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Autore: Lawliet_chan    20/10/2012    2 recensioni
Mares è l'unico maschio ad essere stato cresciuto nella Corte degli Amanti. La sua vita viene sconvolta da un omicidio, spedito agli arresti domiciliari nella Corte dei Combattenti, tra Cadetti e Guardie scoprirà una scioccante verità. E suo malgrado verrà trascinato in intrighi, cospirazioni e battaglie.
Genere: Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 39

Mares fu svegliato dal cinguettio degli uccellini, già allegri di primo mattino. Solo l'anno scorso quel suono gli pareva il più bello del mondo. Significava bella stagione, vestiti leggeri, bagni al lago e pic-nic nei Giardini... ma ora invece gli metteva addosso ansia ed inquietudine, voleva dire che il suo Terwim sarebbe partito e non tra una settimana ma quello stesso pomeriggio! Si rigirò nel letto trovandolo addormentato a pancia sotto, quella notte quando avevano fatto l'amore aveva avuto l'impressione che fosse una specie di contentino, quasi come fosse dovuto. Dopo non si sarebbero più visti, si avvicinò baciandogli le spalle poi la nuca ed infine la guancia dove un sottile strato di barba gli fece il solletico:

Buongiorno... dormito bene?” fece lui aprendo gli occhi scuri, Mares restituì uno sguardo malinconico e la Guardia si rigirò accogliendolo tra le braccia. “Mares... su non essere così triste. Ti prego, ne avevamo già parlato no?” gli disse accarezzando la testa bionda. Era almeno una settimana che lo preparava alla partenza e pure la sera prima sembrava che la cosa non lo avesse scosso più di tanto... non si immaginava che l'arrivo dell'ora fatidica gli giocasse quello scherzo. Il ragazzo alzò gli occhi:

Non voglio che parti, o quanto meno vorrei poter venire con te.” dopo quello che aveva fatto per Toruk pensava di poter prendere parte alla spedizione ma l'altra Arma glielo aveva categoricamente vietato; per il semplice motivo che il suo potere era acerbo e non sapeva come controllarlo ed avrebbe arrecato più danni che benefici.

Fidati di me, mi raggiungerai quest'autunno. Alla scadenza dell'anno di reclusione.” la fantomatica lettera di buona condotta era stata accettata settimane fa e allo scadere della data Mares sarebbe stato libero di andare via. Doveva solo portare pazienza gli avevano detto, ed allenarsi duramente... il tempo sarebbe passato in fretta.

Posso prendermi un 'bonus malumore' oggi?” gli chiese alzando gli occhi imbronciato. Terwim si mise a ridere.

Va bene! Però non fare quel faccino o non resisto.” aggiunse attirandolo a se prendendo possesso delle sue labbra, il ragazzo rise ma lo lasciò fare. Poi mugugnò interrompendo il bacio:

Parlando di resistenze o no, chissà se il Generale e Toruk hanno concluso!” disse elettrizzato e l'altro cadde sui cuscini.

Ma Mares! La vuoi finire con questa storia?” fece ad occhi chiusi.

Toruk ha ammesso di provare qualcosa! Quindi ho trovato cosa fare nel tempo in cui starò qui: far cadere il mio caro maestro nelle braccia del Generale!” poi si mise a ridere malignamente. Tipica risatina da 'no non te la racconto giusta'.

Sai... ti preferivo dolce ed innocente.” commentò Terwim alzandosi a sedere, dovevano scendere per la colazione. Mares gli si aggrappò addosso.

Ma lo sono ancora. Solo un tantino smaliziato.” fece strizzandogli l'occhio. “L'ultimo che arriva in bagno diventerà impotente!” gridò per poi correre, nudo, verso la porta. Seguito dalla Guardia che gli inveiva contro. Alla fine arrivò prima Mares e Terwim gli fece capire, nella vasca, che non era affatto diventato impotente.

Scesero dopo una mezz'oretta circondati dal vociare dei Cadetti, i più grandi eccitatissimi per l'imminente partenza! Li sentì parlare di carriera e promozioni, addirittura di medaglie al valore. Ma ignoravano che tali meriti dovevano provenire dal massacro di altre persone, sicuramente. Al tavolo degli Insegnanti stava il Generale che parlava con l'Istruttore di Tattica, lui non sarebbe partito. Sarebbe dovuto andare a Zeftoir tra un mese per parlare con Generale Ultimo Koret; questioni delle quali Mares non voleva immischiarsi. Mentre Terwim andava a riempire i vassoi Mares adocchiò Tokur seduto al tavolo del secondo anno, sorrise e gli si avvicinò saltellando:

Buongiorno verginello!” proferì dandogli due pizzichi ai fianchi, cosa che lo fecero saltare sul posto.

M-Mares! Idiota, cosa dici?” disse lui guardandolo male leggermente rosso in viso.

E' la verità. O hai provveduto a...”

Ahh! Taci!” Mares si appoggiò al tavolo non staccandogli gli occhi di dosso, Toruk fece finta di non accorgersene. Terwim arrivò con la colazione: latte, due uova sode, pancetta di cinghiale e pane.

