Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Selis    20/10/2012    6 recensioni
Aveva sentito tante dicerie sul suo conto, ma nessuna riguardante certe tendenze. Non che ci fosse nulla di strano sia chiaro, nel regno erano in molti a preferire i giovani ragazzi alle succubi, ma di certo non si era aspettato che il diavolo avesse alluso proprio a quello.
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

15#

 

Mahan aspettò che il demone avesse svoltato l'angolo per iniziare la sua sfuriata, guardando furiosa prima la schiena di Kreuz che si allontanava poi Vyras, che rimaneva impassibile davanti a lei.

« Cosa ti è saltato in mente? » Urlò la moretta non appena il demone sparì dalla vista.

« Cosa intendi? » Chiese lui senza scomporsi.

« Stavi parlando con quel demone come se nulla fosse! Gli hai pure stretto la mano! » Sibilò indignata.

« Non penso siano affari tuoi quello che faccio. » Ribatté duro Vyras, assottigliando gli occhi nervoso.

« Sai cosa ha fatto al padrone? Come si rivolge a lui?? Tutti gli stanno alla larga, ma a te sembra non importare. » Continuò imperterrita.

« So bene cosa ha o non ha fatto, molto meglio di te. Inoltre anche Erelày gli rivolge la parola, ma non mi pare che tu gli strilli dietro. »

« Non mi interessa quello che fa quel damerino. Lui parlerebbe con chiunque pur di scatenare una rissa. »

« Beh, non ti deve interessare nemmeno quello che faccio io. Non sei il mio signore. »

« Non è la stessa cosa, e lo sai. Da quando è arrivato quel demone sei cambiato, non ti riconosco più. »

« Allora forse non mi hai mai conosciuto davvero. » Mahan lo guardò sconvolta, con gli occhi sgranati.

« Vuoi tradire il padrone? È per questo che stai facendo una cosa simile? » Sibilò sconcertata.

« Non dire assurdità! Io non tradirei mai il padrone. Te al di sopra di tutti dovresti saperlo. »

« Non sono più sicura se quello che so sul tuo conto sia la verità. Potresti aver tramato alle nostre spalle fino ad ora. »

« Smettila di dire fesserie, ti stai rendendo ridicola. »

« La smetterò quando tu la finirai di comportar- no! » Urlò la moretta girandosi di scatto verso gli alberi poco lontani. « Quell'insulso insetto! Non ti avvicinare, no! » Continuò mettendosi poi a correre verso quella direzione, seguita subito dopo da Vyras.

 

Vyras sentì la mora davanti a lui imprecare ad alta voce contro il demone, e non appena la vide correre verso gli alberi non ci pensò due volte e la seguì; doveva essere successo qualcosa di grave se Mahan aveva reagito così bruscamente, interrompendo perfino la sfuriata – del tutto inutile – che stava facendo.

Non ci volle molto, evidentemente il demone non si era allontanato troppo da dove si trovavano; ma Vyras capì immediatamente la gravità della situazione, vedendo dove si stavano dirigendo di tutta fretta. Da quelle parti c'era l'artefatto che il padrone aveva consegnato a Mahan in modo che lo custodisse fino al giorno prestabilito.

Imprecò mentalmente tra se, non avrebbe dovuto far andare Kreuz in giro da solo; quel demone era troppo curioso e sconsiderato e stava causando fin troppi problemi all'interno di quelle mura. Sospirò frustrato, sperava solo di arrivare in tempo per evitare qualsiasi catastrofe. Saltò un paio di cespugli, dribblando poi gli alberi che incontrava sul suo cammino; avrebbe potuto usare il suo potere per arrivare direttamente sul luogo in cui si trovava il demone, ma non poteva correre rischi. Il posto dove stavano andando era protetto da diverse barriere magiche, messe appositamente dal padrone per difendere il prezioso manufatto da invasori magici esterni. Non aveva la minima intenzione di scontrarsi contro i poteri del suo signore; sapeva bene che la situazione sarebbe stata a suo svantaggio nonostante la sua natura di spettro. I poteri del padrone superavano di gran lunga i suoi e lui non aveva bisogno di prove per esserne certo. Superò l'ultimo albero, trovandosi poi davanti ad una scena sconcertante; il demone era seduto per terra, ricoperto da fango e foglie secche, e li guardava entrambi minacciosamente.

