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Autore: La Matta    22/09/2012    1 recensioni
La comandante si morde il labbro, una brutta abitudine che credeva di aver perso molti anni prima, poi guarda Mordin ed annuisce:- chiama il dottor Zane. Digli di tenersi pronto.-
- Tutto è preparato.- la rassicura il salarian
- Va bene, allora.- Shepard prende un respiro profondo. Si china in avanti, baciando Thane sulle labbra - ti amo tanto.- sussurra.
Lui socchiude appena gli occhi e la guarda, confuso
- Siha…-
- Non parlare.- dice lei, dolcemente - Andrà tutto bene.-
Dopo di che fa scivolare l’ago della siringa sotto la sua pelle e preme a fondo lo stantuffo.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Thane Krios, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Konstantin Shepard'
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dlc cura2

Capitolo secondo

Hiram Zane

 

- No, James, non puoi scaricare “quel maledetto turian” assieme ai rifiuti della nave. James!-

La voce del tenente esce distorta dal comunicatore - Cacchio, Lola, mi hai sfondato i timpani!-

- E tu aggiusta quel dannato comunicatore. Ti sento malissimo!-

- Ah, dev’essere di nuovo la Allers. I suoi dannati apparecchi disturbano la trasmissione.-

Shepard alza gli occhi al cielo:- Vedete di farmi trovare la Normandy a posto, quando torno. Altrimenti consideratevi tutti licenziati ed offerti come bersagli mobili per i Razziatori.-

- Beh, Lola… siamo già bersagli mobili per i Razziatori.-

- Intendevo… aspetta, ho un’altra chiamata.-

- Perché adesso si dice “un’altra chiamata”, eh?- dal suo tono di voce, Shepard deduce che James sta ammiccando

- Tu pulirai il ponte per un mese, appena torno sulla Normandy. E pelerai le patate per il sergente logistico Garner. E laverai i piatti. E…-

- Lola, non ti credo nemmeno se giuri. Senza contare che nessuna di quelle mansioni si fa più manualmente.-

Shepard si morde la lingua, cercando una rispostaccia adeguata:- va bene, James. Hai vinto.- dice, fingendosi accondiscendente - ora potresti consegnare un messaggio a Garrus, da parte mia?-

- Certo, Lola.-

- Bene. Digli che sei il suo schiavetto fino a nuovo ordine! Che ti faccia fare qualunque cosa gli passi per la testa, possibilmente qualche mansione umiliante. Contento, tenente?-

- Oh, cacchio, questo NO!-

- Buu, vuoi andare a piagnucolare dal maggiore Alenko? Oh no, io ho paura del maggiore Alenko!-

- A volte capisco perché i Razziatori ti odino tanto, Lola.-

- Dio, avessi solo metà della tua perspicacia, James. Ora devo scappare. Sai, ho davvero un’altra chiamata.-

Spegne il comunicatore prima che il tenente abbia tempo per replicare.

Accetta la seconda chiamata (visto? C’era sul serio!)

- Ti fai aspettare, eh, Shep?- la saluta una morbida voce femminile

- Ciao, Kasumi.- sorride - Hai fatto in fretta! Ti ho scritto solo ieri…-

- Sai, dopo quel casino con gli hanar avevo ancora i miei vecchi contatti. Ti sto mandando il numero di un eccellente medico, drell, laureato con lode alla Primazia Illuminata di Kahje, specializzato nella sindrome di Kepral e… beh, anche piuttosto carino, se ti piace il genere verde e squamoso.-

Shepard trattiene una risata:- grazie, Kasumi. Ti devo un favore.-

- Tu mi devi sempre un favore, Shep. Ti ho seguita in quel portale distruggi-navi, no?-

- E io mi sono infiltrata nel caveau di Donovan Hock. E ho indossato un vestito!-

- Mmh, ok, sospendiamo le ostilità. Limitati a ringraziarmi, Shep.-

- Grazie, Kasumi. E, un’ultima cosa…-

- Dimmi? Sono di fretta, Shep, ho un’infinità di cose da rubare.-

-… come mai c’è un medico drell fra i tuoi contatti? Sai, non è il tipo di persona che ti aspetteresti di trovare nella rubrica lavorativa di una ladra professionista…-

- Mi sono imbattuta per caso in lui mentre gestiva una sperimentazione illegale. Nulla di poco etico, sai, solo che la commissione hanar non aveva voluto dare il via libera per non dover sovvenzionare il progetto. Sembrano eterei e gentilissimi, ma sanno essere avidi come volus.-

Konstantin  ride:- grazie, Kasumi. E’ proprio quello che stavo cercando.-

 

Si incontrano all’Apollo, mentre gli altoparlanti trasmettono una musica rilassante e lo schermo è spento, per non mostrare le cronache della guerra, che prosegue, per quanto tutti cerchino di ignorarla.

