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Autore: torak    08/11/2012    3 recensioni
voi avete scelto i personaggi, e ora la sfida comincia.
questa storia si basa sui personaggi che avete screato per la mia storia THE HUNGER GAMES, purtroppo cancellata.
ora però, li ritroverete qui, e uno avrà l' onore di vincere la tredicesima edizione degli Hunger Games!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Oskar era accucciato dietro un masso.
Era arrivato fino alla finale.
Ma ora la cosa si faceva dura, se non terribile.
In ogni caso, lui non avrebbe ceduto.
Natasha era morta per lui, per difenderlo da Naira Draaciav.
Voleva che lui arrivasse fino a lì.
E forse desiderava anche che lui vincesse.
Ma senza cibo né acqua, insieme a persone davvero meritevoli di essere in finale, era difficile sopravvivere.
Inoltre, il ragazzino continuava a non voler uccidere nessuno.
Si prese la testa tra le mani.
Non sapeva cosa fare.
Ora era solo.
Nessuno l’ avrebbe aiutato.
Cosa avrebbe fatto?
Probabilmente sarebbe morto di fame.
All’ improvviso, un piccolo paracadute cadde alla sua destra.
Oskar lo aprì.
Conteneva un’ armatura.
Sorrise.
Gli sponsor lo sostenevano.
Probabilmente anche quelli della sua alleata avevano contribuito.
Erano consapevoli che la giovane Pedrosa desiderava che il tributo dell’ uno vincesse.
E aiutavano la loro preferita a realizzare quello per cui era morta.
 
Nello stesso istante, dall’ altra parte dell’ arena, Sophie Keene stava lanciando dei sassolini.
Era arrivata in finale, e stentava a crederci.
E tutto per merito di Mirabella.
Non aveva mai perso il desiderio di vendicarla, ma la prudenza aveva sempre il sopravvento.
Hanna Malloy era una favorita, dopotutto.
Ma aveva atteso troppo.
Con la sua spada sfoderata, decise di incamminarsi verso il campo dove avrebbe trovato l’ assassina.
Se era in finale era per merito di una sua vittima.
 
Hanna Malloy stava bevendo.
Possedeva tantissime armi, acqua all’ infinito e un sacco di terreno.
Essere l’ ultimo favorita era fantastico.
Nonostante tutto, era contenta di non aver dovuto combattere contro Laser Scott.
All’ improvviso, sentì un  rumore.
Vide, dietro un albero poco distante da lei, un braccio.
Subito prese una spada.
Qualche stolto la sfidava.
Camminò per un paio di metri, poi Sophie la attaccò.
Le due lame si incrociarono.
“a cosa devo questo attacco?”
“al fatto che tu hai ucciso la mia alleata!”
Lei rise.
“dovevi morire tu. Senza di lei non sopravviverai. Hai mai ucciso qualcuno?”
“certo. Naira Draaciav.”
“be’, basta chiacchiere.”
Con un calcio la favorita stese l’ avversaria e le provocò un profondo taglio nella gamba.
Dopodiché la sollevò e le immerse la testa del fiumiciattolo per un minuto e mezzo.
Con uno sforzo, Sophie si liberò e attaccò Hanna. La ferì alla mano e, con un ghigno in volto, le tirò un calcio
in pieno volto.
Subito lei ricambiò  colpendo l’ avversaria nello stesso punto di prima.
Questa cadde e non riuscì più a rialzarsi.
Rotolò fino ai boschi. La favorita la lasciò andare con un ghigno in volto.
 
Quando Sophie provò ad alzarsi, sentì un dolore lancinante.
Dovette inginocchiarsi.
All’ improvviso, un paracadute scese dal cielo.
Lei lo aprì.
Conteneva una medicina.
 
Oskar corse, nella sua armatura, fino al campo dei favoriti.
Era leggere, la corazza, e ben resistente.
Il ragazzino vide Hanna intenta a curarsi delle ferite.
Decise che, se volveva tornare a casa, doveva uccidere.
Solo una persona.
Una sola, poi basta.
Con il suo coltello in mano, Oskar si scagliò contro la favorita.
Gridò e la colpì al braccio.
“illuso! Credi che io non sappia uccidere un dodicenne?”
Hanna prese una spada e attaccò.
Colpì l’ armatura, che parò il colpo.
Il tributo dell’ 1 colpì un nervo della gamba, e subito la favorita si accasciò a terra.
Non riuscì più ad alzarsi. Per la prima volta, ebbe paura.
“ti ucciderò e tornerò nella mia casa!”
“no… non lo fare…”
All’ improvviso, il dolore al nervo scomparve.
Hanna compì un incredibile balzo e, colto di sorpresa il ragazzino, lo colpì alla gola.
Quello cadde e un colpo di cannone scosse l’ arena.
 
