Hikaru no Phrases
#18 Bambini
Anche
da bambini non sarebbero potuti essere così diversi: la
prima volta che Akira
aveva visto un Goban, aveva gattonato verso di esso e si era aggrappato
con
tutte le proprie forze al bordo; Hikaru, sprezzante delle possibili
ritorsioni da
parte del nonno, ci aveva vomitato sopra.
#33 Muro
La
prima impressione che Akira ha avuto di Hikaru, è stata
quella dai un muro
invalicabile e senza una breccia, che lo guardava da
un’altezza
incommensurabile.
#48 Movenze
Forse
Hikaru si sarebbe dovuto porre qualche domanda quando, alla tenera
età di
tredici anni, era rimasto ipnotizzato dal movimento incessante della
camminata
di Akira, davanti a sé e deciso a condurlo nella prima sala
da Go disponibile.
#23 Fondamenta
Per
apprendere il Go avrebbe dovuto iniziare da “Acchiappa la
pietra”; per
comprendere Akira, forse avrebbe dovuto rimanere al suo fianco vita
natural
durante.
#14 Luce
Le
pietre brillavano intensamente sul Goban, indicandogli la strada da
seguire e
componendo tutto il suo piccolo universo personale.
#5 Fede
Credere
ciecamente che Hikaru lo avrebbe raggiunto, alla fine di quel
Turnamento, gli
faceva riporre ben più di mera fiducia nelle
capacità dell’altro.
#11 Velocità
Doveva
sbrigarsi, questo non faceva altro che ripetersi Hikaru, mentre tesseva
e
intrecciava innumerevoli strategie per essere pronto a rispondere con
sicurezza,
doveva fare in fretta, battere Shuhei-san e tornare immediatamente a
Tokio,
alla ricerca della tomba di Shusaku Honinbo.
#4 Limite
C’era
un limite a tutto – continuava a ripetersi Akira,
sull’orlo dell’esasperazione
– ma forse non al casino che Hikaru e tutti suoi amici
potevano fare.
#47 Denti
Avrebbe
lottato con le unghie e con i denti – pure con un fantasma se
necessario, ma
quella partita con Akira non sarebbe dovuta essere rovinata da nessuno.
#24 Posto
Solo
quando si sedevano l’uno di fronte all’altro, dalle
parti opposte di un Goban,
potevano dire di trovarsi finalmente al posto giusto.
#43 Confine
Esisteva
un confine per chiunque non fossero loro – durante le partite
e in ogni
occasione in cui si trovavano insieme – che nessuno era
capace di valicare.
#29 Cristallo
Era
semplice guardare Akira e capire – da ogni suo sguardo,
movimento e parola –
quanto amasse il Go e quanto questo suo sentimento brillasse come luce
su una
pietra preziosa.
#8 Amanti
Scoprirsi
amanti dei bastoncini di gamberi della stessa bancarella –
sconosciuta ai più e
situata sotto la ferrovia – li aveva spinti ad incontrarsi
sempre più spesso in
quello stesso posto, con la scusa di mangiare un boccone.
#3 Migliore Amico
«Sei
il mio miglior rivale», un sorriso aperto e la consapevolezza
che quelle parole
nascondano ben altre cinque lettere, ma Akira sente lo stesso il
proprio
sorriso incrinarsi.
#1 Guanto
Nessuno
dei due seppe mai chi fosse stato a gettare quel particolare guanto di
sfida –
se ne erano lanciati così tanti che avrebbero potuto
lastricarci Villa Toya –
fatto sta che si trovarono a domandarsi da chi fosse partita
l’idea di
togliersi l’onere del primo bacio a vicenda.
#35 Linea
Non
esisteva più una linea – ammesso e non concesso
fosse mai esistita – in grado
di definire dove fosse finita la rivalità e fosse
iniziato… quello che era
iniziato.
#7 Nero
Se
c’era una cosa che proprio Hikaru detestava –
quando rimaneva a dormire da
Akira – era il non poter distinguere il nero dei suoi capelli
dal buio che li
circondava, solo perché sarebbero stati scoperti dal
genitore se si fossero
azzardati a lasciare accesa anche solo una candela.
#13 Ricordi
Era
sempre più difficile cercare di pescare nella memoria i
momenti dei loro primi
incontri, quando non c’era tutta quella passione che ora li
accendeva.
#38 Favola
C’era
ben poco di magico e innocente nel loro rapporto, se non un ex fantasma
svolazzante che – per fortuna – non era
più presente a spiarli da dietro la
porta.
#2 Collo
Era
stato per una caso che l’ex Meijin Toya fosse entrato in
bagno senza bussare,
ed era stato sempre per un causo che aveva iniziato a gridare alla
vista –
scandalizzata – di un succhiotto fin troppo visibile
– e fresco – poco sotto
l’orecchio dell’amato figlio.
