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Autore: _Cramisi_    28/10/2012    5 recensioni
Allora premetto che questa storia è una sottospecie di Raund Robin.
La storia è ambientata alla Cross accademy e vedrà protagonisti oltre i nostri oc anche i veri pg dell'anime e del manga.
Passo alla trama.
Il direttore Cross, come sempre, ha avuto una delle sue folli idee per movimentare il progetto di scambio.
Nascerà qualcosa di buono da questa idea?
Bhè a questo punto spero vogliate partecipare.
PS Yuuki comparirà solo come personaggio marginale
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ballo …

 

Il ballo si teneva in una splendida sala.
L’aula magna, per l’occasione era stata addobbata a festa, le decorazioni erano molte, forse troppe.
Le decorazioni passavano da quelle comprate, a quelle fatte dagli studenti, alcuni perché obbligati alcuni per semplice divertimento.
Tutti, erano agitati per quel ballo, chi perché a breve avrebbe ballato con i sui idoli, e alcuni preoccupati che i nuovi arrivati si controllassero.
Tutti gli studenti erano ammassati nel corridoio che precedeva l’aula magna.
Appena le massicce porte si aprirono tutti trattennero il respiro, la sala era semplicemente meravigliosa.
Appena tutti gli studenti furono entrati, le porte si chiusero e la musica iniziò a suonare.
La maggior parte degli studenti era al centro della pista da ballo, e quelli che non volevano danzare, o si accanivano contro il bouffe o parlavano con qualcuno.
In fin dei conti, l’atmosfera che si respirava era idilliaca.

********

Emma era sconvolta , come facevano quelle umane a stare con i vampiri senza paura?
Semplice, non sono a conoscenza della loro vera natura.
Chi sa cosa avrebbero combinato alcune delle oche della day class se ne fossero venute a conoscenza.
Probabilmente, sarebbero scappate urlando o sarebbero svenute.
Desiderò ardentemente rivelare il segreto dei membri della night class, solo per gustarsi la reazioni di quelle che lei considerava alla stregua di galline.
Ma non poteva, l’associazione Hunter, l’aveva mandata lì per proteggere l’accademia Cross, almeno questo era ciò che le era stato detto.
Quella sera, era semplicemente bellissima, e non c’era nessuno, umano o vampiro che fosse, che non la ammirasse, seppur di sottecchi.
Alcuni coraggiosi, ebbero anche l’ardire di invitarla a ballare.
E molto, prevedibilmente, erano stati rifiutati senza possibilità di appello.
Emma iniziava ad annoiarsi, non sapeva che fare.
Ad un certo punto scorse, dalla sua postazione, Yagari.
E decise di avvicinarsi, era da tanto che non lo vedeva.
“Salve maestro” disse maliziosa.
”Ohh … Emma, anche tu qui, fantastico altri problemi”
Rispose in tono ironico Yagari.
“Guarda che io sono qui per aiutare” fece Emma fingendosi offesa.
“Che tradotto sarebbe a dire che combinerai guai, e di conseguenza più lavoro per me” ribattè Yagari.
“Tsk” sbuffò Emma.

