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Autore: _Elisewin_    23/09/2012    1 recensioni
"Nel frattempo, al tavolo dei Serpeverde, due occhi color del ghiaccio la stavano guardando girandosi tra le mani un coltello. Draco Malfoy era molto arrabbiato con Hermione. Non le aveva obbedito. (...)"
Affinchè un cuore smetta di sanguinare quanto tempo occorre? Quanto tempo occorre che le ferite dell'anima guariscono completamente? Cosa può essere successo a Draco&Hermione? Come regirà Draco al segreto di Hermione volutamente taciuto?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9

 

“Dicono che la vita va avanti, ma dentro di te qualcosa si ferma, per sempre.”

-Anonimo-

 

 

I M.A.G.O. si stavano avvicinando e l’intera popolazione studentesca di Hogwarts era indaffarata dallo studio pre-esame.

Hermione, Harry e Ron avevano deciso di studiare insieme… o meglio Hermione studiava e li bacchettava, loro, cercavano di imitarla per quanto potevano.

Mancava da casa da molto.

Non vedeva Lizzie da un mese, ma sapeva, tramite le lettere di sua madre, che Narcissa e Draco, erano andati più di una volta a trovarla, o meglio, a controllare che fosse tutto a posto.

In che rapporti fossero lei e Draco non le era dato sapere.

Sapeva però che stava riprovando sentimenti sepolti e non doveva.

Non doveva per se stessa e Lizzie.

Presto Draco si sarebbe sposato e loro due sarebbero state solo una breve parentesi della sua vita.

Due incidenti di percorso.

Dire che non soffriva per la situazione era poco.

Draco in qualsiasi momento poteva dichiarare pieno diritto sulla bambina e prenderne controllo definitivamente.

E lei? Lei che avrebbe fatto?

Da piccola la madre le aveva insegnato che, quando qualcosa non va come si vorrebbe, la soluzione migliore è parlarne e rifletterci sopra.

Sì ma quanto?

Aveva voglia di parlare con Draco e, strano a dirsi e a pensarsi, aveva voglia anche dei suoi vecchi abbracci.

Anche uno di quelli rudi e violenti.

Certe volte a pensare il passato con Draco sembrava masochista.

Draco non le aveva mai dimostrato affetto e questo se l’era fatto bastare.

Draco aveva sempre preteso e basta.

Quello che era iniziato come un gioco, un capriccio da parte di lui, era finito per lei invece, con l’esperienza più toccante per una donna: essere madre.

Ma il disprezzo nei suoi riguardi non era finito.

Come così anche il ribrezzo.

A lungo andare Hermione pensava che, mentre Draco era pronto per rifarsi una vita, impostagli dai sacri dogma purosangue, lei sarebbe rimasta sola.

Chi si sarebbe mai preso cura di una donna con figlia carico?

Non era tipo da abbattersi, ma certe volte, pensava che la sua vita sarebbe stata sempre sotto osservazione e prima di poter voltare pagina, avrebbe dovuto tirare le somme e rendere conto di ogni cosa non solo agli altri, ma anche, a se stessa.

Aveva bisogno di staccare la spina, di allonatnare i suoi pensieri, di prendersi un pò di giorni. Fare un viaggio con se stessa per capire e realizzare che niente, a partire dall’ultimo giorno di scuola in poi, sarebbe stato lo stesso.

I cambiamenti fanno paura a tutti  e sono inevitabili.

Ma i cambiamenti servono anche a crescere.

I cambiamenti servono per farti capire quanto sei disposto a metterti in gioco… quanto sei disposto a dare.

I cambiamenti principalmente vanno vissuti e assaporati attimo per attimo.

E dopo averlo affrontato, il cambiamento, forse, sei pronto a tutto.

Hermione nell’ultimo anno della sua vita poteva dire di aver effettuato un grosso cambiamento. È stato il primo di una lunga serie.

Ora ne sarebbe arrivato uno più grande e forse doloroso, ma, prima Lizzie e poi tutto il resto.

Raccogliendo i libri dal tavolo della biblioteca, silenziosamente, Hermione ne uscì come era entrata.

 

Campagna inglese al confine con la Scozia.

 

In un maniero non molto lontano al confine con la Scozia, vi erano due uomini di alta società, seduti in delle comode e soffici poltrone raffinate.

Sorseggiavano del whiskey incendiario di vecchia annata, fumavano sigari e ogni tanto, ridevano sulle ultime notizie riportate sulla Gazzetta del Profeta, riguardante quella persona, oppure, un qualche fattaccio.

Lucius Abraxas Malfoy e George William Greengrass si potevano ritenere due amici di pura convenienza… economica.

