Capitolo secondo
Hiram Zane
-
No, James, non puoi scaricare “quel maledetto turian” assieme ai rifiuti della
nave. James!-
La
voce del tenente esce distorta dal comunicatore - Cacchio, Lola, mi hai
sfondato i timpani!-
-
E tu aggiusta quel dannato comunicatore. Ti sento malissimo!-
-
Ah, dev’essere di nuovo
Shepard
alza gli occhi al cielo:- Vedete di farmi trovare
-
Beh, Lola… siamo già bersagli mobili
per i Razziatori.-
-
Intendevo… aspetta, ho un’altra chiamata.-
-
Perché adesso si dice “un’altra chiamata”,
eh?- dal suo tono di voce, Shepard deduce che James sta ammiccando
-
Tu pulirai il ponte per un mese,
appena torno sulla Normandy. E pelerai le patate per il sergente logistico
Garner. E laverai i piatti. E…-
-
Lola, non ti credo nemmeno se giuri. Senza contare che nessuna di quelle
mansioni si fa più manualmente.-
Shepard
si morde la lingua, cercando una rispostaccia adeguata:- va bene, James. Hai
vinto.- dice, fingendosi accondiscendente - ora potresti consegnare un
messaggio a Garrus, da parte mia?-
-
Certo, Lola.-
-
Bene. Digli che sei il suo schiavetto fino a nuovo ordine! Che ti faccia fare
qualunque cosa gli passi per la testa, possibilmente qualche mansione
umiliante. Contento, tenente?-
-
Oh, cacchio, questo NO!-
-
Buu, vuoi andare a piagnucolare dal maggiore Alenko? Oh no, io ho paura del maggiore Alenko!-
-
A volte capisco perché i Razziatori ti odino tanto, Lola.-
-
Dio, avessi solo metà della tua perspicacia, James. Ora devo scappare. Sai, ho davvero un’altra chiamata.-
Spegne
il comunicatore prima che il tenente abbia tempo per replicare.
Accetta
la seconda chiamata (visto? C’era sul serio!)
-
Ti fai aspettare, eh, Shep?- la saluta una morbida voce femminile
-
Ciao, Kasumi.- sorride - Hai fatto in fretta! Ti ho scritto solo ieri…-
-
Sai, dopo quel casino con gli hanar avevo ancora i miei vecchi contatti. Ti sto
mandando il numero di un eccellente medico, drell, laureato con lode alla
Primazia Illuminata di Kahje, specializzato nella sindrome di Kepral e… beh,
anche piuttosto carino, se ti piace il genere verde e squamoso.-
Shepard
trattiene una risata:- grazie, Kasumi. Ti devo un favore.-
-
Tu mi devi sempre un favore, Shep. Ti
ho seguita in quel portale distruggi-navi, no?-
-
E io mi sono infiltrata nel caveau di Donovan Hock. E ho indossato un vestito!-
- Mmh,
ok, sospendiamo le ostilità. Limitati a ringraziarmi, Shep.-
-
Grazie, Kasumi. E, un’ultima cosa…-
-
Dimmi? Sono di fretta, Shep, ho un’infinità di cose da rubare.-
-…
come mai c’è un medico drell fra i tuoi contatti? Sai, non è il tipo di persona
che ti aspetteresti di trovare nella rubrica lavorativa di una ladra
professionista…-
-
Mi sono imbattuta per caso in lui mentre gestiva una sperimentazione illegale.
Nulla di poco etico, sai, solo che la commissione hanar non aveva voluto dare
il via libera per non dover sovvenzionare il progetto. Sembrano eterei e
gentilissimi, ma sanno essere avidi come volus.-
Konstantin ride:- grazie, Kasumi. E’ proprio quello che
stavo cercando.-
Si
incontrano all’Apollo, mentre gli altoparlanti trasmettono una musica
rilassante e lo schermo è spento, per non mostrare le cronache della guerra,
che prosegue, per quanto tutti cerchino di ignorarla.
Shepard
arriva per prima. Si accomoda ad un tavolino separato, sulla terrazza e si
sistema il vestito. E’ andata a fare shopping, quella mattina, e si è accorta
che lei e Thane hanno due idee agli antipodi rispetto al modo in cui una
ragazza dovrebbe vestirsi.
