Buooooondì!
Non posso dire che questa sia stata davvero ispirazione, anzi. Forse è
addirittura una forzatura, ma avevo una voglia matta di scrivere, e quando
l'avevo finita m'è saltata in mente l'idea delle cose tra parentesi.
Ultimamente ho letto qualche fanfiction con questo stile, e mi erano piaciute
molto, così ho provato a vedere come si faceva "dall'altro lato" xD
Beh in pratica siccome volevo dire tante cose ma non sapevo come scriverle alla
fine ho aggiunto delle parentesi.
E' Harry che pensa, e io ho immaginato che abbia Hermione di fronte.
In fondo ulteriori delucidazioni xD
E' brevissima non vi preoccupate!
E' stato appena un istante. Ma me ne rendo conto solo dopo che è passato,
dopo ore dal suo inizio. Comincio davvero a credere che il tempo sia relativo
come dicono.
Hai un'espressione sorpresa sul volto, i tuoi grandi occhi spalancati, la bocca
socchiusa e la presa sui libri che scivola, la cinghia della borsa che invece è
già a terra assieme alla sacca con i libri.
Forse avrei dovuto avvertire.
(Farglielo capire magari)
No.
Oh, li ho sempre conosciuti bene i tuoi occhi, li ho sempre compresi, anche ora.
Sono solo più vicino, e vista la mia miopia non può essere che un bene.
C'è qualcosa oltre la sorpresa.
(Oh si. C'è dell'altro)
C'è la mia mano appena sotto la tua orecchia, le dita tra i capelli e la parte
bassa del palmo sulla tua mascella, i pollici ti carezzano le gote.
C'è il tuo sguardo che si abbassa lievemente, dai miei occhi scivola più in
basso, arriva al petto, dove c'è la tua mano appoggiata sul mio cuore.
(Che batte)
Risale ancora titubante assieme alle tue dita.
Questo sguardo invece mi è nuovo. O forse è la vicinanza. Forse sono i
tuoi occhi grandi che fissano a mia bocca, forse è paura, forse
quello che c'è anche nei miei occhi, che mi sembra così nuovo.
Si, sono certo che l'hai visto anche tu, cosa c'è nelle mie pupille, nelle mie
iridi, nel mio sguardo.
Sento i tuoi polpastrelli che dal mento si arrampicano fino al labbro inferiore;
sento, chissà come, il tuo respiro più vicino.
Il mio sguardo trema appena mentre tu lo incontri nuovamente.
Credo di non essermi mai immaginato una scena del genere, tra i tanti finali
della mia eroica quanto fantomatica impresa.
(Un bacio)
Ora invece il tuo fiato caldo è sulla mie labbra, sento l'aria nel mezzo
incendiarsi e spostarsi ad ogni nostro alito, sfiorandoci dolcemente i nasi, che
vanno a cozzare distrattamente e dolcemente.
Hai un naso stupendo, te l'ho mai detto?
Beh, ovviamente no, visto che fino a qualche secondo fa non avevo mai
formulato un pensiero simile. Piuttosto sarebbe stato probabile beccarmi nel bel
mezzo della contemplazione dei tuoi capelli crepitanti, dei tuoi grandi occhi
scuri, della tue labbra così veloci, così particolari, così desiderabili,
dei tuoi fianchi, dove sognavo di appoggiare le mani, per attirarti a me.
(A me)
O che ti ascoltassi perso sulla tua pelle leggermente più abbronzata della mia,
sulle tue rare lentiggini, o che ti dessi ragione su tutto, o che ragionassimo
insieme sull'ultima malefatta dei cattivi, o magari ridendo di qualche scherzo
dei compagni. Magari stando in silenzio assieme senza fare null'altro che
fissare il fuoco di sera, mentre percepivo il tuo calore più di quello
del fuoco scoppiettante.
(Ma hai anche un bel naso)
Inclini la testa e chiudi gli occhi toccandomi appena le labbra.
Chiudo gli occhi mentre mi avvicino di più, attirandoti per il collo, i fianchi
possono aspettare per il momento, le gambe leggermente piegate e la tua testa
rivolta verso l'alto, verso la mia.
I tuoi capelli ti carezzano la schiena, in basso, ciondolando, mentre tu invece
ti occupi dei miei capelli.
Le tue mani.
Questo sono certo di avertelo detto. O di avertelo accennato.
(Belle)
Quando hai lasciato cadere i libri tra le nostre gambe? Non ho sentito il
"Tumf", ho avvertito solo le tue mani.
E avverto che sorridi sulle mie labbra un attimo prima di abbassare la testa,
staccandoti con un sospiro lieve, e apri gli occhi spostando il tuo piede dalla
copertine di un libro. Ora guardi ancora la tua mano che è scivolata di nuovo
sul mio petto. Ma l'altra, l'altra è ancora tra i miei capelli.
