Serie TV > Veronica Mars
Segui la storia  |       
Autore: Deb    15/05/2007    11 recensioni
Sono trascorsi cinque anni nei quali non si sono mai visti, si tenevano in contatto solo tramite telefono ed e-mail, ma finalmente il college è finito e lei potrà tornare per stare per sempre con lui.
Ma anche questa volta Veronica dovrà fare affidamento a tutte le sue doti da detective per risolvere un caso d'omicidio...
Storia sospesa.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Keith Mars, Logan Echolls, Sceriffo Don Lamb, Veronica Mars, Wallace Fennel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Foster Care

 

“Preparati al peggio Logan Echolls, tu non conosci mio padre. Lui ti darà filo da torcere”

Logan aprì di scatto gli occhi, si alzò in piedi e si diresse verso la sua cucina. Aprì il frigo e bevve il contenuto di una bottiglia, la prima bottiglia che trovò.

Era nervoso per quello che sarebbe successo di lì a poco.

“Sei nervoso?”

Logan si voltò velocemente e la vide, sull’uscio della porta della sua camera che lo fissava.

“Un po’…”

Veronica avanzò di qualche passo, indossava una larga camicia, presa in prestito da Logan, quella camicia che indossava la sera ormai quasi del tutto passata.

Brian dormiva profondamente nel suo letto, abbracciava un peluche a forma di orso regalatogli da suo fratello maggiore.

“Te l’ho già detto Logan… se vuoi vengo con te! Sono più brava io a parlare di te, che dopo cinque minuti perdi le staffe.” Spiegò la donna incrociando le braccia al petto.

“Non so. Brian è tanto felice di rimanere con te!” si portò nuovamente la bottiglia alla bocca.

“Capirà! Credo che sarà più felice di rimanere con te che andare a vivere con il padre di Priscilla!”

“Magari hai ragione…”

Veronica sorrise “Io ho sempre ragione!” guardò l’ora “E’ presto, sono le quattro, torniamo a dormire!” gli strappò la bottiglia dalle mani e l’appoggiò sul bancone della cucina per poi spingere il suo compagno fino in camera da letto.

“Te l’ho mai detto che ti amo?” disse Logan mettendosi sotto le coperte.

“Migliaia di volte!” rispose lei emulandolo.

 

Le porte con il matel-detector si aprirono ed una ragazza entrò in quella banca dove un tempo vi era stata anche Kendall Casablancas.

Si guardò intorno e cercò di leggere le targhette dei dipendenti, si avvicinò ad un bancone, quello per i versamenti di assegni.

“Buongiorno signorina!” venne salutata cordialmente e con un sorriso.

“Buongiorno…” si sporse un po’ per leggere la targhetta “…impiegato Heric Allen!”

Sorrise nuovamente “Deve versare sul suo conto un assegno?”

Veronica annuì e glielo porse “Una bella sommetta.”

“Eh sì… Sa, ho saputo che una donna ha versato la stessa somma di denaro in questa banca ed è stata uccisa, cioè uccisa non lo so… però è morta!” parlò a raffica.

L’uomo rise “Sì… l’ho sentito anche io!”

“E le fa ridere?” domandò lei un po’ perplessa.

“Mi ha fatto ridere lei per come lo ha raccontato!” rispose prontamente.

“Ah… e mi dica… lei sa qualcosa in più su questa morte?” chiese Veronica.

“Mh… no! Ma ormai… è passato del tempo!”

“A me piace un casino sentire casi del genere! Mi sembra di essere dentro un film giallo! A lei non le piacciono queste storie?”

“Non troppo, soprattutto perché sono stato io l’ultimo a parlare con quella graziosa signora!” digitò diversi numeri sulla sua tastiera, Veronica lo guardava intensamente nel viso per vedere se ci fosse un qualche nervosismo da parte sua mentre parlava di quella donna morta. “… Mi scusi ma… non accetta l’assegno! E’ scoperto!”

“Cosa?”

“E’ scoperto!”

“Ah… grazie!” riprese l’assegno un po’ incredula.

“Arrivederci!”

“Sì… Arrivederci!” Veronica girò i tacchi e se ne andò, poco più in là c’era Logan che l’aspettava.

“Ehy V. come è andata?” le domandò andandole incontro.

“Bene… non ho scoperto nulla, però ho scoperto che nel tuo conto hai meno di ventiquattromila dollari!” rispose lei guardandolo negli occhi.

“Ci deve essere un errore.” Prese l’assegno in mano e lo guardò, cercò di trovare un qualche errore, due seri in più ad esempio. “Vieni… ti faccio vedere che non ho meno di quei fottuti soldi scritti in quel foglio!” la trascinò per un braccio, delicatamente, fino al bancomat di quella stessa banca. Fece un estratto conto e porse la ricevuta alla sua donna. “Vedi? Ne ho un po’ di più di ventiquattromila!”

“Fai schifo!” esclamò Veronica senza rendersene conto leggendo quello scontrino.

“Cosa?”