Che vi prende?” chiese sedendosi, Mares spezzò il pane inzuppandolo nel latte poi iniziò a mangiare le uova avvolgendole con la pancetta.

No, la domanda è cosa prende al tuo amante!” ribatté Toruk e la Guardia lanciò un'occhiata al ragazzo che fece spallucce.

Finiscila con questa storia Mares.” disse poi.

Oh senti! Finalmente ho trovato un antidoto alla tua assenza e tu vorresti che smettessi? Scordatelo.” poi rise.

Scusami?” Toruk appoggiò il cucchiaio al vassoio.

Tu non preoccuparti.” minimizzò l'Arma gesticolando col cucchiaio, Toruk tentò ancora qualche domanda ma Mares non intendeva dare risposta e quando Terwim tentava di spiegare il ragazzo gli ficcava il pane in bocca. Alla fine il discorso cadde ed ognuno pensò alla propria colazione. Wars nel frattempo osservava il terzetto con un sorrisetto sulle labbra, erano quattro giorni che dormiva con Toruk. Discutendo fino a tardi della imminente guerra finivano con l'addormentarsi nella camera del Generale; ma per non alimentare delle voci andavano in Sala Grande in momenti diversi e non si facevano mai vedere in giro da soli. Alla fine salutò i suoi colleghi e andò dai giovani:

Buongiorno ragazzi!” salutò poggiandosi a capo tavola.

Oh! Generale! Dormito bene?” chiese Mares lanciando un'altra occhiata a Toruk che gli diede un calcio sotto il tavolo, Wars alzò un sopracciglio.

Si, certo. E tu piccolo?” l'altro annuì e si avvicinò a Terwim.

Oggi se non le dispiace vorrei requisire la mia Guardia. Devo fargli vedere una cosa.” continuò poi. Il Generale lo guardò stranito ma poi rise di gusto.

Va bene! Basta che sia libero per le cinque pomeridiane, anche tu tieniti pronto per la partenza.” disse e Terwim si portò un pugno al petto. Mares divenne scuro in volto per un attimo poi si strinse al braccio del compagno.

Noi andiamo, con permesso, ciao Toruk! E se non ti vedo dopo ti auguro ogni bene, ti affidò Mares... mi raccomando.” fece poi Terwim, si alzò e porse la mano all'altra Arma che si levò e sorrise.

Non preoccuparti, saprò gestire questa peste.” disse fissandolo, Mares gli fece la linguaccia e trascinò via la Guardia.

Un po' mi dispiace, sinceramente.” disse Wars vedendoli andare via. “Ma gli ordini dall'alto non si discutono! E pure tu dovresti ascoltarli.” continuò avvicinandosi al viso do Toruk.

Piantala! Siamo nella Sala Grande!” sibilò l'altro cercando di scostarsi.

Tu nel mio letto. Immediatamente.” scandì guardandolo intensamente. Occhi neri in occhi color rame. Eh si perché dopo la stabilizzazione del suo potere gli occhi di Toruk tendevano al rossiccio, che mischiato al suo castano naturale diventa simile al rame.

Ma sei idiota!?” sbottò alzandosi in piedi esterrefatto ma il Generale scoppiò a ridere. L'Arma allora fece per andarsene e gli voltò le spalle.

Scherzavo!” disse “Ma prima o poi finiremo...” aggiunse toccandogli il sedere. Il ragazzo si irrigidì ed affrettò il passo... diventando rosso fin sopra i capelli. Pervertito! Pensò uscendo nel corridoio. Mares e Terwim erano andati chissà dove a fare... no quello non volle saperlo, ma poteva comprenderli erano le loro ultime ore insieme prima di rivedersi non si da quando. Lui intanto doveva pianificare gli allenamenti del ragazzo: ora che aveva sviscerato le qualità del potere doveva riuscire a controllarlo, certo che anche la forma con cui l'aveva salvato lo aveva stupito, materializzare il flusso nell'aria ed usarlo come fosse 'fisico' fu geniale; Toruk decise che si sarebbero allenati entrambi su quello. Salutò un paio di ragazzi che passavano, con alcuni aveva stretto una specie di amicizia anche se si limitavano a parlare di armi e di battaglie.

Dove te ne vai?” una voce dal corridoio lo fece voltare, era Wars che gli veniva incontro.

Nel Giardino Esterno, a godermi un po' l'aria aperta.” rispose.

Allora vengo con te, tanto non ho nulla da fare.”

Ma come? Un Generale come te, alle porte di una guerra, si permette il lusso di dire che non ha nulla da fare?” fece incredulo l'Arma.

Si, i battaglioni sono pronti, i piani già studiati e stesi, i Cadetti e le Guardie avvertite dell'orario della partenza... in pratica ho la giornata libera.”

E devi per forza passarla con me?” era una chiara allusione a 'lasciami solo' ma il Generale non la capì perché gli diede delle pacche sulle spalle sorridendo allegro.

Forza! Forza! È una bella giornata, tutti fuori!” disse con una risata per poi afferrare il gomito del ragazzo trascinandoselo dietro. Toruk protestò ma l'altro non sentì ragioni.