Shepard arriva per prima. Si accomoda ad un tavolino separato, sulla terrazza e si sistema il vestito. E’ andata a fare shopping, quella mattina, e si è accorta che lei e Thane hanno due idee agli antipodi rispetto al modo in cui una ragazza dovrebbe vestirsi.

Si liscia una piega della gonna e sospira: mai più, mai più una gonna.

Sta considerando seriamente di correre a cambiarsi da qualche parte, quando il suo comunicatore inizia a suonare. Shepard preme un pulsante ed accetta la chiamata.

- Ciao, Kolyat.-

- Ciao. Ho appena ricevuto il tuo messaggio. Sai… grazie, per quello che fai.- tentenna. E’ grato a Shepard, per averlo salvato da una vita di crimini, eppure ancora non riesce a parlarle come ad un’amica - io avevo perso da tempo le speranze di far ragionare mio padre.-

- Sai, Kolyat - replica lei, più sciolta - io posseggo delle arti che tu non hai.- ride - E inoltre grido più forte.-

Il drell ride a sua volta:- sono contento di non averti mai vista davvero incazzata, Shepard.-

- Sì, non è un’esperienza che consiglio a molti. Comunque ho contattato uno specialista della sindrome di Kepral. Lo sto per incontrare. Pare sia il meglio che la Primazia Illuminata abbia da offrire.-

Sente l’esitazione, nella voce di Kolyat:- davvero? Sai come si chiama?-

- Zane. Hiram Zane.- riferisce Konstantin.

Dall’altro capo del comunicatore, sente Kolyat trattenere il fiato

- Kolyat, tutto bene? Qualche problema?-

- No, no… niente…- risponde lui - solo… nah, lascia perdere.-

- Lascio perdere? Non mi piace quando la gente mi dice di lasciar perdere.-

Il drell annuisce:- non è nulla di importante, Shepard, davvero. Credo che conoscesse mia madre.-

- Oh.-

Irikah.

Irikah è sempre stato un argomento delicato. Non ne ha mai davvero parlato, con Thane, a parte una volta. Ed è stato quando ancora non stavano insieme, ma erano solo buoni amici. Konstantin non si è mai veramente confrontata, col ricordo di Irikah. E non intende farlo.

Solo, vorrebbe poter avere la certezza che Thane sia riuscito a dimenticare quel primo e devastante amore, finito in tragedia molti anni prima. Non gliel’ha mai chiesto, però. Dopotutto, si può davvero dimenticare una persona, quando si ha una memoria perfetta?

E’ come Kasumi, che ogni tanto rispolvera la greybox di Keiji e si lascia abbracciare dalla sua immagine olografica, rivedendo all’infinito i loro baci, le loro carezze, rivivendo il tempo passato insieme.

- Shepard?- la richiama Kolyat - ci sei ancora?-

- Oh, cosa? Sì, sì, sono ancora in linea.-

- Beh, allora sappimi dire com’è andata con il dottor Zane.-

- Scriverò un rapporto conciso ma pieno di dettagli.- scherza Shepard, prima di riattaccare.

 

Mentre aspetta il dottor Hiram Zane, seleziona un solitario di carte sul factotum. Non vuole assolutamente permettere alla sua mente di andare a zonzo, finendo ovviamente a pensare ad Irikah.

Ha visto una sua foto, una volta. Era in una delle mail di Thane.

La bellezza della drell l’aveva subito colpita. Per molti versi somigliava a Kolyat. La sua pelle aveva una sfumatura vagamente azzurra, le squame rilucevano di un color verde acqua. Aveva grandi occhi neri ma nel buio si intravedeva un sottile cerchio blu oltremare. Aveva lineamenti fieri ed eleganti, proporzionati. Nella foto indossava un abito sottile, di stoffa bianca, e sorrideva distrattamente.

Solo in quel momento si era resa conto di quanto fossero simili, lei ed Irikah.

Certo, le loro razze avevano delle differenze, nel credo, nella psicologia, nella fisionomia, naturalmente. Ma, per il resto, erano simili. Occhi grandi, bocca forte, carattere risoluto.