#6 Estate
Hikaru
ama l’estate e l’aspetta ogni anno, in trepida
attesa di poter finalmente
indossare pantaloncini e canottiere leggere ma, con il senno di poi, se
avesse
veramente amato l’estate quanto raccontava, non avrebbe
dovuto permettere ad
Akira di dimenarsi tanto e graffiarlo in alcuni punti.
#27 Fine
Quando
iniziavano a giocare, il cuor loro, entrambi non desideravano altro che
vedere
quel tempo limitato dilatarsi all’infinito.
#15 Peggio
In
fondo, cercava di convincersi il Toya Senior – le mani tra i
capelli, il sudore
sulla fronte e lo sguardo fisso oltre lo spiraglio, lasciato
incautamente
aperto, della porta del bagno – doveva esserci qualcosa di
peggio del vedere il
proprio – unico figlio – baciare appassionatamente
un altro ragazzo, solo al
momento non riusciva a dire cosa; forse solo scoprire che quel ragazzo
– che
non riusciva a vedere bene per via del vapore – era qualcuno
di sua conoscenza.
#25 Fuoco
A
costo di sembrare un inguaribile romantico – e farsi prendere
in giro a vita da
Waya – non avrebbe potuto rispondere altro che ciò
che l’aveva fatto innamorare
di Akira – prima di tutto il resto – era stato il
fuoco che bruciava nei suoi
occhi.
#26 Fidanzamento
Sul
serio, Akira si sarebbe aspettato di tutto da suo padre alla notizia
ufficiale
– perché stare insieme per tre anni e poi
ri-presentarlo al genitore non può
che essere altrimenti –: una tremenda sfuriata, tavole da
gioco lanciate dietro
ad una loro fuga precipitosa, oppure essere diseredato; non certo che
Hikaru si
sarebbe dovuto guadagnare la sua mano a colpi di Go.
#19 Denaro
L’orgoglio
di Hikaru nel presentare – ogni mese – la busta
bianca alla madre, non era
nemmeno la metà di quello che provava nel porgerla ad Akira,
affinché la
versasse nel conto che avevano aperto insieme per il loro futuro.
#21 Rivelazione
Akira
lo ha ascoltato parlare per tutta la notte – incredulo,
commosso e stupito –
apprendendo la storia di Sai e del suo coinvolgimento senza dubitare di
una
sola sillaba: qualcosa, nel luccichio dei suoi occhi o forse nel calore
delle
sue mani, gli diceva che non avrebbe potuto amarlo di più;
forse.
#40 Orme
Scoprirsi
entrambi desiderosi di seguire le orme del padre aveva fatto
dimenticare che,
in realtà, Kouyou Toya era il genitore di solo uno dei due.
#16 Braccia
E
allora non riusciva a fare altro se non incrociare le braccia,
incassare la
testa tra le spalle e abbassarsi il cappuccio fino al naso, mugugnando
sulla
stupidità del compagno e rimanendolo ad aspettare comunque
fuori dal ristorante
– dove quest’ultimo era andato a cena con uno dei
tanti giornalisti (che
adocchiavano un po’ troppo, secondo gli ultimi borbottii di
Hikaru)
#32 Indifferenza
Tutto
ciò che Hikaru desidera è vedere un baluginio di
espressione nel volto di Akira
quando gli ha detto che sarebbe stato via un anno.
#31 Padrone
È
soltanto per diventare padrone del proprio destino che Hikaru parte per
imparare e confrontarsi con i maggiori giocatori di Go del mondo, ma
è anche
per lasciargli tempo di riflettere che va via portandosi nel cuore il
ricordo
del loro ultimo incontro.
#17 Uomo
A
volte Akira cerca di immaginarsi il proprio futuro, ma da qualche tempo
a
quella parte non riesce a fare altro se non vedere il volto di Hikaru
diventare
adulto e invecchiare al suo fianco.
#46 Inizio
A
volte – quando si sentiva in preda alla tristezza –
Akira si chiedeva quando si
fosse perso il Nigiri che aveva dato vita alla partita infinita che era
diventata la loro relazione.
#45 Garanzia
Akira
non gli aveva dato alcuna certezza, quando Hikaru era partito, se non
quella di
continuare a giocare a Go e tenere fede all’obiettivo di
giocare con lui il
ruolo di Meijin.
#12 Meraviglia
Vederselo
davanti, dopo un anno, sette giorni, otto ore e un numero imprecisato
di
secondi – non sapeva bene nemmeno come avesse fatto a tenere
conto del tempo,
aveva reso Akira tanto sensibile da costringerlo a chiudere gli occhi e
sostenersi al muro per non svenire a terra dall’emozione.
