Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: elyxyz    23/05/2007    18 recensioni
La vita a Resembool, prima della tragedia. Quando il dilemma più grande da affrontare era decidere quale gioco fare, tra un pallone e una corsa nei prati.
* I STORIA: Like a Paradise.
La gola secca e quella piacevole spossatezza che fa sprofondare nell’ozio.
Una leggera brezza gli accarezzò il torace nudo, donandogli un gradevole refrigerio.
L’alchimia era un ricordo lontano, in quel momento, così pure i compiti estivi assegnati a scuola, settimane addietro. Pensieri vaghi e sbiaditi, relegati al limitare del suo limbo mentale.

* II STORIA: What’s happiness? (In our shoes).
Tutti cercano la felicità... ma cos’è ‘felicità’? dove sta?
...dove meno te lo aspetti...
Quarta classificata al Contest su Fandom Libero di ‘Writers Arena’.
[NO PAIRING]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Winry Rockbell
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Like a Paradise

Ad Anna e Andrea,

per aver scalato il loggione degli eterni amanti, guadato l’Adige,

e attraversato ogni vicolo dell’Urbe Catulliana, alla disperata ricerca dei 10 volumi di FMA...

...per esserci riusciti. Quasi.

 

 

 

Like a Paradise

 

by elyxyz

 

 

 

 

 

 

Ed rimase lì, sdraiato. A crogiolarsi al sole.

Percepiva dei rivoletti di sudore che scorrevano dalle tempie all’attaccatura dei capelli, dal mento al collo. Quell’umidore tipico, un po’ fastidioso, sotto le ascelle.

Si grattò pigramente un fianco, dove una formichina birbante gli faceva il solletico zampettando su di lui. Lasciava che l’erba fresca accarezzasse con reverenza la pianta del piede che sporgeva dalla coperta, troppo corta per contenerlo per intero.

Sentiva la pelle scottata dal sole, ma una leggera brezza lo lusingava ad indugiare ancora, gli occhi stretti dietro le lenti scure, le efelidi che sapeva si andavano accentuando, con dispetto, sul naso e sulle gote.

Winry sonnecchiava di fianco a lui, raggomitolata su un lato. L’aveva vista riposare così tante volte, da che erano bambini, che riusciva ad immaginarla anche adesso, con gli occhi chiusi. La frangetta bionda a nasconderle le palpebre, le labbra semiaperte, quell’espressione un po’ sperduta che lo faceva intenerire.

Den aveva smesso da tempo di rincorrere le farfalle abbaiando allegro.

E adesso se ne stava accucciato lì vicino sul prato, il muso appoggiato alle zampe anteriori, ad oziare saporitamente, guaendo di tanto in tanto, nel suo mondo onirico di cane, per un succulento osso immaginario. Il cri-cri delle cicale rompeva la quiete di quella monotonia, accompagnato ogni tanto dal rumore della carta ruvida che veniva accarezzata dalla mano gentile di Al, che leggeva seduto sotto l’albero di ciliegio, poco lontano.

Talvolta lo si sentiva sospirare, se di noia o di sollievo, non era dato saperlo.

Edward lasciò vagare i sensi liberamente, senza opporre resistenza.

Registrò il richiamo del cuculo, e un frullare improvviso.

La gola secca e quella piacevole spossatezza che fa sprofondare nell’ozio.

Una leggera brezza gli accarezzò il torace nudo, donandogli un gradevole refrigerio.

L’alchimia era un ricordo lontano, in quel momento, così pure i compiti estivi assegnati a scuola, settimane addietro. Pensieri vaghi e sbiaditi, relegati al limitare del suo limbo mentale.

Poteva schiacciare un pisolino anche lui, si disse. L’ora di cena era ancora lontana, e sua madre non sarebbe venuta a cercarli tanto presto…

Il costume ancora umido, appiccicato alla pelle, creava un gradito contrasto con la cute accaldata, facendolo rabbrividire di piacere.

Il torrente vicino a Resembool non era mai stato tanto bramato e goduto come quel giorno, in quell’insolita calura di fine estate.

Sentiva ancora nelle orecchie gli strilli di Win e gli schizzi gelidi contro Al, e la sua risata argentina, mentre partiva al contrattacco. E poi lasciarsi trascinare dalla placida corrente, con l’acqua che lambiva bonaria la sua pelle…

Edward stiracchiò pigramente le labbra, in un sorriso che sapeva di birichinata.

Arrampicatisi sull’albero dove adesso riposava Alphonse, avevano fatto una grossa scorpacciata di ciliegie e si erano sputati addosso i noccioli, e avevano fatto a gara a chi mirava più lontano.

Aveva vinto Winry, manco a dirlo…

 

Un’improvvisa gioia lo colse.

La consapevolezza della presenza rassicurante della sua sorellina e del suo fratellino accanto a lui…

Ed non aveva dubbi: quello doveva essere il paradiso, se mai ne fosse esistito uno.

 

 

Fine

 

 

Disclaimers: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

Ringraziamenti: a
Kei_Saiyu, Desy, Arkadio, Yuki, Fuuma, Vocedelsilenzio, Kayra e Scheggia.
Un grazie di cuore per aver commentato Stream Wood.

Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.

Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
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