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Autore: RealLovatic    13/10/2012    1 recensioni
Dal primo capitolo:
Eravamo stesi sul giardino di casa mia e scherzavamo insieme cercando di trovare forme familiari alle nuvole.
Ma ad un tratto, di scatto mi alzai e gli chiesi:
«Promettimi una cosa!»
in fare da promesse tra bimbi, quali eravamo.
Anche Joe si alzò trovandosi seduto nella mia stessa posizione e mi disse:
«Okay» molto ingenuamente «cosa?» continua lui.
«Mi devi promettere che quando diventeremo grandi come i nostri genitori tu sarai il mio sposo!»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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III Capitolo

 

Stranamente, questa mattina, mi sono svegliata in tempo, mi sono già preparata e ho fatto colazione.
Aspetto solo che Joe passi a prendermi per andare a scuola e nell'attesa aiuto la mia sorellina Madison a vestirsi.
«Andiamo, Madison! Con questa maglietta stai benissimo!» lei mi guarda non molto convinta ed esclama: «Non mi piace, voglio metterne un'altra!»
«E' già la quinta maglietta che ti cambi, che problema c'è stamattina??»
«Voglio essere bella per la scuola, così le mie compagne non mi prenderanno più in giro!» Alla sua esclamazione spalanco gli occhi e abbassandomi, per arrivare a vedere il suo volto basso, esclamo: «E perché ti prendono in giro??»
«Perché dicono che sono grassa!» dice non alzando il volto.
«Madison, da quanto tempo va avanti questa storia?». Non posso credere alle parole della mia sorellina.
«Da un po!» mi dice solo ed io non riesco a rispondere, che qualcuno apre la porta della stanza.
«Hey, Demi sei qui?» dice Joe aprendo la porta.
«Hey!! Scusami, aiutavo Madison a vestirsi, ma c'è stato un problema. A proposito, tu come sei entrato qui?»
«Mi ha aperto tua madre alla porta e mi ha detto che ti avrei trovato di sopra, te non rispondevi ai messaggi, così, eccomi qui!» mi dice sorridendo ma guardando la faccia triste di Madison, domanda: «Che succede qui?» le si avvicina e le accarezza il viso.
«Le compagne di classe la prendono in giro dicendo che è grassa e adesso fa storie per vestirsi perché non si sente bella!» sono io a rispondere. Joe mi guarda preoccupato e si rivolge a Madison dicendo: «Ma chi dice queste sciocchezze?! Sai cosa penso io, Madison?» Madison scuote la testa e Joe continua: «Penso che tu sei una bambina bellissima! E mi devi promettere una cosa: che non permetterai a nessuno di dirti delle cose del genere, va bene?» le porge il mignolo che subito Madison stringe col suo, sorridendogli. Così prende la prima maglia che gli capita e la indossa per poi raggiungere mamma in cucina che l'avrebbe accompagnata a scuola.
«Grazie Joe!» gli sorrido abbracciandolo.
Lui mi abbraccia di conseguenza ed esclama: «Si, ma tutto questo è assurdo!! Queste cose non dovrebbero esistere!! Parlane con Dianna, okay?» annuisco e continua dicendo: «Ora però andiamo, altrimenti facciamo tardi!!».
Ci avviamo con la sua macchina e una volta arrivati a scuola ci accorgiamo che le lezioni stanno per iniziare così corriamo in classe seguiti dal professore di filosofia.
«Ce l'avete fatta per un soffio, eh ragazzi? Mi avete battuto.» dice scherzando il professore.
Noi lo adoriamo, è sempre molto disponibile e sa scherzare, proprio come gli altri professori che abbiamo non sanno fare. Scambiamo una risata con lui e prendiamo posto dandogli così la possibilità di iniziare la lezione.
Una volta fatto l'appello, il professore esclama: «Oggi verifica orale!!» tutti esclamano un "nooooo!!" di disapprovazione e il prof esclama: «Andiamo ragazzi, abbiamo fatto solo due argomenti, tra l'altro molto facili, non ditemi che non avete studiato!! Ho bisogno dei voti, il secondo trimestre sta per finire e non voglio mettere voti negativi in pagella! Che poi in estate chi ha voglia di venire a scuola?? Io no!! Quindi se non c'è qualche volontario, interrogo io..»
La classe si guarda intorno per vedere se c'è qualche compagno che ha deciso di salvare tutti gli altri alzando la mano e facendosi interrogare. Vedendo gli scarsi risultati decido di offrirmi io, così alzo la mano e tutti iniziano ad urlare: «Professore, Lovato!! Lovato vuole essere interrogata!!».
"wow!! sono proprio disperati." penso vedendo la reazione dei compagni.
«Okay, non mi stupisco! Demi è sempre andata bene nella mia materia. Di cosa mi vuoi parlare?» esclama il professore anche se non con enfasi, bensì soddisfazione.
«Platone?»
«Perfetto, dimmi tutto!».

