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Autore: Lawliet_chan    28/09/2012    2 recensioni
Mares è l'unico maschio ad essere stato cresciuto nella Corte degli Amanti. La sua vita viene sconvolta da un omicidio, spedito agli arresti domiciliari nella Corte dei Combattenti, tra Cadetti e Guardie scoprirà una scioccante verità. E suo malgrado verrà trascinato in intrighi, cospirazioni e battaglie.
Genere: Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 38

Il freddo e la neve avevano abbandonato il Governo già da una settimana, e i preparativi alla Corte degli Amanti procedevano di gran carriera. Tutti si affaccendavano per barricarla al meglio per l'arrivo dell'attacco da parte dell'esercito delle Terre Aride; presto sarebbero giunti altri rinforzi dalla vicina Corte dei Combattenti e si sarebbero completati sia fanteria che arcieri, ma fino ad allora le Guardie di ronda facevano doppi turni per garantire la protezione alle fanciulle che abitavano quelle mura. Tutti erano in allerta, dalle Istruttrici alle ragazze... solo una donna sembrava tranquilla e rilassata: Talita, la Prima. Solo lei sapeva che in realtà non si sarebbe ferita nessuna, lei che aveva deciso consapevolmente di tradire, lei che stava consegnando le truppe alla carneficina, condannando uomini ignari alla morte da parte di Seram, che lei sapeva, sarebbe partito con Gakli e gli eserciti. Si era già preparata un posto in prima fila per assistere allo straordinario potere del ragazzo, si affacciò alla finestra prescelta per l'occasione e vide le colline Tumnol colorate di un bel verde acceso segno dell'iniziata primavera, si sentiva anche un vago odore di fiori proveniente dai giardini della Corte. Presto... molto presto mi sarà dato il posto che merito. Pensò sorridendo al nulla.

Un'altra persona sorrideva, guardando le mappe e parlando coi generali, era Gakli che stava pianificando gli attacchi per abbattere la forte fanteria dell'esercito del Governo. Il cruccio maggiore infatti erano i soldati appiedati, da che ricordava lui erano scelti con molta cura e tra quelli più forti provenienti da tutto il territorio ed ovviamente dalla Corte dei Combattenti. Gli arcieri e la cavalleria non erano degli ossi duri, certo non sarebbe stato facile neppure con loro ma il primo problema erano i fanti. Per questo insieme ai generali stavano riguardando la mappa intorno alla Corte degli Amanti per trovare il punto migliore per attaccare; avevano optato per una formazione a tartaruga per autoproteggersi ed insieme avanzare compatti, limitando il numero di perdite. Annuì convinto guardando gli altri uomini, era decisamente quella la tattica migliore, poi decisero che per la cavalleria avrebbero utilizzato i loro stalloni, molto più resistenti, per far stancare gli avversari trascinandoli in una gara di resistenza.

L'unico che non sorrideva era Seram, fissava ostinatamente la scrivania picchiettando un piede per terra. Gli occhi fissi su un pezzo di pergamena che recitava: 'Mi scusi signorino Seram, ma ho un forte mal di gambe e non posso portarle il pranzo in camera, la prego venga giù nel salone a prenderlo. I più cordiali saluti, Mozuk.' afferrò rabbioso il foglio e prese a scendere di sotto, come si permetteva un semplice servo a disobbedire ad un ordine di un ospite del suo padrone? Il Re l'avrebbe sentito! Voleva farlo frustare! Anzi, ci avrebbe pensato lui direttamente. Scese le scale rapidamente ed entrò nel salone ormai svuotato dei commensali, vi trovò Mozuk seduto con le gambe poggiate sul tavolo che si mangiava una coscia di pollo presa da quello che doveva essere il suo piatto:

Mozuk! Il tuo mal di gambe è già guarito?” chiese evidentemente ironico mentre si avvicinava a grandi passi, l'altro si girò per guardarlo spavaldo e posò l'osso nel piatto.

Già, mangiare dal suo piatto mi fa bene.” rispose con una risatina.

Ti farà bene anche qualche taglio!” continuò Seram arrivandogli vicino, poi gli afferrò il codino e lo sciolse, i capelli non arrivavano alle spalle e gli ricaddero disordinati sul viso.

Ho offeso in qualche modo il signorino?” chiese con aria innocente, poi l'Arma lo prese per i capelli spingendolo a terra facendo rovesciare la sedia. Usò il suo potere per creare delle stringhe viola che legarono il servitore.