Si
liscia una piega della gonna e sospira: mai più, mai più una gonna.
Sta
considerando seriamente di correre a cambiarsi da qualche parte, quando il suo
comunicatore inizia a suonare. Shepard preme un pulsante ed accetta la
chiamata.
-
Ciao, Kolyat.-
-
Ciao. Ho appena ricevuto il tuo messaggio. Sai… grazie, per quello che fai.-
tentenna. E’ grato a Shepard, per averlo salvato da una vita di crimini, eppure
ancora non riesce a parlarle come ad un’amica - io avevo perso da tempo le
speranze di far ragionare mio padre.-
-
Sai, Kolyat - replica lei, più sciolta - io posseggo delle arti che tu non
hai.- ride - E inoltre grido più forte.-
Il
drell ride a sua volta:- sono contento di non averti mai vista davvero
incazzata, Shepard.-
-
Sì, non è un’esperienza che consiglio a molti. Comunque ho contattato uno
specialista della sindrome di Kepral. Lo sto per incontrare. Pare sia il meglio
che
Sente
l’esitazione, nella voce di Kolyat:- davvero? Sai come si chiama?-
-
Zane. Hiram Zane.- riferisce Konstantin.
Dall’altro
capo del comunicatore, sente Kolyat trattenere il fiato
-
Kolyat, tutto bene? Qualche problema?-
-
No, no… niente…- risponde lui - solo… nah, lascia perdere.-
-
Lascio perdere? Non mi piace quando la gente mi dice di lasciar perdere.-
Il
drell annuisce:- non è nulla di importante, Shepard, davvero. Credo che
conoscesse mia madre.-
-
Oh.-
Irikah.
Irikah
è sempre stato un argomento delicato. Non ne ha mai davvero parlato, con Thane, a parte una volta. Ed è stato quando
ancora non stavano insieme, ma erano solo buoni amici. Konstantin non si è mai
veramente confrontata, col ricordo di Irikah. E non intende farlo.
Solo,
vorrebbe poter avere la certezza che Thane sia riuscito a dimenticare quel
primo e devastante amore, finito in tragedia molti anni prima. Non gliel’ha mai
chiesto, però. Dopotutto, si può davvero dimenticare una persona, quando si ha
una memoria perfetta?
E’
come Kasumi, che ogni tanto rispolvera la greybox di Keiji e si lascia
abbracciare dalla sua immagine olografica, rivedendo all’infinito i loro baci,
le loro carezze, rivivendo il tempo passato insieme.
-
Shepard?- la richiama Kolyat - ci sei ancora?-
-
Oh, cosa? Sì, sì, sono ancora in linea.-
-
Beh, allora sappimi dire com’è andata con il dottor Zane.-
-
Scriverò un rapporto conciso ma pieno di dettagli.- scherza Shepard, prima di
riattaccare.
Mentre
aspetta il dottor Hiram Zane, seleziona un solitario di carte sul factotum. Non
vuole assolutamente permettere alla sua mente di andare a zonzo, finendo
ovviamente a pensare ad Irikah.
Ha
visto una sua foto, una volta. Era in una delle mail di Thane.
La
bellezza della drell l’aveva subito colpita. Per molti versi somigliava a
Kolyat. La sua pelle aveva una sfumatura vagamente azzurra, le squame
rilucevano di un color verde acqua. Aveva grandi occhi neri ma nel buio si
intravedeva un sottile cerchio blu oltremare. Aveva lineamenti fieri ed
eleganti, proporzionati. Nella foto indossava un abito sottile, di stoffa
bianca, e sorrideva distrattamente.
Solo
in quel momento si era resa conto di quanto fossero simili, lei ed Irikah.
Certo,
le loro razze avevano delle differenze, nel credo, nella psicologia, nella
fisionomia, naturalmente. Ma, per il resto, erano simili. Occhi grandi, bocca
forte, carattere risoluto.
Shepard
sospira, facendo cenno alla cameriera di portarle una tazza di caffé.
E’
quasi riuscita ad allontanare il pensiero di Irikah, quando un drell si
avvicina al tavolo.