Ti vedo arrossire di sottecchi, le gote arrotondate da un sorriso, che sembra
davvero enorme. Non faccio niente.
(Respiro appena)
Finché tu non alzi il suo sorriso radioso su di me; sorrido anche io. E' così
semplice.
Stacco una mano e ti ravvio i capelli dietro l'orecchia e tu togli la mano dai
miei capelli, prima di staccare anche l'altra dal mio petto, con rimpianto,
quasi.
Abbasso anche io le braccia, siamo uno di fronte all'altra, che ci sorridiamo in
modo più che ebete, ma il corridoio è deserto. Anche se fosse affollato dubito
che cambierebbe nulla.
Poi abbassi lo sguardo e afferri la tracolla della borsa piena di libri.
Non mi hai chiesto il perchè.
Barcolli appena nel sollevarla e il sorriso scompare, ma sei felice, si vede
negli occhi.
<< Tutto okay? >> Mormoro stupidamente mentre ti vedo indecisa, combattuta tra
l'andartene via o il dire qualcosa che riesco soltanto ad immaginare. Sono
abbastanza certo di capire che domanda sia. Nello stesso silenzio modo te ne
rivolgo una io, di domanda.
(...E' così semplice)
Stai zitta qualche secondo, poi sorridi ancora sistemandoti meglio la cinghia
sulla spalla con un sobbalzo, hai la voce bassa quanto la mia, un sussurro
appena << Tutto okay >>
Sbatti le palpebre e mi guardi felice mentre ti volti.
Quella zavorra fatta di libri e stoffa sembra pesare più di te. Ho sempre
pensato fosse un peso inutile. Ho cambiato idea. E' bastato poco. Osservarti
mentre leggi quei libri ad esempio. Vedendoti barcollare ad appena due passi da
me sotto a quel peso, che so non cederesti a nessuno, so che non sono un peso,
non sono una zavorra. E so che ho compreso qualcosa di te che nessuno ancora ha
compreso.
(Lei sa volare)
Contro ogni legge della natura sono quei libri che ti fanno volare, così come io
volo sul mio manico di scopa. Ho sempre pensato che ti tenessero ancorata al
suolo, invece tu eri metri sopra di noi. Volavi di già.
Stabilizzi il peso e avanzi più spedita.
Non mi hai chiesto il perchè. Come mai?
Fino all'angolo che esiti a svoltare. Ti volti appena al corridoio deserto, ci
sono solo io, e mi guardi. Non sembri sorpresa che io ti stessi fissando. E io
non nego di averlo fatto. Non distolgo lo sguardo. Sei troppo bella. Troppo mia
per farlo.
(Troppo)
Probabilmente con il corridoio affollato non l'avrei sentito, hai mosso appena
la bocca. Forse non volevi domandarlo. Forse avevi paura di farlo. Forse
pensavi che non ti avrei compresa, in quel soffio lontano e senza suono
che hai emesso a fior di labbra. Ma l'ho sentito. L'ho letto. Nelle tue labbra,
nei tuoi occhi, nelle tue mani avvolte ai libri appena raccolti da terra, nei
tuoi passi, nel loro suono.
(E' così semplice)
<< Perchè ti amo >>
Accenni un sorriso, soddisfatto forse, e svolti finalmente l'angolo. Io sorrido,
però, nel sentire che i tuoi passi si interrompono ancora. Probabilmente pensi
che io non me ne sia accorto.
Quasi ti vedo, dietro l'angolo, con gli occhi brillanti, i capelli un po'
arruffati da me e la mano sulla bocca, titubante e felice.
(Ti amo)
Infilo le mani in tasca e mi volto dall'altra parte camminando per due metri
scarsi, so che tu mi stai ascoltando attenta. Muovo appena altri due passi che
sento la tua voce risuonare nel corridoio che stavo per lasciare.
<< Anch'io >>
Mi volto e tu sei laggiù, in piedi, con la tua borsa e i tuoi libri tra le
braccia. Credo finiranno a terra una seconda volta questa sera.
Non c'è imbarazzo, c'è solo la felicità. E ci sei tu, che mi guardi
immobile e sorridente.
Hai sentito anche tu la mia domanda silenziosa, allora.
(E tu?)
Tumf
Beh... non tirate troppi pomodori che non mi
piacciono, tirate prosciutti allora, li preferisco u.u
xD
A parte gli scherzi... com'è?
Ovviamente Harry l'ha appena baciata, di punto in bianco all'incirca, e questa è
la reazione di Hermione. *__________*
Oh quanto sono belli insieme *__*
E' così semplice!
Beh, comunque... niente, passo e chiudo, a voi la linea recensori *-*