Osa disubbidirmi ancora! Dopo questo ti passerà la voglia.” sibilò poi dai lacci partirono delle scariche che stracciarono la divisa di Mozuk facendolo gridare e contorcersi dal dolore creando sottili ma dolorosissime righe rosse sul suo corpo; sotto lo sguardo compiaciuto di Seram. Quando vide che era arrivato al limite della sopportazione ritirò i lacci e si chinò per tirargli su la testa.

Hai imparato la lezione?” chiese a un nonnulla dal suo viso, l'altro aprì gli occhi a fessura e lo fissò con odio, ma se lo aspettava. A dire la verità non voleva altro che quello. Detestava chiunque tentasse di convincerlo che una vita rose e fiori era preferibile, un esempio per tutti? La Regina Feima. “Pensi che sia finita?” gli bisbigliò, poi lo trascinò per i capelli per il salone diretto alla porta. L'avrebbe portato nelle segrete per evitare che qualcuno lo sentisse, non gli era piaciuta la dimostrazione delle settimane scorse.

Ahi! M-mi lasci!” gridò il ragazzo cercando di divincolarsi, poi pensò che dare soddisfazione a Seram lo avrebbe fatto sentire più potente ed era esattamente quello che doveva evitare. Così smise di muoversi lasciandosi portare giù dalle scale, sbattere contro la pietra era doloroso certo... ma lo era stato molto più raccogliere il corpicino senza vita del fratello. Strinse i denti finché il mostro non lo gettò di malagrazia in una sala. Vi erano un tavolo e vari attrezzi appesi alle pareti, probabilmente si trovavano in una sala per le torture. Mozuk si rialzò portandosi una mano ai capelli, l'altro intanto aveva sprangato la porta.

Crede di farmi paura? Le ho già detto che no mi spaventano questi suoi comportamenti.” gli disse appoggiandosi al tavolo, notò che vi erano dei legacci di cuoio, per tenere fermi i prigionieri.

Vedrò di porre rimedio a questa tua mancanza allora.. con cosa vuoi cominciare? Non userò gli strumenti, mi basta il mio DNA.” gli disse passeggiando quasi svogliatamente per la stanza, l'altro ragazzo rise ancora ma decise di portare pazienza, sarebbe crollato.

Ve l'ho detto, lei conta troppo sul suo potere, e se si trovasse senza possibilità di usarlo cosa fareste?” Seram si bloccò. “Oh...” esclamò vedendo l'espressione dell'altro.

I miei poteri... non... possono essermi tolti” disse, come se dovesse convincersi da solo ma in realtà la sua mente pensava al Limitatore.

Certamente allora perché fa quella faccia?” chiese sedendosi sul tavolo ed iniziando a dondolare le gambe.

Quale faccia? È la mia!”

Sa bene a cosa mi riferisco.” fece guardandolo intensamente, poi sospirò e scese dal tavolo, la camicia era mezza stracciata e mentre camminava alcuni brandelli si staccarono ma non gliene importava. Aveva trovato un punto debole in Seram, e avrebbe fatto di tutto per scoprirne di più. “Signorino, c'è qualcosa che la preoccupa?” chiese da bravo servitore qual'era.

Credi sia cosi stupido da venirlo a dire a te?” ribatté il ragazzo scostando con uno schiaffo la mano dell'altro. Non doveva dare a vedere che quell'argomento lo turbava, certo è che senza Gakli il Limitatore non poteva essere distillato! Quante volte aveva pensato di farlo fuori? Troppe; ma senza di lui chi lo teneva buono il Re? Scosse la testa, non doveva pensare a quello! Il suo problema ora era Mozuk che lo guardava del tutto volenteroso ad ascoltare le sue preoccupazioni.

E' mio dovere assicurare all'ospite del mio Re il miglior trattamento possibile. Se c'è qualcosa che non va la prego me lo dica.” era dannatamente furbo e questo Seram lo sapeva, ma per quanto lui fosse spietato rimaneva umano... ma non abbassò la guardia. Fece qualche passo portandosi fuori dal campo d'azione dell'altro.

Da quello che ho capito tu sei stato passato a mio paggio personale, vero?” chiese sfiorando un frustino. Poi guardò Mozuk con la coda dell'occhio.

Esatto, ho ricevuto la nomina giorni fa.”

Ergo devi fare tutto ciò che ti ordino.”

Si, signorino.” Che intenzioni hai piccolo mostriciattolo? Pensò mentre esibiva un sorriso conciliatore; magari riusciva a infierire se lo ascoltava.

