Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: peluche    30/09/2012    25 recensioni
«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



AMICI DI LETTO -
capitolo 23.

 

 

 

«Rachel sta bene oggi quindi non devi passare a controllarla..» Continuava a ripetermi Tess,sfogliando le cartelle mediche. Io non la stavo a sentire. Fissavo un punto qualunque pensando a quella sera del compleanno,a quello che mi era stato detto. “Fin quando ci sarò io non sarai mai sola”,mi ripetevo.
«Zoe mi stai ascoltando?» Tess mi passò una mano davanti la faccia per attirare la mia attenzione.
«Eh?» La guardai,notando irritazione nel suo volto.
«Santo cielo Zoe,ho trentadue bambini da visitare oggi e l'ultima cosa di cui ho bisogno è che tu sia fra le nuvole.. riesci a essere con la testa qui per piacere?» Aveva ragione. I bambini avevano bisogno di noi e io non potevo pensare a Zayn Malin proprio in quel momento.
«Scusa..» dissi,portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«E' successo.. qualcosa?» Mi chiese lei,assumendo un tono più dolce.
«No.. non esattamente.» Risposi,prendendo a camminare.
«Non esattamente vuol dire sempre che è successo qualcosa. Problemi di cuore?»
«No guarda non ne voglio parlare, - provai a sorridere di nuovo – dammi le cartelle.» Tess mi guardò un po' incerta ma poi,notando la mia convinzione,mi passò i fogli. Iniziai a sfogliarli,leggendo tantissimi nomi con varie patologie. Rimasi colpita quando lessi il nome Safaa su una cartella e iniziai a pensare se si potesse riferire alla stessa bambina che conoscevo io.
«Qualcosa che non va?» Mi chiese Tess mentre scriveva,notando la mia espressione.
«Questa bambina,Safaa.. per caso è un po' scura di carnagione,come se non fosse di qui..»
«Si in effetti si! Ha i capelli molto scuri.. sembra quasi che sia afroamericana.» Rispose lei,mentre continuavamo a camminare. Cosa ci faceva la piccola Safaa tra le cartelle cliniche?
«Ma ha qualche problema particolare..?»
«E' nata prematura e i bambini prematuri hanno sempre dei problemi fisici,ma nulla di grave. Pensiamo a William adesso.» Tess tagliò il discorso e mi fece entrare nella camera del piccolo Will.
«Ciao campione! Come va oggi?» Gli chiese.
«Ho mangiato la carne!» Esordì il bambino,alzando il braccio in alto in segno di vittoria. Will aveva cinque anni e soffriva di diabete. Qualche giorno fa ha avuto un attacco dopo aver mangiato centinaia di caramelle zuccherate di nascosto e adesso lo tenevamo sotto osservazione.
«Bene,adesso ti lascio con Zoe che io devo andare da un'altra bambina,d'accordo?» Il bambino annuì,Tess mi poggiò una mano sulla spalla e uscì dalla stanza.
«Allora cucciolotto oggi che vediamo?» Gli chiesi,sedendomi accanto a lui. Non rispose,si limitò a mettere le braccia conserte e a mostrare il broncio.
«Che succede?»
«Papà non è ancora venuto a trovarmi..» disse,piagnucolando.
«Lo farà presto.»
«No,non mi vuole bene.» Alzò il lenzuolo per coprirsi la faccia.
«Ehi, - dissi,allungando una mano per toglierglielo – tuo padre ha molto da fare Will.. deve aiutare tua madre e deve pagarti le medicine per farti stare bene. Ti vuole bene e sono sicura che tra un po' arriverà con in mano tantissimi regali.» Il bambino iniziò ad allargare la bocca in un sorriso enorme.
«Davvero?» Chiese,euforico.
«Parola di lupetto.» Dissi io,mettendomi una mano al petto.
«E da quando saresti un lupetto?» Mi voltai di scatto verso la porta,trovando Zayn appoggiato allo stipite che mi guardava sorridendo. Non so perchè successe,ma nel momento in cui lo vidi sentì le guance andarmi a fuoco. Mi alzai dal lettino frettolosamente,sbattendo con la finestra aperta alle mie spalle.
«Ahi!» Urlai,strofinandomi la testa nel punto in cui avevo sbattuto. William scoppiò a ridere,nascondendosi sotto il lenzuolo.
«Ma che fai!» Zayn si avvicinò all'istante,spostandomi la mano per controllare lui stesso.
«C'è del sangue?» Chiesi,allarmata.
«No ma ti verrà un bel bernoccolo!» Rispose lui,divertito. Mi girai facendogli una linguaccia e chiusi la finestra per evitare ulteriori incidenti.
«Cosa fai qua?» Gli chiesi dopo.
«Sbaglio o mi devi una passeggiata?» Rispose,ridendo.
«Ma ora sono impegnata..»
«Ho già chiesto in giro,hai la pausa tra cinque minuti esatti» Cazzo. Al giorno d'oggi non si poteva neanche raccontare una balla decente. Perchè la gente non imparava a farsi i fattacci suoi?
«Sei fortunato allora.» Non sapevo se urlare,se piangere o scappar via. Non volevo rimanere sola con lui. Avevo paura delle conseguenza.. di quello che poteva succedere,di quello che ci potevamo dire.. eppure una volta non mi sarei fatta tutti questi problemi.
«Tu che dici Will,posso rubartela?» Chiese al bambino che ci osservava con metà faccia coperta dal lenzuolo. Annuì imbarazzato per poi tornare a nascondersi sotto le coperte.
«Vado a cambiarmi allora,torno tr...»
«Ti aspetto fuori.» Tagliò corto lui,sorridendomi. Mossi debolmente la testa e dopo aver salutato il piccolo,uscì dalla stanza più confusa che mai. Perchè era venuto qui? Perchè non era a sbaciucchiarsi con Miss-dolcezza-dell'anno?