*********

Mentre Emma e Yagari continuavano amorevolmente a batti beccare Megumi era seduta su una delle poltrone disponibili in sala a sorseggiare un aperitivo.
I suoi capelli biondi scintillavano riflettendo luci dorate.
Era attorniata da molti ragazzi, ma lei non degnava nessuno di uno sguardo.
Aveva smesso di credere nell’amore, aveva smesso di crederci a causa di suo padre.
Gli occhi smeraldini si incupirono inseguendo quei dolorosi ricordi lontani.
Ricordava quanto sua madre soffriva a causa di quel uomo.
Fortunatamente con lei c’erano stati Misa e Kuro, oltre che naturalmente,sua madre.
Vide Emma che parlava animatamente con un uomo, e dire che lei era quella più scocciata dal venire a quel ballo.
Decise di accettare l’invito a ballare, se non sbagliava era un ragazzo del corso notturno, un viso anonimo per lei.
Per un ballo, dopo tutto non faceva niente, dopo tutto, era solo per noia.
Continuarono a danzare fin che la musica non terminò.
Appena quel ballo finì la ragazza tornò a sedersi, lasciando il ragazzo al centro della pista da solo.
Non le era risultato così sgradevole, forse, non tutti i maschi erano meschini e crudeli.
Appena fu tornata a sedersi, venne di nuovo accerchiata da tutti i ragazzi, non ne poteva più, iniziavano a rompersi le scatole.
Stavano divenendo noiosi, quasi quanto le mosche che continuano a ronzarti intorno insistentemente.
Megumi iniziava a sentire un perforante sguardo sulla sua nuca, ma quando si girò verso la pista da ballo, non vide nessuno.
Che se lo fosse immaginato?
No impossibile.
Prese un altro aperitivo e iniziò lentamente a sorseggiarlo.
Fissò il entro della sala dove tutti ballavano, sorrise, tutte quelle coppie sembravano avere molta sincronia.

**********

Kara iniziava a sentirsi a disagio, certo, a casa del lord aveva partecipato alle feste, ma quasi sempre in veste di cameriera.
Era strano partecipare in veste d’ospite, si sentiva osservata.
Cercò con lo sguardo la sua compagna di stanza.
La vide parlare con uno dei professori.
Rammentò che Ashley le aveva parlato di un uomo pervertito che da quel anno sarebbe stato il professore di etica nella Day class
Era buffissimo come litigavano, lui faceva la corte a tutte le ragazze e lei, che molto elegantemente, lo sbatteva a terra con un pugno.
Tornò a dirigere lo sguardo alla gente che la circondava, dovevano essere tutte di buona famiglia,  tutto ad un tratto si sentì inadeguata.
Desiderò tornare nella tenuta di lord Tyki, almeno si sentiva al sicuro.
Vide un ragazzo distinto inchinarsi, farle il baciamano e tirarla a ballare.
Guardò gli occhi del suo compagno, e d’un tratto tutti i suoi dubbi sparirono.
Volteggiavano leggiadri sulla pista, e appena quella soave melodia fu terminata il ragazzo disse:
“Ci vedremo a lezione signorina”
Lo sconosciuto si voltò e se ne andò lasciando una sorpresa Kara a fissarlo ad occhi e bocca sbarrata.
“Chi sa chi era” sussurrò a se stessa
Le aveva detto che si sarebbero rivisti a lezione, che fosse nella sua stessa classe?
Sperava di si.
Si trovò a provare sensazioni forti e travolgenti, quasi quanto un vortice che dolcemente e lentamente la trascinavano giù, ma non in un baratro fatto di oscurità, come quando si trovava racchiusa nelle sue visioni, ma in un mondo fatto di luce e allegria.
Un luogo dove sentirsi al sicuro.
Decise di smettere di arrovellarsi il cervello per decifrare quelle emozioni che le erano scoppiate dentro.
Si accorse che aveva fatto una figuraccia, infatti era rimasta a bocca spalancata in mezzo alla pista da ballo.
Arrossì e si andò a sedere su una delle numerose poltrone ai margini della sala.