#10 Cuore
«Aishiteru»,
fu la prima cosa che gli disse, vedendolo lì davanti a lui,
i capelli scuri
mossi al vento e le guance imporporate dalla sorpresa.
#9 Risposta
Avrebbe
fatto fatica a sentire quello che Akira – una volta ripresosi
dal trauma di
averlo rivisto così d’improvviso – si
sarebbe sentito di dirgli, se il suo
cuore non avesse smesso di battere tanto incessantemente e
rumorosamente.
#30 Insieme
Andare
a vivere assieme era stato quasi obbligatorio: l’ex Meijin
non avrebbe
tollerato una più che chiara dichiarazione
d’intenti da parte del teppistello
che aveva osato pensare di mettere le mani sulla sua preziosa
principess- aehm,
il suo unico figlio ed erede.
#50 Letto
Akira
non aveva saputo cosa rispondere quando sua madre, alla prima visita
della loro
casa nuova, gli aveva chiesto per quale motivo vi fosse un solo grande
letto –
mentre il marito cercava di non perdere tutta la propria compostezza e
scoppiare in una lunga e soddisfatta risata.
#42 Premio
Non
esisteva premio migliore di quello del vedere il sorriso orgoglioso
sulle sue
labbra ad ogni vittoria.
#22 Notte
È
tra le lenzuola sudate e i cuscini sformati che la loro vera partita ha
inizio,
senza un Nigiri o qualunque cosa possa separarli, come un Goban
#49 Specchio
Hikaru
non ha mai capito per quale motivo Akira ha appeso uno specchio
all’ingresso –
sospettando segretamente lo abbia fatto per controllare che certi segni
non
fossero visibili da dietro il colletto alzato della camicia.
#37 Erba
Sarà
stata anche più verde, ma quella di
quell’impicciona della sua vicina l’avrebbe
bruciata fino all’ultimo filo se non avesse smesso di spiarli
da dietro le
tendine.
#41 Labbra
C’era
un’abitudine che Akira non avrebbe mai fatto notare ad Hikaru
– in caso lui si
sentisse in imbarazzo e in dovere di smetterla – ed era il
continuo mordersi il
labbro inferiore quando, preso alla sprovvista, si trovava ad
affrontare un
imprevisto sul campo.
#44 Delirio
Non
si sarebbero certo aspettato piena comprensione, ma la reazione di sua
madre e
del padre di Hikaru – entrambi svenuti e deliranti a terra
– erano state ancora
più scioccanti della risata satanica di suo padre e delle
esclamazioni
deliziate della madre dell’altro.
#28 Strada
Hikaru
non smetterà mai di ringraziare Sai per aver portato Akira
sulla sua strada.
#36 Fratello
Il
regalo che suo padre gli aveva fatto – a ventitré
anni – per lui sarebbe stato
sufficiente per tutta la sua esistenza: adottare Hikaru nella propria
famiglia.
#39 Rossore
Era
stato con un borbottio appena accennato – affatto credibile
sotto l’imbarazzo –
che Hikaru si era lamentato di essere diventato un Toya, con tutti i
doveri che
quel ruolo comportava.
#20 Preghiera
Erano
passati anni – da quando aveva scoperto tutta la storia di
Sai – ma ad ogni
anniversario, Akira accompagnava Hikaru alla tomba di Torajirō a
deporre un
ramo di ciliegio e unire le mani in preghiera, ringraziandoli per loro
esistenza.
#34 Promesse
Il
match per il titolo di Meijin si sta protraendo più del
previsto e nessuno dei
due contendenti sembra voler cedere di una sola pietra e gli occhi di
tutto il mondo
del Go sono puntati sulle due promesse giapponesi e mondiali:Kouyou
Toya sa che
alla fine, sarà sempre uno dei suoi figli a vincere.
…
Avrei potuto io
smettere di assillarvi con le mie 50 frasi? Ma ovviamente
no, griderete in coro, sull’orlo di una crisi di nervi ahah
Non potevo
semplicemente. Erano lì a chiamarmi e ho appena finito di
rileggere tutto il manga… era un’occasione troppo
ghiotta per lasciarla
intentata.
Sperem..
NLH
P.s
: per chi è anche solo vagamente
interessato alle altre mie fic di
questo genere che ho scritto sono:
Felicemente
Serpeverde di Harry Potter (BlaiseNeville)
My
Russia&Lituania di Hetalia Axis Power
(RussiaLituania ovviamente…)
Requiem
un’altra di Hetalia Axis Power (stranamente non a
coppie, è più una specie
di dedica agli stati che hanno sofferto nella storia per colpa nostra)
Detestabili
Amanti una di Naruto (SasuNaru obviously)