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Autore: BellatrixLestrange96    14/10/2012    1 recensioni
questa fanfiction racconta la vita privata dell'Oscuro Signore e la sua relazione con una delle mangiamorte più famose: Bellatrix Lestrange. Era amore o semplice devozione?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Per tutta la settimana Bellatrix aveva rimuginato su quel foglio di carta, che ormai era pieno di annotazioni e scarabbocchi. Era seduta sulle scale di una che portano all'aula di Divinazione, completamente presa dai suoi pensieri. Con un dito si arricciava i boccoli color della pece e ogni tanto mangiucchiava la punta della matita che teneva in mano. Ogni idea brillante che gli balenava in testa risultava essere, una volta scritta sulla pergamena, una stupidaggine. Lei si impegnava al massimo, di certo l'ultima cosa che voleva era fallire e deludere Tom. Mentre appuntava un'altra decina di possibili nomi le spuntò alle spalle un ragazzo dagli occhi vispi che cercava di leggere cosa stesse scrivendo. "Ehi che cosa scrivi su quella pergamena, Bella?" Lei balzò, accartocciò velocemente il pezzo di carta e si mise in piedi dicendo: "Non sono cose che ti riguardano, Rodulphus." Lui abbassò lo sguardo, vergognandosi di quello che aveva fatto, e si allontanò via. Bellatrix tirò un sospiro di sollievo. Tom le aveva chiesto esplicitamente di non fare parola con nessuno del loro progetto e lei era contentissima del fatto che avessero qualcosa in comune, qualcosa che solo loro conoscessero. Riaprì lentamente il foglio, lesse velocemente i nomi e restò a riflettere. Erano uno più stupido dell'altro. "Banale, risentito, folle." Si sentì per un attimo quasi scocciata da quella situazione. Andò in classe e mentre il professor Silente spiegava Trasfigurazione, scrisse il nome completo di Tom sul foglio bianco. Tom Marvolo Riddle. Dopo venti minuti l'idea migliore di sempre gli pervase la mente. Inizio a spostare le lettere del nome fino a creare un anagramma. I AM LORD VOLDEMORT. Un sorriso gli si stampò in viso! Era un nome originale, altisonante, superbo e derivava dal nome di Tom. Aspettò con ansia il termine della lezione, criticando ogni momento l'incapacità di insegnamento di quel vecchio di Silente. "Alla sua età perchè non si ritira e lascia il suo posto a una persona competente?" Finalmente il supplizio era cessato. Si alzò velocemente e si fece largo tra gli studenti per raggiungere Tom. Aveva imparato a memoria il suo orario e ne portava una coppia dentro la tasca, ma questo Tom non lo sapeva. Lo vide mentre stava parlando con il capitano della squadra di Quidditch dei Serpeverde. Era bellissimo, come sempre. Ogni volta che lo vedeva Bellatrix si sentiva viva, felice. Tom si voltò e le sorrise. Si allontanò dai ragazzi con cui stava parlando e si avvicinò a lei, in modo che nessuno avrebbe sentito la loro conversazione: "Spero tu abbia buone notizie." disse. "Certo, ti avevo detto che ce l'avrei fatta". Bellatrix aprì il foglio lentamente e lo diede a Tom. Lui iniziò a leggerlo e ad osservarlo attentamente. Rimase in silenzio. Tutto intorno a loro era come congelato. Si sentivano solo i loro respiri. Finchè Tom non sollevò lo sguardo e le disse:"Bene, ben presto i maghi avranno timore nel pronunciare questo nome" Bellatrix sorrise e poi disse:"Qual è adesso il mio compito? Cosa devo fare?" Tom la guardò con degli occhi azzurri glaciali. "Dovrai stare il più lontano possibile da me. Ora devo prepararmi per essere il migliore mago di sempre e non posso farlo se ho una mocciosa tra i piedi". In quel momento Bellatrix si sentì per la prima volta veramente triste. Il cuore si spezzò e da quel momento ogni traccia di pietà, dolcezza, gentilezza, sparirono dal suo cuore. Sembrava quasi che un dissennatore le avesse portato via non solo i ricordi felici ma tutti i pregi che aveva. Nei giorni seguenti tutti notarono il suo cambiamento ma nessuno riusciva a comprendere da cosa fosse dovuto. Bellatrix insultava, picchiava, era diventata la bulla di Hogwarts. "Bella ma cosa ti è preso?" "Stai zitta Cissy" "Probabilmente si è vista allo specchio ahah" disse Lucius con tono di sfida. Bellatrix lo squadrò, gli assestò un pugno in pieno viso e gli disse:"Io almeno non mi faccio picchiare da una ragazza." Da quel momento, da quella frase che Tom le aveva detto, Bellatrix era diventata una vera guerriera. Niente e nessuno la intimoriva. Ogni sentimento era morto, forse per sempre. SCUSATE PER L'ASSENZA, HO AVUTO PARECCHI IMPEGNI. SPERO CHE IL SESTO CAPITOLO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO.
  
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