21 Novembre 2011
Come lei si dichiarò a lui, all'inizio
Chiusi gli occhi tentando di ricordare ogni minimo dettaglio, ma l'unica cosa che mi veniva in mente era la frase di una stupida canzoncina..
"...'cause I hate that you left without hearing the words that I needed you to."
E poi ricordai tutto. Quelle parole mi avevano scaraventata indietro di qualche mese.
Indietro
a quando mi aprii a te.
L'ultima volta avevi detto che ti avevo deluso, non ti saresti mai
aspettato che io non avessi il coraggio di dirtelo in faccia.
E non me lo feci ripetere una seconda volta.
Quando scelsi di parlarti, l'aula era gremita di persone troppo intente
a pensare al loro estenuante ego per fare caso a noi. Erano giorni che
ti dicevo di doverti parlare, ma tu rimandavi. Quel giorno non avrei
potuto attendere oltre, era un peso troppo grosso per essere sopportato
ancora. Ti dissi che era importante.
-Ti prego!- ti chiesi quasi implorante. Ti sedesti accanto a me con
fare arrogante.
-Allora?- Volevi che finesse presto, lo vedevo dalla tua espressione. E
in quel momento non avrei potuto essere più d'accordo con
te.
Dovettero passare alcuni minuti prima che riuscissi a formulare una
frase di senso compiuto. Poi presi fiato, ma senza guardarti in faccia,
parlai.
-Ho un problema: mi piaci.- Parole semplici, coincise, persino stupide
e insignificanti rispetto a quello che mi era costato pronunciarle, ma
non avrei saputo elaborare il discorso in altra maniera.
Sapevo che avrei dovuto alzare la testa per guardarti negli occhi, ma
non volevo farlo. Mi costrinsi.
Tu stavi guardando un punto indistinto davanti a te con espressione
indifferente, come se quello che stava accadendo intorno a te non ti
riguardasse minimamente.
Poi con uno scatto repentino ti alzasti. Pensai che a quel punto ti
saresti voltato e mi avresti detto qualcosa, qualsiasi cosa. Invece no.
Ti limitasti a fissarti la mano sinistra, inclinando leggermente la
testa nella mia direzione. Poi, senza uno sguardo, senza una parola, te
ne andasti.
Mi lasciasti lì.
Sentii qualcosa dentro di me spezzarsi. No, non era il cuore. Troppo
romantico.
Era tutto quello di buono che c'era in me che aveva fatto le valigie e
se ne stava andando. L'amicizia, l'amore, la compassione, il perdono,
la pietà, il rispetto, la dignità.
Avevano deciso tutti di abbandonarmi.
Era la consapevolezza, la realizzazione del significato del tuo gesto.
Non si trattava di un rifiuto, di un abbandono. Era semplicemente
l'ennesima dimostrazione del tuo menefreghismo nei miei
confronti.
E, ancora, non riuscivo ad ammetterlo.
Eppure tu mi avevi lasciata lì.
Mi avevi lasciata sola in quell'aula piena di gente inconsapevole della
faglia che si era creata dentro di me.
Ma, cosa ancor peggiore, era che tu mi avessi lasciata prima
di
sentire tutte quelle parole che avevo bisogno che tu sentissi. Non me
ne avevi dato il tempo. Non avevi voluto ascoltarmi dopo ciò
che avevo detto.
"No, è stato meglio così." mi dissi. "A quel
punto saresti stata ancora peggio."
Ma, ancora adesso, non riesco ad accettare che tu non abbia sentito
quelle parole, che tu non sappia ciò che avrei voluto dirti.
Non voglio pensare che tu non sappia che quelle che mi facevi provare
non erano farfalle nello stomaco, bensì calabroni.
Che quando ero con te la mia folle paura della morte veniva sopraffatta
dai sentimenti di amore e gioia che provavo.
E che quando mi sussurravi di stare tranquilla, io lo ero
già, perché tu eri lì.
Non voglio pensare a quanto vuote fossero le tue parole quando mi
dicesti "Io ci sarò sempre per te".
Perché se ci ripenso adesso, l'unica cosa che riesco a fare è correre in bagno a vomitare quei maledetti calabroni.
Note dell'autrice:
Buonasera! :)
Ebbene sì, sono ancora qui con una nuova storia. Non ho abbandonato "How will I know?", ma i suoi aggiornamenti sono un po' lenti.
Per quanto riguarda questa nuova storia, so che può sembrare strana ed incomprensibile per il momento, ma con il tempo i capitoli si allungheranno, i personaggi prenderanno forma e tutto avrà un senso.
Vi chiedo solo di avere pazienza. :)
Spero di riuscire a conquistarvi e spero che lascerete qualche recensione.
Un bacio,
Jane Ale