 

Se ne stava lì,con le mani dentro le tasche e quell'aria da fotomodello che madre natura gli aveva regalato. Con quel ciuffo sempre più lungo che andava verso l'alto e quella bellezza che non ne voleva proprio sapere di andar via. Ed era lì che mi aspettava,dopo un anno che non vedevamo adesso era lì che mi chiedeva di andare a fare due passi. Gli amici andavano a fare due passi,gli anziani facevano due passi,la gente che non si vedeva da tanto andava a fare due passi.. noi a quale categoria appartenevamo esattamente?
Mi alzai i capelli in una coda di cavallo e nascosi la bocca nella mia sciarpa di lana. Cercai di scacciare quei pensieri,di sembrare più normale possibile.. desideravo disperatamente che non ci fosse quell'imbarazzo,che potessimo in qualche modo tornare al rapporto che avevamo prima.. se ne avevamo mai avuto uno.
«Dove andiamo?» Chiesi,una volta raggiunto.
«Al parco?» Si girò sorridendomi. Quel sorriso bellissimo e splendido che ogni volta gli illuminava tutto il volto.
«Certo.» Bene. Benissimo. Avevo scelto proprio il posto in cui mi avevo detto quelle due fottutissime parole a cui io non avevo saputo dare una risposta. O forse avevo dato quella sbagliata. E così lo seguì verso il parco,in quel giorno grigio dove a un momento all'altro poteva venire giù tanta,ma tanta pioggia.
«Come.. come stai? Ho visto che il lavoro ti piace molto» Mi chiese,una volta entrati.
«E' quello che ho sempre voluto fare quindi si,mi piace davvero tanto. Tu invece?»
«Direi bene.. ho vinto uno stage a New York qualche mese fa,quindi sono stato lì in tutto questo tempo.» Ecco dove era stato in tutto questo tempo.
«Ed Ashley?» Gli chiesi,senza pensarci.
«Ashley l'ho conosciuta lì.. anche lei era stata una dei fortunati a vincere.. ci siamo conosciuti a una festa sai? Era l'unica ragazza che non beveva e per cercare di conquistarla le avevo offerto da bere.» Si erano conosciuti a una festa. Solo io trovo del comico in questa situazione?
«L'avrai conquistata col tuo fascino da teppista.» Gli dissi,scherzosa.
«Ah quello sicuro,è la mia arma vincente.» Lo spinsi con la spalla facendolo quasi cadere sull'erba.
«E questo per cos'era?» Mi chiese,fingendosi terribilmente offeso.
«Per la tua sfacciataggine.» Gli feci una linguaccia ma in quel momento lessi qualcosa nei suoi occhi. Capii che era sul punto di inseguirmi,così iniziai a correre.
«Ti prendo Zoe!» Mi urlò alle spalle. E fu proprio così. Mi afferrò dalle gambe e mi sollevò da terra,facendomi assumere le somiglianze di un salame. Iniziò a girare su se stesso facendomi venire quasi subito da vomitare.
«Zayn ti prego mettimi subito giù!» In quel momento non so cosa successe. Era come se fossimo tornati all'anno scorso.. come se fossimo di nuovo senza pensieri. Come se potessimo pensare solo a divertirci.. insieme. Come se non non fossimo mai stati lontani tutto quel tempo,come se per la prima volta potessimo essere davvero qualcosa. E ridevamo insieme,ancora quando mi mise giù e rimanemmo a guardarci negli occhi.
