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Autore: SaMimmaOwl    04/10/2012    0 recensioni
Abigail White era decisamente in difficoltà: era ancorata saldamente al fianco del treno con il piccolo zaino contenente tutto ciò che non aveva già spedito ad Hogwarts. era arrivata in ritardo, molto, e aveva visto il treno pertire. in uno slancio di quel che si può definire adrenalina mista a pazzia pura, si era aggrappata alla fiancata del treno e si era ricordata solo dopo di non essere coraggiosa.
Genere: Azione, Drammatico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Era tutto il pomeriggio che Thomas vagava per la scuola come un’anima in pena in cerca della sua Ellie.
Si era perso nei corridoi del terzo piano, si era fatto buttare fuori in malo modo dalla biblioteca e dall’infermeria dove aveva fatto irruzione violentemente chiedendo a voce non troppo bassa se una certa Corvonero fosse da quelle parti e infine era stato cacciato anche dai sotterranei dove si era appostato davanti alla Sala Comune di Serpeverde credendo che l’amica fosse andata a trovare la White o peggio Black.
Disperato uscì a prendere una boccata d’aria e a fare una passeggiata lungo le rive del Lago Nero e fu allora che la vide: Ellie era sulle rive del lago a discutere con un alto ragazzo di Grifondoro, che Thomas riconobbe subito, in effetti come avrebbe potuto non farlo?
James Potter era famoso in tutta la scuola per la sua spavalderia, arroganza e per il suo fascino.
Mentre si avvicinava cercò di cogliere qualche sprazzo di conversazione tra i due.
“Potter sei un insolente: come ti permetti di dire che IO sono un’insopportabile secchiona Corvonero! Io al contrario di te studio normalmente ma avendo un cervello decisamente superiore al tuo ottengo risultati di gran lunga migliori! Tu sei solo un arrogante che piace a tutte le ragazzine della scuola e che si crede interessante solo per questo! Ma..”
“Frena, frena Cooper! Fermiamoci un attimo sul punto in cui hai detto che piaccio a tutte le ragazze della scuola, rientri anche tu in questo tutte?” le chiese James avvicinandosi pericolosamente, tanto che Ellie nonostante tutto rabbrividì, ma prima che potesse rispondergli una manna dal cielo di nome Thomas la salutò allegramente:
"Ciao Ellie!” e senza degnare Potter di uno sguardo proseguì:
"Senti domani c’è la gita ad Hogsmeade se non hai impegni ti andrebbe di venirci con me?” Ellie lo ringraziò con un enorme sorriso e accettò sinceramente felice.
Ottenuto ciò che voleva Thomas le diede un leggero bacio sulla guancia e se ne andò.
“Sai Cooper, se non te l’avesse chiesto il tuo ragazzo ti ci avrei portata io! E sono certo che non mi avresti detto di no.”
Le sussurrò James all’orecchio per poi scomparire lasciandola sola con i suoi pensieri.

Per Ellie la gita ad Hogsmeade fu un vero strazio: Thomas era adorabile,certo!
Ma il suo carattere dolce e premuroso non aveva niente a che fare con quello di Regulus Black.
E questo era abbastanza per lei.
Ma quando timidamente l'amico le chiese se le sarebbe piaciuto essere accompagnata al ballo da lui, la Corvonero accettò volentieri perchè aveva finalmente trovato qualcuno che l'amava davvero e che in fondo in fondo non le dispiaceva.

Elise aveva appena terminato gli allenamenti di Quidditch settimanali.
Era stato uno degli allenamenti migliori, ce l’aveva messa tutta per dare il meglio di sé e ci era riuscita: non aveva mai giocato tanto bene in vita sua: il merito era tutto di un Grifondoro che era venuto ad assistere agli allentamenti del suo migliore amico, Sirius Black.
Solo pensando il suo nome le veniva da arrossire.
Si avviò verso l’uscita del campo dove Lily la stava aspettando chiacchierando con James e Sirius.
Il cuore prese a batterle all’impazzata e si preparò a sfoggiare uno dei suoi migliori sorrisi.
“Bella partita Marshall! Gioca così per le prossime due partite e la coppa sarà nostra!” Le disse allegramente Potter, riempiendola d’orgoglio.
Tanto era impegnata a fantasticare su Sirius da non accorgersi che questo e l’amico si scambiavano un’occhiata furtiva.
“Evans, non è che mi passeresti compiti di pozioni?”
“La risposta ovviamente è no Potter, ma potrei spiegarti come si fa un tema anche se dubito che con la tua intelligenza riuscirai a farne uno migliore di una T” ribadì lei, prima che Potter la afferrasse per la vita e la caricasse di peso sulla scopa per poi volare verso il castello con il suo ostaggio.
Elise si guardò i piedi imbarazzata.
“Elise, facciamo due passi?” Le chiese Sirius con una dolcezza che lei non gli aveva mai sentito nella voce e chiamandola per la prima volta per nome.
Si avviarono in silenzio verso il castello e si fermarono nei pressi del platano picchiatore.
“Hai giocato veramente bene oggi Elise, dico sul serio. Sei la migliore cacciatrice del nostro anno!”
“Esagerato” ribattè lei cercando di non far trasparire alcuna emozione dalla voce
“Dico sul serio.. Senti..ecco.. Io ho messo gli occhi su una ragazza veramente bella,simpatica,che mi piace sul serio e vorrei invitarla al ballo ma non so come fare..” La gioia della Grifondoro si spense in un attimo, come aveva potuto essere così stupida!
Era logico, lui era innamorato di Sophie da sempre e adesso le chiedeva anche una mano per conquistarla!
“Se ti stai riferendo a Sophie, mi dispiace Black ma non credo che lei sia interessata a te!” rispose trattenendo le lacrime.
Lui allora la prese per la vita e la strinse a sé in un abbraccio pieno di amore
“Veramente io parlavo di te”.
E il ragazzo dopo queste parole sentì il cuore di Elise battere forte contro il suo petto.
La strinse più forte a sé, perché finalmente lei era solo sua.
Pochi minuti dopo stavano camminando verso Hogwarts mano nella mano, entrambi con un sorriso da ebeti stampato in faccia.

