Ma per te potrei fare anche una one-shot. Le ffc a puntate sono lunghe è occorre un bel po’ di fantasia che per il momento non ho a sufficienza per una nuova... vedremo, mai dire mai! Beh, adesso ti lascio, un bacio AngéleJ

 

Maga Magò Il tuo ragionamento l’ho capito in pieno e lo condivido. Come vedi non sono riuscita ad aggiornare una volta alla settimana come avevo detto, però spero che il chap ne abbia guadagnato in quantità e qualità. Fammi sapere cosa ne pensi. Un bacio AngéleJ

 

p.s.

Sono strafelice che il mio lavoro ti faccia evadere dal mondo. E’ proprio quello che voglio.

 

Vale Ciao! Grazie per la recensione. “Così stramaledettamente INCANTEVOLE...” questa frase m la incornicio. Poi detta da te. Sono davvero contenta che la mia fic e la sua trama ti piaccia.  Il rapporto di Maggie e TJ è complicato. Ma presto, tutto si risolverà... sono pur sempre migliori amici. Non perderti il prox aggiornamento. Perché sarà davvero carico di sentimento. Vi do questa dolcissima zolletta di zucchero prima di iniziare ad andare giù pesante con la presenza raccapricciante di Voldemort. Beh, ora ti lascio un bacio Fortissimo e grazie ancora. AngéleJ

 

Elwen Grazie. Sei davvero gentilissima. Non penso di meritare tutti i bellissimi complimenti che mi fate. Arrossisco ad ogni commento. Grazie, grazie, grazie. Quando ho iniziato questa ff non avrei mai immaginato di riscuotere questo piccolo ma importantissimo (per me) successo. Ti ringrazio ancora e ti mando un bacio affettuosissimo. Tua AngéleJ

 

Lilyciuffetty Grazie. Vi adoro quando siete così coincisi nell’esprimere i vostri pareri. Un bacio forte AngéleJ

 

Phi phi In effetti tesoro, io non ho affatto detto che loro si sono messi insieme. Ho semplicemente affermato che Hermione aveva fatto la sua scelta. Ma questo non vuol dire che tra loro si sia tutto risolto con quel semplicissimo bacetto. Non mi conosci! Ron ed Hermione sono la mia coppia preferita in assoluto e quando finalmente si metteranno insieme sarà una scena piena e ripeto piena di dettagli, fuochi d’artificio, banda, serenata e tutto il resto! Quindi, la loro strada è ancora bella lunghetta. Beh, adesso devo andare, un bacio forte ed aggiorna presto. AngéleJ

 

Dajann Scusa la mia ignoranza abissale... ma posso sapere cosa significa tajosa?! Non credo di aver ben afferrato. Cmq, non preoccuparti per non aver recensito l’altro chap. Sono contenta che tu sia contenta (scusami l’orrendo bisticcio di parole) che ci sarà un seguito a questa ffc. Ma a parere tuo, potevo mai abbandonarvi così! E perdere in questo modo tutte le belle persone che ho conosciuto qui! GIAMMAI! Genio sadico, eh?! Va, beh... allora è meglio che non ti dico che ho preso tre 10 sulla pagella... altrimenti mi chiamerai GENIO, SADICO E SGORROTTO!  Ihihihihihihi hiJ naturalmente ti ringrazio per i tuoi commenti sempre simpaticissimi. Beh, adesso ti lascio un bacio forte dal tuo Genio, Sadico, Sgorrotto, preferito... ossia AngéleJ

 

Daisy Ti prego, dimmi come sono andata in questo chap! Ti prego, ho davvero bisogno di qualcuno che mi dica realmente come sia... Mi raccomando informami sempre...Sono sempre felicissima quando i chap e le scene vi piacciano, fammi sapere anche qualcosa su questo, beh, adesso vado. Un bacio forte AngéleJ

 

Cloudy Ci hai preso un po’ a tutto sulle premonizione che hai fatto sui personaggi della ff. A parte Ron ed Hermione. Mi dispiace ma per conquistare l’agognata felicità bisogna prima soffrire tanto. Ma loro sono a metà strada. Beh, grazie ancora dei tuoi complimenti un bacio GIGANTE AngéleJ

 

Kiria Esatto, come hai indovinato che dovrai aspettare, un bel po’ per vederli felici ed insieme?! Bene, sono contenta che i miei lettori siano dei tipi svegli. Meno male. Fammi sapere se il chap ti è piaciuto e soprattutto non sparire! Un bacio AngéleJ

 

p.s.

