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Autore: Lawliet_chan    17/09/2012    2 recensioni
Mares è l'unico maschio ad essere stato cresciuto nella Corte degli Amanti. La sua vita viene sconvolta da un omicidio, spedito agli arresti domiciliari nella Corte dei Combattenti, tra Cadetti e Guardie scoprirà una scioccante verità. E suo malgrado verrà trascinato in intrighi, cospirazioni e battaglie.
Genere: Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 37

Stava bene, si sentiva leggero... come se fosse fatto d'aria. Non aveva preoccupazioni ne pensieri, avrebbe potuto benissimo abbandonarsi... semplicemente lasciarsi andare a quella sensazione. Ma qualcosa lo scosse costringendolo ad aprire gli occhi anche se non ricordava di averli chiusi; una piccola sfera violetta correva verso di lui, poteva percepire che era agitata: Per cosa? Qui è tutto tranquillo! Si disse confuso. Poi avvertì un forte dolore al petto, lancinante ed intenso che gli fece perdere il fiato, ricordò dell'attacco da parte del Guaritore anziano, il suo tentativo di proteggere Mares e di aver scagliato lo stiletto del ragazzo contro l'altro... ma lui? Ricordò un forte rischio e una punta rosso brillante. L'unica freccia in grado di uccidere le Armi! Ancora dolore e nella frenesia si portò una mano al petto ma non lo trovò... Che mi sita già dissolvendo? Pensò mentre vide la sfera avvicinarsi.

...Uk! To... uk!” era la voce di Mares ma non capiva cosa diceva, che lo stesse chiamando? Probabile, magari vicino al suo corpo c'era anche la sua Guardia e tutti i Cadetti. Ed il Generale. Gli tornarono in mente tutti i giorni passati insieme a Wars, tutti i discorsi, i sorrisi, le prese in giro ed anche i sospiri, i gemiti sommessi che entrambi avevano vergogna di fare. Voleva davvero arrendersi alla morte e perdere tutto questo? Non rivedere i suoi amici e Mares? Non avere più l'opportunità di essere stretto tra le braccia di Wars? Ebbe una sferzata di determinazione mai conosciuta prima: No! Non voglio!... non voglio! Si disse con convinzione e quando la luce violetta gli fu vicino si sforzò di andarla a prendere, ma era difficile con tutto quel dolore addosso e la sensazione di non essere materiale.

Mares! Sono qui!... mi senti!” gridò, o almeno sperò che la sua voce esistesse ancora. Il ragazzo dall'altra parte tentava di spostare tutte le resistenze fatte dalla freccia che spingevano inesorabili verso il cuore di Toruk. Era un duello contro il tempo e contro i flussi di potere; il suo che tentava di recuperare quello dell'altro. Era già riuscito ad entrare nel mare rosso di Toruk attraverso la freccia ora doveva raggiungere la sua coscienza e tentare di non farlo morire, e di far battere il suo cuore. Sentì qualcosa sfiorarlo, appena appena una carezza ma comunque abbastanza per farlo accelerare! Era lui! Lo stava cercando, doveva sbrigarsi! Risalì il fiume fino alla sorgente del potere di loro Armi: una enorme piscina di liquido rosso dentro la loro coscienza, si chiese se anche per lui fosse così. Intorno a lui tutto bianco abbagliante. Si avvicinò piano al bordo della vasca quando fu vicino vide il corpo di Toruk che galleggiava, il cui contorni si facevano sempre più tremolanti, segno che lo stava perdendo. Si inginocchiò per cercare di tirarlo a riva... tutta la situazione aveva del surreale! Erano comunque nella testa di Toruk! Ma non gli sembra decisamente il momento di fare il pragmatico e si allungò verso l'Arma, i primi tre tentativi andarono a vuoto ma poi riuscì ad afferrarlo per un polso, lo trascinò verso la sponda e lo issò sul 'pavimento' se poteva essere definito tale.