A questo punto della storia Sophie era rimasta l’unica a non andare al ballo di Lumacorno e la cosa le bruciava terribilmente.
Aveva un solo modo per andarci e non rimanere tutta la sera del 23 sola soletta: chiedere a qualcuno se lo poteva accompagnare, ma un solo ragazzo in tutta la scuola aveva i requisiti necessari e sfortunatamente per lei si trattava di Severus Piton.
Il ragazzo in questione si trovava in biblioteca con la scusa di fare i compiti per spiare di nascosto Lily e le sue amiche.
“Ehilà stalker” lo salutò flemmatica Sophie.
Piton si girò, leggermente perplesso, ma non la ritenne degna di avere le sue attenzioni e tornò a fissare il punto in cui era Lily.
La ragazza però si alzò e se ne andò.
“Bene.Ora siamo soli” esordì la Corvonero.
Anche se il cuore del Serpeverde era fedele a Evans la Smorfiosetta, il suo testosterone era tutto in circolo e Sophie era molto carina.
Improvvisamente assunse un’aria da pesce lesso, non che fosse molto diverso dal suo consueto aspetto.
"Ti voglio proporre un accordo: se tu mi porti al ballo con te, io farò ingelosire la Evans” concluse poi lei.
Questo era un accordo decisamente vantaggioso per Severus e i suoi bollori: da un lato aveva finalmente qualcuna da portare al ballo, dall’altro c’era sempre la speranza che Lily si dichiarasse in preda alla gelosia.
“Accetto” disse con aria sognante e fece per stampare un bacio sulla guancia a Sophie che si scansò e lo lasciò precipitare a terra.
"Ti aspetto alle sette in punto. Prova a tardare e sei morto” stava per aggiungere schifoso Serpeverde, ma si trattenne e se ne andò lasciandolo abbracciato al pavimento.

La grande sala in cui si teneva il ballo di Natale era addobbata per l’occasione con grandi festoni argentati e fiocchi di neve incantati che scendevano dal soffitto.
Per prima entrò Ellie con Thomas il Tassorosso.
Era carina nel suo lungo vestito blu, ricamato in fondo con stelle di filo di bronzo ed con i capelli tirati su.
Lui non era gran ché: si sa che i Tassorosso non brillano in fatto di stile, in realtà non brillano mai in niente.
Poi f la volta di Elise, raggiante vicino al suo Sirius, così raggiante che il Sole si sarebbe vergognato vicino a lei.
Quando una graziosa roscetta con un cortissimo ed attillatissimo vestito rosso, allacciato dietro al collo, entrò, nessuno riconobbe in lei Sophie La Ville.
E soprattutto nessuno volle credere che fosse accompagnata da Severus Piton, anche se in realtà era lei che accompagnava lui.
Per ultima venne la bellissima Abbie, indossando un lunghissimo vestito nero, con le maniche ed il collo alto alto di pizzo nero.
Aveva i capelli stretti in uno chignon e fermati con un diadema d’argento e zaffiri.
Lupin non era alla sua altezza e lei lo sapeva.
Solo una persona lo era probabilmente in tutta Hogwarts e lei non ci doveva pensare: Richard Castle era zona proibita.
Eppure era lì, in quello smocking attillato che gli evidenziava le spalle larghe, che la guardava con quei bellissimi occhi azzurri e lei non poteva non avvertire un brivido, anche se non sapeva esattamente di cosa.