“Hai un sacco di soldi!” sorrise “Ti prego Logan… legami a te e sposami!” scherzò lei cingendogli le spalle con le sue braccia.

“So che stai scherzando e quindi non ti rispondo, però non lo ripetere più volte se no ti rapisco, ti porto a Las Vegas e ti sposo veramente, anche contro il tuo volere!” spiegò lui sorridendo beffardamente avvicinando le sue labbra con quelle di lei.

 

“Salve, siamo qui per incontrare il notaio.”

“Lei è?” domandò la segretaria senza distogliere lo sguardo dal terminare che si trovava davanti ad essa.

“Logan Echolls.” Rispose il ragazzo

“E’ qui per il caso di affidamenti di minore?”

“Sì.”

La donne prese in mano la cornetta del telefono e sulla base digito un numero. “Salve Dottor Christian Ayed. In sala d’aspetto c’è il signor Logan Echolls per il caso di affidamento di minore, lo faccio entrare?”

Passati alcuni secondi la segretaria chiuse la comunicazione con il notaio. “Potete entrare.”

Logan e Veronica bussarono alla porta di noce ed una voce diede loro il permesso di poterlo ricevere.

“Buongiorno dottor. Ayed.”

“Accomodatevi prego.” I due si sedettero.

Pochi minuti dopo affianco a loro vi sedeva anche il signor Banks. Un uomo sulla sessantina, assomigliava molto a sua figlia.

“Buongiorno.”

“Bene, ora siamo tutti. Potete cominciare. Io prenderò atto di ciò che dite; dopo di che registreremo gli atti e l’affidamento sarà deciso.” Pronunciò sbattendo sulla sua scrivania un blocco di foglio. “Signor Echolls lei vorrebbe avere l’affidamento di Brian Echolls? Figlio di Kendall Banks e Aaron Echolls?”

“Sì! Mi sono affezionato a quel bambino. Passiamo molto tempo assieme e anche lui ormai si è ambientato ed affezionato a me e alla mia ragazza.” Rispose lui sinceramente.

“E lei signor Banks vorrebbe avere l’affidamento del ragazzino oppure accetta di dare l’affidamento al signor Echolls?”

L’uomo attese un attimo prima di rispondere “All’inizio, quando mi hanno chiamato per dirmi di quel bambino e della morte di mia figlia ho pensato subito di lasciare l’affidamento a lui, ma pensandoci poi ho cambiato idea. Vorrei l’affidamento del bambino!”

Il notaio scrisse le due dichiarazioni dopo di ciò si rivolse a Logan “La sua ragazza è quella signorina?”

Il ragazzo annuì. “Lei stava con Lilly Kane, uccisa, si disse, da suo padre.”

“Sì…” Ogni volta, fino alla fine dei suoi giorni, l’omicidio compiuto dal padre l’avrebbe perseguitato. Non poteva fare niente; tutti sapevano di lui, tutti conoscevano il suo passato. Logan non ne parlava mai, ma chissà se ne soffriva ancora.

Il notaio volse lo sguardo verso l’altro uomo nell’ufficio “Sua figlia è scappata di casa?”

Banks guardò a terra “Sì.”

“Se devo essere sincero io non darei a nessuno di voi due l’affidamento di Brian.” Si fermò per un paio di secondi “Però… Brian ha vissuto, in questo periodo, con il signor Echolls e la signorina…?”

“Mars.” Gli rispose la ragazza.

“…e la signorina Mars per questo sarebbe più consono affidare il bambino a lui. Ad ogni modo per ora non mi voglio mettermi in mezzo.”

“Brian è l’unico ricordo di mia figlia, che ho perso tanto tempo fa. Sarei un buon padre e nonno per lui.” Spiegò il signor Banks.

Logan guardò di sottocchio Veronica “Se fosse per me io farei decidere Brian…” disse il ragazzo “Io ci tengo davvero a lui. Lo crescerei come se fosse mio figlio cosa che già sto facendo, ed ho anche un buon patrimonio; quindi crescerebbe anche con tutti i comfort che devono avere i bambini. La prego signor Banks.” Lo guardò negli occhi, aveva uno sguardo carico di speranza, quel bambino era entrato nella sua vita portando una ragione di vita. Lui gli faceva dimenticare ogni perplessità, ogni dolore. Gli faceva dimenticare del padre, di Lilly, di tutto quello che aveva passato.

“Lei cosa farebbe se fosse in me notaio?” domandò

Christian Ayed lo guardò negli occhi “Non prendo decisioni al suo posto. Deve decidere da solo.”

“Ha ragione… devo decidere da solo.”

Nell’ufficio regnò il silenzio per alcuni minuti, nessuno aveva il coraggio di parlare. Nemmeno Logan. Veronica gli strinse la mano ed appoggiò la sua testa nella sua spalla sinistra.

“Ok… ho deciso!” I ragazzi concentrarono tutta la loro attenzione su quell’uomo che stava per parlare.

“Parli pure…” disse il notaio prendendo in mano la sua penna.

 

Fine diciannovesimo capitolo

   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Veronica Mars / Vai alla pagina dell'autore: Deb