«E hai smesso di fare a botte?» La risposta mi sembrava scontato ma volevo sentirlo dalla sua bocca.
«Si.. dopo quella sera ho riflettuto e avevi ragione, - mi sorrise – ho ripreso in mano la mia vita,e grazie a questi stage posso dare anche qualcosina alla mia famiglia.»
«Come stanno a proposito?» ripresi a camminare.
«Il compagno di mia madre ha trovato un altro lavoro,certo non lo pagano per chissà quale cifra ma ce la fanno lo stesso.» In qualche modo anche se non li avevo mai conosciuti era come se tenessi a ognuno di loro. Avevano tutti qualcosa di speciale.. in viso,negli occhi,nel modo di fare.. si pensi solo a Safaa.
«Sono contenta..» Dissi,e lo ero davvero.
«E tua madre? - chiesi a un tratto,attirando la mia espressione confusa – Louis mi ha detto che non le rispondi mai al telefono.» Dannato Louis. Ecco cosa voleva dire avere un migliore amico in comune.
«Lui è dell'idea che dovrei almeno sentire cosa ha da dirmi ma.. non ci riesco.»
«Zoe.. non è colpa di tua madre se tuo padre è morto,smettila di colpevolizzarla per questo. Ti piaccia o no è l'unica famiglia che hai ed è l'unica persona di cui potrai veramente fidarti.. lo so che non è stata perfetta come madre,ma è rimasta sola.. ha bisogno di te.» Perchè tutto quello che usciva dalla sua bocca sembrava così fastidiosamente sensato? Forse è vero che stavo colpevolizzando mia madre ma.. non avevo forse ragione? Era stata un mostro in tutti questi anni e solo adesso dovevo rivolgergli un po' più di attenzione perchè era rimasta sola?
«Allora lo sai che mio padre è morto..» dissi poi,riflettendo sul fatto che non si era nemmeno degnato di venire al funerale o a fare una telefonata. Non potè rispondere perchè nel momento in cui aprì bocca venne giù l'acqua. Alzai la testa sentendo le goccioline sulla faccia e un leggero venticello.
«Vieni.» Zayn mi prese la mano e iniziò a correre.
«Dove stai andando?» Gli chiesi,schivando le pozzanghere che iniziavano a crearsi. Si fermò di colpo facendomi quasi sbattere contro la sua schiena e quando si voltò iniziò a ridere.
«Ma che.. - lo guardai confusa mentre continuavamo a zupparci. - Zayn che diavolo ridi!» Senza sapere bene il motivo contagiò anche me e iniziai a ridere anche io. Non so perchè,ma la sua risata era contagiosa e per un momento mi sembrò di tornare all'età di quattro anni. Iniziò a girare su se stesso,prendendo anche me dalla mano e farmi fare un paio di giravolte.
«Che stiamo facendo?» Chiesi,ridendo.
«Ci stiamo divertendo Zoe,sotto l'acqua.. proprio come quando avevi quattro anni.» Iniziò a schizzarmi,saltellando sulle pozzanghere con foga. Lo osservai,anche lui più felice che mai e rimasi a fissarlo come la cosa più bella che mi fosse capitata.
«E perchè ridiamo?» Gli chiesi ancora ridendo,mentre notavo il suo viso ricoperto d'acqua e il suo ciuffo afflosciarsi sempre di più.