Shepard sospira, facendo cenno alla cameriera di portarle una tazza di caffé.

E’ quasi riuscita ad allontanare il pensiero di Irikah, quando un drell si avvicina al tavolo.

- Caffeina?- esordisce, sorridendo – non vive una vita abbastanza eccitante, comandante?-

- Ho bisogno di qualcosa che mi tenga in piedi, quando non sto sparando ai Razziatori.- replica Konstantin, alzandosi in piedi per accogliere l’ospite – lei dev’essere il dottor Zane.-

Il drell annuisce, allungando una mano:- e lei dev’essere la comandante Shepard.-

- Può chiamarmi Konstantin, se vuole.- risponde lei, stringendola

- E tu puoi chiamarmi Hiram.- sorride lui.

Si siedono al tavolo. Conversano piacevolmente per alcuni minuti poi arriva il momento dei discorsi seri.

- Allora – esordisce il drell – la signorina Goto mi ha detto che hai bisogno di aiuto con un malato di Kepral.-

- Sì. E’ in una fase abbastanza progredita, ma è ancora piuttosto in forze.-

Hiram prende nota mentalmente, sorseggiando lentamente un liquido ambrato:- Metastasi?- chiede poi

- Sì, allo stomaco. I danni al cuore invece sono trascurabili. O almeno così li ha definiti il mio medico di bordo, durante l’ultimo esame.-

- Il… medico di bordo?- indaga il drell, con aria scettica

- Stavamo sparando ai Collettori, non avevamo mica tempo di fare gli ipercritici. E comunque mi fido ciecamente della dottoressa Chakwas. Cosa che non posso dire del dottor Francis.-

Hiram fa una smorfia:- Gerald Francis?-

- Ehm, sì. Lo conosci?-

- E’ il tipo di medico che non va ai corsi di aggiornamento e che viene puntualmente scansato dai colleghi. Finché deve fare la stessa cosa all’infinito è perfetto, ma appena c’è da fare qualche cambiamento nella terapia preferisce ritirarsi. E’ un codardo.-

- Incoraggiante.- sbuffa Shepard. Ed è sempre più felice di essere scesa sulla Cittadella, dopo aver ricevuto la mail di Thane. Non vuole immaginare come Garrus e James ridurranno la Normandy (e i nervi di Alenko), ma è una cosa che può sopportare, pur di non lasciare Thane in mano ad un imbranato.

- Avete fatto bene a chiamarmi.- sorride il dottor Zane, asciugandosi le labbra col tovagliolo – allora, dovrò parlare con Gerald, cosa di cui non ho minimamente voglia. A parte questo, quando posso incontrare il paziente? E avrò bisogno delle cartelle cliniche…-

- A questo proposito…- lo interrompe Konstantin -… lui… il paziente… non è molto sicuro di tentare una terapia sperimentale. Convive con la Kepral da anni e… si è abituato all’idea. Thane è…-

Ad Hiram va per traverso quello che sta bevendo:- Thane?- tossisce

Shepard annuisce:- Thane, sì. Thane Krios.-

Il drell prende un respiro profondo, scuotendo il capo:- io… conoscevo sua moglie, Irikah.-

Konstantin ringrazia silenziosamente quella conversazione del tutto casuale avuta con il suo potenziale figliastro, solo mezz’ora prima. Si è risparmiata una figuraccia:- Sì, Kolyat me l’ha accennato.-

- Io e Thane non… lascia stare, è tutto a posto. Allora…- lascia sul tavolo una manciata di crediti e si alza, lisciandosi i pantaloni – potresti darmi uno strappo all’Huerta Memorial? Non vengo sulla Cittadella da qualche decennio e tutto sembra dannatamente diverso.-

- Sì, certo.- sorride Konstantin – prendiamo un taxi.-

 

 

 

 

 

-- La Coda!

Salvee!

Sono appena tornata dal campeggio ed eccomi qui!

Passiamo subito alle note importanti

Nota importante1: ovviamente la descrizione di Irikah me la sono inventata di sana pianta, così come Hiram Zane e il (malfamato) dottor Gerald Francis. Ogni riferimento è puramente casuale XD

Nota importante2: credo che nessuno abbia davvero paura del maggiore Alenko XD

Nota meno importante: non ce l’ho tanto con James, davvero, mi ci sono affezionata… però di presta a passare per quello grosso e stupido, no? No?

 

Un bacio e ci si sente in giro!

Char--

  
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