Dalla nascita dei loro figli, avevano insieme progettato per entrambe le casate, un matrimonio combinato.

Draco e Astoria si sarebbero sposati all’età di venti anni. O meglio, Draco all’età di venti anni ed Astoria non appena ne avesse compiuto diciotto.

Ormai era tutto stabilito.

Mancava semplicemente la firma dei due ragazzi per ufficializzare finalmente la cosa.

“Il grande evento” così si immaginava Lord Greengrass nei titoli dei giornali.

Ciò che però Greengrass non sapeva era che Draco avesse messo al mondo già un erede.

Ciò che invece Lord Malfoy sapeva, purtroppo, era che il figlio non solo si era dato da fare in certi ambiti, ma, aveva anche procreato.

Chiamasi a detta di Lord Malfoy “piccolo incidente di percorso” che non avrebbe dovuto per nessun motivo ostacolarne i suoi piani.

Per Lucius, la presenza di quella nipote, ricopriva, un’onta di vergogna e disonore verso tutto quello che aveva progettato per il suo unico figlio.

Anni e anni di prese di posizione ed ora si trovava in bilico.

Ogni tanto Greengrass vedeva come Lucius si perdeva nei suoi pensieri, ma stava ben attento, a domandargliene la causa.

Greengrass tra i due era quello che più premeva al matrimonio.

Alla primogenita Daphne, sarebbe toccata il matrimonio con Theodore Nott, ma invece, alla piccola Astoria sarebbe toccato il rampollo più ambito.

Sua figlia sarebbe divenuta Lady Malfoy, sarebbe stata ,la benvenuta nei salotti migliori della società magica, avrebbe goduto di ogni onore e riguardo.

Sarebbe stato tutto perfetto.  

Alla sola idea i suoi occhi brillavo colmi di eccitazione.

Erano anni che aspettava questo momento ed ora tutto era giunto a termine.

Un sorriso sottile e fine ricoprì il volto di Greengrass mentre Lucius invece continuava a perdersi nei pensieri.

Incuranti dei pensieri dei propri figli, entrambi, alzarono i loro calici e brindarono alla loro nuova famiglia.

 

 

Hogwarts

 

Mentre Hermione si dirigeva lungo le enormi scale che l’avrebbero portata alla Torre dei Grifondoro venne tirata per un braccio in un corridoio buio.

Una mano le aveva tappato la bocca in modo tale da non farle emettere fiato.

Al buio non riusciva a vederne il volto ma bastò un attimo per accorgersi che altro non era che Draco.

Il suo profumo era inconfondibile.

Era sempre lui.

Era soltanto lui.

Per la prima volta Draco l’aveva cercata.

Per la prima volta, Draco la stava accarezzando lentamente, e per la prima volta, dopo tanto tempo, la stava baciando.

Draco stava cercando spasmodicamente le labbra di lei.

Sembrava una furia.

A tratti lasciava dei morsi sulle sue labbra carnose e rosse.

Draco pensava che il peccato risiedesse in quelle labbra così invitanti.

Erano la sua medicina personale.

Alla fine dei conti Hermione gli era mancata.

Al di là delle convinzioni sociali, dei pensieri peccaminosi,delle liti furibonde per l’affidamento di Lizzie, Draco si era dovuto ricredere su molte cose.

Dire che forse stava provando qualcosa di più di una semplice attrazione fisica, poteva, sembrare ancora lontano… ma forse no.

Aveva avuto modo di poterla apprezzare.

Di poterla guardare di sfuggita. Di seguirla. Di origliare le sue conversazioni.

Draco aveva necessità di sapere se il cuore di Hermione era libero.

Lei era sua e glielo stava dimostrando, concedendole quelle carezze che, solo alle sue amanti importanti dava.

Ma Hermione, contro ogni patto sancito con la sua famiglia, sarebbe stata la sua amante, e lei sicuramente avrebbe accettato.

Ora come non mai, mentre le sue mani, percorrevano il corpo di lei ed entrambi si stavano cercando, era sempre più convinto che lei non si sarebbe mai liberata di lui.

Il matrimonio con Astoria sarebbe stato tra un paio di anni, e fino ad allora, aveva tutta l’intenzione di godersi quello che un giorno, non avrebbe più potuto avere.

La prese per mano e insieme, correndo, si diressero verso la Stanza delle Necessità, quella stanza che oltre ogni logica, aveva per sempre segnato le loro anime.

Ed è proprio vero che, quando meno te lo aspetti, accadono le cose più impensabili.

Il cuore di Hermione esultava.

Il corpo di Draco invece strepitava di attenzioni.

Erano insieme e contava solo questo.

Per il momento.

 

 

 

  
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