 
Finalmente arriva l'ora di pranzo. Usciamo tutti dalle classi per raggiungere la mensa. Quando entriamo vediamo già molti tavoli occupati ma io e Joe andiamo a fare la fila per il cibo.
«Come mai non hai studiato niente per oggi?» domando a Joe.
«Ieri sono stato tutta la giornata con Ashley, perché oggi non ci saremmo visti.. Questi sono i suoi ragionamenti!» mi dice Joe ridendo.
«Capito! Quindi ho salvato anche a te dall'interrogazione di filo, eh? Haha.»
«Già!! Che prendi?» era il nostro turno e mi ritrovo davanti cotolette di pollo, patatine fritte, polpette al sugo e altra roba grassa, così opto per un'insalata ben condita.
«Io l'ho detto che mangi poco! Cavolo, Demi, mi fai preoccupare sul serio così!!» mi dice prendendo per lui una cotoletta con patatine fritte e aggiungendo al mio vassoio polpette al sugo.
«Guarda che io queste non le mangio!»
«Le dividiamo, okay?»
«E va bene!»
Mi fa uno dei suoi sorrisi più ampi e andiamo a sederci al tavolo con Selena e altri compagni di classe. Passiamo il pranzo a chiacchierare e scherzare con gli altri per poi riprendere le ultime due ore di lezione e tornare a casa.

 
Aspetto Joe davanti alle scalinate della scuola, dove sarebbe passato con la macchina, con Selena e poco dopo lo vedo arrivare.
«Ci vediamo domani, Sel! Ti voglio bene!» dico io e con un suo: «Ti voglio bene anch'io!» mi allontano ed entro in macchina di Joe, che parte.
Noto subito che ha messo su il cd delle sue canzoni che poco tempo fa registrò in studio.
Già, mi sono dimenticata di dirvi che lui è anche un cantautore. Non professionista, ma ha sempre scritto, suonato e cantato le sue canzoni. Ed io le amo da morire.
«Devi ancora farmi la copia di questo CD. Sai che lo adoro e vorrei poter ascoltarti tutte le volte che ti sento distante!» esclamo io non voltandomi verso di lui.
«Ce l'ho proprio qui! Ieri sera, quando sono tornato a casa, è la prima cosa che ho fatto! E comunque te l'ho detto mille volte, se hai bisogno di me in qualsiasi momento, semplicemente, chiamami! Io ci sono e ci sarò sempre per te!»
«E se avessi bisogno di te all'una di notte? Sai, non vorrei interrompere niente..» Joe mi fa una faccia storta guardando la mia sorridente, ed esclama:
«Non interromperai proprio niente, chiamami!»
«Alle 03.00am?»
«Chiamami!»
«Alle 05.00am?»
«Chiamami, sempre! Se ne hai bisogno..» mi dice infine lui, facendomi un dolce sorriso.

  
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