Era bianco come un cencio e la sua pelle fredda come ghiaccio. Era nudo e quando Mares posò una mano sul petto non sentì il cuore battere. Andò in panico, mettendosi le mani tra i capelli, Cosa faccio? Cosa faccio? Cosa faccio? Si ripeteva cantilenante, massaggio cardiaco da escludere perché non lo sapeva fare, soffiargli in bocca per farlo respirare non aveva senso senza la prima opzione; cosa gli rimaneva? Il suo potere. Ma come utilizzarlo? Avanti Mares! Pensa! Pensa! Spremiti. Non sei arrivato fin qui per mollare! Pensò, poi volse lo sguardo alla piscina rossa... la trovò strana, non di un bel rosso brillante come quello visto negli occhi di Toruk ma un rosso opaco, pensò solo ad una parola: Morto. Preso da una folgorazione rimise l'Arma rossa nella vasca poi si alzò in piedi e chiuse gli occhi... se il suo intento iniziale era stabilizzare il potere di Toruk ora aveva capito perché: il suo potere era avvizzito e senza forza. Lui doveva riattivarlo ed infondergli nuova vita. Sperò che la sua idea si rivelasse utile e sopratutto funzionante.

Distese le braccia davanti a se invocando la propria energia, mettendola in circolo per materializzarla all'esterno. La sentì crescere ed acquistare potenza alla fine due fasci viola luminosi gli uscirono dalle palme aperte andando a tuffarsi nella piscina rossa, Mares aprì gli occhi e vide il liquido vorticare ed agitarsi, tirò le fasce in un moto circolare facendo girare anche quello a cui erano attaccate, dopo un po' diede uno strattone verso l'alto trasformando il rosso in sottili fili luminosi, con uno sforzo notevole emise un altro fascio viola e tirò su il corpo di Toruk. Ora l'Arma rimaneva salda nella stretta di Mares mentre i fili iniziarono a compattarsi in un unica sfera di colore rosso acceso... ma non ancora perfetto, a quella forza mancava il suo padrone.

Era questo che volevi che facessi? Prego che sia così... ti prego, non lasciarmi.” disse il ragazzo con le lacrime agli occhi, poi spinse la sfera dentro il petto di Toruk e per i secondi successivi non accadde nulla... tutto era bianco e perfettamente immobile. Mares temeva di aver sbagliato e di averlo ucciso; grosse lacrime gli scesero dalle guance, cadde in ginocchio stremato per lo sforzo e lo sconforto. Poi avvertì un debole palpito... un lieve rumore appena accennato, poi un altro un po' più forte, ed un altro, ed un altro ancora! Alzò gli occhi e rimase a bocca aperta: Toruk splendeva! Pulsava di luce rossa. Viva e potente! Sorrise inconsapevolmente mentre guardava l'amico tornare dentro la vasca ora colma della sua rinnovata energia, lo vide andare sotto il filo del liquido per poi riemergere alzandosi in piedi.

Toruk si guardò intorno disorientato, aveva percepito una forte scossa poco prima ed ora se ne stava in piedi in quella specie di vasca con quel liquido rosso, che immaginò fosse il suo potere, tutt'intorno era bianco cangiante. E poi davanti a lui una figurina inginocchiata che piangeva... uno splendido raggio di sole, sapeva esattamente chi era, camminò verso il bordo issandosi fuori poi si avvicinò all'altro e lo strinse forte.

Oh Mares... piccolo, pazzo ed incosciente Mares Ivrie!”

Sei vivo... ce l'ho fatta! Non ci credo! Ci sono riuscito!” gridò ricambiando la stretta di Toruk.

Si, anche se non capisco come...”

Sono arrivato dalla freccia! Poi ho risalito il flusso e sono arrivato alla piscina.” l'altro si girò e sospirò.

E chi se lo immaginava fosse cosi!” Mares lo guardò storto sciogliendo l'abbraccio.