 

Kreuz si coprì gli occhi con le braccia per difenderli da quell'improvvisa luce che lo stava accecando; evidentemente aveva inconsciamente fatto scattare qualche incantesimo di protezione di cui non conosceva l'esistenza, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro. Sentì un rumore provenire poco distante da dove si trovava lui; non avvertiva pericoli, ma uno strano odore dolciastro si stava diffondendo pian piano nell'aria, mettendolo sull'attenti. Poteva trattarsi di una di quelle piante carnivore che erano solite abitare nelle foreste; dubitava che il diavolo avesse simili creature nella sua proprietà, ma era anche vero che non lo conosceva così a fondo per esserne sicuro al cento per cento. Quindi non avrebbe abbassato la guardia per nessun motivo.

Il rumore si ripeté, facendogli fare un passo indietro. Era un suono strano, non pensava di averne mai sentito uno simile; quindi non aveva idea di cosa poteva trattarsi. La luce svanì poco per volta e lui poté tornare a vedere come prima; si aspettava di trovarsi davanti una creatura mostruosa, ricoperta di scaglie sporche e velenose, con una testa orribilmente mutilata. Ma quello che vide era molto peggio, tanto da paralizzarlo sul posto.

Sull'erba appena umida dalla pioggia al posto dell'orripilante mostro che si era aspettato di vedere, c'era un piccolo essere di color rosso sangue, ricoperto da una strana sostanza gelatinosa semi trasparente che lo fissava con i suoi penetranti occhi neri appena socchiusi. Era circondato da tanti frammenti scuri, che con una seconda occhiata Kreuz riconobbe come il guscio di un uovo ormai schiuso. Rimasero a fissarsi per un tempo indefinito, scrutandosi l'un l'altro con estrema attenzione; fino a quando il piccolo essere non aprì la bocca – già coronata di denti affilati – ed emise un lungo verso acuto e gorgogliante, che fece rizzare i sottili peli della coda del demone. Kreuz che se la sarebbe volentieri data a gambe levate, se solo la creatura non avesse deciso proprio in quel momento di usufruire delle due piccole ali membranose che madre natura pareva avergli regalato alla nascita, spiccando il volo e finendogli direttamente addosso, facendoli ruzzolare a terra entrambi. Kreuz rimase immobile steso sull'erba umida, non osava compiere il minimo movimento; sentiva quella creatura che gli annusava piano i capelli, curioso della provenienza di quei piccoli fili d'erba stranamente profumati. Il piccolo musetto gli solleticava la base del collo, provocandogli il solletico; ed il demone, nonostante la buona volontà, non riuscì a non scoppiare a ridere, facendo cadere la bestiola dalla sua schiena, che si nascose curiosa ed impaurita allo stesso tempo, dietro i restanti frammenti di quella che fino ad ora era stata la sua casa.

« Certo che sei una creatura strana... » Disse Kreuz senza allontanare gli occhi dal cucciolo, mettendosi seduto.

