Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lady Joanne    12/10/2012    5 recensioni
Sophie e Matthew si amano da sempre e vogliono coronare il loro sogno, c'è solo un piccolo imprevisto di nome William.
Lui è il miglior amico di Matthew nonchè peggior nemico di Sophie, le cose cominceranno a prendere una piega diversa quando Matthew li costringerà a diventare amici.
Gli altarini si scoprono e tutto si complica, cosa accadrà realmente?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

Epilogo

 

5 anni dopo...

 

A volte mi fermavo a pensare al mio passato, ai miei ricordi, alle persone che erano uscite dalla mia vita e a quelle che erano entrate, a quelle occasioni inaspettate e improvvise che il destino ti metteva dinanzi e da cui non potevi e non volevi scappare perché forse era arrivato anche il tuo turno di essere felice, per davvero.

Non credevo di riuscire ad organizzare il mio matrimonio una seconda volta eppure l’avevo fatto, mi ero sposata e questa volta non ero scappata, perché non ce n’era stato bisogno, perché quella era la volta giusta.

Avevo fatto degli sbagli ma come diceva il detto sbagliando s’impara, avevo sofferto e avevo fatto soffrire ma una cosa l’avevo imparata non avrei mai permesso che la paura potesse condizionarmi al punto da buttare la mia vita da una finestra pur di accontentare gli altri.

Ad un tratto non mi preoccupava più creare una famiglia e assumermi delle responsabilità,  avevo l’uomo che amavo al mio fianco e questo mi bastava ad affrontare i problemi della vita.

Era passato già un anno dal matrimonio eppure mi sentivo ogni giorno emozionata come la prima volta, ringraziavo il cielo per la seconda possibilità che mi era stata data.

Guardavo l’uomo al mio fianco e pensavo che non potevo essere più fortunata di così perché mi aveva aspettata.

Ero rimasta un anno a Parigi ma lui non aveva mollato, mi era stato vicino e tutte le volte che poteva, scappava qualche giorno per restare con me, aveva atteso i miei tempi non mi aveva dato fretta in fondo sapevamo già di appartenerci, ma io ero ancora scossa dal fallimento della mia storia con il mio ex e non volevo cominciarne un’altra.

-Sophie mi stai ascoltando?-

Ero con la testa tra le nuvole certo che non lo stavo ascoltando.

-Scusa amore, ero sovrappensiero-

-Ma cosa devo fare con te? Sono giorni che ti comporti in modo strano, cos’hai?-

Non potevo nascondergli nulla, mi conosceva più di chiunque altro, bastava un’espressione del viso, un movimento, una parola, uno sguardo e lui capiva che qualcosa non andava.

-Nulla! Cosa deve esserci? Va tutto alla grande-

Feci volare lo strofinaccio dall’altra parte della cucina e mi diressi spedita nel salone, ero turbata, sempre nervosa e scontrosa, avevo gli ormoni impazziti.

Davo la colpa al ciclo ma in realtà era quello il problema e avevo paura di dirgli la verità.

Sentii due braccia avvolgermi, bastò poco per tranquillizzarmi ero al sicuro, mi accarezzò dolcemente cullandomi per un po’.

-Will devo parlarti-

Il tono della mia voce risultò catastrofico alle mie orecchie non osavo immaginare alle sue, fermò le mani giusto all’altezza della vita, rigide, immobili e mi voltò verso di lui.

-Cosa c’è? Stai male? Sei pallida peggio di un cadavere quante volte ti ho detto di chiamare il dottore-

-No io sto bene, cioè stiamo bene-

-State bene?-

Era perplesso ovviamente non ci era ancora arrivato.

-Ehm..io ho...un ritardo-

Presi un grosso respiro mentre attendeva paziente che finissi la frase.

-Sono incinta-

E la bomba scoppiò, i suoi occhi si spalancarono e senza alcun motivo cominciai a piangere, mi allontanai da lui e mi chiusi in camera da letto.

Cercavo di non singhiozzare ma era difficile, e se William non l’avesse voluto?

Mi poggiò una mano sulla spalla e la strinse sotto le sue dita.

-Perché sei triste?-

Lo guardai negli occhi e lo vidi preoccupato.

-Lo so che è successo tutto all’improvviso e non era ancora il momento giusto, ma forse tu non lo vuoi ed è normale, però se non lo vuoi devi dirmelo potrei contattare un dottore e....-

Non finii di parlare che mi ritrovai schiacciata al suo petto.

-Sei una sciocca, viaggi subito con i tuoi film mentali. Sophie io ti amo, quando due anni fa ti ho chiesto di sposarmi ero sicuro di voler costruire una vita con te, una famiglia, non ti rendi conto di quanto tu mi abbia reso felice. Mi hai dato un punto fermo, sei diventata la costante della mia vita, ti prego non dubitarne mai-

Era sempre un colpo al cuore sentirlo parlare in quel modo, sapevo che tra noi due era lui che si esponeva di più nonostante fossimo sposati, ma non perché il mio amore era inferiore al suo, lui sapeva come prendermi, quanto avessi paura di perdere tutto.