Bene! Sebbene tu abbia giurato di farmela pagare per tuo fratello, non penso proprio che tu sia cosi idiota da provarci, per cui voglio confidarmi con te.” mentre parlava si avvicinò al tavolo senza togliere lo sguardo di dosso al ragazzo, il quale fu leggermente scosso da quell'esplosione di fiducia... ma giocava tutto a suo favore! Seram si sedette e fece cenno all'altro di imitarlo.

Sono a sua disposizione.” e saltò sul tavolo voltandosi.

Io odio Gakli.” esordì con quanto più odio riuscì ad imprimere nella voce. Se Mozuk ne fosse stato colpito non lo diede a vedere. “E lui ha effettivamente un modo per togliermi i miei poteri di Arma, è una pozione... si chiama Limitatore. Solo lui conosce la formula e certamente senza di lui starei molto più tranquillo. Ma il problema è: se lo uccidessi cosa farei con Re Ghileter?” disse, rivolgendo a Mozuk la domanda che lo tormentava ormai da molto tempo.

Beh... il Signorino è molto più forte del Signor Gakli e sono certo che il mio Re darebbe molta più considerazione a lei.” fece l'altro... in tutta onesta non sapeva cosa aspettarsi da quella conversazione!

Considerazione va bene, ma come faccio a tenermelo buono?”

Ma Signorino il Re pende già dalle sue labbra! Molto di più che non per l'uomo che l'ha creata!”

Dici che se mettessi in dubbio Gakli allora il Re lo farebbe decapitare?” a Seram sembrava di parlare con un amico. Sapeva bene però di correre il rischio di tirarsi la zappa sui piedi.

Direi di si, decisamente.” annuì con una mano sotto il mento.

Io lo so che mi odi... non sono scemo, e so anche che se non sto attendo potrei non svegliarmi più al mattino. Ma credo che ti rivelerai molto utile.” un sorrisetto furbo spuntò dalle labbra di Seram.

Sarebbe ipocrita da parte mia dimenticare il male che lei ha fatto. Ma sono vincolato alle sue decisioni.”

Il tuo primo incarico allora è molto semplice: chiedi udienza privata al Re, digli che ho delle informazioni private da riferirgli riguardanti l'Origine.”

Ed in cambio?” l'Arma lo guardò storto “Non mi pare che questo compito abbia finalità attinenti al mio ruolo... è un sabotaggio, e vorrei avere delle certezze di ricompensa.” dalla piega che stavano prendendo gli eventi Mozuk voleva essere sicuro che non ci fossero ripercussioni che comprendessero il martirio.

Rimarrai al mio fianco... posso usarti per tenere sotto controllo la situazione e tu puoi commettere l'errore di attaccarmi, sappi che in tal caso non avrò remore e ti tratterò alla stessa stregua di un traditore.”

In altre parole ci useremo l'uno con l'altro? Se alla fine avrò l'onore di ucciderla credo che ne valga la pena.” sorrise furbo poi scese, Seram lo seguì.

Allora abbiamo un accordo.” l'Arma gli porse la mano e Mosuk la strinse, quasi come se volesse distruggerla. L'altro gemette sottovoce e gli lanciò una scarica, tanto per ricordargli qual'era il suo posto.

Mentre risalivano le scale entrambi sorridevano di gioia malvagia. Seram perché finalmente poteva liberarsi di Gakli e del suo Limitatore, al tempo stesso poteva avere lui il controllo dell'organizzazione. E poi l'aiuto di quel ragazzo poteva essere prezioso per l'inizio della guerra, mai dire mai. Mozuk invece aveva l'occasione di trovare i modi più dolorosi per uccidere l'Arma e di fargliela pagare cara ma con calma, un passo alla volta. Prima doveva guadagnarsi la sua fiducia per poi colpirlo alle spalle. Non sarebbe stato facile però... Seram sarebbe stato sempre in allerta; doveva trovare un modo per farlo crollare, e cascasse il cielo ce l'avrebbe fatta.

Hai capito cosa fanno quei due furbetti! Direi che Seram è uscito di testa... io se qualcuno volesse uccidermi lo ammazzerei per prima! Ma si vede che tutto quel potere gli ha folgorato il cervello XD
E Mozuk? Lui poverino vuole solo vendicare il fratello... nulla da recriminare.
Avrete capito che nella mia testa gira brutta gente XD
Alla prossima!

 

   
 
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