«Perchè è divertente!» E lo era,lo era davvero. Mi stavo divertendo,come non avevo più fatto da quando mio padre era morto. Lui anche continuava a ridere,portando la testa indietro proprio come un bambino.
«Ci prenderemo una polmonite.» dissi,iniziando a tremare dal freddo. Smise di ridere anche lui e mi riprese per mano,iniziando a correre nuovamente. Notai la sua auto non molto lontano e quando la raggiungemmo ci entrai velocemente,strofinandomi le braccia con le mani per cercare di riscaldarle.
«Da quanto non pioveva?» Chiese ancora ridendo,iniziando a strofinarsi le mani per riscaldarle. Risi anche io,iniziando a sbattere i denti.
«Ho le mani g..gelate.» Dissi. Senza dire nulla me le prese per avvicinarle alla sua bocca e iniziò a soffiarci dentro per cercare di riscaldarle. Eravamo vicini,fin troppo vicini.
«Il ciuffo ti si è afflosciato.» Cercai di farlo ridere,con successo. Sentì la sua bocca aprirsi in un sorriso sulle mie dita e fu come se quel calore passasse dalle mie mani alle mie guance.
«Va meglio?» Mi chiese,continuando a soffiare.
«Meglio.. si..» risposi io debolmente,fissando i suoi occhi castani. Per un attimo desiderai di rimanere per sempre in quella macchina,ma non so per quale motivo ringraziai il telefono di Zayn per aver interrotto quello che stava per diventare un possibile bacio. Il telefono vibrava sul cruscotto,ma lui fissava me. Solo quando io mi allontanai si decise a prenderlo,guardarmi un ultima volta e poi rispondere.
«Pronto?»
Amore dove sei?
«Si Ash scusa sto arrivando.. mi hanno bloccato.. - guardò ancora me – la pioggia mi ha bloccato.»
Va bene tranquillo,ti aspetto!


 

----------------------------------------------------------------------------

 

 

 

Ehilàààààà :) Questo capitolo mi piace moltissimo,specialmente la fine si intende.. devo darvi una brutta notizia :/ cioè bella per me ma un po' brutta per voi visto che non aggiornerò per circa 3 settimane. Non vi allarmate! Il 7 ottobre parto con un progetto scolastico per Bruxelles e starò via 3 settimane quindi rientrerò il 28. Spero di poter aggiornare quanto possibile in questa settimana ma vi assicuro che ho davvero parecchio da fare :/ Da domani inizio un corso pomeridiano di 3 ore al giorno per preparazione lavorativa per quello che faremo lì.. e in tutto questo devo anche studiare XD
Quando torno cercherò di aggiornare velocemente senza dovervi fare aspettare molto :) promesso! Ah volevo dirvi che quest'ultima parte l'ho scritta pensando alla scena tra Noah ed Allie in The Notebook,ed è proprio così che vorrei che voi la immaginaste.. quando Zayn scoppia a ridere sotto la pioggia l'ho visto come quando scoppia a ridere Noah,coinvolgendo anche Allie :) ecco il filmato:  http://www.youtube.com/watch?v=wxjBidQjNeg
 

  
Leggi le 25 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: peluche