 

Terwim passeggiava per la loro camera in attesa che Mares uscisse dal bagno, gli aveva detto di attenderlo e di non muoversi ma ormai era quasi mezz'ora che era dentro:

Mares! Hai finito?” chiese bussando alla porta.

Si, un attimo! Eccomi.” rispose per poi aprire la porta ed uscire, con un sorriso compiaciuto stampato in volto, la Guardia era pietrificata sul posto. Davanti a lui stava un ragazzo adornato di veli. Tutti sulle sfumature dell'azzurro e blu: dall'acqua al cobalto. Una tuta attillata gli fasciava il corpo, sopra vi erano attaccati con dei complicati ganci i veli di varie tonalità che si intrecciavano tra di loro dando la sensazione a chi lo osservava che Mares fosse incorporeo. Il ragazzo fece qualche passo in avanti, era scalzo:

Allora? Che te ne pare?” trillò facendo un giro su se stesso. I capelli sciolti ricadevano morbidi sulle spalle completando il tutto.

Sei bellissimo.” sillabò Terwim che non credeva possibile esistesse una cosa del genere! Il suo Mares era veramente uno splendore, l'altro si avvicinò passandogli un dito sotto il mento molto maliziosamente:

Ho preparato una sorpresa per te. Vieni.” sussurrò accarezzandogli il braccio per poi prendergli la mano e tirarlo gentilmente verso la porta, Terwim si fece guidare senza discutere. L'Arma lo condusse nei Giardini Interni ma in un luogo appartato, di forma circolare, dietro a delle siepi e protetto dagli sguardi... sebbene il sole fosse alto il loro posto rimaneva isolato dai raggi diretti e vi giungeva solo la luce che grazie alle fronde assumeva una piacevole tonalità verde. Il giovane fece sedere la Guardia:

Cosa vuoi fare Mares?” gli chiese non riuscendo a capire. Il ragazzo si allontanò di qualche passo sorridendo.

La conosci la 'Canzone dei Fiori?'” chiese.

Si, la sentivo da bambino al villaggio. Celebra l'inizio della primavera.” rispose annuendo.

Immaginatela e guardami.” disse mentre si metteva in posizione, congiunse le mani sopra la testa e si mise in equilibrio sulla gamba sinistra, semi piegata.

Va bene.” rispose e nella sua mente rievocò la musica leggera che ascoltava a casa sua quando il villaggio faceva festa per la primavera, Mares partì dopo qualche secondo iniziando a ballare sulle note di quella melodia silenziosa. Se la stava immaginando anche lui perché purtroppo erano sprovvisti di orchestra. Più Terwim lo guardava muoversi e più il ricordo dei rumori e dei profumi lo invadeva facendolo tornare bambino, a quel tempo in cui solo giocare e correre era importante, le chiacchiere e le risate fatte con gli altri coetanei, gli scherzi al negozio del fornaio, il nascondere i vestiti delle ragazze che si lavavano al fiume e poi ancora le feste, la musica e il divertimento che conosci solo quando sei piccolo. E Mares danzava... girava e saltava con leggerezza e grazia proprie di chi, nel profondo, è ancora innocente e puro.

Potevano quasi sentirla veramente la musica. Le corde delle ghironde, il soffio leggero dei flauti e poi ancora i dulcimeri suonati dalle ragazze con tocchi leggeri, le percussioni dei tamburi e il suono di accompagnamento dei liuti. Questo unito alla tenue pen'ombra del giardino e alle movenze di Mares che faceva volteggiare i veli divenendo come parte dell'aria davano a quel momento la bellezza e la pace che entrambi speravano tanto. Quando la melodia immaginaria finì e il ragazzo si fermò leggermente ansimante; l'atmosfera rimase congelata in quell'istante di immobilità perfetta. Solo dopo qualche minuto Terwim si mosse verso Mares che cadde in ginocchio in uno sbuffo di stoffa, lo abbracciò stringendolo a lungo, senza parlare perché ci sono emozioni che passano solo attraverso la pelle. Cuore in cuore.

Ti amo.” bisbigliò il ragazzo tra le braccia dell'altro, bagnò la giacca di lacrime, respirò intensamente il suo profumo non con lo spirito di un addio perché era sbagliato, ma di un arrivederci. Terwim gli sollevò il viso con le mani passandogli i pollici sulle guance, poi si avvicinò alle sue labbra baciandolo dolcemente, temendo quasi di rompere la magia di quel momento. Rimasero abbracciati ancora a lungo sdraiati per terra, sull'erba tenera, rievocando la musica della primavera chiedendole di fermare il tempo per non separarsi mai.

Ok se vi verrà un attacco di diabete me ne prenderò tutta la responsabilita XD Cosa volete farci gli addii sono una parte straziante per me, giuro che ci mancava poco e mi mettevo a piangere anhe io.
Per la parte della musica, non mi sono fumata robe strane (anche se può sembrare) ma ho ascoltato musica medioevale, soprattutto fatta con ciaramella e ghironda. Ma anche flauto dolce e dulcimer.
Bene, buona lettura e se volete ascoltate dei pezzi su You tube con quei strumenti!
Alla prossima!

   
 
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