Severus dal canto suo costrinse Sophie a ballare per far ingelosire Lily, che non gli prestava nessunissima attenzione.
E fu mentre ballava, su dei tacchi dorati vertiginosi, che Sophie inciampò e cadde tra le braccia di Severus.
I loro nasi si toccarono, i loro sguardi si incrociarono,  le bocche erano ad un paio di centimetri.
“Arghh bleah!” esclamò Sophie che cercando di liberarsi ricadde all’indietro, mostrando a tutti la sua biancheria intima.
La serata continuò ricca di sorprese per Ellie, Elise e Lupin.
La prima stava ballando con il suo Thomas il Tassorosso.
Lui era dolce, carino, premuroso, amabile, ecc... insomma a parer di Abbie era uno degli esseri più noiosi sulla faccia della terra, ma lei lo trovava simpatico per qualche misterioso motivo.
Stavano parlando di qualcosa (senza dubbio noioso) quando Thomas trasse Ellie a sé e le stampò un bacio un po' esitante ed un po' impacciato sulle labbra.
Lei rispose decisamente più sicura con un bacio dolcissimo.
Anche Elise ricevette il suo bacio, ma un po' meno dolce e molto più passionale.
Sirius la alzò addirittura da terra nella foga del momento.
Lupin invece no.
Lui poverino non ebbe il suo bacio, ma si ritrovò piantato in mezzo alla pista da ballo perché un certo Grifondoro dagli occhi azzurri aveva invitato la sua ragazza a ballare.
E da quel momento in poi fu piantato per sempre visto che Abbie non riusciva a nascondere i propri sentimenti.
Dunque non solo Piton era geloso quella sera.

I colloqui professionali si tennero una fredda mattina in cui le quattro amiche nei maglioni e nelle sciarpe, con Abbie che indossava i suoi occhiali neri (ovviamente) nuovi fiammanti.
La prima fu Ellie Cooper che si accomodò nello studio di Vitius.
“Allora Miss Cooper si accomodi. Sa qual è lo scopo di questo incontro?”
“Certamente, Professore, serve ad indicarmi il tipo di corsi che dovrei intraprendere per i MAGO”
“Hi già in mente, dunque, il lavoro che vorresti svolgere?”
“Si vorrei diventare una pozionista, ma intendo continuare tutti i corsi di studio, non si sa mai cosa può tornare utile”.
Vitius la congedò perché non aveva nient’altro da aggiungere.

Sempre dal Professore di Incantesimi si recò Sophie
“Io vorrei seguire diversi corsi ma... si possono seguire 16 materie?” chiese visibilmente preoccupata
“Purtroppo no” balbettò Vitius
“Dovrai fare una selezione, signorina La Ville”.
Pensando che il colloqui fosse finito, la piccola Corvonero se ne satva andando, indecisa se mollare Babbanologia o Antiche Rune, quando il Professore la richiamò:
“Non mi hai detto che professione intendi svolgere!”.
Sophie si girò, sovrappensiero
“Guaritrice” sussurrò da dietro la massa di capelli rossi.

Elise Marshall avrebbe tanto voluto diventare un Auror, insomma è il sogno di ogni Grifondoro che si rispetti.
Purtroppo la Professoressa McGranitt dovette ricordarle che i suoi voti in Pozioni erano davvero miseri e che rischiava di non passare neanche i G.U.F.O. .
Così si risolse con il famosissimo ‘potresti fare di più’.

Ben diverso fu il colloquio di Abbie, a cui, ovviamente, la Serpeverde arrivò in ritardo.
“White!” strepitò, come al solito, Lumacorno.
Sfortunatamente doveva sostenere i colloqui con lui, visto che era il direttore della sua Casa.
“Non credi che questi colloqui non siano importanti?” le chiese
“Ovviamente no”
“Ma decideranno il tuo futuro!”
“Ma io ho idee molto chiare in mente”
“Ah, sì?”.
Voleva essere strafottente, ma la verità è che Lumacorno era davvero troppo curioso
“Cosa vorresti diventare?”
“Un Auror”.
Ci mancò poco che il Professore, che evidentemente si aspettava qualcosa tipo Ministro della Magia, stramazzasse al suolo.
“Di tante cose che potresti fare, proprio l’Auror?” rantolò
“Perché?”
“A me non interessa la politica, se è questo che intende” rispose Abbie
“Io voglio l’azione”.
Si diresse verso l’uscita, aggiustandosi gli occhiali nuovi
“Mi chiami se ha qualche problema giudiziario, sarà un piacere arrestarla personalmente”.

Allora, prima di tutto bisogna precisare che parte del capitolo è scritto da una Serpeverde che prega ali eventuali Tassorosso di scusarla.

La stessa Serpeverde (SectumsempraByGinny) non si assume la responsabilità di attacchi di diabete dopo aver letto l'invito al ballo di Elise, scritto da Nihalooney ;)

Ginny e Nil
  
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