Epilogo
1 settembre 1977
Stazione di Hogsmeade
Il settimo anno
scolastico ad Hogwarts di Lily Evans stava per iniziare. Quest’anno era stata
nominata Caposcuola e sarebbe stato un anno difficile per lei, eppure tutto quel
che provava nei confronti della scuola era indifferenza. Dopo un lungo periodo
di dolore, era caduta nel baratro dell’indifferenza, dal quale si esce alquanto
difficilmente. Ormai, mangiava poco e parlava ancor meno, tant’è che da quando
era partita da Londra non aveva rivolto nemmeno una parola ai suoi compagni di
viaggio, nonostante i loro numerosi tentativi. Aveva passato ore a fissare il
paesaggio fuori dal finestrino cercando di non pensare al momento in cui avrebbe
rivisto Alice. Quel momento la terrorizzava, ma sapeva che a breve sarebbe
arrivato.
Il dolore pareva essersi
attenuato, ma lei aveva paura che sarebbe esploso di nuovo, probabilmente anche
più devastante di prima, una volta che avrebbe rivisto Alice. Si sentiva ancora
sua, sebbene avesse smesso con le illusioni. Aveva dovuto fare i conti con la
realtà, rendendosi conto che Alice non l’avrebbe mai più baciata né guardata
come prima. Aveva anche tutta l’intenzione di dimenticarla, ma i sensi di colpa
s’impadronivano di lei appena osava pensare di sostituirla. Si era ripetuta
troppe volte di appartenere ad Alice, e alla fine si era convinta di ciò.
Mentre muoveva qualche
passo sulla banchina, in direzione del punto d’incontro per i più grandi, una
mano maschile le si posò sulla spalla. Si voltò, e riconobbe ovviamente
quell’odioso ragazzo che rispondeva al nome di James Potter.
<< Allora, Evans,
quest’anno ci esci con me? >> le chiese, con il solito sorriso arrogante.
Nonostante tutto, aveva sentito diverse voci su di lui durante gli ultimi mesi
del sesto anno: pareva si fosse calmato.
<< … Perché no? >>
rispose Lily, d’istinto. Probabilmente, si trattava dell’ultimo residuo
d’istinto di sopravvivenza che l’aveva portata a rispondere in quella maniera.
Non avrebbe mai immaginato che James Potter avrebbe sanato i dolori per
l’infelice amore provato nei confronti di Alice Miles, anzi. Era però
consapevole di dover dare una svolta a quella sua vita.
<< Davvero?! >> chiese
lui, che la guardava ora con occhi spalancati per la meraviglia.
<< Sì, certo. >> rispose
ancora lei, con un tono di voce piuttosto piatto, a cui però James non prestò
attenzione. In quel momento, gli occhi verdi di Lily incrociarono il volto di
Alice, che la fissava a pochi passi di distanza, ferita. Fu in quel momento che
il dolore riemerse come un’ondata dolorosa che quasi le fece girare la testa.
Chiuse gli occhi per sedare il senso di nausea che si era impossessato di lei.
No,
si riprese, cercando di rimanere lucida.
Noli me
tangere, for James’ I am.
Queste erano le parole
con cui si era tenuta stretta Alice per mesi; con le stesse parole, sperava di
dimenticarla.