Prima di andarsene, mi disse che in meno di tre giorni saremmo già tutti partiti. E così fu.
Per il viaggio, ognuno usò una delle perle trasportatrici che, gentilmente, mio padre consegnò al campo.
Io e Annabeth invece, saremmo rimasti indietro perché avevamo il compito di assicurarci che nessuno fosse rimasto al campo.
-”Tu come trovi questa idea Testa d' alghe ?” Mi chiese dopo aver finito il giro di ricognizione.
-”Come vuoi che la trovi? La guerra incombe nuovamente e indovina a chi tocca salvare il mondo?”
-”A noi!”
-”Grazie di averlo fatto notare Sapientona.” Le dissi sarcasticamente.
-”Dai su. Ora andiamo.”
Controllai di avere tutto. Ovvero Vortice e l'orologio/scudo di Tyson, e poi schiacciammo le nostre perle, pensando al luogo dettoci da Chirone.
-”Ovestfalda!” Dicemmo insieme.
Una nube azzurra ci avvolse e quando sparì, eravamo finiti in una radura verde, ma senza la minima idea di dove fossero gli altri.
Poi sentii che qualcuno mi chiamava.
-”Percy... Hey?”
Mi balzò il cuore in gola, eppure non vedevo nessuno.
Improvvisamente, una roccia si mosse, fino a lisciarsi e diventare un...mantello, da cui sbucò Chirone.
-”Salve ragazzi e benvenuti nella Terra di mezzo.”
-”Sarà... Ma io non la trovo granché” Borbottai.
-”Oh ti piacerà ragazzo.” Un'altra voce comparve dal nulla.
Molte rocce che fino a quel momento non avevo visto si mossero e da dietro sbucarono tutti i nostri amici del campo.
Mi venne incontro un tizio che “brillava”. No, dico sul serio, quell'uomo emanava luce da ogni parte.
-”Benvenuti giovani semidei. Il mio nome è Gandalf il bianco.”
-”Ah...ehm...Salve.” Non mi venne in mente nient'altro da dire. Era come trovarsi al cospetto di Zeus.
-”Questi sono per voi. Vi nasconderanno da occhi indiscreti.” Continuò e poi ci porse un paio di mantelli identici a quelli che i nostri compagni avevano legati alle spalle.
-”Avrei solo una domanda signore. Come possiamo impedire il ritorno dei nostri nemici?”
-”Saggia domanda Perseus. Prima di tutto sarebbe il caso di sbarazzarci degli orchi che obbediscono a Crono. Senza di loro, il titano non avrà forze a sufficienza per sconfiggerci.”
-”Ah! Ok. E siamo già organizzati per gli attacchi che faremo agli orchi?”
-”Rallenta ragazzo, non siamo ancora pronti per un attacco diretto. Hai almeno un'idea di quanti mostri ci sono tra noi e i nostri nemici.”
-”Beh, allora cosa facciamo nel frattempo?”
-”Stiamo raggruppando le forze di tutti i popoli liberi della Terra di mezzo. Uomini, Nani e Elfi.”
-”Capito. Dove ci troviamo?”
-”Siamo a Rohan, la terra dei signori dei cavalli.”
-”La terra dei signori dei cavalli. Già il nome mi piace.”
-”Siamo diretti ad Edoras, la capitale di Rohan, dove lì ci attendono i restanti membri della nostra compagnia. Venite, vi spiegheremo il resto una volta giunti.” Disse in conclusione.
Poi emise un suono dalla bocca simile ad un fischio e poi lo vidi. Era il più bel cavallo che avessi mai visto.
-”Ombromanto. E' il re di tutti i cavalli.”
“Sarà pure il re, ma scommetto che non riesce a staccare gli zoccoli da terra! ”
“Oh, sei sempre il solito Blackjack. Cerca di portare rispetto.”
Un momento...”Blackjack?” Esclamai.
“Ehilà capo! ” Nitrì lui.
-”Non sapevo che tu e gli altri pegasi foste venuti fin qui.”
“Volevamo essere partecipi in questa guerra ”.
-”Ti ringrazio amico mio.” Gli accarezzai il muso e nel giro di pochi minuti eravamo tutti in sella ad un cavallo o ad un pegaso, diretti verso Edoras.