Il fiore gelido d'inverno ♥
James Si tormentava. Era ormai una settimana che lo faceva.
Non capiva... lui teneva davvero a Chanel, eppure, si era comportato come tutti gli
altri.
Lui sapeva che quella di lei era una maschera. Una gelida, strafottente,
maschera. Quello che non capiva era, perché la sua Chanel doveva nascondere
quella che forse, oltre alla sua forza, era la parte migliore di se stessa?
Se ne uscì con un messo sorriso amaro, James. Chanel non era sempre stata così,
ed anche il rapporto con lui, non era sempre stato quello. Ostile e complicato...
"Nel soleggiato e festante parco di Hogwarts, il terzo giorno di settembre, una
ragazzina del primo anno se ne stava a giocare da sola con la sua bacchetta.
Piccola, magra, sembrava così fragile.
Occhi grigi, pelle diafana, lunghi boccoli lunari...
Un ragazzino moro dagli occhi smeraldini, la osserava da lontano.
Prese coraggio, e con piccoli e lenti passi, le si avvicinò.
-Ciao- disse lui passandosi una mano tra i capelli.
Lei lo guardò scettica, ma poi sorrise.
-Ciao-
Solo li, il piccolo James, rimase incantato dalla dolcezza del suo sorriso perfetto.
-Fai magie?- disse, riprendendosi.
-Si, sta a vedere- Fu uno spettacolo meraviglioso. I petali dei fiori di pesco
volteggiavano in aria, luccicanti. Poco dopo, raggiunti da colorate bolle di sapone,
che li racchiudevano.
formarono un disegno, una tigre. Elegante, possente, bella.
-Wow, sei bravissima!- disse James incantato
-Grazie- sorrise lei.
-Ti va di divertirci un po?- disse ancora la ragazzina, sorridendo furbetta.
-Ovviamente!- rispose lui. Domanda stupida, Merlino! Lui era James Potter, il
divertimento era il suo stile di vita! Ma, pensò James, questo la splendida ragazzina
non poteva saperlo.
Lei lo prese per mano e lo portò dietro ad un albero.
-Ti sei già fatto qualche nemico qui?- chiese lei
-Nemici no, ma quel gruppetto di ragazzi corvonero proprio non mi scende-
Lei ghignò sadica.
-Perfetto, rimediamo subito- Estrasse dalla borsetta tracolla una pietruzza argentea
che lanciò ai piedi dei corvonero con una precisione ed una mira formidabili.
Un attimo, uno scoppio, ed i cinque ragazzi Corvonero di ritrovarono a terra, coperti
di fanghiglia e di una strana sostanza verde, visibilmente appiccicosa.
James e Chanel iniziarono a ridere come matti, alle lacrime.
-Meraviglioso!- commentò James
-Grazie James!- sorrise lei.
-C-come sai il mio nome?- chiese ingenuamente lui.
-Io conosco ogni singola persona di questa scuola, James Potter Grifondoro.- rispose
lei, sorridendo
-Oh, e tu sei?-
-Chanel, serpeverde.-
Lui annuì, poi, insieme si voltarono verso i corvonero che si stavano ancora
lamentando, e scoppiarono ancora in una fragorosa risata.
In quel momento, però, arrivarono dei ragazzini di grifondoro.
Una ragazzina mora del gruppo guardò James, poi Chanel.
-James! Che ci fai con certa gente? E'... una Malfoy- disse, marcando le ultime due
parole con disprezzo.
-Sonny che...- Ma James fu interrotto.
Chanel si avvicinò piano alla ragazzina.
-Non osare apostrofare in quel modo il mio cognome, sono stata chiara?-
I lineamenti del suo viso si indurirono, i suoi occhi divennero freddi e la sua voce
usciva gelida spietata dalle labbra.
James non fiatò. Avrebbe voluto difenderla, ma non riusciva a capacitarsi del
cambiamento tanto repentino della ragazza.
-Tu non mi fai paura biondina- disse la mora recuperando il coraggio grifondoro,
che aveva vacillato in quei secondi.
Chanel ghignò sadica, con uno scintillio sinistro negli occhi.
-No no no, questo non dovevi dirlo.- disse la binda con una calma letale.