*********

Ashley era appoggiata a una colonna di quella enorme sala, scrutava con disinteresse ciò che le passava davanti, ad un certo punto i suoi occhi si illuminarono nel momento in cui scorse dei lunghi capelli dorati.
Gli riconobbe subito, non c’erano dubbi, erano i capelli di Peter.
Fissò i suoi occhi sulla figura che piano piano emergeva dalla folla, era da tanto che non lo vedeva.
Chi sa se si sarebbe ricordato di lei.
Ci sperava, era simpatico anche se con il brutto vizio di fare il maniaco.
Si accorse che il soggetto dei suoi pensieri si stava avvicinando.
“Salve bellissima, non ci siamo già incontrati vero?”
La figura aitante di Peter si inchinò e fece il baciamano.
“Vorresti ballare?”
Ashley si limitò ad annuire leggermente con il capo.
Non aveva ben capito se l’aveva riconosciuta o meno.
Voleva comunque ballare con lui.
Dopo tutto anche se era un grande farfallone l’aveva salvata da un vampiro.
Per quello gli sarebbe stata grata per sempre.
“Ashley” sentì gridare da una ragazza che aveva conosciuto.
“Ashley?” disse incredulo Peter
“Sei Ashley Harlow”
“Si” rispose apparentemente senza interesse lei.
Poi tornò a rivolgersi alla sua compagna
“Si Sayuki?”
“Ashley ho trovato il libro che mi avevi chiesto”
“Grazie, vengo a prenderlo dopo”
“Figurati, ora ti lascio, vedo che sei in buona compagnia” Disse Sayuki maliziosamente
Per reazione una arrossì e l’altro ridacchiò.
Peter prese la mano della ragazza e iniziarono a danzare.


*********

Michel Ernst, scrutava, come un falco che adocchia una preda, tutte le ragazze, umane e non, presenti a quello sfarzoso ricevimento.
I suoi occhi però erano quasi sempre fissi su una sola figura.
Anastaija, certo era una vampira, ma rimaneva pur sempre un gran bel pezzo di ragazza.
Grazie al suo aspetto era sempre riuscito ad avere tutte le ragazze, eppure con lei era diverso.
Fin da subito lei era stata fredda con lui.
Aveva deciso, l’avrebbe fatta cascare ai suoi piedi.
La voleva conquistare.
Si avvicinò a lei e gentilmente le prese l’amano chiedendo:
“Vorresti ballare con me?”
E senza attendere la risposta della ragazza la trascinò sulla pista da ballo.
“Non avevo ancora risposto alla tua richiesta”
“Non mi importa, volevo ballare con te”
“Non è comunque educato”
La ragazza ricordò che era stato raccomandato loro di essere gentile con gli umani.
Ma lui non era solo un umano era anche un hunter.
Kage si accorse che, sebbene la ragazza avesse smesso di opporre resistenza non lo guardava.
Non potè fare a meno di chiedersi come mai tutto di lei lo respingesse.
Non l’aveva mai incontrata prima di andare in quella scuola, di conseguenza non poteva averle fatto nulla.
Allora cosa c’era.
Forse era terrorizzata dagli hunter?
Probabile, dopo tutto era una livello D, ma allora sarebbe stato più logico che temesse i sangue puro.
Tuttavia l’aveva vista parlare con delle sangue puro senza timore, seppure, con rispetto di chi si deve ad un superiore.
Arrovellandosi per trovare  la soluzione al comportamento ostile della ragazza nei suoi confronti, non si accorse che la musica era terminata e la ragazza si stava allontanando.
Rimase a fissare quella sensuale figura che piano piano si allontanava da lui.
Avrebbe riprovato, ancora e ancora fin che lei non sarebbe stata sua.
 