-Sei tu il punto fermo, tu mi hai aspettata, mi hai guidata, grazie a te ho riacquistato fiducia in me stessa, mi hai insegnato ad amare di nuovo. Ricordi quanto stavo male il giorno in cui partii? Mi hai dato la forza di combattere. Ti amo William-

Prese il mio viso tra le mani e mi baciò, perché per quanto rare fossero le mie dichiarazioni sapevo sempre come arrivare al suo cuore, che ora era mio.

Accarezzò la mia pancia ancora invisibile e sorrise.

-Ho tutto ciò che potevo desiderare, ho un lavoro, una casa, una famiglia, ho una moglie e ora anche un figlio-

-Dobbiamo dirlo ad Emma-

-Quando atterrerà il suo aereo?-

-Dovrebbe essere già qui, ma ha detto che prendeva un taxi-

-Potevamo andarla a prendere-

-Lo so ma non ha voluto-

Il suo comportamento era stato strano ma non me n’ero curata più di tanto, mi aveva chiesto all’improvviso di ospitarmi qualche giorno perché doveva darmi una notizia.

-Sei preoccupata?-

Scossi la testa appoggiandomi sul suo petto.

-No, ma anche Emma era strana ultimamente. Vuole parlarci-

-Ah si? Ti ha accennato qualcosa?-

-No, ma la mamma dice che sta frequentando qualcuno-

Chi poteva essere? Emma non mi aveva mai parlato di nessuno che le piacesse, ero curiosa ed ero anche felice che avesse trovato anche lei una persona da amare.

-Andiamo in cucina, dovrebbe arrivare a momenti- disse William

Se fosse curioso o scettico non lo diede a vedere, sapevo che voleva bene a mia sorella ma non ero più gelosa, un tempo lo ero stata ma adesso ero sicura di lui, di noi.

-Vuoi qualcosa da mangiare?-

-No, fammi capire. Mi tratterai come una bomboniera per questi nove mesi?- lo fissai sconvolta, non ero un impedita o una malata e certamente sarei andata al lavoro finchè avessi potuto.

Scoppiò a ridere e mi accarezzò una guancia.

-Non posso preoccuparmi di mia moglie e mio figlio?-

-E se fosse una figlia?-

-Sarebbe incantevole come te- sorrise ammiccando

-Ruffiano-

-Acida!-

Stavo per lanciargli la bottiglia di plastica contro ma il campanello lo salvò in calcio d’angolo e se la svignò.

La voce di mia sorella superava persino le note più alte, doveva fare la cantante lirica ma non mi aveva mai ascoltato, altro che banchiera.

-Sophie, come stai? Da quanto tempo, sai ti vedo ingrassata-

A poco sputai la brioche alla crema che avevo addentato, non poteva notarsi già, ero incinta da un mese.

Le lanciai il resto della brioche dietro e incrociai le braccia furiosa.

-Grazie mille, adesso puoi anche andartene-

Scoppiarono a ridere mentre Will si sedette vicino a me.

-Diventerò una balena- piagnucolai

-Amore sarai bellissima-

-No aspetta. E’ quello che penso io? Diventerò zia- urlò come una pazza

-Si, vedo che hai già capito tutto-

-Ecco perché ti vedevo così diversa-

-Oh Em per favore, è solo un mese non si vede nulla-

-Non ci vediamo da mesi, cara. E’ ovvio che noto ogni cambiamento-

-E’ un modo carino per dirmi che sono grassa? Ti stai giocando la camera degli ospiti-

-William diglielo anche tu che la gravidanza rende ancora più bella una donna?-

Mio marito non parlò, si limitò a fare spallucce, ci aveva provato ma senza risultati.

-E tu invece, qual buon vento ti porta qui? Mi hai accennato ad una notizia, di cosa si tratta?-

-Non sono poi così convinta di darti questa notizia sconvolgente nel tuo stato- la buttò sul ridere ma non mi ingannò era nervosa si vedeva, quindi era qualcosa di difficile da digerire.

-Dai Emma, ci hai sempre detto tutto lo sai che non ti abbiamo mai giudicata. Sputa il rospo-

-Forse sono io il problema- s’intromise William -posso lasciarvi da sole-

-Oh no, cosa dici? Non ho segreti con voi e poi vi riguarda entrambi quindi è meglio che tu sia qui a sostenere tua moglie-

Incrociai per un attimo lo sguardo di Will che era preoccupato quanto me, cosa poteva mai essere successo da destabilizzarci così?

-Sto uscendo con una persona-

Aspettò le nostre reazioni ma avevamo intuito qualcosa.

-Em sei stata catastrofica come al solito, è anche normale che tu frequenti qualcuno- cercai di rassicurarla.

-Non è finita qui. In realtà lo conoscete da tempo come me, è stata improvvisa e ho aspettato a dirvelo perché volevo essere sicura, non è stato facile-

-Essere sicura di cosa?- chiese Will

-Che tra noi funzionasse, stiamo insieme da un anno-

Un anno? Aveva nascosto a tutti la verità per un anno?

-A meno che non sia un serial killer credo potremmo accettare chiunque- sorrisi

Ci fu un lungo silenzio prima che Emma si decidesse a parlare.

