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Autore: Verdonica    02/11/2012    4 recensioni
Raccolta di dialoghi ideali e terribilmente surreali.
Quello che, insomma, succede sempre nella nostra testa, ma mai nella realtà.
Quello che vorremmo magari sentirci dire, quello che magari avremmo voluto rispondere.
Non esistono personaggi, contesti o semplicemente azioni.
Ci sono solo parole. A me le parole piacciono un sacco.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una cosa sui treni: l'importante non è dove vadano, l'importante è decidersi a prenderli.


-Sei arrivata tardi.
-Tardi?
-Si, tardi. Ormai il treno è passato.
-Si, ma tanto ripassa. Posso ancora prenderlo.
-No che non puoi, è andato.
-Ma che vuol dire che il treno è andato? Prendo quello dopo e arrivo un filo tardi, ma comunque arrivo.
-Quello non è il tipo di treno che passa due volte, passa una sola volta. Se ci sei bene, lo prendi, altrimenti rimani giù.
-Nessun treno passa solo una volta.
-Questo si.
-Non ci credo, sei tu che non vuoi farlo ripassare.
-Non dipende da me.
-Hai ragione, per questo passerà un'altra volta: che tu lo voglia o meno.
-Ti stai solo illudendo.
-Oh, invece no. Io prenderò quel treno, salirò a bordo, e arriverò a destinazione.
-Dovresti cercarne un altro.
-Non ne voglio un altro, voglio quel treno.
-Non ripassa.
-E invece passa ancora.
-Non può, l'hai perso una volta, non passerà per vedere che tu ancora non ci sei. Si sentirebbe preso in giro.
-Come fa a sentirsi preso in giro un treno?
-Fai che sono io il treno, anzi, fai che il treno è il suo cuore. Era pronto in stazione ad aspettarti e tu non c'eri. 
-Guarda che io c'ero...
-Non è vero. Non c'eri. E' salito qualcun altro e il treno è partito senza di te.
-Perché è salito un passeggero sbagliato?
-Non sta a te giudicare chi deve o non deve salire sul treno.
-E a chi sta?
-Al treno.
-E ora?
-E ora il treno è andato.
-E non torna?
-Non torna.
-Ma io voglio quel treno...
-Dovevi volerlo prima. Lui prima c'era per te.
-E se lo aspettassi?
-Per quanto?
-Tutto il tempo necessario.
-Non credo servirebbe a qualcosa.
-Io credo di si, il treno non può essersi dimenticato così in fretta di me.
-E se l'avesse fatto?
-Gli farò ricordare di me.






NdA
Mi rendo conto che risulti piuttosto confusionaria come cosa, però ha un suo senso: giuro!
Beh, come spero abbiate colto ad un certo punto, si parla metaforicamente di un treno. E uno dei due interlocutori lo capisce dopo. L'altro è una specie di personaggio onniscente.
E... il treno se ne è andato, senza il passeggero. Nonostante questo giuri che ci fosse. Probabilmente era solo distratto. 
E... per me ha senso, non so se voi cogliete ciò che avrei voluto trasmettere. Probabilmente no.
  
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