-
Caffeina?- esordisce, sorridendo – non vive una vita abbastanza eccitante,
comandante?-
-
Ho bisogno di qualcosa che mi tenga in piedi, quando non sto sparando ai
Razziatori.- replica Konstantin, alzandosi in piedi per accogliere l’ospite –
lei dev’essere il dottor Zane.-
Il
drell annuisce, allungando una mano:- e lei dev’essere la comandante Shepard.-
-
Può chiamarmi Konstantin, se vuole.- risponde lei, stringendola
-
E tu puoi chiamarmi Hiram.- sorride lui.
Si
siedono al tavolo. Conversano piacevolmente per alcuni minuti poi arriva il
momento dei discorsi seri.
-
Allora – esordisce il drell – la signorina Goto mi ha detto che hai bisogno di
aiuto con un malato di Kepral.-
-
Sì. E’ in una fase abbastanza progredita, ma è ancora piuttosto in forze.-
Hiram
prende nota mentalmente, sorseggiando lentamente un liquido ambrato:-
Metastasi?- chiede poi
- Sì,
allo stomaco. I danni al cuore invece sono trascurabili. O almeno così li ha
definiti il mio medico di bordo, durante l’ultimo esame.-
-
Il… medico di bordo?- indaga il drell, con aria scettica
-
Stavamo sparando ai Collettori, non avevamo mica tempo di fare gli ipercritici.
E comunque mi fido ciecamente della dottoressa Chakwas. Cosa che non posso dire
del dottor Francis.-
Hiram
fa una smorfia:- Gerald Francis?-
-
Ehm, sì. Lo conosci?-
-
E’ il tipo di medico che non va ai corsi di aggiornamento e che viene
puntualmente scansato dai colleghi. Finché deve fare la stessa cosa
all’infinito è perfetto, ma appena c’è da fare qualche cambiamento nella
terapia preferisce ritirarsi. E’ un codardo.-
-
Incoraggiante.- sbuffa Shepard. Ed è sempre più felice di essere scesa sulla
Cittadella, dopo aver ricevuto la mail di Thane. Non vuole immaginare come
Garrus e James ridurranno
-
Avete fatto bene a chiamarmi.- sorride il dottor Zane, asciugandosi le labbra
col tovagliolo – allora, dovrò parlare con Gerald, cosa di cui non ho
minimamente voglia. A parte questo, quando posso incontrare il paziente? E avrò
bisogno delle cartelle cliniche…-
-
A questo proposito…- lo interrompe Konstantin -… lui… il paziente… non è molto sicuro di tentare una terapia
sperimentale. Convive con
Ad
Hiram va per traverso quello che sta bevendo:- Thane?- tossisce
Shepard annuisce:- Thane, sì. Thane Krios.-
Il
drell prende un respiro profondo, scuotendo il capo:- io… conoscevo sua moglie,
Irikah.-
Konstantin
ringrazia silenziosamente quella conversazione del tutto casuale avuta con il
suo potenziale figliastro, solo mezz’ora prima. Si è risparmiata una
figuraccia:- Sì, Kolyat me l’ha accennato.-
-
Io e Thane non… lascia stare, è tutto a posto. Allora…- lascia sul tavolo una manciata
di crediti e si alza, lisciandosi i pantaloni – potresti darmi uno strappo
all’Huerta Memorial? Non vengo sulla Cittadella da qualche decennio e tutto
sembra dannatamente diverso.-
-
Sì, certo.- sorride Konstantin – prendiamo un taxi.-
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Salvee!
Sono
appena tornata dal campeggio ed eccomi qui!
Passiamo
subito alle note importanti
Nota
importante1: ovviamente la descrizione di Irikah me la sono inventata di sana
pianta, così come Hiram Zane e il (malfamato) dottor Gerald Francis. Ogni
riferimento è puramente casuale XD
Nota
importante2: credo che nessuno abbia
davvero paura del maggiore Alenko XD
Nota
meno importante: non ce l’ho tanto con James, davvero, mi ci sono affezionata…
però di presta a passare per quello grosso e stupido, no? No?
Un
bacio e ci si sente in giro!
Char--