********

Harry era attorniato da molte ragazze, soprattutto ragazze della day class.
Aveva accettato di ballare con molte di loro per pura educazione.
Si stava annoiando.
Alla festa suonavano solo musica classica e lui si annoiava da morire.
Scorse da lontano alcuni suoi compagni di dormitorio, sembravano tutti dei modelli.
Ognuno, a modo loro, teneva buone le ragazze, chi ridendo e ballando insieme a tante persone e chi con una faccia da funerale.
Decise di andare a mangiare.
Aveva già sorseggiato tre aperitivi, e tutto quel ballare gli aveva messo addosso un certo appetito.
Notò che al tavolo, o forse era meglio dire ai tavoli, del bouffe c’era una testa rossa che passava in rassegna tutta la lunghezza del banchetto in un nano secondo.
Riconobbe quella testa rossa.
Altri non era che la ragazza con cui si era scontrato.
Se non sbaglio si chiamava Rosalie.
Con la sua solita calma si avvicinò al banchetto e afferrò con eleganza una pizzetta.
Ma la sua mano non trovò la pizzetta, ben sì una piccola mano.
“Ohh scusa, tieni” disse Rosalie porgendoli la pizzetta accuratamente avvolta in un tovagliolino.
Lei ne prese un’altra e in silenzio mangiarono.
Ma per lei il silenzio era insopportabile cosi domandò:”Ti va di ballare, ho mangiato così tanto che se non mi muovo un po’ diverrò una balena”
Lui accennò un sorriso e annuì.
Quella ragazza era proprio buffa, riusciva sempre a metterlo di buon umore.
Iniziarono a ballare, tuttavia, non al centro della pista, ma in un angolo, in ombra, nessuno dei due voleva dare nell’occhio.
Finita la melodia Rosalie fu trascinata via da un altro ragazzo.
Harry rimase ,all’inizio un po’ turbato, ma infine decise di tornare al banchetto.


********

Lowell , appena entrato nella sala era stato aggredito da una folla di ragazze, e a giudicare dall’odore che recavano dovevano proprio essere eccitate.
Si sentì braccato in mezzo a quel cerchio.
Come se non bastasse, le ragazze continuavano a tempestarlo di domande.
Tutte quelle urla e quelli strepitii lo infastidivano, non facevano altro che ferire il suo sensibile udito.
Aveva voglia di sbranarle.
Ma si contenne, mostrando una maschera di apparente menefreghismo.
Nei suoi pensieri, però, tentava di capire cosa c’era di tanto sconvolgente nel suo aspetto da far reagire così le ragazze.
E già che lui era estraneo alle consuetudini umane.
Balli come quelli non facevano per lui.
E poi … Perché ci si doveva vestire in modo così scomodo.
Si sentiva tutto imbalsamato.
Come se i movimenti gli fossero impediti da qualche corda invisibile.
Allentò con un gesto casuale il nodo della cravatta e sbottonò qualche bottone della camicia.
Quel gesto fece infervorare ancora di più il cerchio di ragazze attorno a lui, che per la cronaca cresceva sempre di più.
Rimase sempre più confuso, dal canto suo, lui lo aveva fatto solo perché non riusciva più a respirare.
Una strana ragazza lo trascinò in mezzo a tutte le persone che c’erano e iniziò a ballare con lui.
Lowell,non sapendo quasi nulla sui balli, si limitò ad assecondare i passi della ragazza.
A ogni canzone cambiava ragazza, e a ogni canzone seguiva i passi della compagna, ma senza mai rivolgere loro una parola o anche la sua semplice attenzione.
Quando ebbe finito di ballare con il suo “Fan club” si appoggiò ad una colonna, dove per la prima volta in quella noiosa serata aveva trovato qualcuno di interessante.
Era una ragazza alta e dalla elle pallida, cappelli di un oro opaco e scintillanti occhi marroni.
Tuttavia, seppure quella ragazza era bellissima, aveva qualcosa di strano, a partire dall’odore.
Vide un ragazzo dai capelli arancione avvicinarsi e inchinarsi a lei.
Decise di andarsene, non sapeva neanche lui perché, ma quella scena lo aveva irritato.

********

“Bhè nonostante le numerose paure sembrerebbe che stia andando tutto bene”
Fece solare come al solito Icijo.
“Sarà ma io mi sto annoiando”
Disse Shiki mentre sbadigliava.
Icijo lo aveva coinvolto in uno dei suoi balli a gruppo.
“Icijo, Shiki ved che anche voi avete tante fan”
Disse un solare Hanabusa che dietro si trascinava un milione di ragazze in estasi er la sua sola presenza.
“Già” Sorrise Icijo
“Sono tutte adorabili queste signorine” finì il biondino.
Va ché io vado, ho intenzione di invitare Nives a ballare”
“Buona fortuna” fece,apatico come sempre, Shiki.
Salutando tutti Aido si dileguò.
 
