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Autore: Lushia    25/04/2007    1 recensioni
Avviso: la storia si svolge parallela alla vita di Asakura Yoh, fino ad incrociarsi verso la metà. Ha personaggi nuovi e storie nuove.
Un amore, un assassino, un onmyoji. Una storia, una leggenda e strani realtà. Perchè esiste lo Shaman Fight? Cosa accade nel mondo, mentre tutti sono impegnati a parteciparvi? Qual'è il segreto del Grande Spirito?
Una storia che porta a riempire ogni piccolo dubbio e a creare nuove emozioni e nuovi sentimenti.
"- Nel cielo risplenderà sempre la nostra Stella… Si dia inizio al gioco!...- - ..Folli Angeli di Hao. -"E' vietato inserire il doppio tag br nelle introduzioni.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Una voce melodiosa apparsa dal nulla. Di chi poteva mai essere?
Shin restò ad osservare il sole che curioso faceva capolino da sopra i palazzi all'orizzonte. Era giorno ormai e Mistral e Kodi si sarebbero svegliati a momenti. Intanto lui continuava ad osservare il cielo terso pensando a cosa fosse accaduto quella notte. Nei suoi ricordi, immagini di una donna dai lunghi capelli castani molto chiari, che raccontava al piccolo Shinichi di una splendida ragazza dai capelli rosei e dagli occhi bicolore, il destro di fuoco, il sinistro di acqua. Questa ragazza era molto potente e molto dolce, protettrice dell'amore supremo e a sua volta innamorata. Lei, destinata all'eterna morte, finchè non romperà la maledizione con il suo stesso cuore.
Quella splendida ragazza, come raccontava sua madre, aveva una voce splendida e adorava intonare dolci cantici. Amava la natura e viverci immersa. Quella ragazza...
Shin parve tornare in sè quando Mistral e Kodi si stavano svegliando.
-Ehi Shin...- disse Mistral stropicciandosi gli occhi -come mai già in piedi?- chiese curiosa, nel vederlo già sveglio appoggiato al davanzale.
-L'ho sentita.- affermò senza far troppo caso ai due, continuando a fissare il cielo.
-Chi?- chiese Kodi che non lo seguiva
-La Maestra. Stanotte...- continuò senza scomporsi.
-COSA???- Mistral si alzò di scatto inciampando nel futon e cadendo con la faccia a terra. -c-cosa??? d-dove??? p-perchè?-
-Credo fosse lei. Ho avvertito tre Furyoku di livello altissimo e uno di questi era Yuril...ma era il più debole fra i tre, anche se non di molto...- disse voltandosi verso Mistral, aiutandola ad alzarsi.
-Ma allora Yuril doveva trovarsi con la Maestra e col Sommo Maestro!!!!- esclamò Kodi che stava letteralmente saltando di gioia.
-No. Erano troppo vicini i due Furyoku di livello alto. Il Sommo Maestro e la Maestra non hanno Furyoku così uguali, se nonchè questi due Furyoku sembravano legati...- continuò Shin, infilandosi il pantalone.
-Legati..?- Chiese Mistral, mentre afferrava la sua divisa.
-Come se fossero imparentati...come se avessero legami di sangue...- continuò, preparandosi la maglia.
-Ma allora non si tratta della Maestra, lei non ha parenti!- disse deluso Kodi, mentre sistemava il suo futon.
-Non credo...è possibile si tratti di suo fratello gemello...- obiettò Shin, infilandosi le scarpe.
-Ates-sama è morto 1000 anni fa!!!!- esclamò Mistral, che ormai era bella e pronta per andare a scuola.
-Non è detto che, come la Maestra, non sappia reincarnarsi!- esclamò Shin passandole vicino e facendole un occhiolino, come per dire che nulla è impossibile per loro.

Si stavano appunto dirigendo a scuola, mentre mille domande affollavano la loro testolina. Shin non poteva dimenticare quelle voci, una di quelle doveva appartenere a Yuril sicuramente....allora anche Yuril aveva una voce divina? Anche lei era legata alla Maestra? Era perciò destino incontrarla? Perchè il suo cuore batteva così ogni volta che ne pronunciava il nome? Davvero l'amava?
-Ora che ci penso, Ates-sama non mi pare frequentasse il monastero del Sommo Maestro come la Maestra.- dichiarò Mistral pensierosa, mentre avanzava a passo svelto.
-Dalle voci, lui sarebbe dovuto essere in guerra a quell'epoca...- aggiunse Kodi.