La bacchetta della mora schizzò in aria. Con un incantesimo, delle corde invisibili
legarono la ragazzina a testa in giù e con un levicorpus, la bacchetta nera di Chanel
la trasportò inorbita sul lago nero.
-Rimangiati ciò che hai detto- disse, calma.
-Non ci penso proprio- ribattè la mora dopo aver deglutito.
-Molto bene allora- La ragazzina cadde con un tonfo sordo nell'acqua gelida del
lago.
Chanel riservò a tutti un occhiata glaciale, e a James una furente, prima di
allontanarsi, elegantemente senza fretta."
James Aprì gli occhi. Chanel era arrivata in quella scuola e aveva provato ad essere
una come tante, come le altre.
Ma, appena il suo cognome le fu rivoltato addosso, si era resa conto che sulle sue
spalle aveva un peso più grande.
Capì che la sua strada era già scritta, ormai.
Capì che avrebbe dovuto portare una maschera.
Capì che non era fatta per gli scherzetti, come James.
Capì che non era fatta PER, James.
James, in quel momento, capì tutte quelle cose. Capì anche il motivo per cui da
sette anni, Chanel ce l'avesse tanto con Sonny Taylor, Grifondoro, amica dei
Malandrini.
Ed in quel momento, sentì di tenere a quella biondina, se possibile... ancora di più.
*
Lo spento e deserto atrio della scuola, quel venerdì sera, fu riempito dalle voci dei
Malandrini, e da una voce fredda, familiare.
-Dov'è Carter?- Chiese Chanel ai Malandrini
-In infermeria, raffreddore.- Fu Lysander a risponderle, mentre James la osservava.
-Okay, dategli questi da parte mia. Sono gli orari delle ronde.-
-Per favore?...- chiese ironico simon
Lei lo fissò.
-Non è un favore personale, Simon, ma comunque spero che gli renderete il mio
messaggio-
-Certamente- Fece James
Lei lo guardò. Aveva una ferita sul sopracciglio destro, che arrivava all'attaccatura
dei capelli. Il taglio non era profondo, ma seccato male.
Sentì una strana voragine al petto. "Ben gli stà!", pensò, mentre la voragine si
allargava.
Non seppe perché lo fece, ma al momento pensava fosse... quasi giusto.
Si avvicinò cautamente a lui e con la mano, delineò la ferita, accarezzandogli
delicatamente la fronte.
James chiuse gli occhi a quel tanto agognato contatto, beandosi del delicato tocco
della sua pelle fredda.
I malandrini si guardarono con un sorrisetto allusivo.
-Dovresti andare anche tu in infermeria, Potter- disse lei, cercando di trovare
contegno, e indurendo il tono.
-Oh, non devi preoccuparti per me, Malfoy, davvero- disse lui passandosi una mano
tra i capelli con aria beffarda.
-E tu non montarti la testa, Potter-
Lui le si avvicinò e lei strinse gli occhi. In un attimo, James fu scaraventato al muro.
Un contatto leggero, non si fece particolarmente male.
-Ma come Godric hai...-
-Non scherzare con il fuoco, Potter. Potresti scottarti- Disse lei gelida, mentre si
allontanava e si malediva mentalmente. Aveva perso il controllo, ora lui sapeva,
sapeva che era capace di fare magie senza la bacchetta, e chi sà, quanto altro
avrebbe scoperto ancora.
Spazio Autrice (?)
E... CIAO! Allora, prima di tutto, come promesso sto pubblicando tutti i giorni e spero vivamente che qualcuno si degni di lasciare un commentino :3
Fatemi sapere che ne pensate. Ah, a proposito, c'è stata una ragazza che aveva dei dubbi sull'identità di Chanel. Dovrebbe essere palese, ma comunque è normale che in una storia nuova scappi qualcosa. Chanel è la figlia di Draco Malfoy e Astoria Greengras, che saranno abbastanza presenti nei prossimi capitoli :)
Detto questo, a voi i commenti! Un bacio, Francesca. <3
Sonny Taylor, personaggio che credo arriverete ad odiare tanto quanto me, e Rose Weasley (:
Hugo Weasley:
Vi metto altre immagini di Lily e di Lysander perché saranno molto ehm... presenti, nel corso della storia...
Lily Luna
Lysander