********

“ Yuki, sei bellissima con quel vestito” sussurrò Kaname
“Dai nobile Kaname, non esagerate ”pronunciò un‘imbarazzata Yuki.
“Ma io non sto esagerando” disse serio Kaname
“Comunque, Kaname, me lo hai regalato tu questo abito vero?”
Chiese con un po’ di incertezza la castana
Kuran non disse nulla, si limitò ad annuire
“Lo sapevo” Disse con sorridendo
Kaname per un momento fu abbacinato da qual sorriso.
Appena si fu ripreso, chiese a Yuki se volesse danzare con lui.
Lei ovviamente Annuì.
E insieme iniziarono a volteggiare sul balcone.

*********


La scena fu osservata da molte persone che non erano affatto contente di vedere quei due insieme.
Una di queste era Zero Kiryu.
Sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla e una voce che ben conosciuta dire:
“Tutto sommato è una serata tranquilla”
“Per adesso”
Fece scocciato Zero
Entrambi rimasero a fissarsi per quelle che parvero ore, che altri non erano che secondi.
Anche Yagari per l’occasione aveva abbandonato quel suo stile trasandato per uno più elegante.
In fine tutti erano vestiti elegantemente, tutti tranne Zero che portava la solita divisa scolastica, se non fosse per una rosa che Yuki gli aveva appuntato al petto e allo stemma dei guardian.
Dopo tutto lui era venuto lì in veste di controllore, mica per divertirsi.
“Cerca di divertirti un po’ ragazzo”
Gli disse Yagari mentre si allontanava.

********
Akatsuki vide Kuran e Cross ballare sul balcone.
Istintivamente portò lo sguardo su Ruka.
Vide che era triste e malinconico.
Lui sapeva della cotta di Ruka nei confronti di Kuran.
E anche se lui l’amava sinceramente, decise di lasciarla libera.
Tuttavia quello sguardo triste e vuoto gli fece male.
Si avvicinò alla ragazza e si inchinò
Sapeva che avrebbe capito.
La stava invitando a ballare.
Tuttavia Ruka non accettò la mano e lui rassegnato all’idea che Kuran non sarebbe mai uscito dal cuore della ragazza di cui si era innamorato si voltò e se ne andò.
Non sentì però ciò che aveva mormorato la ragazza.
“Perdonami Akatsuki.
Si voltò e se ne andò anche lei, aveva massacrato abbastanza il suo cuore per quel giorno.


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ANGOLO AUTRICE


Salve a tutti!!!
Sono tornata
 Come state?
.
Allora cosa ne pensate del capitolo?
So che in questo non sono apparsi tutti i vostri pi.
Ma l’ho fatto per dedicare a tutti la stessa importanza quindi vi chiedo di scusarmi.
Lo scorso capitolo non ha ricevuto molte recensioni D: e questo mi ha rattristata.
So che tutti avete da fare, ma vi prego lasciate un piccolo commentino per farmi sapere cosa ne pensate.
Perché così mi inducete a pensare che come scrittrice faccio pena.
Quindi se la storia non piace è inutile che io continui a scriverla.
Spero ci sia un prossimo capitolo
“Quindi smetti di torturarci?” nd Fil
“Evviva” nd Nives
“Non cantate vittoria tanto presto, decideranno le recensioni di questo capitolo.” nd Me
“Ragazzi non recensite, così non continua con sto strazio” nd Nives
“Avete ragione nobile Nives” nd Fil
“Ma sai dire solo quello” nd voi + vostri PG.
“Uff” nd Me
Bhè a questo punto dipende da voi.
Fatemi sapere se volete che continui la storia o se devo interromperla.
Kramizi
  
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