Vedeva l'esserino fissarlo da dietro il suo improbabile nascondiglio, con i due occhietti neri sgranati in modo quasi comico; la coda si muoveva dietro il suo piccolo corpicino a scatti, mentre le piccole ali erano ripiegate dietro la schiena con cura. Gli occhietti scuri seguivano ogni suo movimento con attenzione, ed in particolare qualcosa che si muoveva alle sue spalle; Kreuz ridacchiò, vedendo il piccolo corpo ondeggiare per prendere lo slancio, attirando per un attimo l'attenzione dell'esserino che lo fissò appena per poi tornare a concentrarsi sul suo obbiettivo. Si girò allora per vedere cosa avesse attirato l'attenzione di quella piccola creatura e adocchiò l'ombra della sua coda, che si muoveva sinuosa alle sue spalle; riportò quindi l'attenzione al cucciolo, appoggiando la coda sull'erba e muovendola, notando gli attenti occhietti dell'altro brillare predatori. La mosse ancora un paio di volte, facendola strusciare sull'erba fresca come un serpente, piano e senza fretta; fino a quando la creatura abboccò alla trappola saltando fuori dal suo nascondiglio per cercare catturare la sua “preda” che gli sfuggì da sotto le zampe all'ultimo minuto. Kreuz rise ancora, continuando a sfuggire ogni volta che quel piccolo esserino si avvicinava troppo; trovandolo incredibilmente divertente. Lo studiò con cura mentre era intento a farlo “giocare”, non aveva il minimo dubbio sulla provenienza di quell'uovo, era sicuramente un uovo di Durag, quindi quello doveva essere uno delle mostruose creature che facevano tanta paura a tutti; quello che non riusciva a comprendere era il motivo per cui si trovava nel giardino del diavolo, per di più protetto da incantesimi. Era quasi certo che quello fosse lo stesso uovo che stava trasportando lui solo pochi giorni fa, e per cui era stato accusato dai sovrani, ma era impossibile; aveva visto con i propri occhi il diavolo distruggere la prova della sua presunta “colpevolezza”, e non era il solo ad aver assistito a quello che era accaduto a palazzo. Quindi come si spiegava quel cucciolo?

Evidentemente doveva essersi distratto a sufficienza da permettere al piccolo essere di raggiungere finalmente il suo obbiettivo; se ne accorse solo quando sentì i suoi piccoli ma affilati dentini, che gli affondavano nel sottile strato di peluria che ricopriva la coda arrivando fino alla carne, provocandogli una leggera fitta di dolore. Subito strattonò la coda, nella speranza che il piccolo mostro lasciasse la presa sulla sua carne sensibile,ma i suoi sforzi furono vani; la creatura non ne voleva sapere di lasciare andare il suo bottino tanto facilmente dopo averlo conquistato. Sibilò appena, per attirare la sua attenzione, e la cosa parve funzionare, visto che lasciò la sua povera coda martoriata per dedicargli tutta la sua attenzione. Non sembrava più spaventato, non come poco prima; ma lo vide rimanere sull'attenti, quasi in attesa di un ordine da parte sua.

« Sei uno degli esseri che spaventano migliaia di demoni al solo pronunciare il tuo nome, ma a vederti non sembra proprio tu sia pericoloso. » Disse rivolto all'esserino che gli rispose girando appena la testa di lato.

« Ma probabilmente è per il fatto che tu sia ancora un cucciolo. » Sbuffò il demone.

Il durag continuava a guardarlo con i suoi occhietti scuri, quasi studiandolo: la sottile coda si muoveva nervosa dietro di lui e le piccole orecchie erano tese, attente ad ogni più piccolo movimento. Emise un piccolo verso acuto, che assomigliava molto a mamma, andandosi poi a nascondere tra i vestiti del demone, che lo guardava sconvolto. Poco dopo anche Kreuz si accorse delle due presenze che si stavano avvicinando a loro, e si mise in attesa dei nuovi arrivati; pronto a difendersi in caso di necessità.

Sentiva il cucciolo tremare di paura a contatto con la sua pelle, e il suo corpo si tese di conseguenza, assumendo una posa difensiva; come a proteggere il proprio cucciolo da eventuali pericoli. Si rilassò parzialmente, senza però smettere di stare sulla difensiva, solo quando i nuovi arrivati comparvero dal sottobosco, rivelandosi a loro; erano Vyras e la ragazzina mora che li aveva interrotti poco prima.