Non dirmi che non lo sapevi...”

Effettivamente no, non sapevo come era la manifestazione del nostro potere o che form... ahi!” Mares gli aveva tirato una sberla sul braccio e lo fissava arrabbiato e sconvolto.

Vuoi dire che per tutto questo tempo non hai mai saputo in che modo potevo salvarti?”

Ehm... no.” Toruk alzò le spalle poi si mise a ridere. L'altro dopo qualche incertezza lo imitò.

E poi sono io il pazzo.”

Senti che ne dici di tornare alla realtà. Ora che mi hai guarito lo spirito dobbiamo pensare al corpo.” notò che il ragazzo lo stava squadrando con occhio critico. “Che c'è?” chiese.

Penso che il Generale si divertirà un sacco con te.” disse poi alludendo al discorso precedente. Sta volta fu Toruk a dargli uno scappellotto, quell'atteggiamento lo infastidiva al quanto.

Senti ma la smetti! Dai torniamo.”

Come?”

Come? Come?” ripeté “Sei arrivato qui senza sapere come uscire?”

Pensavo lo sapessi tu! È la tua coscienza!”

Ah... eh si... dunque...” provò a guardarsi intorno per trovare una qualche indicazione, qualcosa che gli potesse suggerire una via d'uscita, ma nulla.

Proviamo a concentrarci sul mondo reale?” propose Mares notando la sua confusione. Toruk annuì e gli prese le mani, visualizzando la Corte dei Combattenti. Lo stesso fece l'altro.

La cupola si ruppe, pesanti lastre di frantumarono come vetro cadendo a terra. Poi si dissolsero trasportate dal vento ed una sottile sabbiolina viola colorò l'aria. Il Generale aveva provveduto a rispedire i Cadetti nelle camere con l'ordine di sprangare le finestre, nessuno doveva vedere quella cosa! Fece portare via anche il corpo del Guaritore anziano. Erano rimaste solo tre Guardie tra cui Terwim, quando la strana costruzione creata da Mares andò in pezzi tutti si voltarono per vedere come stavano i ragazzi ma la situazione non era cambiata. Attesero qualche minuto per vedere se succedeva qualcos'altro ma costatato che era tutto 'normale' si affrettarono ad avvicinarsi, in testa Wars e Terwim, che fino a quel momento erano rimasti in piedi a guardare il punto in cui c'erano le due Armi:

Mares!” chiamò Terwim chinandosi vicino al ragazzo, la freccia che aveva colpito Toruk era sparita ne rimaneva solo il bastoncino ma della punta niente. Anche il sangue si era fermato... ma il viso rimaneva comunque cadaverico. Anche Wars si avvicinò inginocchiandosi dalla parte opposta prendendo Toruk tra le braccia.

Uh... Ter?” Mares aprì gli occhi trovando il viso della sua Guardia, proprio un bel rientro. Sentì la mano dell'uomo accarezzargli la guancia.

Tu sei matto! Mi hai fatto prendere un colpo, cosa è successo?”

Ho salvato Toruk, sono... entrato nella sua testa sanando il suo potere.” decise di spiegarlo cosi, era la versione più semplice. Ma Terwim ne rimase comunque scioccato.

E... cioè, puoi farlo?” farfugliò.

Si, ora sta bene... o meglio il suo spirito. Ma il corpo...” si voltò verso l'altra Arma e lo vide riprendere conoscenza, ma rimaneva comunque molto debole.

Toruk! Ehi! Mi senti?” Wars lo scosse piano mentre il ragazzo apriva gli occhi, fu contento di trovare quelli neri del Generale.

Si... non uccidermi tu...” bisbigliò con un mezzo sorriso. L'uomo sospirò di sollievo e lo prese in braccio imitato dalla Guardia.