Mi piace stellina e poi grazie tante per i tuoi graditissimi complimenti.

 

Charlotte  Ciao! Grazie per il tuo commento. Sono io super mega iper orgogliosa di aver una lettrice brava e simpatica come te! Che bello! Sono contenta che la mia storia sia una delle  tue preferite! Ihihihihihihi... sono proprio contenta! Fammi sapere se anche questo chap ti piace. Aggiorna presto e fatti sentire. Un bacio AngéleJ

 

Vale e Mely Esatto, quando scrivo qualcosa bisogna sempre aver una “Vigilanza costante...” adoro i colpi di scena, quindi aspettatevene parecchi. Per il momento vi ringrazio dei vostri complimenti e vi auguro un’estate bella e rilassante. VVTTB. Un bacio forte AngéleJ. Non sparite troppo a lungo con la vostra ffc!

 

Sarry Malfoy Ciao! Credo che con questo chap ti abbia dato un aiuto CONSIDEREVOLE, cara la mia Sariketta! Quindi non mi dire che non hai ancora capito con chi vorrei far mettere Dracucciolino nostro (Draco sviene di nuovo Nd Angéle)... Don’t worry il suo destino sarà bello e felice! Perché gli voglio un mondo di bene! Mi raccomando rilassatevi in vacanza e ogni tanto pensatemi recensendo sempre le mie ffc! Beh, adesso vado un bacio AngéleJ

 

Sunny Mia somma, bravissima e dolcissima autrice preferita! Come stai! Spero ardentemente che presto sfornerai un’altra bellissima one shot... io che mi destreggio bene in una ffc?! Questa affermazione mi riempie di gioia, tesoro mio! GRAZIE DAVVERO ! Mi raccomando recensisci perché i tuoi commenti sono sempre quelli che mi fanno fare un giro sulla sedia... beh, adesso vado mi raccomando, trattami bene il tuo cervellino vulcano di idee meravigliosa! Un bacio AngéleJ

 

Silvix Ciao, Grazie... non credo che Draco avrà altre possibilità... ma spero che la ragazza con cui ho deciso di mettere Draco ti piaccia. Farò di tutto per renderla simpatica! Un baco forte AngéleJ

 

Marcycas- the Lady of Darkness Dai! La coppia Draco ed Hermione non è poi tanto assurda! Non puoi dire questo... va beh, in fondo le idee non disputandum sunt...(mamma mia ho storpiato la frase...) cmq... fammi sapere sempre cosa ne pensi! Un bacio forte AngéleJ

 

LuLu Ciao Tu sei la stessa che mi ha mandato l’e-mail per l’altra mia fic e per le interviste! Grazie mille tesoro! Ti è arrivata la risposta. Non voglio ripetermi perché tutto quello che dovevo dire è su quel messaggio. Fammi sapere e grazie ancora. Un bacio AngéleJ

 

Phoebe80 La prima a recensire e l’ultima a cui rispondo (non prendertela ma per rispondere vado in ordine dal più nuovo al più vecchio). Sono contenta che l’aria di famiglia che gira in casa vi piaccia. Anche a me! Sei stata accontentata sotto molti punti di vista fammi sapere ora devo andare un bacio forte AngéleJ

 

Bene anche questa volta ce l’ho fatto vi lascio con un abbraccio e con un mondo di baci per voi che sapete sempre tirarmi su il morale. GRAZIE.

 

Vostra

AngéleJ

 

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