-Promettetemi che non vi lascerete ingannare dall’apparenza-

-Emma ci stai spaventando, forza dicci questo nome-

Presi la mano di Will tra le mie per cercare sostegno.

-E’ Mat-

Spalancammo entrambi gli occhi dalla sorpresa, avrei immaginato chiunque ma non lui.

-Mat? Cioè quel Mat?-

-Si-

Provai a dire qualcosa ma nemmeno un suono uscì dalla mia bocca, fu William a prendere in mano la situazione.

-Sei sicura?-

Anche se non avevo ancora fiatato io e lui viaggiavamo sulla stessa lunghezza d’onda.

-Non provate a dire che sono un ripiego. Se ho aspettato tanto è perché volevo vedere come andavano le cose tra di noi, ci siamo sentiti a lungo prima di fare un passo del genere-

-Ma come è successo? Quando?- le chiesi.

-L’ho rivisto pochi mesi dopo la tua partenza, stava male era distrutto e non ti dirò i dettagli ma non era più lui. Ci fermammo a chiacchierare un po’, non aveva ancora superato l’accaduto e io non sapevo che fare. Solo due anni fa ci siamo incontrati di nuovo casualmente, era stato trasferito e ci trovavamo nella stessa città, ci furono diverse occasioni era facile vederlo trovandoci così vicini.  Era cambiato totalmente, fu una sera io ero in un locale con le mie amiche e lui con i suoi amici, aveva bevuto qualche bicchiere di troppo e non mi riconobbe. Il giorno dopo volle scusarsi e da allora gli sono stata vicino, ci sentivamo sempre più spesso ma eravamo solo amici, volevo solo aiutarlo ad andare avanti, ed è successo tutto all’improvviso-

Era una storia assurda! Mat era un bravo ragazzo ed ero contenta per mia sorella, ma avevo paura davvero che lei fosse solo un modo per sostituire me, era già successo con William e non volevo che soffrisse ancora. I ricordi non si potevano cancellare, cosa sarebbe accaduto quando mi avrebbe rivista?

-Lo so cosa stai pensando, anch’io ero titubante. Avevo i tuoi stessi timori, dopo il nostro primo bacio ero convinta di non volerlo vedere più, ma lui mi ha dimostrato tanto e sono sicura dei nostri sentimenti. Non c’è più nessuno scheletro nell’armadio, ne abbiamo parlato-

-Se sei felice tu lo sono anch’io-

Ed era vero, volevo solo il meglio per lei e forse l’aveva trovato.

La mia storia con Mat era andata male perché io non avevo saputo amarlo ma sapevo che poteva darle tanto.

La tensione di quei minuti si sciolse definitivamente, abbracciai mia sorella e tutto ritornò come prima.

-Vado a mettere le mie cose a posto-

Restammo io e Will da soli in cucina, non aveva più parlato e non sapevo cos’avesse in mente.

-Will, cos’hai?-

-Se Mat ed Emma stanno insieme vuol dire che lo rivedremo di nuovo, dopo 5 anni-

Entrambi non avevamo avuto più sue notizie, e a quanto ci aveva raccontato Emma non aveva passato un bel periodo.

-Lo so, affronteremo la cosa insieme come sempre. Credi che rivedendolo potrebbe succedere qualcosa? In realtà sarà solo la conferma che abbiamo preso due strade diverse e avrò anch’io la sicurezza che ama davvero Emma. Non ho dubbi sulle mie scelte, posso solo augurare a mia sorella di vivere una storia d’amore bella quanto la nostra-

Mi alzai sulle punte e lo baciai, capivo i suoi timori ma doveva credermi se gli dicevo di amarlo, perché solo con lui avevo imparato il significato della parola amore.

Quello era il mio posto, quella era la mia vita e non l’avrei cambiata per niente al mondo.

 

 

______________________

Siamo giunti alla fine, non mi sembra ancora vero ho impiegato poco a scrivere questo finale e tanto a decidermi di scriverlo.

Mi sono distaccata un po’ da loro e ho ripreso la mia vita, la mia solita routine universitaria e ho capito che era il momento, ero troppo immersa in questo mondo e mi faceva male distaccarmi.

Ora non ho rimpianti, era l’epilogo che ho sempre avuto in mente, qualcuno l’aveva già intuito forse ma non cambierei nemmeno una virgola.

Grazie davvero per tutto quello che mi avete regalato, mi avete sempre sostenuta.

Non prometto nulla, ma probabilmente arriverà qualche capitolo extra su William e Sophie non ora forse più in là, c’è anche una mezza idea a dire il vero di scrivere un sequel su Emma e Mat, mah si vedrà!

E’ la mia prima long originale quindi sarò sempre affezionata a questa storia, per chi vuole seguirmi ancora, ho pubblicato due storie

“Sotto un cielo di stelle” http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1223567&i=1

“Letters from Nobody” http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1296032&i=1

 

Grazie mille

Per le 128 persone che hanno seguito la storia

Per le 69 persone che hanno recensito

Per le 25 persone che la ricordano

Per le 48 persone che la preferiscono

 

Un bacio

LadyJ

 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lady Joanne