Li portiamo nella mia stanza! Tu, vai a chiamare i Guaritori!” disse tornando il Generale freddo e distaccato. Una Guardia fece il saluto poi si affrettò a fare quanto ordinato. Gli altri tornarono dentro, Terwim guardò Mares dandogli ancora dell'incosciente mentre Wars senza farsi notare sfiorò con le labbra la fronte di Toruk che sorrise appena per poi addormentarsi.

Fu Mares a svegliarsi per primo, voltò la testa e vide Toruk che ancora dormiva, l'aveva davvero salvato! Era riuscito a correggere l'errore del suo potere ed evitare che morisse... ancora non ci credeva. E poi gli tornò in mente quello che gli aveva detto sull'erba, l'aveva chiamato fratellino e per lui era quello il vero legame! Cercò la sua mano sotto le coperte e la strinse, avvertendo una lieve stretta anche da parte sua.

Sta bene signorino?” chiese una voce, Mares voltò le testa velocemente ed ebbe un capogiro.

Ah si.” rispose ispirando profondamente.

Io volevo scusarmi con entrambi, ma il suo amico dorme ancora, meglio lasciarlo cosi... quello che ha fatto l'anziano è inammissibile. Tutto l'ordine è profondamente dispiaciuto! Il nostro Saggio ha fatto arrivare una pergamena invocando il vostro perdono... so che voi siete Armi ma non siete cattivi.” l'apprendista parlò con estremo senso di colpa, Mares lo sentiva a pelle. Erano veramente in ansia.

Riferisci pure al tuo superiore che accettiamo le vostre scuse, sia da parte mia che quella di Toruk.” rispose gentilmente lui. E l'altro sorrise rincuorato, poi annunciò che sarebbe tornato più tardi per cambiare la fasciatura a Toruk.

Le loro scuse sono il minimo, io vorrei il loro scalpo!” Toruk si era svegliato e lo guardava con un sorrisetto di scherno.

Dai... non è mica colpa di tutto il loro ordine se uno ha fatto lo scemo, no?”

Lui fu uno di quelli che invento quelle frecce speciali. Fecero arrivare dei tizi dal Regno di Ghota perché studiassero un sistema per ucciderci, molto efficacie vero?” rise ma un colpo di tosse lo zittì.

Capisco. Ma con cosa era fatta? Cioè era rossa.”

Era una cristallizzazione del nostro potere, di noi Armi rosse. Applicato poi ad una normale freccia per balestra.” era molto semplice in effetti.

Uh... il Generale ti ha baciato!” annuì Mares cambiando poi discorso sfoderando uno dei suoi sorrisi più radiosi.

Ahh!! Ma la vuoi piantare! In che lingua devo dirtelo: tra me e lui non c'è nulla!”

Si, si l'importante è esserne convinti.” fece alzando il mento altezzoso, Toruk sospirò. “Guarda che a me puoi dirlo... non glielo vado a spifferare.” proseguì e l'altro lo guardò seriamente, Dai che sta per cedere! Si disse Mares.

E va bene... si, io... credo di provare... qualcosina. Ma è ancora tutto in subbuglio che... Mares?” si pentì subito di aver pronunciato quelle parole perché l'altra Arma lo guardava con un sorrisone enorme da parte a parte.

No... Mares no... non oserai.” Toruk scosse la testa incurante del fastidio al petto, temeva fortemente di essere caduto in una delle trappole da 'bravo bambino' di Mares.

Eh! Mai fidarsi in un'Arma!” poi rise cercando di imitare una risata malefica finendo col strozzarsi con la sua saliva. Il che fece alzare le sopracciglia all'altra Arma. “Fattostà che adesso ho il coltello dalla parte del manico!” finì rivolgendo a Toruk un'occhiata che non aveva nulla di angelico.

Mares...” sospirò questi.

Spero di aver reso bene il salvataggio di Toruk... mi sono emozionata molto quando l'ho scritto, spero proprio che sia arrivato...
Poi il Mares del finale è un cretinetto XD


 

   
 
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