-Beh ma, la Mestra forse gliel'ha insegnato.- obiettò Shin.
-E' una cosa possibile.- dichiarò Mistral. Poi ci fu silenzio per tutto il tragitto.
Shin non voleva aggiungere quel particolare, che le voci sembravano tutte femminili. Poteva benissimo Ates-sama avere una voce dolce e femminile, poteva anche essere che si era reincarnato da poco ed era un bambino, questo spiegherebbe la voce femminea. Però qualcosa non lo convinceva ancora. Camminando, senza accorgersi, per sbaglio urtò una ragazzina col caschetto corvino e una fascia chiara. Indossava la divisa della loro scuola, era chiaro che era compagna.
-Oh, scusi!!!- disse, Shin preoccupato, controllando che non si fosse fatta male.
-Sto bene, sto bene.- disse la ragazza sorridendogli misteriosamente, prima di riprendere il suo cammino senza più rivolger parola.
-Eppure...- Kodi sembrava pensieroso, ma nè Shin nè Mistral lo notarono.
-Eppure mi sembra che prima non avesse tanta fretta...- quando Mistral gli chiese se stava bene, Kodi sorrise annuendo, smettendoci di pensare.

La classe di Mistral era ben arredata. I banchi alcuni sporchi con scritte varie, le solite dei ragazzini, i muri però abbastanza puliti. La lezione di matematica era l'unica cosa noiosa che rompeva l'atmosfera romantica che si era creata.
Misral passò il tempo a giocherellare con i suoi adoratissimi capelli, prima che la campanella suonò interrompendola e svegliandola dai suoi dolci pensieri. Mentre si apprestava ad infilare i libri nella cartella, venne richiamata da un ragazzo che sedeva nel banco accanto al suo.
Il ragazzo aveva dei capelli spettinati rosso fuoco e portava gli occhiali. Le sorrise maliziosamente per tutta la durata della conversazione.
-Salve.- disse, con una voce sensuale.
-Salve.- rispose Mistral con voce fredda e apatica.
-Stai sempre da sola? Non hai fatto amicizie?- chiese curioso.
-Non ti riguarda.- rispose Mistral col tono di cui prima.
-Ehi, non ti agitare. Io sono Desisco, Jeremia. Sono un italiano.- continuò divertito il ragazzo.
-Io sono Miyazawa, Mistral e sono spagnola. E ora arrivederci.- disse, mentre aveva afferrato lo zaino e stava letteralmente scappando da quel tizio che credeva un maniaco.
-Dove scappi? Pensavo volessi ritrovare la Maestra!! - disse sghignazzando sotto i baffi.
Mistral si voltà. Maestra? Come poteva un umano idiota, maniaco e dallo sguardo perverso conoscere la pura e sacra Maestra? Di sicuro doveva averla per caso ascoltata mentre parlava con Shin e Kodi quella mattina.
-Scusami, ma non credo tu ne sappia qualcosa.- Disse con tono deciso, prima di voltarsi.
-Peccato...- continuò Jeremia - Lushia-sama voleva proprio conoscervi...- disse, afferrando lo zaino e uscendo dalla porta in fondo all'aula.
Mistral si voltò. Nessuno dei tre si era mai permesso di chiamare la Maestra per nome, per cui non poteva averlo saputo da loro. Ma allora davvero la conosceva? Invano gli gridò di fermarsi, per cui gli corse dietro afferrandolo per lo zaino, costringendolo a fermarsi.
-Scusami, non sapevo ...non mi fido molto degli umani...-disse Mistral ansimando per la corsa e molto imbarazzata per la figuraccia.
-Non preoccuparti, neanche noi ci fidiamo, così come la Maestra, ma sappiamo conviverci perfettamente.- affermò divertito.
-La...Maestra....dove...dove si trova?- chiese inquieta Mistral, morendo dalla voglia di poterla conoscere, quella sciamana così dolce e forte, narrata per anni da suo padre.
-Iniziamo col dire che se la chiamate ancora "Maestra" vi potrebbe punire- disse sghignazzando -lei vuole essere chiamata per nome, a volte si arrabbia anche se usiamo il "sama" {Aggettivo che messo alla fine di un nome indica l'importanza di questo, ecquivale al nostro "signore, signor, signora"}- concluse Jeremia.
-Ah...ok...comunque non mi hai risposto!!!- disse Mistral ancora più impaziente di prima.
-Si farà viva lei. Vi sottoporrà ad una prova.- Disse Jeremia, facendosi serio.
-Prova?- chiese incredula Mistral.