Sophie attese tre ore, dopodiché la gamba tornò come nuova.
Aveva utilizzato l’ intero barattolo, ma ne era valsa la pena.
Si rialzò e tornò al campo dei favoriti.
Voleva, doveva uccidere Hanna.
Non si era arresa.
La trovò mentre si massaggiava la gamba.
Di fianco a lei, il corpo inerme di Oskar Shkadir.
La ragazza aspettò che la preda appoggiasse a terra la sua arma per bere, poi la sorprese alle spalle.
“ancora tu!?”
“salve!”
La favorita recuperò la spada e attaccò.
Di nuovo, le due lame si incrociarono.
All’ improvviso, però, la spada di Sophie volò via. Era stata disarmata.
Colpita da un pugno, cadde a terra.
A quel punto perse ogni speranza.
Si rialzò e cominciò a correre, quando vide la catasta di armi.
Senza pensarci troppo, prese un pugnale.
“Che vuoi fare, perdente? Non l’ hai ancora capito? Io posso ucciderti! Smettila di sfidarmi!”
Presa dall’ ira, la fuggitiva scagliò la lama.
La favorita cadde al suolo con un lamento.
“non è possibile… no…”
“hai perso, Hanna. Il tuo errore fatale è stato uccidere Mirabella.”
“no… credevo… io…”
Un colpo di cannone fece sobbalzare Sophie.
La sua avversaria era morta. Rimanevano in due. Lei e Kiara.
 
Senza preavviso, la faccia del famoso presentatore comparve nel cielo.
“salve, tributi! Siete rimaste in due: Sophie Keene, distretto sette, contro Kiara Chras, distretto cinque.
Invito entrambe a ritrovarsi nella grotta a ovest, dove troverete armi , acqua e medicine. La prima che
arriverà, potrà prendere tutto ciò di cui sentirà bisogno. Buona fortuna!”
detto questo, il presentatore scomparve.
Kiara  si mise subito in marcia. Voleva un po’ del tesoro nascosto nella cavità, e magari avrebbe anche vinto.
 
Quando il tributo del cinque giunse a destinazione erano le nove di sera.
Con passo felpato, raggiunse il luogo.
Frugò tra gli innumerevoli oggetti, finchè una lama per poco non la trafisse.
La sua avversaria era davanti a lei, con una spada in mano.
L’ aveva presa dal campo dei favoriti, ma questo lei non lo sapeva.
Subito estrasse dalla tasca uno dei suoi pugnali e cominciò lo scontro.
Kiara subì un taglio alla gamba, ma ricambiò con una ferita al braccio.
“non mi impedirai di vincere, Chras!”
La sedicenne cadde a terra e venne immobilizzata.
La spada del nemico era a pochi centimetri dal suo viso.
Si liberò e ribaltò la situazione: scagliò Sophie contro la parete della grotta e le tirò un pugno.
In risposta ricevette un calcio sugli stinchi.
Gridò e colpì l’ avversaria sul petto, provocandole un taglio poco più sotto del cuore.
Quella non si arrese e, soffocato il dolore, colpì violentemente la gamba della ragazza.
Kiara cadde e tirò un calcio in faccia all’ aggressore, lasciando l’ impronta delle scarpe.
Sophie invece la stordì colpendola alla testa, dopodiché la scagliò tra le montagne di oggetti della caverna.
Rialzandosi, la sedicenne prese un altro coltello e lo scagliò.
Mancò di poco il bersaglio.
“sei agguerrita. Ma io ho davvero bisogno di tornare a casa.”
“guarda caso, anche io!”
Le due continuarono a combattere furiosamente per ore, una provocando tagli alle braccia, l’ altra alle
gambe.
Ad un  certo punto, il tributo del cinque colpì l’ aggressore ad una spalla, e in risposta fu attaccata al piede.
Le avversarie caddero simultaneamente, e presero a colpirsi ovunque.
All’ improvviso, Sophie cercò di uccidere l’ avversaria gettandola nella grotta e seppellendola coi vari
oggetti.
Quella si dibatté e la scacciò.
Poi, fu tutto molto lento.
Appena il sole alzò la testa tra le spalle della notte, una delle due colpì violentemente l’ altra.
E un colpo di cannone scosse l’ arena.
Per l’ ultima volta.
 
ANGOLO AUTORE.
spiacente, ma oggi sono crudele.
il nome della vincitrice sarà comunicato solo e soltanto nel prossimo capitolo XP
saluti, torak.
 
 
 
 
  
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