 

« Cosa credi di fare! Questo posto è severamente vietato agli intrusi. Cosa ne hai fatto delle creatura! Appena il padrone lo saprà andrà su tutte le furie per questo tuo affronto! E ci andrò di mezzo anche io e Vyras! » Urlò la ragazzina dopo aver visto i resti dell'uovo ormai in frantumi.

« Calmati ragazzina, io non ho fatto proprio nulla. Se questo posto è così vietato agli estranei come dici, dovevate mettere delle barriere più potenti a proteggerlo. » Sibilò astioso il demone.

« Ha ragione lui Mahan. Te avevi il compito di sorvegliarlo. » Si intromise Vyras.

« Stai zitto Vyras. E tu come osi rivolgerti così a me! Inutile scarto della società che non sei altro. » Rispose la moretta indignata, avvicinandosi maggiormente al demone che la guardava con odio.

Il demone le ringhiò contro furioso; e il cucciolo tremò più forte contro il suo petto, guaendo piano e facendosi così notare da entrambi i nuovi venuti.

« Cosa gli stai facendo! Lascialo subito andare! » Urlò ancora Mahan, spaventando ancora di più il cucciolo.

« Sei tu che lo spaventi razza di ythern urlante che non sei altro. »

« Come ti permetti! Non capisco perché il padr- »

« Cosa sta succedendo qui. » Disse una voce glaciale alle spalle di Vyras, che li fece rabbrividire tutti simultaneamente.

« Allora Vyras? » Chiese ancora il nuovo venuto.

« P- padrone.. » Provò a dire Mahan, venendo fulminata dal diavolo.

« Il demone ha superato le barriere che proteggevano il suo manufatto padrone. E per un caso fortuito l'uovo si è schiuso proprio in quel momento, facendo nascere il durag. »

« Non ti avevo ordinato di avvisarmi sugli sviluppi e le tempistiche della nascita? »

« E' stata una cosa imprevista padrone. L'uovo non doveva schiudersi ora, ma tra la prima e la seconda settimana di Lymith. Avevamo previsto la nascita con l'aprirsi di entrambi gli occhi del dio sul nostro mondo. » Si giustificò il moro tenendo lo sguardo fisso sull'erba ai suoi piedi.

« Qualcuno dovrà pagare per questo imprevisto. » Sibilò Radh'ka, facendo gelare il sangue nelle vene ai due servitori.

« Vieni con me demone. E porta anche la creatura nascosta sotto i tuoi vestiti. Dobbiamo parlare. » Finì glaciale, non degnando più di un solo sguardo i due servitori.

Kreuz fece come gli era stato detto, sollevandosi da terra e seguendo docilmente l'altro con il cucciolo ancora attaccato a se; e per la prima volta da quando era arrivato, non ribattere in alcun modo all'ordine ricevuto.

Il diavolo era evidentemente furioso, e lui non era stupido come quella ragazzina da sfidare inutilmente la sua già precaria pazienza.

 

 

L'angolo di Sèlìs:

Salve ragazzuole!!! Sono tornata! ( Finalmente) xD

Vi faccio sempre aspettare... xP Gomen!!

Spero che questo cap vi sia piaciuto.. Vi piace il Durag??? *-* ( Ho già un nome impronunciabile per lui!) ahahah

Grazie Nel per avermi corretto questo schifo! XDD ( Scappa a nascondersi..)

Per chi fosse interessato in questi giorni ho scritto una One Shot PWP su Radh e Kreuz! XD La trovate a questo link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1315278&i=1

Non spaventatevi! Questa One Shot noon centra assolutamente nulla con la trama originale! XD ( Anche se qualcuno vorrebbe... >__> )

Vi Linko anche la mia pagina di FB nel caso foste interessati x°D : http://www.facebook.com/pages/Sel%C3%ACs-T%C3%A0l%C3%AC/202885706510789

Alla prossima! <3

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Selis