-Vuole vedere se siete in grado di entrare a far parte dei "HMA".- concluse.
-Cosa vuol dire "HMA"?- chiese Mistral curiosa. Jeremia di tutta risposta scoppiò a ridere.
-Non ci credo!!!! Non conoscete l'ordine dei Folli Angeli di Hao??? {HMA = Hao's Mad Angels}- chiese Jeremia sempre più divertito.
-Ah si...me ne parlò papà una volta...è un Ordine di Cavalieri sciamani scelti che Lushia-sama fondò intorno al 1378...sono cavalieri scelti per perseguire lo scopo di Hao-sama...- disse Mistral. Ma si portò le mani alla bocca. Senza accorgersene aveva pronunciato i nomi della Maestra e del Sommo Maestro. Jeremia rise nuovamente.
-Non devote mettervi paura di pronunciare i loro nomi!- esclamò. -Comunque, Lushia-sama vi vuole alle 18 sul fiume, tutti quanti.- Terminò, voltandosi e andandosene via.

Quella sera, i tre ragazzi si diressero al fiume senza parlare. Avevano a lungo discusso sulla prova nel pomeriggio ed erano incerti se fossero stati in grado di superarla o meno. Si sedettero in riva ed aspettarono con ansia. Nessuno osò parlare per tutto il tempo. Mistral giocherellava con la sua treccia come faceva sempre quando era nervosa. Kodi metteva un sassolino sopra l'altro formando qualche strana costruzione. Shin ossevava i movimenti delle ombre, mentre il sole si accingeva ad andare a dormire.
Ad un tratto però, tutto fu interrotto da una sonora esplosione che, grazie al tempestivo intervento di Kodi, riuscirono ad evitare.
Shin era rotolato lateralmente e controllò bene ogni parte cercando di avvistare la causa dell'esplosione. E poi la avvistò, proprio quando lei parlò.
-Potevi respingerlo, ma non te ne sei accorto in tempo, Mikawa- affermò seria.
Shin la stava osservando e quando il fumo fu diradato completamente, anche Mistral e Kodi potettero fare lo stesso.
Era una ragazzina dai lunghi e mossi capelli rosei, aveva gli occhi di due colori diversi, il destro rosso e il sinistro blu chiaro. Indossava una maglietta blu molto singolare formata da varie bretelle e aveva una gonna corta bianca, fermata da delle catene. Al collo portava un ciondolo giallo con inciso una stella. La ragazza si trovava in groppa ad un bianco destriero alato e con un corno sulla fronte.
Shin rimase stupito...il famoso cavallo alato della Maestra, il suo grande Spirito Guida dai poteri eccezionali...Sijes...
Mistral rivelò un sorriso di gioia, Kodi fece altrettando e Shin quasi piangeva. Era lei, l'avevano trovata, o meglio, lei aveva trovato loro. La sciamana che 1000 anni prima e lo stesso 500 anni prima, aveva sposato il più grande sciamano della storia, il Grande Onmyoji Asakura Hao. Lei, Minazuki Lushia.
-Ed ora vediamo cosa sapete fare, "Mi". Datevi da fare, se volete entrare nel nuovo mondo di Hao-sama!- aggiunse la ragazza.
Shin annuì e richiamò Mirren, la sua chimera alata che comanda l'elemento terra, e lanciò delle scaglie di terra e roccia, dirette verso la maestra.
Lushia afferrò una spada antica molto pregiata ma non poco rovinata, eseguì un veloce Oversoul col suo spirito all'interno di questa e con un colpo tagliò le scaglie, sorprendendo i "Mi" per la sua velocità.
-Tutto qui?- chiese ancora seriamente Lushia, prima di lanciare un colpo velocissimo verso Shin gridando -Momoirokatto Kougoshii! {Taglio divino rosa}-
Il colpo raggiunse Shin senza che potesse difendersi, per colpa della velocità estrema della stessa tecnica. Finì a terra e si alzò traballante, con la mano sulla ferita al petto, deciso a continuare lo scontro.
-Bene...determinato! E' così che si fa!- disse, sorridendo per la prima volta dall'inizio dello scontro.
Ma una voce interruppe lo svolgimento del match e stupendo Shin, perchè quella voce era impressa nella sua mente ed era per lui impossibile da dimenticare.
-Non credi di aver esagerato, Lu?- disse una slendida ragazza dai lunghi capelli castani. Indossava un top nero e una lunga gonna arancio.
Shin l'ammirò senza parole...riuscì solo a dire un lievissimo -Yuril..-
Ma poi notò meglio la situazione. Non era sola Yuril, c'era una ragazza dai capelli blu scuri e dagli occhi dei colori di Lushia ma al contrario, il destro blu e il sinistro rosso. E poi le assomigliava anche moltissimo. Ed entrambe si trovavano sopra un unicorno alato simile a Sijes ma blu.
Lushia ridacchiò -ma dai, credi davvero che abbia esagerato, cugina?- precisò Lushia
Shin ebbe una sorpresa incredibile. Yuril era...la cugina di Lushia-sama? Com'era possibile??
La ragazza dai capelli blu parlò -Eh si, cara gemella, hai esagerato un pò, in fondo sono ancora deboli!- disse.
Mistral e Kodi la guardarono esterrefatti. Non solo l'amica di Shin era la cugina di Lushia-sama, ma quella ragazza che tanto le assomigliava era anche sua sorella gemella!!
-Ah, beh, se lo dici tu, Sara...allora ho fatto bene a trattenermi...- disse Lushia.
Shin invece non si era preoccupato tanto che Sara fosse la sorella o meno di Lushia. Lui pensava a quel "sono ancora deboli" che aveva detto. Erano davvero così deboli?
-Comunque sia per essere debole hai incassato bene il colpo. Posso dire di essere soddisfatta delle tue...- ma non potè continuare perchè venne bloccata da un'altra voce, stavolta familiare a Mistral.
-Ma Lushia-sama!!!- obiettò un Jeremia deluso, a pochi passi da lì. -Pensavo che li avreste sottoposti a prove più complesse!!!- continuò.
-Le prove a cui sottopongo i membri dell'Ordine non sono affar tuo, Jeremia!- lo sgridò Lushia, tanto da farlo tacere per la vergogna.
-E dopotutto essere sopravvissuti al Momoirokatto Kougoshii è già una prova superata, no??- affermò un'altra voce molto puccia dietro Jeremia. Shin, Mistral e Kodi la riconobbero. Era la ragazza col caschetto corvino di quella mattina. Kodi si morse il labbro, allora li stava davvero seguendo.
Jeremia si voltò offeso verso la ragazza. -Ma Carlua!! Non è sufficiente come prova!!- disse.
-Ma perchè vuoi sempre criticare gli ordini della Maestra, Jeremia?- chiese ridendo una voce più profonda e adulta. Un ragazzo sui 20 anni coi capelli castani chiari un pò lunghi fino al collo, era appoggiato ad un albero poco lontano da lì, assieme ad un altro che era uguale a lui, solo con i capelli a spazzolino e con un orecchino, probabilmente erano fratelli gemelli. Stavano accarezzando due cani che sembravano Dobermann, ma più che altro erano trasparenti...per cui dovevano essere i loro Spiriti Guida.
Jeremia si voltò verso i gemelli sospirando -Kevin...George...non eravate previsti anche voi!- disse.
-Abbiamo deciso di farci un giro per controllare i nuovi arrivati!!!- Affermò una dolce fanciulla dai capelli castani chiari lunghi, vestita in modo alquanto curioso, sembrava quasi egizia e aveva un gattino nero che la seguiva, ma non era uno spirito.
-ma abbiamo anche trovato un Jeremia che non ha ancora messo la testa a posto- disse un uomo sulla cinquantina, mentre fumava una sigaretta, seduto su una roccia. Aveva i capelli bianchi lunghi e indossava un completo giacchia e cravatta blu.
Jeremia aveva una gocciolina lunga quanto la torre di Tokyo...-Sissi...Signor Evergreen...anche voi qui??-
Una risata concluse il giro di apparizioni inaspettate. Era una donna cinese con un ventaglio, che aveva i capelli neri legati in due chignon laterali e aveva un neo sotto l'occhio sinistro.
-Oh, ma dai, Nicolas, è solo un bambino!!!- disse la signora parlando con quell'uomo che già era simpatico a Shin, siccome si stava stufando di quel Jeremia che osava obiettare ogni parola della Maestra.
-Oh per favore, Xian. Essendo membro dell'Ordine è suo preciso dovere rispettare Lushia-sama e Hao-sama come tutti quanti noi.- continuò deciso.
-Ora finiamola, su!- intervenne Sara che si stava arrabbiando. -Avanti Lu, cosa facciamo ora?- chiese alla sorella.
-Cosa facciamo ora?- disse ridendo. -Accompagniamo i nostri ospiti a casa nostra!-

Fine Melodia II

   
 
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